<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> MARCHIONNE: ALFA E' IL NS BAMBINO DA CURARE... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

MARCHIONNE: ALFA E' IL NS BAMBINO DA CURARE...

pilota54 ha scritto:
Questa è la frase completa ("in via di guarigione" mi pare che non lo dica.....):
&#8220;L&#8217; Alfa Romeo è il nostro bambino da cullare, lo stiamo curando: Io ce la sto mettendo tutta ed ho sempre detto che Alfa Romeo è più difficile da gestire strategicamente della Fiat. È un marchio con grandissimo potenziale che non è riuscito, colpa anche nostra, a portare avanti dei risultati&#8221;.

E questo il mio parere:
Ha capito che le sue precedenti inopportune dichiarazioni hanno avuto il risultato di disorientare gli alfisti e l'opinione pubblica in genere, e quindi ha "aggiustato il tiro" con quest'ultimo "dolcetto".
Vedremo cosa succederà veramente, quello che è sicuro è che se si vuole salvare l'Alfa (e qui sono propositivo più che mai) ci si deve mettere in testa che bisogna continuare ad investire su di essa, ma questa volta sarà l'ultima, senza appello, e non si potrà sbagliare più. Investire significa non accontentarsi di Mito e Giulietta perchè sarebbe un suicidio e il "piccolo malato" diventerebbe un "malato terminale". Bisogna investire sulla Giulia o come si vorrà chiamarla (e relativa coupè), facendone una "vera Alfa" con tutte le caratteristiche che gli alfisti e gli appassionati di auto in genere aspettano da troppi anni.
Lamborghini: ecco un esempio calzante. Audi ha investito su Lambo nella maniera corretta, esaltando le caratteristiche del marchio con vetture che in parte saranno anche "made in Germany" ma che non hanno perso nulla delle caratteristiche che le hanno rese famose, e le vendite sono decollate. Questo è l'esempio, e ne posso fare altri, a cominciare da Mini (Bmw), Lotus, Bentley e, perchè no, Maserati e Abarth (ambedue con ritorno vittorioso alle corse!), marchi rinati quasi da zero, praticamente "resuscitati" con politiche aziendali vincenti ................
Cerchiamo di imparare da chi non ha fallito, anche guardando "in casa".....

ma che imparare e imparare... cerchiamo di tirare fuori un minimo i cosiddetti!!!! Abbiamo in casa ingegneri con la I maiuscola (come Lombardi e Martinelli padri dei V12 e V10 Ferrari da corsa e il primo anche della Delta che ha dominato incontrastata i campi di gara rally) che son sicuro, per dirne una, non vedrebbero l'ora di prendere i vecchi motori Alfa Romeo per riproggettarli nei loro ritagli di tempo in chiave moderna facendo rinascere la vera tradizione Alfa Romeo. Oggi si parte da quello che si ha cioè dalla Mito e dalla Giulietta, che faranno egreggiamente il loro lavoro vendendo tanto, per arrivare alle vere Alfa. Quello deve essere l'obbiettivo di casa Alfa, non importa da dove si parte l'importante è dove si arriva o si vuole arrivare. Caro Marchionne io ti stimo tanto per le tue capacità e per tutto quello che hai fatto fino ad ora ti farei un monumento hai salvato l'industria automobilistica italiana e non so chi a parte te ci sarebbe riuscito, ma resto troppo male quando sento alcune delle dichiarazioni che si sono lette negli ultimi giorni. Una volta dicesti "vorrei fare di Fiat una macchina da guerra" ecco queste sono le parole che mi piace sentire, così si ragiona!! Fiat ha chiuso il 2009 con risultati migliori del previsto e ciò nonostante la crisi, il 2010 dev'essere l'anno della sfida. Buttiamoci a capofitto, io mi aspetto tanto e comunque continuerò a guidare Alfa questo è sicuro!!!
 
