<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mi sono vaccinato | Page 372 | Il Forum di Quattroruote

Mi sono vaccinato

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Ah dimenticavo una cosa.
Mio padre poteva essere una vittima del covid.
Pur essendo vaccinato e pur non essendosi infettato ha rimandato i controlli che avrebbe dovuto fare oltre 1 anno fa a causa della pandemia.
Quando è scoppiata la seconda ondata e poi la terza si era deciso a farli e poi ha di nuovo rimandato.
E adesso gli ospedali sono intasati di prenotazioni.
Per fare la prova da sforzo (che poi visti gli esiti dell'elettrocardiogramma non gli hanno fatto fare e hanno invece optato per la coronografia urgente) il primo appuntamento disponibile era a febbraio 2022.
Faceva in tempo ad avere 3 infarti.
Mi vergogno quasi a scrivere che ha avuto l'appuntamento in tempi brevi solo perchè conosce una persona che lavora in ospedale e gli ha riservato un buco rimasto dopo una disdetta.
E meno male altrimenti chissà cosa poteva succedere.
E se ci fossimo vaccinati tutti e avessimo dato retta,soprattutto dopo la prima e la seconda ondata quando qualcuno credeva che fosse tutto finito,magari questi controlli li poteva fare 1 anno fa e invece di fare i bypass bastava il palloncino.
Questo messaggio è rivolto a chi pensa non vaccinandosi di non fare alcun torto agli altri.
Se ci fossero stati più scettici magari l'ospedale locale sarebbe stato pieno e senza letti in terapia intensiva mio padre sarebbe andato al creatore...
 
Funziona a Regione,

Non c'e' niente da fare.

Rassegnamoci, nel bene o nel male

Mio figlio l' ha gia' fatta.
5 mesi e 3 gg....
Io ho l' appuntamento il 28 Dicembre
5 mesi e 12 gg
 
Mia moglie ha fatto un sierologico ieri dopo un mese dalla booster. Anticorpi over the top. Meno male....
Sulla questionne anticorpi, condivido un articolo odierno di questo signore: https://www.icgeb.org/mauro-giacca/
L'articolo è questo
https://ilpiccolo.gelocal.it/triest...-su-omicron-e-totalmente-sbagliata-1.40977769

La reazione su Omicron è totalmente sbagliata

mauro giacca

5-7 minuti

L’allarme nasce da un laboratorio in Sudafrica che ha osservato un rapido aumento delle sequenze di questa variante nella regione di Gauteng nel mese di novembre. Ma i numeri reali sono comunque bassissimi quando comparati al totale dei casi positivi.

TRIESTE C’era da sperare che questi due anni di pandemia ci avessero trasmesso l’importanza della cultura scientifica e del senso di misura nell’informazione. A sentire cosa si dice in giro sui vaccini e a leggere della scomposta reazione alla notizia della nuova variante omicron non sembra essere così. Ecco allora due ponderate riflessioni su altrettanti temi di attualità.

Anticorpi e vaccino. Circola l’idea che misurare i livelli degli anticorpi contro la proteina Spike possa dare un’indicazione su se e quando fare la terza dose di vaccino. Ma questo non è il caso. Esiste una generale correlazione tra i livelli di anticorpi che si misurano nel sangue e il tasso di protezione. Più alti sono i primi, più è probabile che una persona sia protetta. Ma questa è soltanto una correlazione statistica, mentre non esiste evidenza che ci indichi quale sia il livello soglia per ottenere la protezione, e nemmeno il contrario, ovvero che chi non ha anticorpi non sia protetto.

Gli argomenti chiave in questo campo sono sostanzialmente due. Primo, gli anticorpi che si dosano nel sangue sono anticorpi generici contro Spike, mentre quelli che contano sono gli anticorpi che neutralizzano l’entrata del virus nelle cellule. La maggior parte degli anticorpi che si dosano nel sangue sono irrilevanti nel bloccare l’infezione, ed alcuni potrebbero addirittura aumentarla, mentre gli anticorpi neutralizzanti sono solo una piccola frazione, che non è proporzionale al totale. Secondo, un ruolo protettivo almeno altrettanto, se non più, importante è esercitato dai linfociti T che vengono attivati dal vaccino: sono questi che riconoscono le cellule infettate e le distruggono.

Uno studio recente indica come il vaccino di AstraZeneca (tanto vituperato da noi, ma quello somministrato nella maggior parte dei paesi al mondo) sia il migliore nel proteggere a lungo termine proprio perché stimola bene la reattività dei linfociti. Dal momento che i saggi attuali non dosano nè gli anticorpi neutralizzanti nè i linfociti, l’unico parametro per determinare se una persona necessita della terza dose è quello epidemiologico sui tassi di infezione. E qui i dati sono molto chiari: il livello di protezione di tutti i vaccini comincia leggermente a calare dopo i tre mesi, e in maniera significativa dopo i sei. Quindi questo è il momento in cui bisogna fare la terza dose, senza perdere il tempo a dosare gli anticorpi.

