<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne deve smetterla di parlare della crisi... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne deve smetterla di parlare della crisi...

Luperto65 ha scritto:
In realtà la sua linea per ora non la segue nessuno. Non esiste altro produttore che segue una strategia di annientamento di marchi commerciali come Fiat, Alfa e Lancia al pari di Marchionne.
La sovracapacità produttiva esiste di sicuro. Ma se non sbaglio Marchionne ha appena aumentato la sua capacità produttiva in Europa con uno stabilimento in Serbia. Allora forse la verità non è una "sovracapacità generica", bensì voler sostituire la capacità produttiva aprendo stabilimenti dove più conviene sul momento e chiudendone altri dove risulta meno conveniente. Però è un altro film....

Beh, ora non facciamo confusione:
Il fatto dello stabilimento in Serbia, è un discorso complicato: quello fa parte della globalizzazione a cui TUTTE le multinazionali si sono adeguate...non vedo perchè giudicare sempre e solo Fiat in questo merito...
Che gli altri non si sono adeguati, lo dici tu: mi risulta che Opel, Ford, Renault, PSA...hanno congelato l'uscita di nuovi modelli! Certo, in maniera meno drastica di Fiat, questo è vero, ma anche perchè, ormai, alcuni progetti già in stato avanzato non potevano essere fermati.
I Tedeschi, come già detto, sono un discorso a parte.
Detto questo, io non sto dicendo che Marchionne ha ragione su tutto e, tra l'altro, sono il primo a non essere contento di questo immobilismo; ho solo riconosciuto il FATTO che Marchionne è l'unico ed il primo che sta cercando di risolvere questo problema!
Poi, come ho già detto, possiamo discutere se la sua ricetta è quella giusta o meno, ma questo è un altro discorso...
 
A dire il vero Ford ha appena confermato la scorsa settimana l'uscita di 15 nuovi modelli in Europa nei prossimi 5 anni, altro che uscite congelate... Fiat non ha più gamma prodotto, ed una quota di mercato in Europa poco superiore al 6%, si avvia purtroppo ad essere un gruppo marginale su questo mercato.
Riguardo alla Serbia, stabilimento europeo, è solo per dire che non si può predicare bene e razzolare male. Non si può lamentare un eccesso di capacità produttiva in Europa e poi contemporaneamente aumentare la tua capacità produttiva proprio in Europa. D'altra parte la coerenza non è proprio dell'uomo col maglioncino, ha detto e smentito cose un sacco di volte, fatto e disfatto piani a distanza di pochi mesi. In questo periodo di crisi, mentre nel 2012 l'Italia si avvia a chiudere l'anno con circa 600.000 vetture prodotte sul suolo nazionale, la Gran Beretagna (che manco ha industrie automobilistiche nazionali ormai) chiuderà l'anno con 1.500.000 vetture prodotte in loco, e non è certo un paese dai bassi costi industriali.
 
ottovalvole ha scritto:
Luperto65 ha scritto:
In realtà la sua linea per ora non la segue nessuno. Non esiste altro produttore che segue una strategia di annientamento di marchi commerciali come Fiat, Alfa e Lancia al pari di Marchionne.
La sovracapacità produttiva esiste di sicuro. Ma se non sbaglio Marchionne ha appena aumentato la sua capacità produttiva in Europa con uno stabilimento in Serbia. Allora forse la verità non è una "sovracapacità generica", bensì voler sostituire la capacità produttiva aprendo stabilimenti dove più conviene sul momento e chiudendone altri dove risulta meno conveniente. Però è un altro film....
te lo sei chiesto perchè? forse perchè il governo serbo offre vantaggi fiscali molto vantaggiosi? e come mai in italia ci sono continue rivolte di operai che rischiano il licenziamento per la chiusura delle loro fabbriche? ILVA ti dice niente? ALCOA?

Vero! Questo è un altro spunto interessante che meriterebbe un topic dedicato: oggi, nessuno viene a produrre, o peggio ancora, a fare impresa in Italia, è giudicato sconveniente ! E questo è un problema ben più grave dello spread e quant'altro.... :rolleyes:
 
Luperto65 ha scritto:
A dire il vero Ford ha appena confermato la scorsa settimana l'uscita di 15 nuovi modelli in Europa nei prossimi 5 anni, altro che uscite congelate... Fiat non ha più gamma prodotto, ed una quota di mercato in Europa poco superiore al 6%, si avvia purtroppo ad essere un gruppo marginale su questo mercato.
Riguardo alla Serbia, stabilimento europeo, è solo per dire che non si può predicare bene e razzolare male. Non si può lamentare un eccesso di capacità produttiva in Europa e poi contemporaneamente aumentare la tua capacità produttiva proprio in Europa. D'altra parte la coerenza non è proprio dell'uomo col maglioncino, ha detto e smentito cose un sacco di volte, fatto e disfatto piani a distanza di pochi mesi. In questo periodo di crisi, mentre nel 2012 l'Italia si avvia a chiudere l'anno con circa 600.000 vetture prodotte sul suolo nazionale, la Gran Beretagna (che manco ha industrie automobilistiche nazionali ormai) chiuderà l'anno con 1.500.000 vetture prodotte in loco, e non è certo un paese dai bassi costi industriali.

la GB non è di sicuro un paese dal basso costo di manodopera, ma ha un buon tasso di capacità produttiva e una fiscalità decisamente vantaggiosa! Classica dimostrazione che non è solo una questione di costo di manodopera...
Per il resto, non so che dirti: tu stai esprimendo la tua opinione su Marchionne che è sacrosanta!
Io, invece, più che giudicare Marchionne, stavo solo discutendo sulle motivazioni di certe sue politiche che, ripeto, hanno un senso al di là dell'essere condivise.
Io, oltre tutto, non sono di certo un fan di Marchionne: non mi è mai piaciuto! Ma ciò non toglie che laddove ha ragione, bisogna essere obbiettivi nel riconoscerlo!
In realtà, il maglione ha ragione su molte cose, quello che non condivido è la sua eccessiva cinicità, alcuni suoi metodi e il fatto di badare molto alla finanza e poco "all'imprenditoria pura"...del resto, non per niente, lui è un manager, non un imprenditore...
Forse, anche noi sbagliamo a prendercela solo con lui: bisognerebbe fare un bel discorsetto riguardo a chi (in teoria) gli sta sopra, colui che rappresenta il capitale (Elkann?).... :|
 
La capacità produttiva è un grosso problema e di sicuro molti lo hanno capito,
tra capire e fare però c'è il mare.
A Marchionne contesto tante cose però ha salvato Fiat e tutta l'azienda automobilistica italiana. Al tempo stesso le politiche adottate la stanno annientando.

L'espansione in Serbia per vendere modelli in Italia dimostra che Marchionne sa bene che ci sono fin troppi stabilimenti, però se ne frega perchè va a produrre dove fiscalmente è vantaggioso e fa proprio come è stato fatto fin dagli anni '90, tirando a campare.

Il discorso invece che dobbiamo fare può essere un altro: abbiamo capito che non vuoi fare nuovi modelli e ci sta bene, tuttavia alcune auto possono essere rinfrescate.

Su una cosa però credo siamo d'accordo tutti, produrre in Italia è davvero difficile e lo stato sembra proprio non voler far nulla!
 
Scusa il pragmatismo, ma le motivazioni di Marchionne sono facilmente sintetizzabili in due magiche parole: tornaconto personale. E direi che in quest'ottica ha perfettamente ragione a fare quello che fa.
Che poi produrre in Italia sia meno vantaggioso che in altri paesi non ci piove, e da decenni nessuno fa nulla per cambiare questa situazione, il sistema paese è deficitario. Ma l'eccesso di capacità produttiva è il frutto di una politica analoga a quella che lo stesso Marchionne continua a perseguire, aprendo nuovi stabilimenti a scapito di quelli vecchi. Se questa è la strada proposta non vedo mica una gran soluzione, è solo il proseguire sulla strada già seguita in passato.
 
hewie ha scritto:
Luperto65 ha scritto:
In realtà la sua linea per ora non la segue nessuno. Non esiste altro produttore che segue una strategia di annientamento di marchi commerciali come Fiat, Alfa e Lancia al pari di Marchionne.
La sovracapacità produttiva esiste di sicuro. Ma se non sbaglio Marchionne ha appena aumentato la sua capacità produttiva in Europa con uno stabilimento in Serbia. Allora forse la verità non è una "sovracapacità generica", bensì voler sostituire la capacità produttiva aprendo stabilimenti dove più conviene sul momento e chiudendone altri dove risulta meno conveniente. Però è un altro film....

