<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne negli US.. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne negli US..

smargia2002 ha scritto:
renatom ha scritto:
holerGTA ha scritto:
Il futuro non è l'Europa lo sanno tutti i costruttori di auto e non solo, troppo stretta e difficile da affermarsi, probabilmente non esisterebbe la Fiat già da qualche anno. La geografia dei costruttori si sposta dove sono i mercati più appetibili. La vecchia Europa in futuro avrà probabilmente solo produzioni di nicchia.

Comunque, abbandonare il proprio mercato di riferimento per aggredirne di nuovi, sia pure in espansione, è un rischio non da poco.

Si vedrà come va a finire.

Soprattutto se quel mercato è di riferimento non solo per motivazioni storiche o culturali, ma anche perché è quello dove si fanno i volumi di vendita maggiori.
Il problema di Fiat (inteso come gruppo), rispetto a tutti i principali competitors risiede proprio nel fatto che vende molto poco al di fuori del mercato domestico,
giusto per dare qualche cifra, nel 2008 il marchio Fiat (i dati di Alfa e Lancia erano e sono marginali in un conttesto che non sia limitato alla sola Italia) aveva una quota del 24,8% del mercato italiano e del 6,5% del mercato europeo (Italia inclusa), al 30/09/2011 le cifre erano rispettivamente del 20,9% e del 5,2%.
Una tale differenza tra le quote del mercato domestico e quelle del mercato continentale non è riscontrabile in NESSUNO dei marchi di auto di volume che possono a ragione considerarsi competitors di FIAT (le francesi, la Opel, la Ford e anche la Volkswagen), e questo alla faccia di chi dice che quello italiano sia un mercato in cui si guarda con sfavore al costruttore nazionale. Il fatto stesso che un auto come il freemont si sia iniziata a vendere discretamente in Italia solo quando le è stato posto sopra il marchio della casa torinese, contraddice nettamente questa affermazione, mi piacerebbe conoscere l'andamento delle vendite del journey prima e del freemont ora nei principali mercati europei, ma credo che si confermerà l'anomalia italiana (lieto di essere smentito dai numeri se qualcuno potrà produrli). Di fatto c'è in Italia una fetta di clienti, anche piuttosto consistente che compra Fiat a prescindere (non stò a giudicare se facciano bene o male, sia chiaro, penso che con i propri soldi ognuno possa e debba fare ciò che più gli garba) e non appena un qualsiasi prodotto che fino a poco tempo prima veniva semplicemente ignorato perché proposto con un marchio diverso, non appena si riveste delle insegne Fiat o di qualche altro marchio del gruppo, entra di colpo nella shopping list di una fetta di clientela, anche numericamente consistente, che prima, semplicemente, nemmeno ci pensava.
Dico questo perché ho la forte impressione che se davvero si concretizzasse quello che secondo molti (me incluso, non lo nego) traspare dalle parole e dai comportamenti di MArchionne, ovvero l'abbandono del mercato italiano, con tutto quello che ne potrebbe conseguire in termini di Tam Tam mediatico e impatto sul tessuto socio economico, il colpo, anche per le vendite sarebbe semplicemente drammatico.

Ipotizziamo che, come cercavo di dimostrare sopra, quella italiana sia una anomalia, e andiamo ad analizzare i dati di vendita del mercato europeo, escludendo quelli italiani, si notano altre cose molto interessanti (nel bene e nel male), che mi confermano nella mia idea.

Nel mese di ottobre 2011 se si esclude l'Italia, la Fiat (marchio) ha avuto una quota di mercato del 2,44%, inferiore a quella di marchi come Hiunday (2,99%), Kia (3,03%) e Nissan (3,13%). Il dato sul cumulato gennaio - ottobre 2011 è grossomodo lo stesso e, a mio modo di vedere, ancora più drammatico, perché il cumulato di 10 mesi è depurato da eventuali picchi stagionali. Comunque nel cumulato dei 10 mesi le quote sono del 2,77% per Fiat, del 3,04% per Hiunday, del 2,27 per Kia e del 3,36 per Nissan. E ci sono singoli marchi in crescita nel corso dell'ultimo anno, che in Italia sono considerati di nicchia ma che in Europa stanno avvicinandosi a quote prossime al 2% (Suzuki, Volvo, Seat, Skoda e anche Mitsubishi).
Aggiungiamo il fatto chesi è vero che sta per uscire la nuova Panda, ma, nel medio-breve periodo questa costituirà l'unica novità di prodotto in grado di generare volumi consistenti e che, comunque dovrà vedersela oltre che con i soliti competitors anche con la nuova famiglia UP che interesserà sia Volkswagen, che Seat e che Skoda (sottolineo che tra una Up e una Panda prenderei ad occhi chiusi una Panda, anche quella attualmente in commercio, giusto per essere chiaro).
Mi si dirà che l'acquisizione di Chrysler è volta proprio a dare al gruppo una vision più internazionale, ma anche in questo caso si trascura il fatto che Chevrolet, oltre ad essere il più piccolo dei 3 gruppi americani è proprio quello che maggiormente presenta le caratteristiche di Fiat, ovvero una discreta presenza sul mercato domestico (USA) e una presenza marginale nel resto del mondo, salvo qualche lodevole eccezione (Jeep).

Dove voglio andare a parare?
Onestamente mi interessa solo proporre spunti di riflessione, ma quello che temo è che non si stia profilando solamente un ridimensionamento del mercato domestico a scapito di una maggiore internazionalizzazione, ma una vera e propria uscita dal business dell'auto.

Come già precedentemente affermato sarò più che lieto di essere smentito, per il semplice fatto che chiunque in Italia abbia a qualsiasi titolo e per qualsiasi orgnizzazione e marchio, a che fare col settore automotive, non può che augurarsi che Fiat prosperi, ma ho fortemente paura che non sarà così.

il tuo è sicuramente un buon ragionamento, sopratutto per quanto rigurarda l'osservazione che Fiat , che al 75% vende Punto e Panda, ha solo quest'ultima come novità dai grandi numeri e Volks, per me sottostimata, ha una triade di buoni prodotti per creare una nuova e forte concorrenza nel segmento....
tuttavia, secondo me, i mesi passati da Marchionne nel CDA prima che gli venisse offerto l'incarico di AD (e forse la convergenza di intenti con la proprietà creatasi nel frattempo) e le sue successive mosse, sembrano dimostrare si una chiara volontà di internazionalizzare il gruppo, trasformando Torino in una succursale, estrememente importante ma non più cuore del lo stesso, (un pò come fu per il trasferimento della capitale dell'Impero Romano da Roma a Costantinopoli), ma non certo il disimpegno dal settore auto, probabilmente scongiurato proprio dall'avvento dell'attuale AD.....
 
zero c. ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
...pare sia più apprezzato che in questo forum:

http://preview.tinyurl.com/bpqazxm

cut
cut

cordialemnte tolo

Dipende...sai da che? Se ti interessa la macelleria sociale o meno, se credi che i problemi della fiat si risolvano facendo mangiare la schiscetta agli operai in 20 min o meno
Se sei grato o meno a un paese che ti ha consentito di far da monopolista di fatto, se ti piace vendere le chrisler di 5 anni fa e dire che sono la lancia thema...
Insomma dipende da tante cose, compreso il fare il finocchio col c**o degli altri
Scusa il francese :rolleyes:

la mia impressione che l'europa rischia di dover vendere il c**o proprio... per continuare a riempire la schiscetta in cui mangiano gli operai e tutti gli altri.
Diritti acquisiti da difendere, non ce ne sono più, è una pia illusione che si possa difendere l'attuale stile di vita europeo, se deleghiamo la produzione di tUTTO (non solo delle auto) all'Asia.. con che soldi li paghiamo?
tristemente tolo
 
modus72 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
In Italia si comincia a tracciare invece una strada,con freemont,Thema e Voyager si comincia a far abituare il cliente ad un tipo di macchina diversa,più mondiale,magari una macchina che all'italiano e al "fiattaro" no piace al 100% che che può piacere al tedesco,al francese,all'inglese,al russo,al cinese...insomma quello che VW,Ford e Opel fanno da decenni.

Più che tracciare una strada, mi pare che portino di qua quel poco che hanno e che potrebbe andar bene anche in Europa, con le minori modifiche possibili da apportarvi..
Si ma per tracciare la strada alla prossima generazione di vetture che sará meno americana ma anche meno europea
 
Il cliente si abitua ? Il cliente sceglie da se quello che più gli aggrada. E ogni anno che passa l'offerta si amplia .... altro che abituare .......
 
skid32 ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
...pare sia più apprezzato che in questo forum:

http://preview.tinyurl.com/bpqazxm

eccone il succo:

Il numero uno del Lingotto, nella classifica stilata da Automotive News, si è piazzato davanti Chung Mong-Koo, capo della Hyundai, uno dei marchi cresciuti di più a livello mondiale, e a Martin Winterkorn, Ceo del gruppo Volkswagen.

