<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne a sorpresa a Pomigliano. Medaglia d'oro per l'impianto? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne a sorpresa a Pomigliano. Medaglia d'oro per l'impianto?

Hyryan ha scritto:
già

le diversificazioni di romiti insegnano, a proposito.

solo che le ferite poi le hanno leccate i contribuenti italiani

quanto ad RCS: lasciamo perdere che l'ultimo driver per l'acquisizione è proprio la speranza di farci soldi
Sicuramente non mi sembra un male per l'azienda l'acquisizione.
E lasciamo stare casi estremi come Romiti e Cantarella che a quel punto possiamo buttarci dentro pure Riina...
reFORESTERation ha scritto:
Però è anche vero che poco è stato fatto per tenere la fiom dentro, gli hanno servito la minestra già preparata tra azienda e cisl uil fismic e quadri Fiat. O questa minestra o fuori dalla finestra. Dimenticando però che la fiom rappresenta almeno il 60% della forza lavoro.
Detto da uno che è tutt'altro di sinistra o della CGIL
Non vorrei rimbalzare le responsabilità su "chi ha incominciato", diciamo che ho visto scarsissima volontà di collaborare da entrambe le parti, nonostante la condizione dello stabilimento e dei lavoratori richiedesse tutt'altro atteggiamento.
Oramai si era anche in una condizione d'urgenza per cui credo che il compromesso raggiunto sia stato sufficientemente soddisfacente, spero che in futuro ci siano rinnovamenti del contratto almeno altrettanto positivi.

Sotto questo punto di vista la FIOM è rimasta tagliata fuori, giunti a questo punto dovrebbe semplicemente prendere atto della situazione di fatto, ingoiare il rospo ed ammettere di aver preso un grosso granchio. Capita ai vivi.
Devo ammettere, al contrario, che sono stato molto sorpreso (ero prevenuto) dal comportamento collaborativo di Bonanni, mantenuto anche in altre occasioni. C'è chi la considera debolezza, a me pare usi la diplomazia richiesta in questo frangente di crisi.

Quanto ai quadri FIAT è stata una bella trovata, ma sia i colletti bianchi che i blu hanno votato a maggioranza a favore del nuovo contratto.

La rappresentanza sindacale è un altro problema del paese (non so se all'estero sia così): non è dato sapere quanti lavoratori siano iscritti e quanto siano "grossi" i sindacati. La previsione della Costituzione in proposito mi risulta sia rimasta inapplicata. Ho sentito anche che metà dei dipendenti di Pomigliano non sia iscritto a nessun sindacato, nella pratica credo che non ci siano numeri chiari in proposito. Penso che la democrazia del Paese sia abbastanza matura da concedere di giocare a carte scoperte, però.
 
Buon ragionamento, che condivido.
Chi non è iscritto ad un sindacato, alla fine rende palese che si affida alle regole aziendali con fiducia, ma non per questo senza il rispetto della dignità umana e delle condizioni lavorative.
Lo hanno sempre raccontato ciò dei sindacalisti "che terrorizzavano" la gente quasi a farli capire che il padrone o il datore di lavoro - è meglio- era un famelico lupo di uomini e di diritti negati.

Non significa per questo che non siamo di fronte a persone senza dignità o senza spessore umano...se uno non è iscritto al sindacato!

La gente sta cambiando e sta capendo che è meglio trattare da soli la propria sorte, la propria vita lavorativa piuttosto che affidarla a gente che ne fa solo potere contrattuale ( e gli affari propri)...i sindacati.

Restando in tema , il wcm è uno strumento di partecipazione che identifica la persona come integrata in un sistema di lavoro.....anche questo è Wcm!
 
crank ha scritto:
Sicuramente non mi sembra un male per l'azienda l'acquisizione.
E lasciamo stare casi estremi come Romiti e Cantarella che a quel punto possiamo buttarci dentro pure Riina...

Romiti è stato AD a lungo ed in tale veste ne ha combinate più di Bertoldo.

Se c'entra o meno con fiat fai un pò tu.

Che poi si mettano 100M ? cash per garantirsi liquidità futura in un business come quello editoriale - ed in particolare in un gruppo come RCS nelle condizioni in cui versa - la trovo una teoria a dir poco bizzarra.