Omicron. La reazione a omicron è del tutto isterica. Già il fatto che omicron sia la quindicesima lettera dell’alfabeto greco indica che ci sono state molte altre varianti prima, e che quindi dobbiamo rassegnarci al fatto che ce ne saranno altre dopo. L’allarme di omicron nasce da un laboratorio di sequenziamento dell’Università di KwaZulu-Natal in Sudafrica che ha osservato un rapido aumento delle sequenze di questa variante nella regione di Gauteng nel mese di novembre. Ma i numeri reali sono comunque bassissimi quando comparati al totale dei casi positivi. A tutt’oggi (domenica 28 novembre) sul database Gisaid Covid ci sono solo 65 casi di omicron identificati in Sudafrica, più altri 6 in Botswana e 4 a Hong Kong. Altre sequenze singole sono riportate in Europa, Israele e Gran Bretagna. Pochissime quando comparate al totale di casi sequenziati ogni giorno.

Rimane allora il dubbio se denunciare l’esistenza di omicron da parte dei laboratori sudafricani sia stata un’opera meritoria di condivisione scientifica o una ricerca di visibilità troppo precoce. Anche perchè i ricercatori su Covid sudafricani sono già noti per cercare il sensazionalismo: in primavera di quest’anno avevano riportato i risultati di uno studio su un numero molto ridotto di individui che pareva mostrare che il vaccino di AstraZeneca non funzionasse contro la variante sudafricana (beta).

Lo studio non è stato mai riprodotto, ma intanto ha causato il blocco di 1 milione di dosi di vaccino, in una popolazione che ne ha disperato bisogno. Molta cautela sembra necessaria anche perchè omicron, per ora, è soltanto un’entità bioinformatica, ricavata dai dati di sequenziamento, mentre il virus reale non è stato ancora isolato e quindi non ne sappiamo nulla. Non abbiamo idea nè se infetti meglio le cellule, nè se causi una malattia più grave, nè se si sia più efficace delle varianti attuali nel diffondersi. Informazioni giornalistiche dal Sudafrica indicano che non ci sono ospedalizzazioni per omicron, e il numero di morti in sudafrica per Covid rimane bassissimo in tutto il paese, in concomitanza con la stagione estiva. Soprattutto, non abbiamo alcuna idea se omicron risponda o no ai vaccini. Il fatto che abbia 30 mutazioni nella proteina Spike (contro 13 della variante delta, la prevalente da noi ora), rispetto al ceppo originario di Wuhan, non necessariamente indica che i vaccini non siano protettivi.

Dal momento che tutte le varianti entrano nella cellula legandosi allo stesso recettore (la proteina cellulare ACE2), gli anticorpi neutralizzanti che bloccano questa interazione potrebbero funzionare anche su omicron. Ancora una volta, la riposta verrà da una sana ricerca di laboratorio, non dagli isterici titoli dei giornali o dalle dichiarazioni a ruota libera nei talk show.
 
Io mi chiedo se mai ne usciremo.
L’idea di tornare rinchiuso mi terrorizza tanto quanto l’idea di dover passare una vita a convivere con mascherine e vaccini.
Oltre al fatto che nessuno conosce gli effetti di questi ultimi a lungo termine.
 
Ne usciremo se e quando il virus si evolverà in una forma endemica che trasformerà il Covid in un'influenza stagionale come le altre. E volendo proprio essere ottimisti oltre il ragionevole, potrebbe anche darsi che la omicron possa rappresentare un passo in quella direzione,

Con un po' di ragionevole ottimismo, si potrebbe anche dire che, più la variante è innocua, più dovrebbe avere vita facile nella diffusione, rispetto a quelle più ", puzzolenti", visto che l'infetto viene individuato e isolato con meno probabilità.
 
Con un po' di ragionevole ottimismo, si potrebbe anche dire che, più la variante è innocua, più dovrebbe avere vita facile nella diffusione, rispetto a quelle più ", puzzolenti", visto che l'infetto viene individuato e isolato con meno probabilità.


Senza considerare
che il virus stesso, alla lunga, non ha nessun vantaggio
ad uccidere l' ospite,
ma lui, per primo, ha piu' interesse a conviverci
 
Il virus non "sa" niente, tecnicamente non è neppure un essere vivente. E' solo questione di selezione e adattamento all'ambiente.

Appunto per questo dicevo che a volte si parla dell'evoluzione come se fosse un processo logico.
E' vero che mutare in una forma più innocua tornerebbe utile anche al virus perchè è suo stesso interesse che l'ospite sopravviva e continui ad andare in giro.
Però non è detto che un'eventuale mutazione vada in tale direzione,paradossalmente un agente patogeno molto contagioso e con una capacità di replicarsi maggiore potrebbe avere vita più breve mentre uno meno "efficiente" potrebbe circolare per anni senza mai essere debellato.
Circa 1 anno fa in tv c'era un personaggio molto noto che si diceva sicuro che il virus sarebbe mutato in meglio diventando meno dannoso.
Ovviamente non era un medico ma un politicante/opinionista/critico d'arte.
 
Mi pare ovvio, la Sicilia è una delle regioni con più no vax.
Ma anche no, considerati i problemi organizzativi dei primi mesi del 2021, adesso invece il sistema funziona bene (in altre regioni con quota di novax simile non saprei). Anzi, da noi le strutture sono in questo momento anche più caricate delle vostre perchè alle terze dosi si aggiungono le prime di tanti ex no-vax.
 
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