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MotoGP 2025: GP Valencia

Si sente spesso dire che le motogp di oggi sono molto più semplici rispetto alle 500 2T.
Che i piloti di oggi verrebbero tutti doppiati da Doohan o Spencer e così via...
;)
beh, i distacchi sono molto inferiori mi pare rispetto a un tempo.
Forse più difficile limare gli ultimi decimi.

Mia impressione, sul giro da solo forse sono relativamente facili.
Ma in gara... Devi gestire aerodinamica, con flussi delle altre moto e problemi e rilevanza della pressione penumatici, gestire abbassatori...
Un tempo dovevi pensare a guidare e poco più. Oggi forse ti aiutano automatismi che prendi giocando alla playstation (è un iperbole ovviamente, ma tenere d'occhio tanti parametri non è semplice e i videogiochi forse aiutano davvero ad avere certi automatismi)
 
beh, i distacchi sono molto inferiori mi pare rispetto a un tempo.
Forse più difficile limare gli ultimi decimi.

Mia impressione, sul giro da solo forse sono relativamente facili.
Ma in gara... Devi gestire aerodinamica, con flussi delle altre moto e problemi e rilevanza della pressione penumatici, gestire abbassatori...
Un tempo dovevi pensare a guidare e poco più. Oggi forse ti aiutano automatismi che prendi giocando alla playstation (è un iperbole ovviamente, ma tenere d'occhio tanti parametri non è semplice e i videogiochi forse aiutano davvero ad avere certi automatismi)
A parte tutte le diavolerie elettroniche, aerodinamiche, etc le moto sono enormemente più performanti ed impegnative. MM93 è arrivato a 70° di piega, sfiorano col gomito, e, a volte pure la spalla in curvoni velocissimi, magari 250km/h, ci va un bel pelo, altro che facile... poi magari pure le gomme che scivolano...
 
I distacchi sono inferiori principalmente perché il livello delle moto si è uniformato, non esistono più scuderie super private che utilizzano moto di tre o quattro stagioni prima. Fino agli anni 90 c'era Doohan (per fare un esempio) che guidava un astronave con dietro tutta HRC e c'erano scuderie che arrivavano con due furgoni nei quali si faceva tutto, le cui moto venivano regolarmente doppiate ...
Con l'arrivo di Dorna il tutto fu trasformato e calmierato, si iniziò a distribuire (anche se in modo tutt'altro che equo) i proventi dei diritti televisivi, arrivarono le moto italiane che tolsero competitività alla supremazia jap, il livello tecnico si innalzò in modo totale fino ad arrivare ai giorni nostri dove tutto è fatto e coordinato affinché ci sia il massimo equilibrio..
 
certo, però diciamo che spalancare su una 2t senza elettronica non mi sembra così facile.
Poi oh, quando me le fanno provare vi dico.


Più facilmente no, perchè diventerei un cliente di taffo
 
non esistono più scuderie super private che utilizzano moto di tre o quattro stagioni prima.
O addirittura autocostruite tipo la Paton, o prototipi sperimentali come la Elf. E tea le ufficiali e le semiufficiali c'era un gran divario, le moto dell'anno prima non erani destinate ai clienti privati, ma venivano smantellate dopo l'ultimo GP...
 
certo, però diciamo che spalancare su una 2t senza elettronica non mi sembra così facile.
Gli High Side erano all'ordine del giorno, molto pericolosi, adesso sono pericolose le velocità costantemente elevate, accelerazioni istantanee, frenate feroci da sollevare da terra la loto più pilota, che saranno ben oltre 3 quintali...
E con una 4T, se vuoi, puoi anche prenderti un margine andando piano, con le 2T, no, dovevi tenere il motore in coppia o affogava... mai pensato fosse facile neanche allora...
 
Sto vedendo “Zona rossa” (Sky) e a Divizioso e’ stato chiesto un giudizio su Bulega.

Lui ha detto che per lui è andato “molto bene, molto molto bene a livello di velocità, non ci si poteva aspettare di più”, poi ha aggiunto che quando si parte dietro con queste moto è quasi impossibile rimontare più di tanto (“non ce la fanno nemmeno i big”, ha detto), e poi ha precisato che alla moto in genere ci si può adattare in fretta, ma il problema sono le gomme, le gomme sono molto diverse da quelle della SBK e il problema è quello, “occorre tempo per adattarsi alle gomme”.
 
tornando più in topic Morbidelli.. Mah. Facile giudicare dal divano ma... Poi mi pare che a parte l'episodio sia stato criticato già prima spesso dai colleghi... Persino dal compagno di suqadra che non ricordo essersi mai lamentato di altri piloti
 
Pecco Bagnaia è uscito fuori pista perché “è arrivato come una saetta Zarco”, e in un filmato si vede benissimo che arriva troppo lungo, passando tre moto e sta per colpire Pecco, quando lui se ne accorge, raddrizza la moto e va dritto….
Bagnaia: “Meno male che mi sono accorto del suo arrivo, perché potava finire male”.
 
Però Pecco deve chiarirsi bene, e chiarirsi con Ducati. 5º nel mondiale, poco sopra il 6º, seconda metà stagione con un acuto in Giappone e una sfilza 6 di zeri su 7 GP, pochissime SR terminate, un paio vinte... confronto alla prima parte di stagione, non soddisfacente, un vero precipizio. Non mi interessa se sia colpa sua o della moto. La moto non vince da sola, ma neanche il pilota... il team pure... altrimenti strade separate...
 
Ha dichiarato che vuole terminare la carriera con Ducati. Detto fatto, al termine del contratto addio, sono stati fin troppo pazienti, a costo di una penale lo lascerei andare via da domani mattina.
Non sono d'accordo. Ha portato 2 titoli e quasi un terzo. Il potenziale è da contendente al titolo e ha un compagno tanto imbattibile quanto fragile. Non lo darei per finito. Ma lui e Ducati devono trovare la strada giusta. Come lo devono sapere loro.
 
Dall'Igna ha dichiarato, dopo l'ultimo GP, quindi recentissimamente, di "essere grato" a Bagnaia, e che la squadra lavorerà duramente per aiutare Pecco, sottolineando l'importanza di ricostruire la fiducia reciproca: “Con lui ho vinto il mio primo campionato piloti, a lui sono particolarmente grato, per cui cercheremo di fare di tutto come fatto già quest’anno, ma se possibile ancora di più. Le cose vanno prese da entrambe le parti: tecniche e umane per ricostruire la fiducia di Pecco.”
Lui desidera supportare Pecco al massimo, anche se riconosce la delicatezza della situazione e le difficoltà del pilota.

Vedremo.
 
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