ahahahahferrets ha scritto:zanzano ha scritto:ma minimo minimo gli intitoleranno una via!!
Mica è Craxi...
ahahahahferrets ha scritto:zanzano ha scritto:ma minimo minimo gli intitoleranno una via!!
Mica è Craxi...
speriamo che non sia vicino quel tempo....ferrets ha scritto:Chissà se fra un po' di tempo Marpionne sarà condannato per infanticidio....
pilota54 ha scritto:Questa è la frase completa ("in via di guarigione" mi pare che non lo dica.....):
“L’ Alfa Romeo è il nostro bambino da cullare, lo stiamo curando: Io ce la sto mettendo tutta ed ho sempre detto che Alfa Romeo è più difficile da gestire strategicamente della Fiat. È un marchio con grandissimo potenziale che non è riuscito, colpa anche nostra, a portare avanti dei risultati”.
E questo il mio parere:
Ha capito che le sue precedenti inopportune dichiarazioni hanno avuto il risultato di disorientare gli alfisti e l'opinione pubblica in genere, e quindi ha "aggiustato il tiro" con quest'ultimo "dolcetto".
Vedremo cosa succederà veramente, quello che è sicuro è che se si vuole salvare l'Alfa (e qui sono propositivo più che mai) ci si deve mettere in testa che bisogna continuare ad investire su di essa, ma questa volta sarà l'ultima, senza appello, e non si potrà sbagliare più. Investire significa non accontentarsi di Mito e Giulietta perchè sarebbe un suicidio e il "piccolo malato" diventerebbe un "malato terminale". Bisogna investire sulla Giulia o come si vorrà chiamarla (e relativa coupè), facendone una "vera Alfa" con tutte le caratteristiche che gli alfisti e gli appassionati di auto in genere aspettano da troppi anni.
Lamborghini: ecco un esempio calzante. Audi ha investito su Lambo nella maniera corretta, esaltando le caratteristiche del marchio con vetture che in parte saranno anche "made in Germany" ma che non hanno perso nulla delle caratteristiche che le hanno rese famose, e le vendite sono decollate. Questo è l'esempio, e ne posso fare altri, a cominciare da Mini (Bmw), Lotus, Bentley e, perchè no, Maserati e Abarth (ambedue con ritorno vittorioso alle corse!), marchi rinati quasi da zero, praticamente "resuscitati" con politiche aziendali vincenti ................
Cerchiamo di imparare da chi non ha fallito, anche guardando "in casa".....
ferrets ha scritto:zanzano ha scritto:ma minimo minimo gli intitoleranno una via!!
Mica è Craxi...
pilota54 ha scritto:Vedremo cosa succederà veramente, quello che è sicuro è che se si vuole salvare l'Alfa (e qui sono propositivo più che mai) ci si deve mettere in testa che bisogna continuare ad investire su di essa, ma questa volta sarà l'ultima, senza appello, e non si potrà sbagliare più. Investire significa non accontentarsi di Mito e Giulietta perchè sarebbe un suicidio e il "piccolo malato" diventerebbe un "malato terminale". Bisogna investire sulla Giulia o come si vorrà chiamarla (e relativa coupè), facendone una "vera Alfa" con tutte le caratteristiche che gli alfisti e gli appassionati di auto in genere aspettano da troppi anni.
Lamborghini: ecco un esempio calzante. Audi ha investito su Lambo nella maniera corretta, esaltando le caratteristiche del marchio con vetture che in parte saranno anche "made in Germany" ma che non hanno perso nulla delle caratteristiche che le hanno rese famose, e le vendite sono decollate. Questo è l'esempio, e ne posso fare altri, a cominciare da Mini (Bmw), Lotus, Bentley e, perchè no, Maserati e Abarth (ambedue con ritorno vittorioso alle corse!), marchi rinati quasi da zero, praticamente "resuscitati" con politiche aziendali vincenti ................
Cerchiamo di imparare da chi non ha fallito, anche guardando "in casa".....
ferrets ha scritto:zanzano ha scritto:ferrets ha scritto:zanzano ha scritto:ma minimo minimo gli intitoleranno una via!!
Mica è Craxi...
bhe... a ben vedere... gli occhiali ci sono... la pelate non tarderà... manca il faccione tondo....
secondo me non è detto!!
Gli manca Moana... forse
BufaloBic ha scritto:pilota54 ha scritto:Questa è la frase completa ("in via di guarigione" mi pare che non lo dica.....):
“L’ Alfa Romeo è il nostro bambino da cullare, lo stiamo curando: Io ce la sto mettendo tutta ed ho sempre detto che Alfa Romeo è più difficile da gestire strategicamente della Fiat. È un marchio con grandissimo potenziale che non è riuscito, colpa anche nostra, a portare avanti dei risultati”.