certamente i critici "qualificati" che così frequentemente postano qui potranno fare le loro controdeduzioni ... e noi, a chi dovremo credere :lol: :lol: :lol:
cordialemnte tolo

beh sai ha salvato la Chrysler ci mancherebbe pure

Veramente ha salvato anche la FIAT, ma qui, sembra che molti avrebbero preferito il suo fallimento ............ strano paese il nostro. :shock:
 
ottovalvole ha scritto:
ah! oltre a Marchionne anche l'AD Volkswagen sostiene che il mercato europeo nel 2012 diminuirà,quindi ci sarà un'ennesimo calo delle vendite (per tutti i produttori) e probabilmente ci sarà qualche mercato (cinese,americano,giapponese,arabo) che crescerà e dove probabilmente ci si concentrerà di più.

Vista la prospettiva, sarebbe interessante poter prevedere quali caleranno di più ?

Intendo dire:

Le piccole ??

Le medie ?

Le grandi ?

Probabilmente, dipenderà quanto e dove picchierà più duro la crisi, ma ovviamente i danni ai produttori non saranno gli stessi.
 
MultiJet150 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
ah! oltre a Marchionne anche l'AD Volkswagen sostiene che il mercato europeo nel 2012 diminuirà,quindi ci sarà un'ennesimo calo delle vendite (per tutti i produttori) e probabilmente ci sarà qualche mercato (cinese,americano,giapponese,arabo) che crescerà e dove probabilmente ci si concentrerà di più.

Vista la prospettiva, sarebbe interessante poter prevedere quali caleranno di più ?

Intendo dire:

Le piccole ??

Le medie ?

Le grandi ?

Probabilmente, dipenderà quanto e dove picchierà più duro la crisi, ma ovviamente i danni ai produttori non saranno gli stessi.

Oppure, in prospettiva, sarebbe altrettanto interessante verificare quali singoli mercati, intesi come paesi, caleranno di più, e se tanto mi da tanto, mi dispiace dirlo, ma la batosta sarà veramente molto ma molto dura.
 
smargia2002 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
ah! oltre a Marchionne anche l'AD Volkswagen sostiene che il mercato europeo nel 2012 diminuirà,quindi ci sarà un'ennesimo calo delle vendite (per tutti i produttori) e probabilmente ci sarà qualche mercato (cinese,americano,giapponese,arabo) che crescerà e dove probabilmente ci si concentrerà di più.

Vista la prospettiva, sarebbe interessante poter prevedere quali caleranno di più ?

Intendo dire:

Le piccole ??

Le medie ?

Le grandi ?

Probabilmente, dipenderà quanto e dove picchierà più duro la crisi, ma ovviamente i danni ai produttori non saranno gli stessi.

Oppure, in prospettiva, sarebbe altrettanto interessante verificare quali singoli mercati, intesi come paesi, caleranno di più, e se tanto mi da tanto, mi dispiace dirlo, ma la batosta sarà veramente molto ma molto dura.

Si ma se perdi la vendita di 1 ammiraglia, in termine di marginalità, perdi l'equivalente di 10 o più FIAT Panda. Ecco perché, secondo me, il 2012 potrebbe diventare l'anno delle incognite soprattutto per i bilanci e gli utili, più che per gli sterili numeri di auto vendute.
 
MultiJet150 ha scritto:
smargia2002 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
ah! oltre a Marchionne anche l'AD Volkswagen sostiene che il mercato europeo nel 2012 diminuirà,quindi ci sarà un'ennesimo calo delle vendite (per tutti i produttori) e probabilmente ci sarà qualche mercato (cinese,americano,giapponese,arabo) che crescerà e dove probabilmente ci si concentrerà di più.

Vista la prospettiva, sarebbe interessante poter prevedere quali caleranno di più ?

Intendo dire:

Le piccole ??

Le medie ?

Le grandi ?

Probabilmente, dipenderà quanto e dove picchierà più duro la crisi, ma ovviamente i danni ai produttori non saranno gli stessi.

Oppure, in prospettiva, sarebbe altrettanto interessante verificare quali singoli mercati, intesi come paesi, caleranno di più, e se tanto mi da tanto, mi dispiace dirlo, ma la batosta sarà veramente molto ma molto dura.

Si ma se perdi la vendita di 1 ammiraglia, in termine di marginalità, perdi l'equivalente di 10 o più FIAT Panda. Ecco perché, secondo me, il 2012 potrebbe diventare l'anno delle incognite soprattutto per i bilanci e gli utili, più che per gli sterili numeri di auto vendute.

Su questo punto mi trovi, una volta tanto d'accordo, sono anni che vado ripetendo che in nessun caso la vendita di una Toyota Aygo può essere confrontata con quella di una Bmw serie 5 (giusto per fare esempi a caso), ma è stato proprio Marchionne ad indicare come paletto per la sopravvivenza il famoso limite di 6.000.000 di auto all'anno vendute, quando da circa 5 anni tutti gli analisti più seri valutano il peso dei gruppi automobilistici (cosa tra l'altro logica e che accade in ogni ambito merceologico, tranne che in quello dell'auto) non in base al numero di auto vendute, ma in base al fatturato, e se consideriamo questo parametro il gruppo Fiat perde ulteriormente posizioni in classifica, venendo superar pure da Mercedes e BMW, oltre che da Audi come singolo marchio, e, in ogni caso se si considera il 2008 come l'anno di inizio della crisi, gli unici segmenti che hanno resistito, perdendo meno del mercato o, addirittura andando in controtendenza, sono proprio quelli presidiati dai marchi "premium".
 
smargia2002 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
smargia2002 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
ah! oltre a Marchionne anche l'AD Volkswagen sostiene che il mercato europeo nel 2012 diminuirà,quindi ci sarà un'ennesimo calo delle vendite (per tutti i produttori) e probabilmente ci sarà qualche mercato (cinese,americano,giapponese,arabo) che crescerà e dove probabilmente ci si concentrerà di più.

Vista la prospettiva, sarebbe interessante poter prevedere quali caleranno di più ?

Intendo dire:

Le piccole ??

Le medie ?

Le grandi ?

Probabilmente, dipenderà quanto e dove picchierà più duro la crisi, ma ovviamente i danni ai produttori non saranno gli stessi.

Oppure, in prospettiva, sarebbe altrettanto interessante verificare quali singoli mercati, intesi come paesi, caleranno di più, e se tanto mi da tanto, mi dispiace dirlo, ma la batosta sarà veramente molto ma molto dura.

Si ma se perdi la vendita di 1 ammiraglia, in termine di marginalità, perdi l'equivalente di 10 o più FIAT Panda. Ecco perché, secondo me, il 2012 potrebbe diventare l'anno delle incognite soprattutto per i bilanci e gli utili, più che per gli sterili numeri di auto vendute.

Su questo punto mi trovi, una volta tanto d'accordo, sono anni che vado ripetendo che in nessun caso la vendita di una Toyota Aygo può essere confrontata con quella di una Bmw serie 5 (giusto per fare esempi a caso), ma è stato proprio Marchionne ad indicare come paletto per la sopravvivenza il famoso limite di 6.000.000 di auto all'anno vendute, quando da circa 5 anni tutti gli analisti più seri valutano il peso dei gruppi automobilistici (cosa tra l'altro logica e che accade in ogni ambito merceologico, tranne che in quello dell'auto) non in base al numero di auto vendute, ma in base al fatturato, e se consideriamo questo parametro il gruppo Fiat perde ulteriormente posizioni in classifica, venendo superar pure da Mercedes e BMW, oltre che da Audi come singolo marchio, e, in ogni caso se si considera il 2008 come l'anno di inizio della crisi, gli unici segmenti che hanno resistito, perdendo meno del mercato o, addirittura andando in controtendenza, sono proprio quelli presidiati dai marchi "premium".

Perché Marchionne abbia indicato in 6.000.000 di "pezzi" il target di sopravvivenza, sinceramente non lo so, in quel momento storico, economicamente parlando, forse si riferiva ad un produttore come FIAT o simile a FIAT per modelli.

Per il resto, concordo con gli analisti da te citati, sia che uno produca Panda, sia che produca Rolls, l'ossigeno per la sopravvivenza arriva dagli utili di bilancio.
 
umbiBerto ha scritto:
Il cliente si abitua ? Il cliente sceglie da se quello che più gli aggrada. E ogni anno che passa l'offerta si amplia .... altro che abituare .......
il cliente sceglie o crede di scegliere visto che marketing e pubblicità spessi deviano le nostre scelte e anche una certa politica dei prezzi. Potendo scegliere comprerei oggi stesso una Pagani Huayra ma visto che in tasca ho un certo budget scelgo quello che il mercato mi da con quel budget che spesso e volentieri non coincide con quello che abbiamo nel nostro cuore. Non credo che una Mondeo la si compra col cuore,penso che la si compra più col portafogli!
 
smargia2002 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
smargia2002 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
ah! oltre a Marchionne anche l'AD Volkswagen sostiene che il mercato europeo nel 2012 diminuirà,quindi ci sarà un'ennesimo calo delle vendite (per tutti i produttori) e probabilmente ci sarà qualche mercato (cinese,americano,giapponese,arabo) che crescerà e dove probabilmente ci si concentrerà di più.