Questo padre mi sembra un po' severo con il suo bambino.
Forse le colpe dei figli sono da imputare all'educazione dei genitori.
Se non crescono per il verso giusto, è il caso di farsi un esame di coscienza.
I figli dovrebbero essere "piezz' 'e core".
 
pilota54 ha scritto:
Vedremo cosa succederà veramente, quello che è sicuro è che se si vuole salvare l'Alfa (e qui sono propositivo più che mai) ci si deve mettere in testa che bisogna continuare ad investire su di essa, ma questa volta sarà l'ultima, senza appello, e non si potrà sbagliare più. Investire significa non accontentarsi di Mito e Giulietta perchè sarebbe un suicidio e il "piccolo malato" diventerebbe un "malato terminale". Bisogna investire sulla Giulia o come si vorrà chiamarla (e relativa coupè), facendone una "vera Alfa" con tutte le caratteristiche che gli alfisti e gli appassionati di auto in genere aspettano da troppi anni.
Lamborghini: ecco un esempio calzante. Audi ha investito su Lambo nella maniera corretta, esaltando le caratteristiche del marchio con vetture che in parte saranno anche "made in Germany" ma che non hanno perso nulla delle caratteristiche che le hanno rese famose, e le vendite sono decollate. Questo è l'esempio, e ne posso fare altri, a cominciare da Mini (Bmw), Lotus, Bentley e, perchè no, Maserati e Abarth (ambedue con ritorno vittorioso alle corse!), marchi rinati quasi da zero, praticamente "resuscitati" con politiche aziendali vincenti ................
Cerchiamo di imparare da chi non ha fallito, anche guardando "in casa".....

Hai citato tutti casi interessanti, ma molto diversi dall'Alfa: alcuni sono marchi decisamente elitari, che possono permettersi di avere un "value for money" fuori dai canoni del mercato "normale", e quindi di avere un ritorno economico positivo, anche in presenza di investimenti specifici su piccole produzioni.
Abarth, in pratica, fa delle versioni sportive di modelli Fiat, quindi di investimenti ne richiede davvero pochi.
Mini è una sorta di "operazione nostalgia" di successo, come la Cinquecento.
L'Alfa Romeo invece è un marchio da cui ci si attendono prodotti con una forte caratterizzazione, con il giusto (e sulle diverse interpretazioni di questo "giusto" si sono spesi fiumi di parole) compromesso fra le sinergie con vetture Fiat e le specificità che l'alfista si attende.
Con questo non voglio assolutamente concludere che sia impossibile rilanciare l'Alfa, volendolo, ma che effettivamente è un rebus non facile da risolvere, al di là degli errori passati.
 
Se i suoi attacchi di schizofrenia in conferenza stampa vanno avanti a lungo, mi sa che il bambino da curare è lui. Ha dichiarato Alfa in coma in mille salse diverse ed in mondovisione, per la gran gioia di azionisti e proprietari, che un giorno dovranno rivendere un bene. Se era tutta una bolla di sapone.... grande manager davvero. E grande stratega della comunicazione. Vedremo
 
Buttiamoci a capofitto, io mi aspetto tanto e comunque continuerò a guidare Alfa questo è sicuro!!! [/quote]

Io sono con te... per me Alfa per sempre.... continuerò a comprarle ma sopratutto di guidarle... perché le sensazioni che ti danno sono uniche... speciali non confrontabili... l 'Alfista è qualcosa che gli' altri non sono parlando di automobili
e se l' Alfa sará negli anni a venire quello che io penso che sa´rá cioé un marchio in forte crescitá sara a gente come noi.... é facile lamentarsi sempre, sparlare, e comperare altrove... io no... perché sono fedele e tosto... sono Alfista
dall' Austria
herms
 
ferrets ha scritto:
zanzano ha scritto:
ferrets ha scritto:
zanzano ha scritto:
ma minimo minimo gli intitoleranno una via!!

Mica è Craxi...

bhe... a ben vedere... gli occhiali ci sono... la pelate non tarderà... manca il faccione tondo....
secondo me non è detto!!

