<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne a sorpresa a Pomigliano. Medaglia d'oro per l'impianto? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne a sorpresa a Pomigliano. Medaglia d'oro per l'impianto?

HenryChinaski ha scritto:
ilopan ha scritto:
:oops:
Ot al 100%:

Per dovere di cronaca, lo stablimento di POMIGLIANO ha vinto la medaglia d'oro del WCM.
La gente, i lavoratori hanno acclamato Marchionne.

Chi è intelligente sa che oggi, il parametro di lavoro non è uno stipendio perpetuo e che cresca nel tempo a suon di ricatti e di scioperi, ma che ci sia lo uno stipendio...è già un gran risultato.

La FIAT ha gli stessi problemi del negoziante di scarpe e del commerciante di frutta...vivi e sopravvivi se vendi.

Sono finiti i tempi di una volta, quelli della cgil post guerra e anni 60 (che ancora vogliono marcare sul territorio) per capirci, quelli della lotta contro il padrone, quelli delle spaccature sociali.

Oggi stiamo tutti sulla stessa barca...che manco parte ancora dal molo è che già sta affondando.
Idealismi e utopie...sono quelle dei films.


A Pomigliano lo sanno!
Poi ... chi è sfaticato...resterà sfaticato per tutta la vita, e gli fa comodo rompere le palle in giro.
Date retta a me...le cose che funzionano non si cambiano nè si distruggono.
Fate i dovuti ragionamenti su tutto e datevi le risposte.

Se avessimo fatto meno casini in giro...avremmo mantenuto appeal e voglia di restare a molti...molti industriali (che non sto dicendo che sono Santi, ma meglio loro che il malaffare).
Molti sarebbero venuti da fuori nazione, ma se i sindacati portano in tribunale i nostri...figuriamoci gli ospiti.

La politica tassa e ritassa...quindi nessuno viene qui da noi a farsi ricattare dalle tangenti (le tasse così alte queste sono ) di Stato, con tutti i pipponi dell'ecologia avanguardista, dei verdi, dei gialli, dei grilli, delle lucciole, degli ex comunisti, degli ex fascisti, degli ex democristiani degli ex italiani, socialisti, repubblicani...degli ex terroristi...degli ex...ma dechè...ma per favore?

Se ci fate caso..la FIAT è ancora l'unica (non solo lei per fortuna) cosa buona che ha questo paese :oops:

Politica e sindacati...la distruzione della nazione.
Chi era ricco resterà ricco...chi era povero sarà più povero...chi come noi è l'italiano medio (se no, non stavamo qui a scrivere, ma andavamo sulla barca o per elemosina) si impoverirà nel tempo.
Non per fare polemica, ma se uno legge l'intervento che ho quotato, non meravigliamoci che poi che insulti il suo autore, certi passaggi sono un insulto all'intelligenza umana, che è rara e preziosa.

No Henry, le mie parole non sono un'insulto, ma uno stimolo, magari una provocazione, però è quello che penso realmente, i tempi sono cambiati e di molto, te lo dico io che oggi, già avere uno stipendio è una granfortuna e se il mio datore di lavoro chiude...non so neppure dove andare a far valere i miei diritti.
Ci sarà un giorno che i cancelli saranno chiusi e poi leggerò sul giornale il perchè.
Mi parametro a mio cognato, disoccupato da due anni, ne ha 54, con un figlio in carrozzella, un ragazzo di 15 anni...senza soldi e che prende i vestiti dismessi di mio figlio; mio cognato...che cammina a piedi..uno dei pochi in città.

Mi confronto con chi non lavora...quindi il mio benchmarking modesto può far apparire un insulto ma non lo è affatto.

E' un insulto quando uno modesto come noi, pardon ..come me, crede di potersi paragonare al milionario manager di industria convinto di avere lo stesso diritto di stipendio...ma per piacere!
L'insulto è un'altra cosa, secondo me.
 
Che tristezza leggere di tuo cognato e tuo nipote, benché valga poco, tutta la mia solidarietà.
Bisogna focalizzarsi però si una questione.
Operai e sindacati Fiat, pur di non far chiudere altri stabilimenti, pomigliano era uno di questi, sono stati costretti a cedere una fetta di quei diritt acquisiti in 40 anni di "lotte", pur di lavorare. Non è poco
 
Credo che sia un insulto tessere le lodi ad un losco figuro che guadagna milioni di euro cercando di distruggere la nostra industria automobilistica, credo che sia altresì offensivo affermare che in italia gli operai non hanno voglia di lavorare.

Saluti.
 
reFORESTERation ha scritto:
Che tristezza leggere di tuo cognato e tuo nipote, benché valga poco, tutta la mia solidarietà.
Bisogna focalizzarsi però si una questione.
Operai e sindacati Fiat, pur di non far chiudere altri stabilimenti, pomigliano era uno di questi, sono stati costretti a cedere una fetta di quei diritt acquisiti in 40 anni di "lotte", pur di lavorare. Non è poco
Ma per reecuperare competitività devi pe forza fare così;
Qui il costo della manodopera è elevato; a Fiat e ai datori di lavoro, un dipendente gli costa 30.000 euro all'anno che poi si traducono in 1600 netti perchè lo Stato se ne prende la rimanenza in tasse!
Che possono farci gli industriali?
Mi costi tanto e altrove costa di meno...e forse lavorano meglio e con meno casini!