E questo il mio parere:
Ha capito che le sue precedenti inopportune dichiarazioni hanno avuto il risultato di disorientare gli alfisti e l'opinione pubblica in genere, e quindi ha "aggiustato il tiro" con quest'ultimo "dolcetto".
Vedremo cosa succederà veramente, quello che è sicuro è che se si vuole salvare l'Alfa (e qui sono propositivo più che mai) ci si deve mettere in testa che bisogna continuare ad investire su di essa, ma questa volta sarà l'ultima, senza appello, e non si potrà sbagliare più. Investire significa non accontentarsi di Mito e Giulietta perchè sarebbe un suicidio e il "piccolo malato" diventerebbe un "malato terminale". Bisogna investire sulla Giulia o come si vorrà chiamarla (e relativa coupè), facendone una "vera Alfa" con tutte le caratteristiche che gli alfisti e gli appassionati di auto in genere aspettano da troppi anni.
Lamborghini: ecco un esempio calzante. Audi ha investito su Lambo nella maniera corretta, esaltando le caratteristiche del marchio con vetture che in parte saranno anche "made in Germany" ma che non hanno perso nulla delle caratteristiche che le hanno rese famose, e le vendite sono decollate. Questo è l'esempio, e ne posso fare altri, a cominciare da Mini (Bmw), Lotus, Bentley e, perchè no, Maserati e Abarth (ambedue con ritorno vittorioso alle corse!), marchi rinati quasi da zero, praticamente "resuscitati" con politiche aziendali vincenti ................
Cerchiamo di imparare da chi non ha fallito, anche guardando "in casa".....
ma che imparare e imparare... cerchiamo di tirare fuori un minimo i cosiddetti!!!! Abbiamo in casa ingegneri con la I maiuscola (come Lombardi e Martinelli padri dei V12 e V10 Ferrari da corsa e il primo anche della Delta che ha dominato incontrastata i campi di gara rally) che son sicuro, per dirne una, non vedrebbero l'ora di prendere i vecchi motori Alfa Romeo per riproggettarli nei loro ritagli di tempo in chiave moderna facendo rinascere la vera tradizione Alfa Romeo. Oggi si parte da quello che si ha cioè dalla Mito e dalla Giulietta, che faranno egreggiamente il loro lavoro vendendo tanto, per arrivare alle vere Alfa. Quello deve essere l'obbiettivo di casa Alfa, non importa da dove si parte l'importante è dove si arriva o si vuole arrivare. Caro Marchionne io ti stimo tanto per le tue capacità e per tutto quello che hai fatto fino ad ora ti farei un monumento hai salvato l'industria automobilistica italiana e non so chi a parte te ci sarebbe riuscito, ma resto troppo male quando sento alcune delle dichiarazioni che si sono lette negli ultimi giorni. Una volta dicesti "vorrei fare di Fiat una macchina da guerra" ecco queste sono le parole che mi piace sentire, così si ragiona!! Fiat ha chiuso il 2009 con risultati migliori del previsto e ciò nonostante la crisi, il 2010 dev'essere l'anno della sfida. Buttiamoci a capofitto, io mi aspetto tanto e comunque continuerò a guidare Alfa questo è sicuro!!!
Lazio8 ha scritto:Questo padre mi sembra un po' severo con il suo bambino.
Forse le colpe dei figli sono da imputare all'educazione dei genitori.
Se non crescono per il verso giusto, è il caso di farsi un esame di coscienza.
I figli dovrebbero essere "piezz' 'e core".
BufaloBic ha scritto:pilota54 ha scritto:Questa è la frase completa ("in via di guarigione" mi pare che non lo dica.....):
“L’ Alfa Romeo è il nostro bambino da cullare, lo stiamo curando: Io ce la sto mettendo tutta ed ho sempre detto che Alfa Romeo è più difficile da gestire strategicamente della Fiat. È un marchio con grandissimo potenziale che non è riuscito, colpa anche nostra, a portare avanti dei risultati”.
E questo il mio parere:
Ha capito che le sue precedenti inopportune dichiarazioni hanno avuto il risultato di disorientare gli alfisti e l'opinione pubblica in genere, e quindi ha "aggiustato il tiro" con quest'ultimo "dolcetto".
Vedremo cosa succederà veramente, quello che è sicuro è che se si vuole salvare l'Alfa (e qui sono propositivo più che mai) ci si deve mettere in testa che bisogna continuare ad investire su di essa, ma questa volta sarà l'ultima, senza appello, e non si potrà sbagliare più. Investire significa non accontentarsi di Mito e Giulietta perchè sarebbe un suicidio e il "piccolo malato" diventerebbe un "malato terminale". Bisogna investire sulla Giulia o come si vorrà chiamarla (e relativa coupè), facendone una "vera Alfa" con tutte le caratteristiche che gli alfisti e gli appassionati di auto in genere aspettano da troppi anni.
