<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne: | Il Forum di Quattroruote

Marchionne:

l'accordo Fiat-Opel conviene a entrambi

L'ad del Lingotto: «Non ci sono alternative industrialmente giuste. Suzuki? Cavolate»


TORINO - L'accordo tra la Fiat e la Opel «è una grandissima sfida ». Così l?ad del Lingotto, Sergio Marchionne, ha parlato dell'eventuale operazione di acquisizione della casa automobilistica tedesca sottolineando che «se riusciremo a mettere insieme le parti sociali riusciremo a trovare una grande soluzione per l?Europa». Le perplessità dei tedeschi, sottolinea Marchionne, «sono dovute a una serie di cose, come il fatto che la combinazione con Fiat creerebbe una realtà industriale diversa dall'indipendenza Opel, ma le altre alternative della Opel non sono la soluzione giusta industrialmente. Ci facciano lavorare e sono sicuro di convincerli che è la soluzione giusta per noi e per loro». A proposito dell'interesse verso Opel mostrato dall'austriaca-canadese Magna, l'amministratore delegato del Lingotto afferma che quella della Fiat è «una proposta che mira a creare una base di coerenza industriale che nessun altro è capace di dare su motori, piattaforme, condivisione di prodotti. Questo - ha aggiunto Marchionne - noi lo facciamo di mestiere, altri vogliono cominciare a farlo».

NIENTE SUZUKI - A proposito delle alleanze internazionali, l'ad del Lingotto ha smentito presunti interessi per Suzuki, dicendo «smettiamola, queste sono cavolate», mentre circa l'intesa con Chrysler e la scadenza del 31 maggio ha osservato che «è una data imposta dal presidente Obama e per allora bisogna avere le idee chiare».

MIRAFIORI - Infine, Marchionne ha risposto ai timori sulle eventuali ripercussioni che le operazioni con Chrysler e Opel potrebbero avere sugli stabilimenti italiani del Lingotto. «L'impegno verso Mirafiori è immovibile» ha assicurato l'amministratore delegato. «Mirafiori è Mirafiori, è il punto pensante della Fiat».

STAMPA - Intanto secondo quanto afferma la progressista 'Sueddeutsche Zeitung' (SZ), il maggiore quotidiano nazionale, la soluzione migliore per il futuro di Opel è proprio una fusione con la Fiat. «Il fuoco di sbarramento con cui viene attualmente salutata la Fiat in Germania è inappropriato, forse addirittura pericoloso» scrive il giornale di Monaco di Baviera, che definisce «colposo» l'atteggiamento di rifiuto nei confronti del Lingotto mostrato finora dal management della casa di Ruesselsheim, dal governatore della Renania-Palatinato, Kurt Beck, e dagli altri responsabili socialdemocratici, poiché «finora non esiste alcuna alternativa seria ad un investitore come la Fiat».
 
La partita si gioca in America con GM,i vertici della Opel e la politica possono fare tutti i sbarramenti possibili,la decisone finale non spetta a loro...
 
GM è ancora proprietaria della Opel e di altri marchi europei,allo scadere del mese in corso sarà costretta ad abbandonare il tutto,politici, banchieri ,possono fare di tutto ma non possono evitare la fusione Opel Fiat.
GM cedendo i marchi a costo zero eviterebbe un suo tracollo in USA
Saluti
 
Punto83 ha scritto:
La partita si gioca in America con GM,i vertici della Opel e la politica possono fare tutti i sbarramenti possibili,la decisone finale non spetta a loro...

Vuoi dire che ogni mondo è paese ??? Forse abbiamo frainteso tutto, il vocabolo "MAGNA" forse non era riferito al gruppo Austriaco ....... ma il significato era molto più banale e concreto .... forse, i politici tetteschi, stavano solo lanciando un messaggio subliminale :D :D :D :D 8) 8) 8) 8) :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:
 
In verità, Marpionne non ha bisogno di convincere nessuno giacché non esiste alternativa per Opel se non quella di rischiare il suo definitivo fallimento, risucchiata dal dissesto economico della casa madre che la possiede...

Neanche la fantomatica MAGNA potrebbe rappresentarne una, visto che ha tenuto a precisare che nelle sue intenzioni c'è solo il tentativo di aiutarla, investendoci capitali (...di chi?), e non di rilevarla.