Il che non vuol dire che dal loro punto di vista non abbia senso
 
crank ha scritto:
[
Sotto questo punto di vista la FIOM è rimasta tagliata fuori, giunti a questo punto dovrebbe semplicemente prendere atto della situazione di fatto, ingoiare il rospo ed ammettere di aver preso un grosso granchio. Capita ai vivi.
Devo ammettere, al contrario, che sono stato molto sorpreso (ero prevenuto) dal comportamento collaborativo di Bonanni, mantenuto anche in altre occasioni. C'è chi la considera debolezza, a me pare usi la diplomazia richiesta in questo frangente di crisi.

Quanto ai quadri FIAT è stata una bella trovata, ma sia i colletti bianchi che i blu hanno votato a maggioranza a favore del nuovo contratto.

La rappresentanza sindacale è un altro problema del paese (non so se all'estero sia così): non è dato sapere quanti lavoratori siano iscritti e quanto siano "grossi" i sindacati. La previsione della Costituzione in proposito mi risulta sia rimasta inapplicata. Ho sentito anche che metà dei dipendenti di Pomigliano non sia iscritto a nessun sindacato, nella pratica credo che non ci siano numeri chiari in proposito. Penso che la democrazia del Paese sia abbastanza matura da concedere di giocare a carte scoperte, però.

Solo per la cronaca riporto questo

Fiat, la Consulta dà ragione alla Fiom:"Illegittimo articolo 19 su rappresentanza"

http://www.repubblica.it/economia/2013/07/03/news/consulta_fiat_rappresentanza_sindacale-62317283/?ref=HRER1-1
 
HenryChinaski ha scritto:
crank ha scritto:
[
Sotto questo punto di vista la FIOM è rimasta tagliata fuori, giunti a questo punto dovrebbe semplicemente prendere atto della situazione di fatto, ingoiare il rospo ed ammettere di aver preso un grosso granchio. Capita ai vivi.
Devo ammettere, al contrario, che sono stato molto sorpreso (ero prevenuto) dal comportamento collaborativo di Bonanni, mantenuto anche in altre occasioni. C'è chi la considera debolezza, a me pare usi la diplomazia richiesta in questo frangente di crisi.

Quanto ai quadri FIAT è stata una bella trovata, ma sia i colletti bianchi che i blu hanno votato a maggioranza a favore del nuovo contratto.

La rappresentanza sindacale è un altro problema del paese (non so se all'estero sia così): non è dato sapere quanti lavoratori siano iscritti e quanto siano "grossi" i sindacati. La previsione della Costituzione in proposito mi risulta sia rimasta inapplicata. Ho sentito anche che metà dei dipendenti di Pomigliano non sia iscritto a nessun sindacato, nella pratica credo che non ci siano numeri chiari in proposito. Penso che la democrazia del Paese sia abbastanza matura da concedere di giocare a carte scoperte, però.

Solo per la cronaca riporto questo

Fiat, la Consulta dà ragione alla Fiom:"Illegittimo articolo 19 su rappresentanza"

http://www.repubblica.it/economia/2013/07/03/news/consulta_fiat_rappresentanza_sindacale-62317283/?ref=HRER1-1

Il ragionamento di questo post non deve concentrarsi sulla Fiom si o Fiom no!
Per quanto mi riguarda, io non ho nulla contro la Fiom, ma li reputo anacronistici.

Tanto alla fine gli stabilimenti (troppo) sindacalizzati, chiudono i battenti...è solo questione di tempo.

Quanto ha investito la Fiom a Pomigliano per decidere le regole?
Manco un centesimo...!
Una magistratura sbilanciata e cieca, dà ragione per forza alla politica perdente di sinistra...è un dato di fatto nazionale.

Perchè i tempi sono cambiati e se oggi una persona, non riesce a vivere di stipendio, non può ribaltare questo limite economico, alla propria azienda dicendo : mi servono 2500 euro al mese per campare...tu sei la mia azienda me li devi dare!
Si tratta -purtroppo- di diventare meno esigenti e meno costosi se si vuole vivere...mi tappo il naso, non lo ammetto neppure io... ma è così.

Non bisogna fare paragoni con la Germania ma con la Cina...o il Brasile!
Cioè dobbiamo "cinesizzarci o brasilianizzarci" per essere competitivi.
Molto brutto come concetto, significa tornare indietro...ma tanto è, purtroppo, io non godo a fare queste riflesioni!