Lamborghini: ecco un esempio calzante. Audi ha investito su Lambo nella maniera corretta, esaltando le caratteristiche del marchio con vetture che in parte saranno anche "made in Germany" ma che non hanno perso nulla delle caratteristiche che le hanno rese famose, e le vendite sono decollate. Questo è l'esempio, e ne posso fare altri, a cominciare da Mini (Bmw), Lotus, Bentley e, perchè no, Maserati e Abarth (ambedue con ritorno vittorioso alle corse!), marchi rinati quasi da zero, praticamente "resuscitati" con politiche aziendali vincenti ................
Cerchiamo di imparare da chi non ha fallito, anche guardando "in casa".....
ma che imparare e imparare... cerchiamo di tirare fuori un minimo i cosiddetti!!!! Abbiamo in casa ingegneri con la I maiuscola (come Lombardi e Martinelli padri dei V12 e V10 Ferrari da corsa e il primo anche della Delta che ha dominato incontrastata i campi di gara rally) che son sicuro, per dirne una, non vedrebbero l'ora di prendere i vecchi motori Alfa Romeo per riproggettarli nei loro ritagli di tempo in chiave moderna facendo rinascere la vera tradizione Alfa Romeo. Oggi si parte da quello che si ha cioè dalla Mito e dalla Giulietta, che faranno egreggiamente il loro lavoro vendendo tanto, per arrivare alle vere Alfa. Quello deve essere l'obbiettivo di casa Alfa, non importa da dove si parte l'importante è dove si arriva o si vuole arrivare. Caro Marchionne io ti stimo tanto per le tue capacità e per tutto quello che hai fatto fino ad ora ti farei un monumento hai salvato l'industria automobilistica italiana e non so chi a parte te ci sarebbe riuscito, ma resto troppo male quando sento alcune delle dichiarazioni che si sono lette negli ultimi giorni. Una volta dicesti "vorrei fare di Fiat una macchina da guerra" ecco queste sono le parole che mi piace sentire, così si ragiona!! Fiat ha chiuso il 2009 con risultati migliori del previsto e ciò nonostante la crisi, il 2010 dev'essere l'anno della sfida. Buttiamoci a capofitto, io mi aspetto tanto e comunque continuerò a guidare Alfa questo è sicuro!!!
stratoszero ha scritto:pilota54 ha scritto:Vedremo cosa succederà veramente, quello che è sicuro è che se si vuole salvare l'Alfa (e qui sono propositivo più che mai) ci si deve mettere in testa che bisogna continuare ad investire su di essa, ma questa volta sarà l'ultima, senza appello, e non si potrà sbagliare più. Investire significa non accontentarsi di Mito e Giulietta perchè sarebbe un suicidio e il "piccolo malato" diventerebbe un "malato terminale". Bisogna investire sulla Giulia o come si vorrà chiamarla (e relativa coupè), facendone una "vera Alfa" con tutte le caratteristiche che gli alfisti e gli appassionati di auto in genere aspettano da troppi anni.
Lamborghini: ecco un esempio calzante. Audi ha investito su Lambo nella maniera corretta, esaltando le caratteristiche del marchio con vetture che in parte saranno anche "made in Germany" ma che non hanno perso nulla delle caratteristiche che le hanno rese famose, e le vendite sono decollate. Questo è l'esempio, e ne posso fare altri, a cominciare da Mini (Bmw), Lotus, Bentley e, perchè no, Maserati e Abarth (ambedue con ritorno vittorioso alle corse!), marchi rinati quasi da zero, praticamente "resuscitati" con politiche aziendali vincenti ................
Cerchiamo di imparare da chi non ha fallito, anche guardando "in casa".....
Hai citato tutti casi interessanti, ma molto diversi dall'Alfa: alcuni sono marchi decisamente elitari, che possono permettersi di avere un "value for money" fuori dai canoni del mercato "normale", e quindi di avere un ritorno economico positivo, anche in presenza di investimenti specifici su piccole produzioni.
Abarth, in pratica, fa delle versioni sportive di modelli Fiat, quindi di investimenti ne richiede davvero pochi.
Mini è una sorta di "operazione nostalgia" di successo, come la Cinquecento.
L'Alfa Romeo invece è un marchio da cui ci si attendono prodotti con una forte caratterizzazione, con il giusto (e sulle diverse interpretazioni di questo "giusto" si sono spesi fiumi di parole) compromesso fra le sinergie con vetture Fiat e le specificità che l'alfista si attende.
Con questo non voglio assolutamente concludere che sia impossibile rilanciare l'Alfa, volendolo, ma che effettivamente è un rebus non facile da risolvere, al di là degli errori passati.
pilota54 ha scritto:Vale la controrisposta che ho dato al buon Bufalobic, comunque anche tu dici cose giuste.![]()
GuidoP - 1 giorno fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa