<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> monti un router a casa? e ti becchi la multa! | Il Forum di Quattroruote

monti un router a casa? e ti becchi la multa!

In Italia fra un po' bisognerà essere iscritti a un albo professionale per montarsi in casa un router o uno switch. Non è una burla, ma la geniale trovata che si desume da un provvedimento del Consiglio dei Ministri del 22 ottobre scorso, abilmente intercettato dallo sguardo attento dall'esperto TLC Stefano Quintarelli.
Come si legge chiaramente nel Decreto Legislativo "Attuazione della direttiva 2008/63/CE relativa alla concorrenza sui mercati delle apparecchiature terminali di telecomunicazioni" collegare un dispositivo alla rete senza titolo abilitativo sarà sanzionato con multe comprese tra 15mila e 150mila euro.
Sembra uno scherzo ma i vari articoli sono molto chiari; ecco quelli chiave:
1. Gli utenti delle reti di comunicazione elettronica sono tenuti ad affidare i lavori di installazione, di allacciamento, di collaudo e di manutenzione delle di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1), che realizzano l'allacciamento dei terminali di telecomunicazione all'interfaccia della rete pubblica, ad imprese abilitate secondo le modalità e ai sensi del comma 2.
3. Chiunque, nei casi individuati dal decreto di cui al comma 2, effettua lavori di installazione, di allacciamento, di collaudo e di manutenzione delle apparecchiature terminali di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1), realizzando l'allacciamento dei terminali di telecomunicazione all'interfaccia della rete pubblica, in assenza del titolo abilitativo di cui al presente articolo, è assoggettato alla sanzione amministrativa pecuniaria da 15.000 euro a 150.000 euro, da stabilirsi in equo rapporto alla gravità del fatto.
4. Chiunque nell'attestazione di cui al comma 2, lettera e), effettui dichiarazioni difformi rispetto ai lavori svolti è assoggettato alla sanzione amministrativa pecuniaria da 15.000 euro a 150.000 euro, da stabilirsi in equo rapporto alla gravità del fatto.
Per terminali si intendono "le apparecchiature allacciate direttamente o indirettamente all'interfaccia di una rete pubblica di telecomunicazioni per trasmettere, trattare o ricevere informazioni; in entrambi i casi di allacciamento, diretto o indiretto, esso può essere realizzato via cavo, fibra ottica o via elettromagnetica; un allacciamento è indiretto se l'apparecchiatura è interposta fra il terminale e l'interfaccia della rete pubblica"
Si accorgerà qualcuno dello scivolone?
(Fonte: Quinta's weblog)
Aggiornamento. Come hanno fatto notare alcuni lettori il Decreto prevede per il Ministro dello Sviluppo Economico un periodo di 12 mesi per stabilire la definizione dei requisiti tecnico-professionali che devono possedere le imprese e gli operatori ma anche "i casi in cui, in ragione della semplicità costruttiva e funzionale delle apparecchiature terminali e dei relativi impianti di connessione, gli utenti possono provvedere autonomamente alle attività [..]".
Questo vuol dire che il divieto di operatività sussiste su tutto, tranne che su quelle semplici attività che il Ministro stabilirà nei prossimi mesi.


http://www.tomshw.it/cont/news/montare-un-router-in-casa-non-si-puo-rischi-la-multa/28266/1.html

oramai siamo al delirio....
 
matteomatte1 ha scritto:
In Italia fra un po' bisognerà essere iscritti a un albo professionale per montarsi in casa un router o uno switch. Non è una burla, ma la geniale trovata che si desume da un provvedimento del Consiglio dei Ministri del 22 ottobre scorso, abilmente intercettato dallo sguardo attento dall'esperto TLC Stefano Quintarelli.
Come si legge chiaramente nel Decreto Legislativo "Attuazione della direttiva 2008/63/CE relativa alla concorrenza sui mercati delle apparecchiature terminali di telecomunicazioni" collegare un dispositivo alla rete senza titolo abilitativo sarà sanzionato con multe comprese tra 15mila e 150mila euro.
Sembra uno scherzo ma i vari articoli sono molto chiari; ecco quelli chiave:
1. Gli utenti delle reti di comunicazione elettronica sono tenuti ad affidare i lavori di installazione, di allacciamento, di collaudo e di manutenzione delle di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1), che realizzano l'allacciamento dei terminali di telecomunicazione all'interfaccia della rete pubblica, ad imprese abilitate secondo le modalità e ai sensi del comma 2.
3. Chiunque, nei casi individuati dal decreto di cui al comma 2, effettua lavori di installazione, di allacciamento, di collaudo e di manutenzione delle apparecchiature terminali di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1), realizzando l'allacciamento dei terminali di telecomunicazione all'interfaccia della rete pubblica, in assenza del titolo abilitativo di cui al presente articolo, è assoggettato alla sanzione amministrativa pecuniaria da 15.000 euro a 150.000 euro, da stabilirsi in equo rapporto alla gravità del fatto.
4. Chiunque nell'attestazione di cui al comma 2, lettera e), effettui dichiarazioni difformi rispetto ai lavori svolti è assoggettato alla sanzione amministrativa pecuniaria da 15.000 euro a 150.000 euro, da stabilirsi in equo rapporto alla gravità del fatto.
Per terminali si intendono "le apparecchiature allacciate direttamente o indirettamente all'interfaccia di una rete pubblica di telecomunicazioni per trasmettere, trattare o ricevere informazioni; in entrambi i casi di allacciamento, diretto o indiretto, esso può essere realizzato via cavo, fibra ottica o via elettromagnetica; un allacciamento è indiretto se l'apparecchiatura è interposta fra il terminale e l'interfaccia della rete pubblica"
Si accorgerà qualcuno dello scivolone?
(Fonte: Quinta's weblog)
Aggiornamento. Come hanno fatto notare alcuni lettori il Decreto prevede per il Ministro dello Sviluppo Economico un periodo di 12 mesi per stabilire la definizione dei requisiti tecnico-professionali che devono possedere le imprese e gli operatori ma anche "i casi in cui, in ragione della semplicità costruttiva e funzionale delle apparecchiature terminali e dei relativi impianti di connessione, gli utenti possono provvedere autonomamente alle attività [..]".
Questo vuol dire che il divieto di operatività sussiste su tutto, tranne che su quelle semplici attività che il Ministro stabilirà nei prossimi mesi.


http://www.tomshw.it/cont/news/montare-un-router-in-casa-non-si-puo-rischi-la-multa/28266/1.html

oramai siamo al delirio....
Ne stavo discutendo cinque minuti fa con un amico, e siamo giunti alla conclusione, che non può essere vero che intendano realmente i router domestici, quindi ci è venuto il dubbio che forse forse intendono altro, ad esempio le centraline dei condomini.

Se intendono veramente i router domestici, beh...
facepalm.jpg


Comunque dovrebbe essere una direttiva europea.
thinkya1.gif
 
nel testo riportato manca un pezzo fondamentale: l'art. 2 lettera f
http://www.governo.it/Governo/Provvedimenti/testo_int.asp?d=60477

secondo cui per gli apparecchi semplici l'utente finale può provvedere da sé.

il che è logico: trattandosi di direttiva UE relativa alla concorrenza, non dovrebbe riguardare i privati che si arrangiano ma i soggetti che eseguono lavori per conto terzi.
ovvero, limitano la possibilità di fornire quel tipo di prestazione alle ditte abilitate. come per gli elettricisti.

domanda (generale): che senso ha diffondere una informazione parziale? (e non mi riferisco a chi l'ha postata qui, che l'ha trovata già così pubblicata)

ah, sarà forse per quel famoso criterio per cui quelli che sono simpatici a una certa parte fanno "buona informazione" e gli altri sono "servi" o "scagnozzi"...
 
belpietro ha scritto:
nel testo riportato manca un pezzo fondamentale: l'art. 2 lettera f
http://www.governo.it/Governo/Provvedimenti/testo_int.asp?d=60477

secondo cui per gli apparecchi semplici l'utente finale può provvedere da sé.

il che è logico: trattandosi di direttiva UE relativa alla concorrenza, non dovrebbe riguardare i privati che si arrangiano ma i soggetti che eseguono lavori per conto terzi.
ovvero, limitano la possibilità di fornire quel tipo di prestazione alle ditte abilitate. come per gli elettricisti.

domanda (generale): che senso ha diffondere una informazione parziale? (e non mi riferisco a chi l'ha postata qui, che l'ha trovata già così pubblicata)

accidenti, in genere il sito di cui sopra è (quasi) sempre stato affidabile e ricco di informazioni, lo depennerò dalla lista dei preferiti...
 
matteomatte1 ha scritto:
belpietro ha scritto:
nel testo riportato manca un pezzo fondamentale: l'art. 2 lettera f
http://www.governo.it/Governo/Provvedimenti/testo_int.asp?d=60477

secondo cui per gli apparecchi semplici l'utente finale può provvedere da sé.

il che è logico: trattandosi di direttiva UE relativa alla concorrenza, non dovrebbe riguardare i privati che si arrangiano ma i soggetti che eseguono lavori per conto terzi.
ovvero, limitano la possibilità di fornire quel tipo di prestazione alle ditte abilitate. come per gli elettricisti.

domanda (generale): che senso ha diffondere una informazione parziale? (e non mi riferisco a chi l'ha postata qui, che l'ha trovata già così pubblicata)

accidenti, in genere il sito di cui sopra è (quasi) sempre stato affidabile e ricco di informazioni, lo depennerò dalla lista dei preferiti...

beh, io ho sui preferiti anche il Corriere ... :lol: :lol: :lol:

basta fargli la tara :D
 
belpietro ha scritto:
nel testo riportato manca un pezzo fondamentale: l'art. 2 lettera f
http://www.governo.it/Governo/Provvedimenti/testo_int.asp?d=60477

secondo cui per gli apparecchi semplici l'utente finale può provvedere da sé.