Poi servono regole di perenne precarietà per stabilizzare i comportamenti sul posto di lavoro...quando uno è garantito...diventa meno peformante e accampa tante più scuse possibili ed immaginabili nel quotidiano.
Le famose frasi : Tanto mii devono dare a campare; Se mi alzo la mattina...mi devono far campare loro; già svegliarmi è un lavoro...!

Quando sei sempre precario (all'americana intendo) cerchi di dare il meglio di te.
E' così...non illudiamoci.
 
Non posso che darti ragione. Purtroppo chi lavora in una grande azienda e ha sempre avuto la certezza del posto di lavoro non si rende minimamente conto di quanto precariato e disoccupazione c'è in giro.... Se prendessimo tutta la gente che è rimasta a casa o vive da anni con un contratto rinnovato di mese in mese e gli dicessimo vuoi un contratto serio ma devi lavorare in un certo modo...farebbero i salti di gioia.. Il sindacato secondo me dovrebbe semplicemente rendersi conto di come stanno realmente le cose.... e se andiamo avanti così ben presto non avranno più lavoratori a cui difendere i diritti lavorativi, perchè stanno chiudendo fabbriche a dx e sx... Vedi gli ultimi casi della indesit a fabriano...
 
ilopan ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
crank ha scritto:
[
Sotto questo punto di vista la FIOM è rimasta tagliata fuori, giunti a questo punto dovrebbe semplicemente prendere atto della situazione di fatto, ingoiare il rospo ed ammettere di aver preso un grosso granchio. Capita ai vivi.
Devo ammettere, al contrario, che sono stato molto sorpreso (ero prevenuto) dal comportamento collaborativo di Bonanni, mantenuto anche in altre occasioni. C'è chi la considera debolezza, a me pare usi la diplomazia richiesta in questo frangente di crisi.

Quanto ai quadri FIAT è stata una bella trovata, ma sia i colletti bianchi che i blu hanno votato a maggioranza a favore del nuovo contratto.

La rappresentanza sindacale è un altro problema del paese (non so se all'estero sia così): non è dato sapere quanti lavoratori siano iscritti e quanto siano "grossi" i sindacati. La previsione della Costituzione in proposito mi risulta sia rimasta inapplicata. Ho sentito anche che metà dei dipendenti di Pomigliano non sia iscritto a nessun sindacato, nella pratica credo che non ci siano numeri chiari in proposito. Penso che la democrazia del Paese sia abbastanza matura da concedere di giocare a carte scoperte, però.

Solo per la cronaca riporto questo

Fiat, la Consulta dà ragione alla Fiom:"Illegittimo articolo 19 su rappresentanza"

http://www.repubblica.it/economia/2013/07/03/news/consulta_fiat_rappresentanza_sindacale-62317283/?ref=HRER1-1

Il ragionamento di questo post non deve concentrarsi sulla Fiom si o Fiom no!
Per quanto mi riguarda, io non ho nulla contro la Fiom, ma li reputo anacronistici.

Tanto alla fine gli stabilimenti (troppo) sindacalizzati, chiudono i battenti...è solo questione di tempo.

Quanto ha investito la Fiom a Pomigliano per decidere le regole?
Manco un centesimo...!
Una magistratura sbilanciata e cieca, dà ragione per forza alla politica perdente di sinistra...è un dato di fatto nazionale.

Perchè i tempi sono cambiati e se oggi una persona, non riesce a vivere di stipendio, non può ribaltare questo limite economico, alla propria azienda dicendo : mi servono 2500 euro al mese per campare...tu sei la mia azienda me li devi dare!
Si tratta -purtroppo- di diventare meno esigenti e meno costosi se si vuole vivere...mi tappo il naso, non lo ammetto neppure io... ma è così.

Non bisogna fare paragoni con la Germania ma con la Cina...o il Brasile!
Cioè dobbiamo "cinesizzarci o brasilianizzarci" per essere competitivi.
Molto brutto come concetto, significa tornare indietro...ma tanto è, purtroppo, io non godo a fare queste riflesioni!