Gli manca Moana... forse

eh he!!!

che dire.... ALFA ROMEO è una bella donna!!
solo che poche persone la vedono veramente!!
e quelle poche hanno anche la possibilità di guidarla... curva dopo curva!!
Bhe se pensiamo a come ha guidato la Ferrari....

saluti zanza
 
BufaloBic ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Questa è la frase completa ("in via di guarigione" mi pare che non lo dica.....):
&#8220;L&#8217; Alfa Romeo è il nostro bambino da cullare, lo stiamo curando: Io ce la sto mettendo tutta ed ho sempre detto che Alfa Romeo è più difficile da gestire strategicamente della Fiat. È un marchio con grandissimo potenziale che non è riuscito, colpa anche nostra, a portare avanti dei risultati&#8221;.

E questo il mio parere:
Ha capito che le sue precedenti inopportune dichiarazioni hanno avuto il risultato di disorientare gli alfisti e l'opinione pubblica in genere, e quindi ha "aggiustato il tiro" con quest'ultimo "dolcetto".
Vedremo cosa succederà veramente, quello che è sicuro è che se si vuole salvare l'Alfa (e qui sono propositivo più che mai) ci si deve mettere in testa che bisogna continuare ad investire su di essa, ma questa volta sarà l'ultima, senza appello, e non si potrà sbagliare più. Investire significa non accontentarsi di Mito e Giulietta perchè sarebbe un suicidio e il "piccolo malato" diventerebbe un "malato terminale". Bisogna investire sulla Giulia o come si vorrà chiamarla (e relativa coupè), facendone una "vera Alfa" con tutte le caratteristiche che gli alfisti e gli appassionati di auto in genere aspettano da troppi anni.
Lamborghini: ecco un esempio calzante. Audi ha investito su Lambo nella maniera corretta, esaltando le caratteristiche del marchio con vetture che in parte saranno anche "made in Germany" ma che non hanno perso nulla delle caratteristiche che le hanno rese famose, e le vendite sono decollate. Questo è l'esempio, e ne posso fare altri, a cominciare da Mini (Bmw), Lotus, Bentley e, perchè no, Maserati e Abarth (ambedue con ritorno vittorioso alle corse!), marchi rinati quasi da zero, praticamente "resuscitati" con politiche aziendali vincenti ................
Cerchiamo di imparare da chi non ha fallito, anche guardando "in casa".....

ma che imparare e imparare... cerchiamo di tirare fuori un minimo i cosiddetti!!!! Abbiamo in casa ingegneri con la I maiuscola (come Lombardi e Martinelli padri dei V12 e V10 Ferrari da corsa e il primo anche della Delta che ha dominato incontrastata i campi di gara rally) che son sicuro, per dirne una, non vedrebbero l'ora di prendere i vecchi motori Alfa Romeo per riproggettarli nei loro ritagli di tempo in chiave moderna facendo rinascere la vera tradizione Alfa Romeo. Oggi si parte da quello che si ha cioè dalla Mito e dalla Giulietta, che faranno egreggiamente il loro lavoro vendendo tanto, per arrivare alle vere Alfa. Quello deve essere l'obbiettivo di casa Alfa, non importa da dove si parte l'importante è dove si arriva o si vuole arrivare. Caro Marchionne io ti stimo tanto per le tue capacità e per tutto quello che hai fatto fino ad ora ti farei un monumento hai salvato l'industria automobilistica italiana e non so chi a parte te ci sarebbe riuscito, ma resto troppo male quando sento alcune delle dichiarazioni che si sono lette negli ultimi giorni. Una volta dicesti "vorrei fare di Fiat una macchina da guerra" ecco queste sono le parole che mi piace sentire, così si ragiona!! Fiat ha chiuso il 2009 con risultati migliori del previsto e ciò nonostante la crisi, il 2010 dev'essere l'anno della sfida. Buttiamoci a capofitto, io mi aspetto tanto e comunque continuerò a guidare Alfa questo è sicuro!!!

