Se davvero gli interessi di coloro che ne millantano il nome fossero volti a tutela dell'ecologia, un arnese come il dpf o il fap non sarebbe nemmeno stato concepito. E' un businness, non tutela ambientale.
Infatti, papabili utilizzi di altri dispositivi vengono stroncati alla radice. E' normale, perché sono difettosi. Molto difettosi, anzi....
Eh, si, perché:
- costano di meno (ahi, ahi....)
- si guastano di meno e quindi richiedono minor manutenzione (ahi, ahi, ahi, ahi....)
- non è stato pensato da qualche colosso industriale con le mani in pasta pressoché ovunque - non mi riferisco a Pirelli in particolare, dal momento che non è l'unico costruttore di tali filtri (ahi, ahi, ahi, ahi, ahi, ahi, ahi, ahi.......)
- non diminuiscono l'affidabilità dei veicoli su cui sono montati e quindi i medesimi si scassano di meno, richiedendo minor esborso manutentivo e arrecando una obsolescenza di minor tenore e ricorrenza (ahi, ahi, ahi, ahi, ahi, ahi, ahi, ahi, ahi, ahi, ahi, ahi.......)
- non è detto che aumentino i consumi (una fila interminabile di "ahi"....) perché non usano, bruciandolo per funzionare, lo stesso combustibile che bruciando inquina (doppia fila interminabile di "ahi"....).
Come si evince, sono opposti, diametralmente, agli intenti per i quali è stato predisposto il filtro antiparticolato che infesta, con la sua perniciosissima presenza, buona parte dei veicoli attuali e, se non cambia qualcosa, in proporzione sempre maggiore.