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Meme "strappasorrisi"

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A volte però mi domando perché una laureata in bioingegneria abbia abbandonato il settore per un ruolo da diplomato in un posto pure lontano da casa :rolleyes:

Non conoscendo fatti e persone, difficile rispondere.

Magari entrano in gioco fattori extralavorativi, o il lavoro scelto gli risulta più piacevole .
 
Non conoscendo fatti e persone, difficile rispondere.

Magari entrano in gioco fattori extralavorativi, o il lavoro scelto gli risulta più piacevole .
ma infatti, quello che appunto mi fa strano è il balzo indietro quando hai faticato tre anni. Soprattutto quando il settore scelto sembra proporre buone possibilità d'impiego. Che poi, oggi, fra un diplomato ed un triennale ci sia poca differenza di stipendio, sarà anche vero ma le prospettive di carriera ... era vero trent'anni fa (provato sulla pelle) figuriamoci oggi.
 
ma infatti, quello che appunto mi fa strano è il balzo indietro quando hai faticato tre anni. Soprattutto quando il settore scelto sembra proporre buone possibilità d'impiego. Che poi, oggi, fra un diplomato ed un triennale ci sia poca differenza di stipendio, sarà anche vero ma le prospettive di carriera ... era vero trent'anni fa (provato sulla pelle) figuriamoci oggi.

Precisazione: non so altrove, ma a Padova la triennale si chiama Ingegneria biomedica, Bioingegneria è la magistrale.

Esperienza diretta e personalissima sui titoli di studi.

Io sono un laureato triennale della prima guardia, Ho fatto la metà del corso di studi normale e poi sono passato al vecchio diploma non come ripiego, ma per abbreviare un po la permanenza all'Università (non ero uno studente modello diciamo, i libri non erano la mia priorità ... :emoji_innocent: )

In oltre 2 decenni di libera professione, il titolo "depotenziato", di fatto, non mi ha limitato in alcun modo.

Forse da dipendenti può essere la scusa per offrire contratti più bassi, ma la professionalità e la capacità di attuare il "problem solving" (termine che ama usare un mio collega Pugliese) nel migliore dei modi, sono le cose che fanno di più crescere "lavorativamente".
 
Mia personalissima opinione: il 3+2 è stata la più grande vaccata che mai un ministro dell'università laureato per corrispondenza potesse partorire.

Ho vissuto la transizione dal sistema Laurea/Diploma al 3+2 sia come studente sia dall'altra parte della barricata anche se senza fare didattica.

L'impoverimento che ne è derivato faceva impressione.

Mi auguro che rispetto al 2002-2003, periodo in cui ho felicemente abbandonato quel percorso, la qualità della didattica sia migliorata.
 
In oltre 2 decenni di libera professione, il titolo "depotenziato", di fatto, non mi ha limitato in alcun modo.

Forse da dipendenti può essere la scusa per offrire contratti più bassi
nell'azienda in cui ho lavorato da metà ottanta a fine novanta sono stato fra gli ultimi periti assunti. Poi solo laureati.
Di fatto a fine '90 ti fermavi, se eri uno che si dava da fare, al 6° metalm. - il 7° era solo per i laureati. Regola non scritta ma di fatto.
Avevo più responsabilità e coordinavo più persone di diversi laureati ma quando arrivò il giro di promozioni ... quelle le presero loro. A me nisba.

Me la proposero in pompa magna solo quando presentai le dimissioni qualche tempo dopo.
Sebbene sia sempre stato convinto che i livelli di inquadramento dal salumerie non aumentano la quantità di affettato, all'interno di una azienda sono come i gradi in un esercito e va da se che anche l'argeant poi segue con le responsabilità.

Da olter dieci anni anch'o sono "libero" e non me ne pento ;)
 
nell'azienda in cui ho lavorato da metà ottanta a fine novanta sono stato fra gli ultimi periti assunti. Poi solo laureati.
Di fatto a fine '90 ti fermavi, se eri uno che si dava da fare, al 6° metalm. - il 7° era solo per i laureati. Regola non scritta ma di fatto.
Avevo più responsabilità e coordinavo più persone di diversi laureati ma quando arrivò il giro di promozioni ... quelle le presero loro. A me nisba.

Me la proposero in pompa magna solo quando presentai le dimissioni qualche tempo dopo.
Sebbene sia sempre stato convinto che i livelli di inquadramento dal salumerie non aumentano la quantità di affettato, all'interno di una azienda sono come i gradi in un esercito e va da se che anche l'argeant poi segue con le responsabilità.

Da olter dieci anni anch'o sono "libero" e non me ne pento ;)

Quando lavoro fianco a fianco con tecnici di grossi gruppi, anche molto grossi (come in questo petrodo), spesso mi fanno tenerezza.

Sono costretti a lavorare in corridoi strettissimi e, a volte, per delle cavolate che risolvo in pochi minuti, sono costretti a seguire (non sempre per colpa loro) percorsi tortuosi ed inesplicabili ...

Non rinuncerei per nessun tipo di inquadramento e di stipendio alla "liberta" con cui riesco ad operare.
 
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