Beh, ora non facciamo confusione:
Il fatto dello stabilimento in Serbia, è un discorso complicato: quello fa parte della globalizzazione a cui TUTTE le multinazionali si sono adeguate...non vedo perchè giudicare sempre e solo Fiat in questo merito...
Che gli altri non si sono adeguati, lo dici tu: mi risulta che Opel, Ford, Renault, PSA...hanno congelato l'uscita di nuovi modelli! Certo, in maniera meno drastica di Fiat, questo è vero, ma anche perchè, ormai, alcuni progetti già in stato avanzato non potevano essere fermati.
I Tedeschi, come già detto, sono un discorso a parte.
Detto questo, io non sto dicendo che Marchionne ha ragione su tutto e, tra l'altro, sono il primo a non essere contento di questo immobilismo; ho solo riconosciuto il FATTO che Marchionne è l'unico ed il primo che sta cercando di risolvere questo problema!
Poi, come ho già detto, possiamo discutere se la sua ricetta è quella giusta o meno, ma questo è un altro discorso...
Ford ha appena annunciato una valanga di modelli
Renault sta per lanciare la Clio, anche in versione SW, ha finito la messa a punto della crossover piccola sulla falsariga della Juke, sta ultimando l'Espace5, ha messo in cantiere la nuova Laguna e la nuova Twingo, le ultime due con Mercedes; senza considerare Nissan che sta per uscire con almeno due modelli, una segmento C e la Note seconda generazione.
Sullo stabilimento serbo, ha ragione Luperto... sovracapacità produttiva ma se da qualche parte ti offrono milioni di euro a centinaia, nonchè agevolazioni varie, è difficile resistere... Cito:
Alla Fiat sono stati regalati tutti gli impianti della fabbrica Zastava, poi 67 ettari di terreno (con altri 70 promessi), sono state date le sovvenzioni per gli operai assunti e sovvenzioni per la vendita delle automobili Punto
.....
La Serbia ha investito quasi 281 milioni di euro e ha diritto del 33% di azioni, la Fiat ha investito 99,4 milioni di euro e da 2,5 anni e proprietaria del 67% delle azioni nella ditta comune FAS.
 
Luperto65 ha scritto:
Scusa il pragmatismo, ma le motivazioni di Marchionne sono facilmente sintetizzabili in due magiche parole: tornaconto personale. E direi che in quest'ottica ha perfettamente ragione a fare quello che fa.
Che poi produrre in Italia sia meno vantaggioso che in altri paesi non ci piove, e da decenni nessuno fa nulla per cambiare questa situazione, il sistema paese è deficitario. Ma l'eccesso di capacità produttiva è il frutto di una politica analoga a quella che lo stesso Marchionne continua a perseguire, aprendo nuovi stabilimenti a scapito di quelli vecchi. Se questa è la strada proposta non vedo mica una gran soluzione, è solo il proseguire sulla strada già seguita in passato.
vi sfuggono tutte le notizie dei vari stabilimenti che la concorrenza sta aprendo fra cina,russia,india e messico....chissà come mai queste notizie SFUGGONO sempre.
 
ottovalvole ha scritto:
Luperto65 ha scritto:
Scusa il pragmatismo, ma le motivazioni di Marchionne sono facilmente sintetizzabili in due magiche parole: tornaconto personale. E direi che in quest'ottica ha perfettamente ragione a fare quello che fa.
Che poi produrre in Italia sia meno vantaggioso che in altri paesi non ci piove, e da decenni nessuno fa nulla per cambiare questa situazione, il sistema paese è deficitario. Ma l'eccesso di capacità produttiva è il frutto di una politica analoga a quella che lo stesso Marchionne continua a perseguire, aprendo nuovi stabilimenti a scapito di quelli vecchi. Se questa è la strada proposta non vedo mica una gran soluzione, è solo il proseguire sulla strada già seguita in passato.
vi sfuggono tutte le notizie dei vari stabilimenti che la concorrenza sta aprendo fra cina,russia,india e messico....chissà come mai queste notizie SFUGGONO sempre.
Cina Russia India e Messico....tre grandi mercati dei quali sono 1 europeo (solo per collocazione geografica) con stabilimenti destinati a soddisfare la domanda interna.
Diversamente quello serbo produrrà auto destinate in buona parte al mercato europeo...quello saturo! Quello dove è necessario chiudere stabilimenti! Quello dove Fiat ha già chiuso uno stabilimento e chiede a gran voce che anche i concorrenti facciano lo stesso probabilmente per consentire la chiusura di un altro stabilmento sempre in suolo italiano...
 
Non sfugge nulla. Ma se di sovracapacità produttiva si parla in Europa poco mi tange cosa si apre nel resto del mondo. Restiamo in Europa, perchè è all'Europa che Marchionne fa riferimento parlando di sovracapacità produttiva, e lo fa mentre lui stesso ha appena aumentato la sua capacità produttiva proprio lì. Massima coerenza del messaggio. Marchionne vuole semplicemente chiudere altri stabilimenti in Italia per aprirli altrove, magari nella stessa Europa come ha appena fatto in Serbia grazie a sovvenzioni. E vorrebbe che anche gli altri produttori facessero altrettanto per poter dire "è il mercato, tutti gli altri produttori chiudono stabilimenti, anche io devo farlo...". Molto comodo. Ripeto, sul discorso sovracapacità produttiva la strada di Marchionne è vecchia come il mondo, si aprono nuovi stabilimenti per chiuderne altri più vecchi, ricettra straabusata, soprattutto in Italia dove ogni nuova apertura è andata a danno degli stabilimenti esistenti.
 
tradotto da autoedizione.nl
Buone notizie per lo stabilimento di Melfi , dove la Fiat Punto costruisce, sembra cioè che è iniziato con una profonda modernizzazione della produzione, in quanto la luce verde è dato per l'ampliamento del complesso di grandi dimensioni con un centro di sviluppo tecnico Sappiamo già da Pomigliano d'Arco. Fiat prende come un preambolo di una seconda fabbrica WCM italiano e ci si aspetta che anche le linee di montaggio completamente nuove installate per una quarta generazione Fiat Punto e forse un secondo prodotto di un partner strategico. Ci sono un sacco ultimamente incertezza espressa circa le fabbriche italiane, e il rinvio della nuova Punto ha dato ragione in più.

Ma, come noi stessi abbiamo scritto il ritardo intenzionale della Fiat in questi momenti difficili, anche per un valido approccio per un prodotto di qualità totalmente nuovo. Vi è ormai un punto luminoso, grazie ad un accordo in questo comune della provincia di Potenza è tratto. Un contratto di 3,2 milioni per la costruzione di un centro tecnico, da dove la produzione costantemente controllata, controllato ed eventualmente regolato. Le firme in questi giorni prima erano posti dal sindaco di Melfi e l'esecutore. Il (Società automobilistica Tecnologie Avanzate) del lavoro di fabbrica SATA 5.500 dipendenti.
 
Luperto65 ha scritto:
Non sfugge nulla. Ma se di sovracapacità produttiva si parla in Europa poco mi tange cosa si apre nel resto del mondo. Restiamo in Europa, perchè è all'Europa che Marchionne fa riferimento parlando di sovracapacità produttiva, e lo fa mentre lui stesso ha appena aumentato la sua capacità produttiva proprio lì. Massima coerenza del messaggio. Marchionne vuole semplicemente chiudere altri stabilimenti in Italia per aprirli altrove, magari nella stessa Europa come ha appena fatto in Serbia grazie a sovvenzioni. E vorrebbe che anche gli altri produttori facessero altrettanto per poter dire "è il mercato, tutti gli altri produttori chiudono stabilimenti, anche io devo farlo...". Molto comodo. Ripeto, sul discorso sovracapacità produttiva la strada di Marchionne è vecchia come il mondo, si aprono nuovi stabilimenti per chiuderne altri più vecchi, ricettra straabusata, soprattutto in Italia dove ogni nuova apertura è andata a danno degli stabilimenti esistenti.

Esattamente.
Magari nel nuovo stabilimento serbo, avrebbe potuta essere prodotta qualche low cost, su basi meccaniche esistenti, analogamente a Dacia, da vendere proprio in quei mercati, Russia compresa e, perchè no, anche qui da noi, sempre prendendo spunto da Renault.
 
GenLee ha scritto:
Esattamente.
Magari nel nuovo stabilimento serbo, avrebbe potuta essere prodotta qualche low cost, su basi meccaniche esistenti, analogamente a Dacia, da vendere proprio in quei mercati, Russia compresa e, perchè no, anche qui da noi, sempre prendendo spunto da Renault.

Suvvia non diciamo fesserie, ma quale low cost deve fare la Fiat? Non produce nuovi modelli per se e per i suoi marchi figurati se pensa a fare un'operazione stile Dacia in un mercato che non compra più auto!
 
Ancora nessuno mi ha detto chi siano questi di Autoedizione, citati spesso in questi forum e praticamente gli unici a dare notizie "incoraggianti" sul futuro del gruppone...
 
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