Tafferugli e blocchi, autobus bruciato
TERZIGNO (NAPOLI) - Ancora una notte di tensione nel Vesuviano con tafferugli tra manifestanti e forze dell'ordine ed un autobus di una società di trasporto pubblico bruciato. Sono 41 al momento i camion di rifiuti che hanno sversato nella discarica Sari a Terzigno (Napoli). Sulla zona della rotonda di via Panoramica che conduce allo sversatoio c'é un gruppo di manifestanti ma la situazione è al momento tranquilla. Altri mezzi sono stati rimandati indietro perché devono conferire i rifiuti negli altri sversatoi individuati nell'ordinanza d'urgenza adottata ieri dal governatore della Campania, Stefano Caldoro. Un autobus della società Eav è stato dato alle fiamme in via Nazionale Passanti, all'interscambio tra diversi comuni vesuviani, in una zona diversa dalla rotonda di via Panoramica dove da giorni manifestano i cittadini, isolata da ieri a causa di un blocco di circa 200 metri formato da materiali di risulta, vecchi mobili, reti e paletti. Subito dopo l'incendio, sono scoppiati tafferugli tra manifestanti e forze dell'ordine. Diversi altri blocchi restano sulle strade che portano alla discarica.
IN DIVERSI COMUNI MIASMI DA DISCARICA - Aria irrespirabile in diversi comuni del Vesuviano. Per diversi chilometri si avvertono, infatti, i miasmi provenienti dalla discarica Sari di Terzigno, nel Napoletano. Da settimane, infatti, le proteste dei residenti riguardano sia l'eventuale apertura di un secondo sito in località Cava Vitiello, sempre a Terzigno, che il cattivo odore che in diverse ore del giorno si avverte e che, raccontano nei comuni vesuviani, ha reso molto difficile la scorsa estate.
PROTESTA NEL CASERTANO, 'NO AI RIFIUTI DI NAPOLI' - Protesta e presidio dei cittadini, nel Casertano, davanti alla discarica 'Maruzzella'. "Napoli non può pensare di risolvere il problema dei rifiuti cullandosi sulla disponibilità della altre province", spiega il primo cittadino di San Tammaro, Emiddio Cimmino, che dice "basta" e promette che impedirà l'ingresso nel sito dell'immondizia proveniente da Napoli. "Sono anni che la provincia di Caserta, in particolare, ha offerto solidarietà e disponbilità ospitando nelle discariche il 54% dell'immondizia partenopea - spiega il sindaco - Ora basta". Cimmino, insieme ad una trentina di persone, tra cittadini ed amministratori, sta attuando da ieri pomeriggio un presidio davanti alla discarica 'Maruzzella', da quando un' ordinanza del governatore Caldoro ha dato il via libera di sversare rifiuti anche in alter discariche della Campania. "Fino ad ora - continua il sindaco - abbiamo impedito l'entrata in discarica di una quindicina di automezzi provenienti dal napoletano, favorendo l'ingresso, come è giusto che sia, soltanto a quelli che trasportano rifiuti del casertano. Siamo al momento una trentina, ma basta poco per coinvolgere la popolazione della zona ed evitare così che si consumi un altro sopruso ai danni della provincia di Caserta". Sul posto polizia e carabinieri. In arrivo anche sindaci ed amministratori dei comuni vicini.
Ma, dico io, a chi dovrebbero farli smalire i loro rifiuti. Quì al Nord? Sulle Isole?
In Macedonia, Serbia, Germania ...dove?
Ora stanno rompendo le gonadi. Se producono rifiuti è giusto che trovino dei luoghi ove smaltirli, ma lì da loro..
TERZIGNO (NAPOLI) - Ancora una notte di tensione nel Vesuviano con tafferugli tra manifestanti e forze dell'ordine ed un autobus di una società di trasporto pubblico bruciato. Sono 41 al momento i camion di rifiuti che hanno sversato nella discarica Sari a Terzigno (Napoli). Sulla zona della rotonda di via Panoramica che conduce allo sversatoio c'é un gruppo di manifestanti ma la situazione è al momento tranquilla. Altri mezzi sono stati rimandati indietro perché devono conferire i rifiuti negli altri sversatoi individuati nell'ordinanza d'urgenza adottata ieri dal governatore della Campania, Stefano Caldoro. Un autobus della società Eav è stato dato alle fiamme in via Nazionale Passanti, all'interscambio tra diversi comuni vesuviani, in una zona diversa dalla rotonda di via Panoramica dove da giorni manifestano i cittadini, isolata da ieri a causa di un blocco di circa 200 metri formato da materiali di risulta, vecchi mobili, reti e paletti. Subito dopo l'incendio, sono scoppiati tafferugli tra manifestanti e forze dell'ordine. Diversi altri blocchi restano sulle strade che portano alla discarica.
IN DIVERSI COMUNI MIASMI DA DISCARICA - Aria irrespirabile in diversi comuni del Vesuviano. Per diversi chilometri si avvertono, infatti, i miasmi provenienti dalla discarica Sari di Terzigno, nel Napoletano. Da settimane, infatti, le proteste dei residenti riguardano sia l'eventuale apertura di un secondo sito in località Cava Vitiello, sempre a Terzigno, che il cattivo odore che in diverse ore del giorno si avverte e che, raccontano nei comuni vesuviani, ha reso molto difficile la scorsa estate.
PROTESTA NEL CASERTANO, 'NO AI RIFIUTI DI NAPOLI' - Protesta e presidio dei cittadini, nel Casertano, davanti alla discarica 'Maruzzella'. "Napoli non può pensare di risolvere il problema dei rifiuti cullandosi sulla disponibilità della altre province", spiega il primo cittadino di San Tammaro, Emiddio Cimmino, che dice "basta" e promette che impedirà l'ingresso nel sito dell'immondizia proveniente da Napoli. "Sono anni che la provincia di Caserta, in particolare, ha offerto solidarietà e disponbilità ospitando nelle discariche il 54% dell'immondizia partenopea - spiega il sindaco - Ora basta". Cimmino, insieme ad una trentina di persone, tra cittadini ed amministratori, sta attuando da ieri pomeriggio un presidio davanti alla discarica 'Maruzzella', da quando un' ordinanza del governatore Caldoro ha dato il via libera di sversare rifiuti anche in alter discariche della Campania. "Fino ad ora - continua il sindaco - abbiamo impedito l'entrata in discarica di una quindicina di automezzi provenienti dal napoletano, favorendo l'ingresso, come è giusto che sia, soltanto a quelli che trasportano rifiuti del casertano. Siamo al momento una trentina, ma basta poco per coinvolgere la popolazione della zona ed evitare così che si consumi un altro sopruso ai danni della provincia di Caserta". Sul posto polizia e carabinieri. In arrivo anche sindaci ed amministratori dei comuni vicini.
Ma, dico io, a chi dovrebbero farli smalire i loro rifiuti. Quì al Nord? Sulle Isole?
In Macedonia, Serbia, Germania ...dove?
Ora stanno rompendo le gonadi. Se producono rifiuti è giusto che trovino dei luoghi ove smaltirli, ma lì da loro..