il che è logico: trattandosi di direttiva UE relativa alla concorrenza, non dovrebbe riguardare i privati che si arrangiano ma i soggetti che eseguono lavori per conto terzi.
ovvero, limitano la possibilità di fornire quel tipo di prestazione alle ditte abilitate. come per gli elettricisti.

domanda (generale): che senso ha diffondere una informazione parziale? (e non mi riferisco a chi l'ha postata qui, che l'ha trovata già così pubblicata)

ah, sarà forse per quel famoso criterio per cui quelli che sono simpatici a una certa parte fanno "buona informazione" e gli altri sono "servi" o "scagnozzi"...
:thumbup:
 
belpietro ha scritto:
nel testo riportato manca un pezzo fondamentale: l'art. 2 lettera f
http://www.governo.it/Governo/Provvedimenti/testo_int.asp?d=60477

secondo cui per gli apparecchi semplici l'utente finale può provvedere da sé.

il che è logico: trattandosi di direttiva UE relativa alla concorrenza, non dovrebbe riguardare i privati che si arrangiano ma i soggetti che eseguono lavori per conto terzi.
ovvero, limitano la possibilità di fornire quel tipo di prestazione alle ditte abilitate. come per gli elettricisti.

domanda (generale): che senso ha diffondere una informazione parziale? (e non mi riferisco a chi l'ha postata qui, che l'ha trovata già così pubblicata)

ah, sarà forse per quel famoso criterio per cui quelli che sono simpatici a una certa parte fanno "buona informazione" e gli altri sono "servi" o "scagnozzi"...

al di là di tutto, cosa significa "apparecchi semplici"?

magari per te "semplice" è il circuito di I.A. di HAL9000, io per imparare l'uso del T9 di un nokia3110 ci ho messo 6 mesi...

in altri termini: cui prodest questa legge?
 
matteomatte1 ha scritto:
In Italia fra un po' bisognerà essere iscritti a un albo professionale per montarsi in casa un router o uno switch. Non è una burla, ma la geniale trovata che si desume da un provvedimento del Consiglio dei Ministri del 22 ottobre scorso, abilmente intercettato dallo sguardo attento dall'esperto TLC Stefano Quintarelli.
Come si legge chiaramente nel Decreto Legislativo "Attuazione della direttiva 2008/63/CE relativa alla concorrenza sui mercati delle apparecchiature terminali di telecomunicazioni" collegare un dispositivo alla rete senza titolo abilitativo sarà sanzionato con multe comprese tra 15mila e 150mila euro.
Sembra uno scherzo ma i vari articoli sono molto chiari; ecco quelli chiave:
1. Gli utenti delle reti di comunicazione elettronica sono tenuti ad affidare i lavori di installazione, di allacciamento, di collaudo e di manutenzione delle di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1), che realizzano l'allacciamento dei terminali di telecomunicazione all'interfaccia della rete pubblica, ad imprese abilitate secondo le modalità e ai sensi del comma 2.
3. Chiunque, nei casi individuati dal decreto di cui al comma 2, effettua lavori di installazione, di allacciamento, di collaudo e di manutenzione delle apparecchiature terminali di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1), realizzando l'allacciamento dei terminali di telecomunicazione all'interfaccia della rete pubblica, in assenza del titolo abilitativo di cui al presente articolo, è assoggettato alla sanzione amministrativa pecuniaria da 15.000 euro a 150.000 euro, da stabilirsi in equo rapporto alla gravità del fatto.
4. Chiunque nell'attestazione di cui al comma 2, lettera e), effettui dichiarazioni difformi rispetto ai lavori svolti è assoggettato alla sanzione amministrativa pecuniaria da 15.000 euro a 150.000 euro, da stabilirsi in equo rapporto alla gravità del fatto.
Per terminali si intendono "le apparecchiature allacciate direttamente o indirettamente all'interfaccia di una rete pubblica di telecomunicazioni per trasmettere, trattare o ricevere informazioni; in entrambi i casi di allacciamento, diretto o indiretto, esso può essere realizzato via cavo, fibra ottica o via elettromagnetica; un allacciamento è indiretto se l'apparecchiatura è interposta fra il terminale e l'interfaccia della rete pubblica"
Si accorgerà qualcuno dello scivolone?
(Fonte: Quinta's weblog)
Aggiornamento. Come hanno fatto notare alcuni lettori il Decreto prevede per il Ministro dello Sviluppo Economico un periodo di 12 mesi per stabilire la definizione dei requisiti tecnico-professionali che devono possedere le imprese e gli operatori ma anche "i casi in cui, in ragione della semplicità costruttiva e funzionale delle apparecchiature terminali e dei relativi impianti di connessione, gli utenti possono provvedere autonomamente alle attività [..]".
Questo vuol dire che il divieto di operatività sussiste su tutto, tranne che su quelle semplici attività che il Ministro stabilirà nei prossimi mesi.


http://www.tomshw.it/cont/news/montare-un-router-in-casa-non-si-puo-rischi-la-multa/28266/1.html

oramai siamo al delirio....

si mim interessava sapere il nome dell'albo dei professionisti? perchè a me pare tanto una bufala!
 

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