Sarebbe molto bello.

Non credo sia una strada percorribile. Soprattutto perchè a Torino NON VOGLIONO percorrerla.

Non vogliono ridarci una meccanica Alfa Romeo.

Perchè non fare dell'eventuale nuovo V6 un motore ALFA ROMEO??
 
Lazio8 ha scritto:
Questo padre mi sembra un po' severo con il suo bambino.
Forse le colpe dei figli sono da imputare all'educazione dei genitori.
Se non crescono per il verso giusto, è il caso di farsi un esame di coscienza.
I figli dovrebbero essere "piezz' 'e core".

Ecco il genitore cosa ha fatto :
http://www.pdregionelombardia.it/approfondimenti/arese/arese.htm#nota11
 
BufaloBic ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Questa è la frase completa ("in via di guarigione" mi pare che non lo dica.....):
&#8220;L&#8217; Alfa Romeo è il nostro bambino da cullare, lo stiamo curando: Io ce la sto mettendo tutta ed ho sempre detto che Alfa Romeo è più difficile da gestire strategicamente della Fiat. È un marchio con grandissimo potenziale che non è riuscito, colpa anche nostra, a portare avanti dei risultati&#8221;.

E questo il mio parere:
Ha capito che le sue precedenti inopportune dichiarazioni hanno avuto il risultato di disorientare gli alfisti e l'opinione pubblica in genere, e quindi ha "aggiustato il tiro" con quest'ultimo "dolcetto".
Vedremo cosa succederà veramente, quello che è sicuro è che se si vuole salvare l'Alfa (e qui sono propositivo più che mai) ci si deve mettere in testa che bisogna continuare ad investire su di essa, ma questa volta sarà l'ultima, senza appello, e non si potrà sbagliare più. Investire significa non accontentarsi di Mito e Giulietta perchè sarebbe un suicidio e il "piccolo malato" diventerebbe un "malato terminale". Bisogna investire sulla Giulia o come si vorrà chiamarla (e relativa coupè), facendone una "vera Alfa" con tutte le caratteristiche che gli alfisti e gli appassionati di auto in genere aspettano da troppi anni.
Lamborghini: ecco un esempio calzante. Audi ha investito su Lambo nella maniera corretta, esaltando le caratteristiche del marchio con vetture che in parte saranno anche "made in Germany" ma che non hanno perso nulla delle caratteristiche che le hanno rese famose, e le vendite sono decollate. Questo è l'esempio, e ne posso fare altri, a cominciare da Mini (Bmw), Lotus, Bentley e, perchè no, Maserati e Abarth (ambedue con ritorno vittorioso alle corse!), marchi rinati quasi da zero, praticamente "resuscitati" con politiche aziendali vincenti ................
Cerchiamo di imparare da chi non ha fallito, anche guardando "in casa".....

ma che imparare e imparare... cerchiamo di tirare fuori un minimo i cosiddetti!!!! Abbiamo in casa ingegneri con la I maiuscola (come Lombardi e Martinelli padri dei V12 e V10 Ferrari da corsa e il primo anche della Delta che ha dominato incontrastata i campi di gara rally) che son sicuro, per dirne una, non vedrebbero l'ora di prendere i vecchi motori Alfa Romeo per riproggettarli nei loro ritagli di tempo in chiave moderna facendo rinascere la vera tradizione Alfa Romeo. Oggi si parte da quello che si ha cioè dalla Mito e dalla Giulietta, che faranno egreggiamente il loro lavoro vendendo tanto, per arrivare alle vere Alfa. Quello deve essere l'obbiettivo di casa Alfa, non importa da dove si parte l'importante è dove si arriva o si vuole arrivare. Caro Marchionne io ti stimo tanto per le tue capacità e per tutto quello che hai fatto fino ad ora ti farei un monumento hai salvato l'industria automobilistica italiana e non so chi a parte te ci sarebbe riuscito, ma resto troppo male quando sento alcune delle dichiarazioni che si sono lette negli ultimi giorni. Una volta dicesti "vorrei fare di Fiat una macchina da guerra" ecco queste sono le parole che mi piace sentire, così si ragiona!! Fiat ha chiuso il 2009 con risultati migliori del previsto e ciò nonostante la crisi, il 2010 dev'essere l'anno della sfida. Buttiamoci a capofitto, io mi aspetto tanto e comunque continuerò a guidare Alfa questo è sicuro!!!

Guarda che sostanzialmente la penso come te, io dicevo di imparare guardando anche cosa si è fatto "in casa", per esempio con il rilancio della Maserati, che però per me sarà veramente completo quando sforneranno una GT da 70.000-80.000 euro e 330 cv.
E' vero però che è più facile rilanciare marchi abbastanza elitari come Abarth e Maserati (o Lambo) rispetto a marchi come l'Alfa Romeo, però per Alfa si deve insistere su auto sportive e tecnologicamente all'avanguardia, questo deve essere l'obiettivo, penso che sia pacifico che di auto "generaliste" gli alfisti non sanno che farsene..................
 
stratoszero ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Vedremo cosa succederà veramente, quello che è sicuro è che se si vuole salvare l'Alfa (e qui sono propositivo più che mai) ci si deve mettere in testa che bisogna continuare ad investire su di essa, ma questa volta sarà l'ultima, senza appello, e non si potrà sbagliare più. Investire significa non accontentarsi di Mito e Giulietta perchè sarebbe un suicidio e il "piccolo malato" diventerebbe un "malato terminale". Bisogna investire sulla Giulia o come si vorrà chiamarla (e relativa coupè), facendone una "vera Alfa" con tutte le caratteristiche che gli alfisti e gli appassionati di auto in genere aspettano da troppi anni.
Lamborghini: ecco un esempio calzante. Audi ha investito su Lambo nella maniera corretta, esaltando le caratteristiche del marchio con vetture che in parte saranno anche "made in Germany" ma che non hanno perso nulla delle caratteristiche che le hanno rese famose, e le vendite sono decollate. Questo è l'esempio, e ne posso fare altri, a cominciare da Mini (Bmw), Lotus, Bentley e, perchè no, Maserati e Abarth (ambedue con ritorno vittorioso alle corse!), marchi rinati quasi da zero, praticamente "resuscitati" con politiche aziendali vincenti ................
Cerchiamo di imparare da chi non ha fallito, anche guardando "in casa".....

Hai citato tutti casi interessanti, ma molto diversi dall'Alfa: alcuni sono marchi decisamente elitari, che possono permettersi di avere un "value for money" fuori dai canoni del mercato "normale", e quindi di avere un ritorno economico positivo, anche in presenza di investimenti specifici su piccole produzioni.
Abarth, in pratica, fa delle versioni sportive di modelli Fiat, quindi di investimenti ne richiede davvero pochi.
Mini è una sorta di "operazione nostalgia" di successo, come la Cinquecento.
L'Alfa Romeo invece è un marchio da cui ci si attendono prodotti con una forte caratterizzazione, con il giusto (e sulle diverse interpretazioni di questo "giusto" si sono spesi fiumi di parole) compromesso fra le sinergie con vetture Fiat e le specificità che l'alfista si attende.
Con questo non voglio assolutamente concludere che sia impossibile rilanciare l'Alfa, volendolo, ma che effettivamente è un rebus non facile da risolvere, al di là degli errori passati.

Vale la controrisposta che ho dato al buon Bufalobic, comunque anche tu dici cose giuste. :)
 
pilota54 ha scritto:
Vale la controrisposta che ho dato al buon Bufalobic, comunque anche tu dici cose giuste. :)

Grazie per le "cose giuste".
Sul fatto che occorre "insistere su auto sportive e tecnologicamente all'avanguardia, questo deve essere l'obiettivo, penso che sia pacifico che di auto "generaliste" gli alfisti non sanno che farsene", anch'io sono d'accordo.
 
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