Vista la prospettiva, sarebbe interessante poter prevedere quali caleranno di più ?

Intendo dire:

Le piccole ??

Le medie ?

Le grandi ?

Probabilmente, dipenderà quanto e dove picchierà più duro la crisi, ma ovviamente i danni ai produttori non saranno gli stessi.

Oppure, in prospettiva, sarebbe altrettanto interessante verificare quali singoli mercati, intesi come paesi, caleranno di più, e se tanto mi da tanto, mi dispiace dirlo, ma la batosta sarà veramente molto ma molto dura.

Si ma se perdi la vendita di 1 ammiraglia, in termine di marginalità, perdi l'equivalente di 10 o più FIAT Panda. Ecco perché, secondo me, il 2012 potrebbe diventare l'anno delle incognite soprattutto per i bilanci e gli utili, più che per gli sterili numeri di auto vendute.

Su questo punto mi trovi, una volta tanto d'accordo, sono anni che vado ripetendo che in nessun caso la vendita di una Toyota Aygo può essere confrontata con quella di una Bmw serie 5 (giusto per fare esempi a caso), ma è stato proprio Marchionne ad indicare come paletto per la sopravvivenza il famoso limite di 6.000.000 di auto all'anno vendute, quando da circa 5 anni tutti gli analisti più seri valutano il peso dei gruppi automobilistici (cosa tra l'altro logica e che accade in ogni ambito merceologico, tranne che in quello dell'auto) non in base al numero di auto vendute, ma in base al fatturato, e se consideriamo questo parametro il gruppo Fiat perde ulteriormente posizioni in classifica, venendo superar pure da Mercedes e BMW, oltre che da Audi come singolo marchio, e, in ogni caso se si considera il 2008 come l'anno di inizio della crisi, gli unici segmenti che hanno resistito, perdendo meno del mercato o, addirittura andando in controtendenza, sono proprio quelli presidiati dai marchi "premium".
e infatti Ferrari e Maserati godono di ottima salute! Forse per questo si stanno buttando a capofitto su Jeep,Chrysler-Lancia (lo consideo un unico marchio) e AlfaRomeo (che ancora deve partire)?
 
ottovalvole ha scritto:
il cliente sceglie o crede di scegliere visto che marketing e pubblicità spessi deviano le nostre scelte e anche una certa politica dei prezzi. Potendo scegliere comprerei oggi stesso una Pagani Huayra ma visto che in tasca ho un certo budget scelgo quello che il mercato mi da con quel budget che spesso e volentieri non coincide con quello che abbiamo nel nostro cuore. Non credo che una Mondeo la si compra col cuore,penso che la si compra più col portafogli!

Certamente ... ma ormai in tutti i segmenti si ha una scelta molto piu variegata di anni fa.

Specialmente nel segmento piu "presidiato" da FIAT. Anche per il portafogli.
 
zero c. ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
...pare sia più apprezzato che in questo forum:

http://preview.tinyurl.com/bpqazxm

eccone il succo:

Il numero uno del Lingotto, nella classifica stilata da Automotive News, si è piazzato davanti Chung Mong-Koo, capo della Hyundai, uno dei marchi cresciuti di più a livello mondiale, e a Martin Winterkorn, Ceo del gruppo Volkswagen.

certamente i critici "qualificati" che così frequentemente postano qui potranno fare le loro controdeduzioni ... e noi, a chi dovremo credere :lol: :lol: :lol:
cordialemnte tolo

Dipende...sai da che? Se ti interessa la macelleria sociale o meno, se credi che i problemi della fiat si risolvano facendo mangiare la schiscetta agli operai in 20 min o meno
Se sei grato o meno a un paese che ti ha consentito di far da monopolista di fatto, se ti piace vendere le chrisler di 5 anni fa e dire che sono la lancia thema...
Insomma dipende da tante cose, compreso il fare il finocchio col c**o degli altri
Scusa il francese :rolleyes:
quoto pienamente il tuo pensiero in toto
 
Non ho capito se sei d'accordo con me, tuttavia ho capito che prendere 25 mln di ? l'anno di stock option non ti fa diventare quel che non sei: e cioè uno che ci capisce di auto, che ama le auto, che ama l'Italia, e, last but not least che trasformerà Fiat in quel che da decenni più non è...un buon produttore medio di automobili medie.
 
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