Ma perfino gli analisti delle più importanti testate giornalistiche tedesche cominciano a considerare anche pericoloso l'atteggiamento negativo dimostrato fin dall'inizio da parte del management di Opel, dei sindacati e perfino di alcuni esponenti politici locali, valutazioni che hanno trovato concorde anche il loro governo nazionale.
 
I tedeschi sono così. Avete già scordato che Daimler a metà aprile per un paio di giorni ha fatto temere che avrebbe venduto a caro prezzo il suo 19,9% di Chrysler? Sembrava che avesse più potere lei nel buon esito della trattativa che tutti gli altri messi insieme. Invece all'improvviso si è ritirata gratis, anzi, sembra che abbia pure pagato qualcosa.
Onestamente però non si può ignorare la politica tedesca. Il difficile non è adesso con l'acquisizione, ma sarà dopo l'eventuale fusione. Il difficile sarà far accettare ai tedeschi i cambiamenti al loro modo di pensare e di fare. Prendete la fusione tra Intesa e San Paolo, i problemi veri li stanno avendo adesso nell'unificare i processi lavorativi, altro che authority sulla concorrenza! Perciò trattare adesso con i politici tedeschi è necessario per avere meno problemi dopo.
Questo differenzia in meglio Marchionne dagli altri manager: non pensa solo al presente, ma anche al futuro.
 
iCastm ha scritto:
I tedeschi sono così. Avete già scordato che Daimler a metà aprile per un paio di giorni ha fatto temere che avrebbe venduto a caro prezzo il suo 19,9% di Chrysler? Sembrava che avesse più potere lei nel buon esito della trattativa che tutti gli altri messi insieme. Invece all'improvviso si è ritirata gratis, anzi, sembra che abbia pure pagato qualcosa.
Onestamente però non si può ignorare la politica tedesca. Il difficile non è adesso con l'acquisizione, ma sarà dopo l'eventuale fusione. Il difficile sarà far accettare ai tedeschi i cambiamenti al loro modo di pensare e di fare. Prendete la fusione tra Intesa e San Paolo, i problemi veri li stanno avendo adesso nell'unificare i processi lavorativi, altro che authority sulla concorrenza! Perciò trattare adesso con i politici tedeschi è necessario per avere meno problemi dopo.
Questo differenzia in meglio Marchionne dagli altri manager: non pensa solo al presente, ma anche al futuro.

.....hai ragione sulle estreme difficoltà che si incontrano in occasione di fusioni e che chi non le ha vissute le sottovaluta (per inciso Intesa deve ancora digerire del tutto l'Ambroveneto)....e qui poi c'è l'aggravante della prevenzione (giustissima) dei tedeschi nei confronti degli italiani.....
....chissà come sarà accolto Marpionne quando organizzerà riunioni alle nove di sera....
.....ma sono in disaccordo quando pensi che Marpionne ha programmi a lunga scadenza....mi sembra più uno che "inciprio" un pò il tutto e me la filo...
...io di incipriatori ne ho conosciuti.....vedremo...
 
sitorno ha scritto:
iCastm ha scritto:
I tedeschi sono così. Avete già scordato che Daimler a metà aprile per un paio di giorni ha fatto temere che avrebbe venduto a caro prezzo il suo 19,9% di Chrysler? Sembrava che avesse più potere lei nel buon esito della trattativa che tutti gli altri messi insieme. Invece all'improvviso si è ritirata gratis, anzi, sembra che abbia pure pagato qualcosa.
Onestamente però non si può ignorare la politica tedesca. Il difficile non è adesso con l'acquisizione, ma sarà dopo l'eventuale fusione. Il difficile sarà far accettare ai tedeschi i cambiamenti al loro modo di pensare e di fare. Prendete la fusione tra Intesa e San Paolo, i problemi veri li stanno avendo adesso nell'unificare i processi lavorativi, altro che authority sulla concorrenza! Perciò trattare adesso con i politici tedeschi è necessario per avere meno problemi dopo.
Questo differenzia in meglio Marchionne dagli altri manager: non pensa solo al presente, ma anche al futuro.

.....hai ragione sulle estreme difficoltà che si incontrano in occasione di fusioni e che chi non le ha vissute le sottovaluta (per inciso Intesa deve ancora digerire del tutto l'Ambroveneto)....e qui poi c'è l'aggravante della prevenzione (giustissima) dei tedeschi nei confronti degli italiani.....
....chissà come sarà accolto Marpionne quando organizzerà riunioni alle nove di sera....
.....ma sono in disaccordo quando pensi che Marpionne ha programmi a lunga scadenza....mi sembra più uno che "inciprio" un pò il tutto e me la filo...
...io di incipriatori ne ho conosciuti.....vedremo...

Non confondiamo il pensare al futuro con quello che si vuole fare del futuro.

Se tratta col governo tedesco quando Opel non è un'azienda di Stato è per ragionare a lungo termine. Cosa poi voglia farne di Opel è un altro discorso.
 
iCastm ha scritto:
Se tratta col governo tedesco quando Opel non è un'azienda di Stato è per ragionare a lungo termine. Cosa poi voglia farne di Opel è un altro discorso.
Parla con il governo perché il governo vuole mettere a disposizione aiuti statali se è necessario. Ovvio che vuole essere prima convinto.
 
Punto83 ha scritto:
La partita si gioca in America con GM,i vertici della Opel e la politica possono fare tutti i sbarramenti possibili,la decisone finale non spetta a loro...

non farla così semplice; subentrerà il governo tedesco visto che per loro la Opel è la Opel.
 
testerr ha scritto:
Punto83 ha scritto:
La partita si gioca in America con GM,i vertici della Opel e la politica possono fare tutti i sbarramenti possibili,la decisone finale non spetta a loro...

non farla così semplice; subentrerà il governo tedesco visto che per loro la Opel è la Opel.

Piu' probabilmente subentra chi sta dietro a manovrare il governo...
 
Punto83 ha scritto:
testerr ha scritto:
Punto83 ha scritto:
La partita si gioca in America con GM,i vertici della Opel e la politica possono fare tutti i sbarramenti possibili,la decisone finale non spetta a loro...

non farla così semplice; subentrerà il governo tedesco visto che per loro la Opel è la Opel.

Piu' probabilmente subentra chi sta dietro a manovrare il governo...

BRAVO !!! E che non vuole FIAT in Germany a costo di fare fallire OPEL !
 
MultiJet150 ha scritto:
Punto83 ha scritto:
testerr ha scritto:
Punto83 ha scritto:
La partita si gioca in America con GM,i vertici della Opel e la politica possono fare tutti i sbarramenti possibili,la decisone finale non spetta a loro...

non farla così semplice; subentrerà il governo tedesco visto che per loro la Opel è la Opel.

Piu' probabilmente subentra chi sta dietro a manovrare il governo...

BRAVO !!! E che non vuole FIAT in Germany a costo di fare fallire OPEL !

Acuto... :!:

Probabilmente uno che si identifica con un'acronimo composto da due sole lettere, tra le ultime dell'alfabeto... :D e che avrebbe solo convenienze da una prematura dipartita di Opel... :|
 
Ho capito la strategia Fiat in USA che con la Chrysler si e' aperta il mercato americano e avra' la possibilita' di costruire dei modelli in america con un dollaro debole &gt cheap. Comprendo meno la necessita' di acquisire la Opel in quanto molti modelli si sovrappongono e si fanno concorrenza .
La vuole comprare per ''ridurla'' ed eliminare un concorrente, per fare doppioni di Panda, Punto , 500, Baravo Croma ecc. ecc. con diverso design , da vendere col marchio Opel oppure per creare sinergie e piattaforme comuni per ammortizzare i costi dei alcuni nuovi modelli (sinergie che porterebbero pero' ad una probabile perdita di posti di lavoro sia in Italia che Germania)?
Come giudicate un eventuale accordo dal punto di vista del lavoratore italiano?
 
MultiJet150 ha scritto:
Punto83 ha scritto:
testerr ha scritto:
Punto83 ha scritto:
La partita si gioca in America con GM,i vertici della Opel e la politica possono fare tutti i sbarramenti possibili,la decisone finale non spetta a loro...

non farla così semplice; subentrerà il governo tedesco visto che per loro la Opel è la Opel.

Piu' probabilmente subentra chi sta dietro a manovrare il governo...

BRAVO !!! E che non vuole FIAT in Germany a costo di fare fallire OPEL !

per un tedesco opel è opel ma credo che preferisca che sia in mano italiana che defunta.
 

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