Poi servono regole di perenne precarietà per stabilizzare i comportamenti sul posto di lavoro...quando uno è garantito...diventa meno peformante e accampa tante più scuse possibili ed immaginabili nel quotidiano.
Le famose frasi : Tanto mii devono dare a campare; Se mi alzo la mattina...mi devono far campare loro; già svegliarmi è un lavoro...!

Quando sei sempre precario (all'americana intendo) cerchi di dare il meglio di te.
E' così...non illudiamoci.
In parte sono d'accordo, però i ccnl, in questo caso quello metalmeccanico, era un buon banco di prova, un punto di incontro, un giusto equilibrio tra le parti, ed ha funzionato bene per tanti anni, facendo crescere diritti, doveri, retribuzioni, profitti. La magistratura, casa per caso, ha applicato ha applicato il diritto del lavoro, reintegrando o confermando licenziamenti.
Uscire da confindustria, farsi un contatto aziendale di lavoro con i sindacati vicino alla filosofia dell'azienda, é stato un terremoto, nel bene e nel male.
Io trovo quanto successo una anomalia all'italiana, la politica ha permesso alla Fiat di fare quelloche vuole, i ssindacati pure, le retribuzioni sono rimaste più o meno le stesse. Però sono cambiate le saturazioni di lavoro, i minuti di pausa e di lavoro, i premi competitività, i giorni di malattia e la retribuzione in malattia.
 
ilopan ha scritto:
E la perdita economica nei giorni in cui stai a casa per cassa integrazione!
D'altro canto però, a pomigliano si sta lavorando, pare rientrino tutti o quasi, a Melfi investono 2,5 miliardi per fare il piccolo crossover alfa/jeep, il nuovi stabilimento Maserati è rinato. Resta Cassino, delta e bravo sono insignificanti (in termini di volumi produttivi.
Manca IMHO un po' di coraggio ora. Quello di fare una berlina 3 volumi e wagon, magari col marchio alfa, rifare un punto nuova, magari col marchio 500. Levarsi dalla mischia dei generalisti, come spesso dice M
 
reFORESTERation ha scritto:
ilopan ha scritto:
E la perdita economica nei giorni in cui stai a casa per cassa integrazione!
D'altro canto però, a pomigliano si sta lavorando, pare rientrino tutti o quasi, a Melfi investono 2,5 miliardi per fare il piccolo crossover alfa/jeep, il nuovi stabilimento Maserati è rinato. Resta Cassino, delta e bravo sono insignificanti (in termini di volumi produttivi.
Manca IMHO un po' di coraggio ora. Quello di fare una berlina 3 volumi e wagon, magari col marchio alfa, rifare un punto nuova, magari col marchio 500. Levarsi dalla mischia dei generalisti, come spesso dice M

E si sta lavorando anche nel settore FIAT Industrial...e Fiat Professional, meglio così.
Il momento economico è davvero molto difficile, se qualcuno (politica e soldi...banche) riuscisse a sbloccare questa situazione di stallo, credo che vedremo una gran bella "FIAT".

Alla fine si potrà anche dire, che Fiat ha vissuto e passato oltre, il momento più difficile della sua storia -e qui spezzo una lancia a favore- anche e soprattutto grazie al suo personale! ;)

Lo dico ...perchè io credo a quanto dice l'ad, e cioè che in Italia non si vogliono chiudere stabilimenti.
Come credo che se gli offrissimo più appoggio etico, morale, di fiducia e meno casini e roba che fanno perdere competitività (quello che abbiamo detto precedentemente...leggi di comodo e cause continue)...aiuteremmo molti investitori italiani (ed esteri) ad allontanare ombre sul futuro o sull'enigma di fare business nel bel paese.
 
ilopan ha scritto:
Lo dico ...perchè io credo a quanto dice l'ad, e cioè che in Italia non si vogliono chiudere stabilimenti.

Oltre a quelli già chiusi, si spera.

Quanto al credergli, gli hanno creduto anche i lavoratori che hanno scritto "SI" sulla scheda del referendum.

Molti, con le lacrime agli occhi.
 
Hyryan ha scritto:
Romiti è stato AD a lungo ed in tale veste ne ha combinate più di Bertoldo.

Se c'entra o meno con fiat fai un pò tu.
C'entra con FIAT ma ciò non toglie che, IMO, come AD sia stato un completo cretino.
Che poi si mettano 100M ? cash per garantirsi liquidità futura in un business come quello editoriale - ed in particolare in un gruppo come RCS nelle condizioni in cui versa - la trovo una teoria a dir poco bizzarra.

Il che non vuol dire che dal loro punto di vista non abbia senso.
L'editoria non può morire perché ha degli introiti pubblici enormi. Ed intendo molto maggiori di qualunque casa automobilistica e di qualunque altro settore economico. Questo significa che un editore può perdere milioni per diversi anni ma avere sempre soldi in tasca.
Come e perché Exxor abbia comprato RCS, poi, lo sapranno gli Elkann: io mi sono fatto un paio d'idee.
HenryChinaski ha scritto:
Solo per la cronaca riporto questo

Fiat, la Consulta dà ragione alla Fiom:"Illegittimo articolo 19 su rappresentanza"

http://www.repubblica.it/economia/2013/07/03/news/consulta_fiat_rappresentanza_sindacale-62317283/?ref=HRER1-1
Immagino che tu tu rifersica a questa parte che non hai quotato:
Lo so. Ma non lo trovo giusto. Rimango del parere che:
"dovrebbe semplicemente prendere atto della situazione di fatto, ingoiare il rospo ed ammettere di aver preso un grosso granchio".
Ha sbagliato. Che la legge, o chi giudica, la mettano comunque in una posizione di vantaggio non cancella il fatto.
ilopan ha scritto:
Il ragionamento di questo post non deve concentrarsi sulla Fiom si o Fiom no!
Per quanto mi riguarda, io non ho nulla contro la Fiom, ma li reputo anacronistici.

Tanto alla fine gli stabilimenti (troppo) sindacalizzati, chiudono i battenti...è solo questione di tempo.

Quanto ha investito la Fiom a Pomigliano per decidere le regole?
Manco un centesimo...!
Una magistratura sbilanciata e cieca, dà ragione per forza alla politica perdente di sinistra...è un dato di fatto nazionale.

Perchè i tempi sono cambiati e se oggi una persona, non riesce a vivere di stipendio, non può ribaltare questo limite economico, alla propria azienda dicendo : mi servono 2500 euro al mese per campare...tu sei la mia azienda me li devi dare!
Si tratta -purtroppo- di diventare meno esigenti e meno costosi se si vuole vivere...mi tappo il naso, non lo ammetto neppure io... ma è così.

Non bisogna fare paragoni con la Germania ma con la Cina...o il Brasile!
Cioè dobbiamo "cinesizzarci o brasilianizzarci" per essere competitivi.
Molto brutto come concetto, significa tornare indietro...ma tanto è, purtroppo, io non godo a fare queste riflesioni!

Poi servono regole di perenne precarietà per stabilizzare i comportamenti sul posto di lavoro...quando uno è garantito...diventa meno peformante e accampa tante più scuse possibili ed immaginabili nel quotidiano.
Le famose frasi : Tanto mii devono dare a campare; Se mi alzo la mattina...mi devono far campare loro; già svegliarmi è un lavoro...!

Quando sei sempre precario (all'americana intendo) cerchi di dare il meglio di te.
E' così...non illudiamoci.
Francamente credo che la situazione non sia così tragica, per diversi motivi.
Ambienti troppo sindacalizzati hanno vita breve ed è ovvio: lavoro troppo sindacalizzato equivale a mercato troppo concentrato: è un monopolio; praticamente un sindacato è come un cartello tra lavoratori.

Chiariamoci: è un BENE che esistano sindacati. Quanto successo, semplicemente, è che il troppo stroppia.

Serve equilibrio ed in Italia, come in altri paesi occidentali, si è pensato (anche per motivi storici) troppo alla protezione del lavoratore e troppo poco a favorire gli investimenti.

In altri paesi (Germania ed USA) i sindacati possiedono quote delle società e quindi conoscono le esigenze del lavoro e del capitale. Tendono ad una posizione RELATIVAMENTE più equilibrata. Non così in Italia dove il loro potere è fondamentalmente politico, basato sul consenso.
Proteggere il lavoratore significa anche promuovere chi si da da fare e "punire" il pigro. Dov'erano i sindacati quando a Pomigliano c'erano i sabotaggi o quando Marchionne chiedeva infrastrutture per salvare Termini?

Da qui a parlare di precarietà del lavoro o riduzione degli stipendi occorre fare un salto troppo lungo.
Sicuramente occorre diventare imprenditori di sé stessi, ma questo non significa abbassare prezzi e qualità ma dare qualcosa di più in cambio: aumentare le proprie competenze.
Negli stabilimenti migliori, compresa la "nuova Pomigliano", i macchinari svolgono i lavori più usuranti e ripetitivi, lo fanno meglio dell'uomo ad un prezzo più basso di qualunque cinese. L'operaio passa da bassa manovalanza a operaio specializzato.
Lo Stato cosa può fare? Abbassare il costo dell'energia, favorire i corsi per gli operai, agevolare i contratti a lungo termine.
In secondo luogo l'impresa HA BISOGNO di un mercato ma anche di un AMBIENTE in cui svilupparsi, crescere, migliorare. Era un concetto scontato al limite dello stupido ai tempi di Olivetti o della Silicon Valley. Oggi invece si pensa solo agli incassi di breve termine: non può durare e difatti moltissime imprese hanno cambiato atteggiamento.
 
crank ha scritto:
C'entra con FIAT ma ciò non toglie che, IMO, come AD sia stato un completo cretino.

Non si coglie il senso: lo è stato o no?

Sul fatto che abbia fatto delle politiche industriali scellerate, diversificando (malamente) in tanti settori da cui poi si è scappati a gambe levate non è nemmeno materia di discussione.

L'editoria non può morire perché ...

L'editoria in senso lato no, come nemmeno l'industria automobilistica in senso lato, così come innumervoli altri filoni di business.

L'ultimo bilancio RCS l'hai visto? I piani di layoff del personale pure?

Come e perché Exxor abbia comprato RCS, poi, lo sapranno gli Elkann: io mi sono fatto un paio d'idee.

Anch'io.
 
crank ha scritto:
In secondo luogo l'impresa HA BISOGNO di un mercato ma anche di un AMBIENTE in cui svilupparsi, crescere, migliorare. Era un concetto scontato al limite dello stupido ai tempi di Olivetti o della Silicon Valley. Oggi invece si pensa solo agli incassi di breve termine: non può durare e difatti moltissime imprese hanno cambiato atteggiamento.
dalle mie parti dicono ofele fa al to meste....il meste della fiat sarebbe fare auto , ad un certo punto hanno diversificato...e non hanno + investito nelle auto, i risultati si sono visti, mi permetto di farti notare che alla ferrari gli operai sono sindacalizzati quanto nel gruppo fiat , la regione è ancora + spostata a sinistra di altre eppure è la ferrari ! ma ti sei mai chiesto quanto hanno investito a maranello sul prodotto e quanto in proporzione in fiat ?
il tutto senza fare inutili polemiche politiche , direi però che mettere sul banco degli accusati principakmente il sindacato e la politica è sbagliato, in italia hanno sbagliato molto anche tante grandi imprese, non hanno investito ed ora ne pagano le conseguenze
 
franco58pv ha scritto:
crank ha scritto:
In secondo luogo l'impresa HA BISOGNO di un mercato ma anche di un AMBIENTE in cui svilupparsi, crescere, migliorare. Era un concetto scontato al limite dello stupido ai tempi di Olivetti o della Silicon Valley. Oggi invece si pensa solo agli incassi di breve termine: non può durare e difatti moltissime imprese hanno cambiato atteggiamento.
dalle mie parti dicono ofele fa al to meste....il meste della fiat sarebbe fare auto , ad un certo punto hanno diversificato...e non hanno + investito nelle auto, i risultati si sono visti, mi permetto di farti notare che alla ferrari gli operai sono sindacalizzati quanto nel gruppo fiat , la regione è ancora + spostata a sinistra di altre eppure è la ferrari ! ma ti sei mai chiesto quanto hanno investito a maranello sul prodotto e quanto in proporzione in fiat ?
il tutto senza fare inutili polemiche politiche , direi però che mettere sul banco degli accusati principakmente il sindacato e la politica è sbagliato, in italia hanno sbagliato molto anche tante grandi imprese, non hanno investito ed ora ne pagano le conseguenze

Direi che non fa una grinza ... come da italica tradizione è sempre colpa di qualcuno.
 
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