Oggi non bisogna, non si può guardare al passato...è passato appunto.
Le altre nazioni ci stanno sbranando!
Offrono leggi, terre, sconti, finanziamenti e opportunità.

Scusate la crudeltà; ma se Volvo o Renault o Ford chiama un dipendente Fiat e gli offre 5000 euro al mese, questo lascia l'azienda senza neppure il preavviso; idem un impiegato di banca, di ministerio o chiunque trovi offerte migliori altrove.
Perchè non possono farlo gli industriali?
Che vincoli (e che aiuti) hanno?

Non è cinismo il mio, e neppure un'offesa...ma è un nuovo punto di vista....ani è il punto di vista
Se ragioniamo così, parte la competitività

Se il mio datore di lavoro mi chiama e mi dice ; Sto per chiudere se mi fate 200 euro di sconto cadauno al mese mantengo viva lìazienda ed il lavoro...io accetto.
Le guerre le ho fatte prima coi direttori di banca e coi protesti dei titoli, quando non lavoravo e quando tutti stavano bene e io non c'avevo una lira...quindi chi parla vuol dire che è sempre stato "coperto" economicamente da 19-20 anni a morire...!
Io ho trovato lavoro a 29 anni...dopo anni e anni di identità parallele e carriere e lavori costruiti su piedistalli di cartone ;) ...per capirci stavo senza soldi.
 
HenryChinaski ha scritto:
Credo che sia un insulto tessere le lodi ad un losco figuro che guadagna milioni di euro cercando di distruggere la nostra industria automobilistica, credo che sia altresì offensivo affermare che in italia gli operai non hanno voglia di lavorare.

Saluti.

Per statistica è così...molti hanno voglia di lavorare e "abbastanza" (non pochi) no!
I pochi infettano il risultato globale delle aziende e non ho parlato di operai (sarebbe classismo, se l'ho fatto chiedo scusa) ma di dipendenti, anche comunali e statali...di trasporti e ospedalieri....cambia poco.

Fenomeno molto diffuso da Trento a Palermo...fidati che è così.

Poi Henry, scusami se ho dei toni arroganti ...forse è così, ma non voglio offendere assolutamente nessuno.
 
ilopan ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
Che tristezza leggere di tuo cognato e tuo nipote, benché valga poco, tutta la mia solidarietà.
Bisogna focalizzarsi però si una questione.
Operai e sindacati Fiat, pur di non far chiudere altri stabilimenti, pomigliano era uno di questi, sono stati costretti a cedere una fetta di quei diritt acquisiti in 40 anni di "lotte", pur di lavorare. Non è poco
Ma per reecuperare competitività devi pe forza fare così;
Qui il costo della manodopera è elevato; a Fiat e ai datori di lavoro, un dipendente gli costa 30.000 euro all'anno che poi si traducono in 1600 netti perchè lo Stato se ne prende la rimanenza in tasse!
Che possono farci gli industriali?
Mi costi tanto e altrove costa di meno...e forse lavorano meglio e con meno casini!

Oggi non bisogna, non si può guardare al passato...è passato appunto.
Le altre nazioni ci stanno sbranando!
Offrono leggi, terre, sconti, finanziamenti e opportunità.

Scusate la crudeltà; ma se Volvo o Renault o Ford chiama un dipendente Fiat e gli offre 5000 euro al mese, questo lascia l'azienda senza neppure il preavviso; idem un impiegato di banca, di ministerio o chiunque trovi offerte migliori altrove.
Perchè non possono farlo gli industriali?
Che vincoli (e che aiuti) hanno?

Non è cinismo il mio, e neppure un'offesa...ma è un nuovo punto di vista....ani è il punto di vista
Se ragioniamo così, parte la competitività

Se il mio datore di lavoro mi chiama e mi dice ; Sto per chiudere se mi fate 200 euro di sconto cadauno al mese mantengo viva lìazienda ed il lavoro...io accetto.
Le guerre le ho fatte prima coi direttori di banca e coi protesti dei titoli, quando non lavoravo e quando tutti stavano bene e io non c'avevo una lira...quindi chi parla vuol dire che è sempre stato "coperto" economicamente da 19-20 anni a morire...!
Io ho trovato lavoro a 29 anni...dopo anni e anni di identità parallele e carriere e lavori costruiti su piedistalli di cartone ;) ...per capirci stavo senza soldi.
Il costo della manodopera è alto in Italia, come Germania, Francia o Inghilterra. Sono le retribuzioni che in Italia sono più basse, anche quelle lorde. Meno stipendio, meno soldi da spendere.
Invece credo che il wcm se fatto bene, porta non solo ad avere prodotto qualitativamente migliori, a tutto vantaggio di compra, ma anche all'azienda, limando ed affinando costi nascosti altrimenti invisibili. Il focus improvement i kaizen, sono gli strumenti -molto potenti- del wcm, per far guadagnare tanti soldi all'azienda, senza svenarsi in investimenti pesanti, con relativi ammortamenti.
 
Hyryan ha scritto:
Lo scarparo una cosa giusta l'ha detta: che è vergognoso che un'azienda che si fa dare soldi dallo stato per chiudere stabilimenti (salvo aprirne di nuovi all'estero) spenda 100 mln di ?, anziché nel suo core business, per rastrellare azioni RCS, o per buttarli in una squadra di calcio.
Tutt'altro, anzi. Posto che più che FIAT è la Exxor a possedere ANCHE la squadra di calcio ed RCS, diversificare è il modo più vecchio del mondo per coprire i rischi. Vale a dire che se non rende FIAT hai comunque una riserva di liquidità per restare a galla. ;)
rob4 ha scritto:
Un par di palle: sulla barca che affonda (grazie agli insipidi pagliacci come te) stacci da solo, e schiattaci se vuoi. Anzi, te lo auguro.

Lo stabilimento di Pomigliano è quello che per anni è stato denigrato su questo forum da buffoni come te.
Sostenevano che gli operai lavoravano male, per quello la 159 non si vendeva.

Pupazzi prezzolati di mer.da

Spero che al più presto il cancro Fiat (con tutti i suoi cancrenosi fan) sparisca dall'Italia.
Ma guarda che Pomigliano faceva veramente schifo, ma in senso obiettivo proprio. Anche trascurando le storie raccontate da chi c'è stato dentro (pure tutte concordanti nella sostanza), rimane una percentuale di difettosità sul prodotto finito (147, 159, ecc...) elevatissima.
Qualcosa si doveva fare e qualcosa è stata fatta: corsi per i dipendenti, rinnovamento dello stabilimento, maggiore ergonomia degli impianti e meccanizzazione delle operazioni più ripetitive. E' costato un sacco di soldi e proteste sindacali ma i risultati sono saltati fuori: da peggior stabilimento d'Europa l'anno scorso prese la medaglia d'argento e ora quella d'oro.
L'orario di lavoro è aumentato di 10minuti al giorno e gli stipendi di poco ma comunque più che proporzionalmente e visti i macchinari nuovi non si può certo dire che siano miglioramenti ottenuti sulla pelle di qualcuno.
 
ilopan ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
Che tristezza leggere di tuo cognato e tuo nipote, benché valga poco, tutta la mia solidarietà.
Bisogna focalizzarsi però si una questione.
Operai e sindacati Fiat, pur di non far chiudere altri stabilimenti, pomigliano era uno di questi, sono stati costretti a cedere una fetta di quei diritt acquisiti in 40 anni di "lotte", pur di lavorare. Non è poco
Ma per reecuperare competitività devi pe forza fare così;
Qui il costo della manodopera è elevato; a Fiat e ai datori di lavoro, un dipendente gli costa 30.000 euro all'anno che poi si traducono in 1600 netti perchè lo Stato se ne prende la rimanenza in tasse!
Che possono farci gli industriali?
Mi costi tanto e altrove costa di meno...e forse lavorano meglio e con meno casini!

Oggi non bisogna, non si può guardare al passato...è passato appunto.
Le altre nazioni ci stanno sbranando!
Offrono leggi, terre, sconti, finanziamenti e opportunità.

Scusate la crudeltà; ma se Volvo o Renault o Ford chiama un dipendente Fiat e gli offre 5000 euro al mese, questo lascia l'azienda senza neppure il preavviso; idem un impiegato di banca, di ministerio o chiunque trovi offerte migliori altrove.
Perchè non possono farlo gli industriali?
Che vincoli (e che aiuti) hanno?

Non è cinismo il mio, e neppure un'offesa...ma è un nuovo punto di vista....ani è il punto di vista
Se ragioniamo così, parte la competitività

Se il mio datore di lavoro mi chiama e mi dice ; Sto per chiudere se mi fate 200 euro di sconto cadauno al mese mantengo viva lìazienda ed il lavoro...io accetto.
Le guerre le ho fatte prima coi direttori di banca e coi protesti dei titoli, quando non lavoravo e quando tutti stavano bene e io non c'avevo una lira...quindi chi parla vuol dire che è sempre stato "coperto" economicamente da 19-20 anni a morire...!
Io ho trovato lavoro a 29 anni...dopo anni e anni di identità parallele e carriere e lavori costruiti su piedistalli di cartone ;) ...per capirci stavo senza soldi.
Non è vero e Pomigliano ne è una prova.
A Pomigliano i sindacati hanno dovuto fare un passo indietro ma NON sui diritti acquisiti ma sui loro privilegi politici.
Il "Contratto Pomigliano" non ha nulla di negativo per il singolo operaio nè per gli operai come gruppo, è solo la manifestazione concreta del fallimento dei sindacati che distratti dai loro obiettivi politici non hanno tirato fuori un accordo comune con "il padrone" 10 anni prima!

Detto questo è INDUBBIO che in Italia la manodopera costi troppo alle aziende e si riduca ad una miseria una volta diventata stipendio: il cuneo fiscale è ENORME, fatta la somma in tasse se ne va 1 - 1,5 volte lo stipendio!
Va riconosciuta la "fortuna" di un minor costo, in Italia, della manodopera qualificata, che è una risorsa su cui puntare.
Ed a questo occorre sommare il costo folle dell'energia, il costo elevato del capitale, le normative INUTILMENTE stringenti e la burocrazia rapida come un bradipo in coma.

Chiedo perdono ai mod per il contenuto politico ma è su questo che dovrebbe lavorare il governo, qualunque governo, non sulle fesserie che si sentono quotidianamente ai TG.

Mi dici che "hai trovato lavoro a 29 anni...dopo anni e anni di identità parallele e carriere e lavori costruiti su piedistalli di cartone ;) ...per capirci stavi senza soldi", io sto ripercorrendo la tua strada e spero di trovare lavoro a 29 anni. :) Ho fatto un sacco di lavori e lavoretti ed ho visto ragazzi che si davano da fare più del dovuto e altri che passavano la giornata seduti. Cambia il lavoro ma il comportamento è il medesimo, sarà lo stesso anche a Pomigliano ma una cosa va detta: se lo stabilimento è diventato così è colpa (anche) della dirigenza. Tant'è vero che cambiando dirigenza...
 
crank ha scritto:
Tutt'altro, anzi. Posto che più che FIAT è la Exxor a possedere ANCHE la squadra di calcio ed RCS, diversificare è il modo più vecchio del mondo per coprire i rischi. Vale a dire che se non rende FIAT hai comunque una riserva di liquidità per restare a galla. ;)

già

le diversificazioni di romiti insegnano, a proposito.

solo che le ferite poi le hanno leccate i contribuenti italiani

quanto ad RCS: lasciamo perdere che l'ultimo driver per l'acquisizione è proprio la speranza di farci soldi
 
reFORESTERation ha scritto:
ilopan ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
Che tristezza leggere di tuo cognato e tuo nipote, benché valga poco, tutta la mia solidarietà.
Bisogna focalizzarsi però si una questione.
Operai e sindacati Fiat, pur di non far chiudere altri stabilimenti, pomigliano era uno di questi, sono stati costretti a cedere una fetta di quei diritt acquisiti in 40 anni di "lotte", pur di lavorare. Non è poco
Ma per reecuperare competitività devi pe forza fare così;
Qui il costo della manodopera è elevato; a Fiat e ai datori di lavoro, un dipendente gli costa 30.000 euro all'anno che poi si traducono in 1600 netti perchè lo Stato se ne prende la rimanenza in tasse!
Che possono farci gli industriali?
Mi costi tanto e altrove costa di meno...e forse lavorano meglio e con meno casini!

Oggi non bisogna, non si può guardare al passato...è passato appunto.
Le altre nazioni ci stanno sbranando!
Offrono leggi, terre, sconti, finanziamenti e opportunità.

Scusate la crudeltà; ma se Volvo o Renault o Ford chiama un dipendente Fiat e gli offre 5000 euro al mese, questo lascia l'azienda senza neppure il preavviso; idem un impiegato di banca, di ministerio o chiunque trovi offerte migliori altrove.
Perchè non possono farlo gli industriali?
Che vincoli (e che aiuti) hanno?

Non è cinismo il mio, e neppure un'offesa...ma è un nuovo punto di vista....ani è il punto di vista
Se ragioniamo così, parte la competitività

Se il mio datore di lavoro mi chiama e mi dice ; Sto per chiudere se mi fate 200 euro di sconto cadauno al mese mantengo viva lìazienda ed il lavoro...io accetto.
Le guerre le ho fatte prima coi direttori di banca e coi protesti dei titoli, quando non lavoravo e quando tutti stavano bene e io non c'avevo una lira...quindi chi parla vuol dire che è sempre stato "coperto" economicamente da 19-20 anni a morire...!
Io ho trovato lavoro a 29 anni...dopo anni e anni di identità parallele e carriere e lavori costruiti su piedistalli di cartone ;) ...per capirci stavo senza soldi.
Il costo della manodopera è alto in Italia, come Germania, Francia o Inghilterra. Sono le retribuzioni che in Italia sono più basse, anche quelle lorde. Meno stipendio, meno soldi da spendere.
Invece credo che il wcm se fatto bene, porta non solo ad avere prodotto qualitativamente migliori, a tutto vantaggio di compra, ma anche all'azienda, limando ed affinando costi nascosti altrimenti invisibili. Il focus improvement i kaizen, sono gli strumenti -molto potenti- del wcm, per far guadagnare tanti soldi all'azienda, senza svenarsi in investimenti pesanti, con relativi ammortamenti.

IL Wcm è un metodo - di lavoro- che controlla tutte le funzioni di lavoro di uno stabilimento dal Personale alla Qualità, dalla Dirigenza alla Manutenzione e via dicendo per finire alla Logistica.
Misura -se riferito alle persone- la capacità di coinvolgimento, di presenze al lavoro, di partecipazione mediante segnalazioni scritte e modifiche apportate; misura le capacità di flessibilità a ruotare sulle postaizoni di lavoro e... tanto di più. (crescita professionale,ecc,ecc!)

La Sicurezza sul lavoro, il rispetto per l'Ambiente e l'Ecologia.

Oro nel WCM significa fatti .con le persone- non parole...quindi o sto qui a dire che POMIGLIANO è the best of the world.
E se lo merita, non è facile la storia e l'evoluzione che ha avuto...insomma è stata dura.
 
crank ha scritto:
ilopan ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
Che tristezza leggere di tuo cognato e tuo nipote, benché valga poco, tutta la mia solidarietà.
Bisogna focalizzarsi però si una questione.
Operai e sindacati Fiat, pur di non far chiudere altri stabilimenti, pomigliano era uno di questi, sono stati costretti a cedere una fetta di quei diritt acquisiti in 40 anni di "lotte", pur di lavorare. Non è poco
Ma per reecuperare competitività devi pe forza fare così;
Qui il costo della manodopera è elevato; a Fiat e ai datori di lavoro, un dipendente gli costa 30.000 euro all'anno che poi si traducono in 1600 netti perchè lo Stato se ne prende la rimanenza in tasse!
Che possono farci gli industriali?
Mi costi tanto e altrove costa di meno...e forse lavorano meglio e con meno casini!

Oggi non bisogna, non si può guardare al passato...è passato appunto.
Le altre nazioni ci stanno sbranando!
Offrono leggi, terre, sconti, finanziamenti e opportunità.

Scusate la crudeltà; ma se Volvo o Renault o Ford chiama un dipendente Fiat e gli offre 5000 euro al mese, questo lascia l'azienda senza neppure il preavviso; idem un impiegato di banca, di ministerio o chiunque trovi offerte migliori altrove.
Perchè non possono farlo gli industriali?
Che vincoli (e che aiuti) hanno?

Non è cinismo il mio, e neppure un'offesa...ma è un nuovo punto di vista....ani è il punto di vista
Se ragioniamo così, parte la competitività

Se il mio datore di lavoro mi chiama e mi dice ; Sto per chiudere se mi fate 200 euro di sconto cadauno al mese mantengo viva lìazienda ed il lavoro...io accetto.
Le guerre le ho fatte prima coi direttori di banca e coi protesti dei titoli, quando non lavoravo e quando tutti stavano bene e io non c'avevo una lira...quindi chi parla vuol dire che è sempre stato "coperto" economicamente da 19-20 anni a morire...!
Io ho trovato lavoro a 29 anni...dopo anni e anni di identità parallele e carriere e lavori costruiti su piedistalli di cartone ;) ...per capirci stavo senza soldi.
Non è vero e Pomigliano ne è una prova.
A Pomigliano i sindacati hanno dovuto fare un passo indietro ma NON sui diritti acquisiti ma sui loro privilegi politici.
Il "Contratto Pomigliano" non ha nulla di negativo per il singolo operaio nè per gli operai come gruppo, è solo la manifestazione concreta del fallimento dei sindacati che distratti dai loro obiettivi politici non hanno tirato fuori un accordo comune con "il padrone" 10 anni prima!

Detto questo è INDUBBIO che in Italia la manodopera costi troppo alle aziende e si riduca ad una miseria una volta diventata stipendio: il cuneo fiscale è ENORME, fatta la somma in tasse se ne va 1 - 1,5 volte lo stipendio!
Va riconosciuta la "fortuna" di un minor costo, in Italia, della manodopera qualificata, che è una risorsa su cui puntare.
Ed a questo occorre sommare il costo folle dell'energia, il costo elevato del capitale, le normative INUTILMENTE stringenti e la burocrazia rapida come un bradipo in coma.

Chiedo perdono ai mod per il contenuto politico ma è su questo che dovrebbe lavorare il governo, qualunque governo, non sulle fesserie che si sentono quotidianamente ai TG.

Mi dici che "hai trovato lavoro a 29 anni...dopo anni e anni di identità parallele e carriere e lavori costruiti su piedistalli di cartone ;) ...per capirci stavi senza soldi", io sto ripercorrendo la tua strada e spero di trovare lavoro a 29 anni. :) Ho fatto un sacco di lavori e lavoretti ed ho visto ragazzi che si davano da fare più del dovuto e altri che passavano la giornata seduti. Cambia il lavoro ma il comportamento è il medesimo, sarà lo stesso anche a Pomigliano ma una cosa va detta: se lo stabilimento è diventato così è colpa (anche) della dirigenza. Tant'è vero che cambiando dirigenza...

Sono d'accordo, tanto è vero che i sindacati stanno rivalutando (eccetto la FIOM-CGIL) tutto l'approccio politico verso il mondo del lavoro.
Però la grandezza di questi contratti è che poi alla fine la gente segue...quindi c'è maturità da ambo le parti.

Dirigenti, impiegati o operai non cambia la musica, la gente non si qualifica per titoli o mansioni, parliamo di inefficienze che c'erano e che non ci sono più.

La "vecchia" pomigliano ha dato vita alla nuova Pomigliano, ma ci hanno creduto prma l'azienda ( a Fiat merzzo mondo gli offre terreni e contratti d'area comodi, energie ed infrastrutture e nessun sindacato) pero Fiat ha scelto l'ITALIA...è ammirabile?
Secondo me si!
La gente che lavora a Pomigliano ha saputo riqualificarsi nei comportamenti e nell'approccio verso l'azienda ed il lavoro.

C'è' stata un'ottima sinergia tra azienda e popolazione lavorativa...questo sto dicendo.

29 anni nel 2013 non sono come i 29 anni del 1989!
E' dura lo so, ho un figlio di 22 anni.

:oops:
Poi ci sono tam-tam (trasmissioni e pagine di giornali) sui diritti negati...ma perchè in questa caxxo di ITALIA si affrontano solo se di fronte c'è FIAT?

Nessuno si indigna a portare in tribunale camorra e malaffare e si contrasta solamente qualcosa che ha le basi di buon senso e di lavoro...una fabbrica appunto.
Di questo, io sclero, perchè vedo gente che reagisce e distrugge cose sane e si lascia inerme di fronte a cose insane e prevaricatrici.

Poi non credo che Marchionne debba diventare un politico per dire che ha le scatole piene delle inefficienze italiane o dei tribuanli attivi qua e la "armati" dalla Fiom-Cgil....; non ce l'ho con quest'ultimi ma è un dato di fatto purtroppo; può non piacervi ma è co
sì.
 
ilopan ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
ilopan ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
Che tristezza leggere di tuo cognato e tuo nipote, benché valga poco, tutta la mia solidarietà.
Bisogna focalizzarsi però si una questione.
Operai e sindacati Fiat, pur di non far chiudere altri stabilimenti, pomigliano era uno di questi, sono stati costretti a cedere una fetta di quei diritt acquisiti in 40 anni di "lotte", pur di lavorare. Non è poco
Ma per reecuperare competitività devi pe forza fare così;
Qui il costo della manodopera è elevato; a Fiat e ai datori di lavoro, un dipendente gli costa 30.000 euro all'anno che poi si traducono in 1600 netti perchè lo Stato se ne prende la rimanenza in tasse!
Che possono farci gli industriali?
Mi costi tanto e altrove costa di meno...e forse lavorano meglio e con meno casini!

Oggi non bisogna, non si può guardare al passato...è passato appunto.
Le altre nazioni ci stanno sbranando!
Offrono leggi, terre, sconti, finanziamenti e opportunità.

Scusate la crudeltà; ma se Volvo o Renault o Ford chiama un dipendente Fiat e gli offre 5000 euro al mese, questo lascia l'azienda senza neppure il preavviso; idem un impiegato di banca, di ministerio o chiunque trovi offerte migliori altrove.
Perchè non possono farlo gli industriali?
Che vincoli (e che aiuti) hanno?

Non è cinismo il mio, e neppure un'offesa...ma è un nuovo punto di vista....ani è il punto di vista
Se ragioniamo così, parte la competitività

Se il mio datore di lavoro mi chiama e mi dice ; Sto per chiudere se mi fate 200 euro di sconto cadauno al mese mantengo viva lìazienda ed il lavoro...io accetto.
Le guerre le ho fatte prima coi direttori di banca e coi protesti dei titoli, quando non lavoravo e quando tutti stavano bene e io non c'avevo una lira...quindi chi parla vuol dire che è sempre stato "coperto" economicamente da 19-20 anni a morire...!
Io ho trovato lavoro a 29 anni...dopo anni e anni di identità parallele e carriere e lavori costruiti su piedistalli di cartone ;) ...per capirci stavo senza soldi.
Il costo della manodopera è alto in Italia, come Germania, Francia o Inghilterra. Sono le retribuzioni che in Italia sono più basse, anche quelle lorde. Meno stipendio, meno soldi da spendere.
Invece credo che il wcm se fatto bene, porta non solo ad avere prodotto qualitativamente migliori, a tutto vantaggio di compra, ma anche all'azienda, limando ed affinando costi nascosti altrimenti invisibili. Il focus improvement i kaizen, sono gli strumenti -molto potenti- del wcm, per far guadagnare tanti soldi all'azienda, senza svenarsi in investimenti pesanti, con relativi ammortamenti.

IL Wcm è un metodo - di lavoro- che controlla tutte le funzioni di lavoro di uno stabilimento dal Personale alla Qualità, dalla Dirigenza alla Manutenzione e via dicendo per finire alla Logistica.
Misura -se riferito alle persone- la capacità di coinvolgimento, di presenze al lavoro, di partecipazione mediante segnalazioni scritte e modifiche apportate; misura le capacità di flessibilità a ruotare sulle postaizoni di lavoro e... tanto di più. (crescita professionale,ecc,ecc!)

La Sicurezza sul lavoro, il rispetto per l'Ambiente e l'Ecologia.

Oro nel WCM significa fatti .con le persone- non parole...quindi o sto qui a dire che POMIGLIANO è the best of the world.
E se lo merita, non è facile la storia e l'evoluzione che ha avuto...insomma è stata dura.
Lo so, sono molto ferrato in materia, credimi
 
ilopan ha scritto:
crank ha scritto:
ilopan ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
Che tristezza leggere di tuo cognato e tuo nipote, benché valga poco, tutta la mia solidarietà.
Bisogna focalizzarsi però si una questione.
Operai e sindacati Fiat, pur di non far chiudere altri stabilimenti, pomigliano era uno di questi, sono stati costretti a cedere una fetta di quei diritt acquisiti in 40 anni di "lotte", pur di lavorare. Non è poco
Ma per reecuperare competitività devi pe forza fare così;
Qui il costo della manodopera è elevato; a Fiat e ai datori di lavoro, un dipendente gli costa 30.000 euro all'anno che poi si traducono in 1600 netti perchè lo Stato se ne prende la rimanenza in tasse!
Che possono farci gli industriali?
Mi costi tanto e altrove costa di meno...e forse lavorano meglio e con meno casini!

Oggi non bisogna, non si può guardare al passato...è passato appunto.
Le altre nazioni ci stanno sbranando!
Offrono leggi, terre, sconti, finanziamenti e opportunità.

Scusate la crudeltà; ma se Volvo o Renault o Ford chiama un dipendente Fiat e gli offre 5000 euro al mese, questo lascia l'azienda senza neppure il preavviso; idem un impiegato di banca, di ministerio o chiunque trovi offerte migliori altrove.
Perchè non possono farlo gli industriali?
Che vincoli (e che aiuti) hanno?

Non è cinismo il mio, e neppure un'offesa...ma è un nuovo punto di vista....ani è il punto di vista
Se ragioniamo così, parte la competitività

Se il mio datore di lavoro mi chiama e mi dice ; Sto per chiudere se mi fate 200 euro di sconto cadauno al mese mantengo viva lìazienda ed il lavoro...io accetto.
Le guerre le ho fatte prima coi direttori di banca e coi protesti dei titoli, quando non lavoravo e quando tutti stavano bene e io non c'avevo una lira...quindi chi parla vuol dire che è sempre stato "coperto" economicamente da 19-20 anni a morire...!
Io ho trovato lavoro a 29 anni...dopo anni e anni di identità parallele e carriere e lavori costruiti su piedistalli di cartone ;) ...per capirci stavo senza soldi.
Non è vero e Pomigliano ne è una prova.
A Pomigliano i sindacati hanno dovuto fare un passo indietro ma NON sui diritti acquisiti ma sui loro privilegi politici.
Il "Contratto Pomigliano" non ha nulla di negativo per il singolo operaio nè per gli operai come gruppo, è solo la manifestazione concreta del fallimento dei sindacati che distratti dai loro obiettivi politici non hanno tirato fuori un accordo comune con "il padrone" 10 anni prima!

Detto questo è INDUBBIO che in Italia la manodopera costi troppo alle aziende e si riduca ad una miseria una volta diventata stipendio: il cuneo fiscale è ENORME, fatta la somma in tasse se ne va 1 - 1,5 volte lo stipendio!
Va riconosciuta la "fortuna" di un minor costo, in Italia, della manodopera qualificata, che è una risorsa su cui puntare.
Ed a questo occorre sommare il costo folle dell'energia, il costo elevato del capitale, le normative INUTILMENTE stringenti e la burocrazia rapida come un bradipo in coma.

Chiedo perdono ai mod per il contenuto politico ma è su questo che dovrebbe lavorare il governo, qualunque governo, non sulle fesserie che si sentono quotidianamente ai TG.

Mi dici che "hai trovato lavoro a 29 anni...dopo anni e anni di identità parallele e carriere e lavori costruiti su piedistalli di cartone ;) ...per capirci stavi senza soldi", io sto ripercorrendo la tua strada e spero di trovare lavoro a 29 anni. :) Ho fatto un sacco di lavori e lavoretti ed ho visto ragazzi che si davano da fare più del dovuto e altri che passavano la giornata seduti. Cambia il lavoro ma il comportamento è il medesimo, sarà lo stesso anche a Pomigliano ma una cosa va detta: se lo stabilimento è diventato così è colpa (anche) della dirigenza. Tant'è vero che cambiando dirigenza...

Sono d'accordo, tanto è vero che i sindacati stanno rivalutando (eccetto la FIOM-CGIL) tutto l'approccio politico verso il mondo del lavoro.
Però la grandezza di questi contratti è che poi alla fine la gente segue...quindi c'è maturità da ambo le parti.

Dirigenti, impiegati o operai non cambia la musica, la gente non si qualifica per titoli o mansioni, parliamo di inefficienze che c'erano e che non ci sono più.

La "vecchia" pomigliano ha dato vita alla nuova Pomigliano, ma ci hanno creduto prma l'azienda ( a Fiat merzzo mondo gli offre terreni e contratti d'area comodi, energie ed infrastrutture e nessun sindacato) pero Fiat ha scelto l'ITALIA...è ammirabile?
Secondo me si!
La gente che lavora a Pomigliano ha saputo riqualificarsi nei comportamenti e nell'approccio verso l'azienda ed il lavoro.

C'è' stata un'ottima sinergia tra azienda e popolazione lavorativa...questo sto dicendo.

29 anni nel 2013 non sono come i 29 anni del 1989!
E' dura lo so, ho un figlio di 22 anni.

:oops:
Poi ci sono tam-tam (trasmissioni e pagine di giornali) sui diritti negati...ma perchè in questa caxxo di ITALIA si affrontano solo se di fronte c'è FIAT?

Nessuno si indigna a portare in tribunale camorra e malaffare e si contrasta solamente qualcosa che ha le basi di buon senso e di lavoro...una fabbrica appunto.
Di questo, io sclero, perchè vedo gente che reagisce e distrugge cose sane e si lascia inerme di fronte a cose insane e prevaricatrici.

Poi non credo che Marchionne debba diventare un politico per dire che ha le scatole piene delle inefficienze italiane o dei tribuanli attivi qua e la "armati" dalla Fiom-Cgil....; non ce l'ho con quest'ultimi ma è un dato di fatto purtroppo; può non piacervi ma è co
sì.
Però è anche vero che poco è stato fatto per tenere la fiom dentro, gli hanno servito la minestra già preparata tra azienda e cisl uil fismic e quadri Fiat. O questa minestra o fuori dalla finestra. Dimenticando però che la fiom rappresenta almeno il 60% della forza lavoro.
Detto da uno che è tutt'altro di sinistra o della CGIL
 
reFORESTERation ha scritto:
ilopan ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
ilopan ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
Che tristezza leggere di tuo cognato e tuo nipote, benché valga poco, tutta la mia solidarietà.
Bisogna focalizzarsi però si una questione.
Operai e sindacati Fiat, pur di non far chiudere altri stabilimenti, pomigliano era uno di questi, sono stati costretti a cedere una fetta di quei diritt acquisiti in 40 anni di "lotte", pur di lavorare. Non è poco
Ma per reecuperare competitività devi pe forza fare così;
Qui il costo della manodopera è elevato; a Fiat e ai datori di lavoro, un dipendente gli costa 30.000 euro all'anno che poi si traducono in 1600 netti perchè lo Stato se ne prende la rimanenza in tasse!
Che possono farci gli industriali?
Mi costi tanto e altrove costa di meno...e forse lavorano meglio e con meno casini!

Oggi non bisogna, non si può guardare al passato...è passato appunto.
Le altre nazioni ci stanno sbranando!
Offrono leggi, terre, sconti, finanziamenti e opportunità.

Scusate la crudeltà; ma se Volvo o Renault o Ford chiama un dipendente Fiat e gli offre 5000 euro al mese, questo lascia l'azienda senza neppure il preavviso; idem un impiegato di banca, di ministerio o chiunque trovi offerte migliori altrove.
Perchè non possono farlo gli industriali?
Che vincoli (e che aiuti) hanno?

Non è cinismo il mio, e neppure un'offesa...ma è un nuovo punto di vista....ani è il punto di vista
Se ragioniamo così, parte la competitività

Se il mio datore di lavoro mi chiama e mi dice ; Sto per chiudere se mi fate 200 euro di sconto cadauno al mese mantengo viva lìazienda ed il lavoro...io accetto.
Le guerre le ho fatte prima coi direttori di banca e coi protesti dei titoli, quando non lavoravo e quando tutti stavano bene e io non c'avevo una lira...quindi chi parla vuol dire che è sempre stato "coperto" economicamente da 19-20 anni a morire...!
Io ho trovato lavoro a 29 anni...dopo anni e anni di identità parallele e carriere e lavori costruiti su piedistalli di cartone ;) ...per capirci stavo senza soldi.
Il costo della manodopera è alto in Italia, come Germania, Francia o Inghilterra. Sono le retribuzioni che in Italia sono più basse, anche quelle lorde. Meno stipendio, meno soldi da spendere.
Invece credo che il wcm se fatto bene, porta non solo ad avere prodotto qualitativamente migliori, a tutto vantaggio di compra, ma anche all'azienda, limando ed affinando costi nascosti altrimenti invisibili. Il focus improvement i kaizen, sono gli strumenti -molto potenti- del wcm, per far guadagnare tanti soldi all'azienda, senza svenarsi in investimenti pesanti, con relativi ammortamenti.

IL Wcm è un metodo - di lavoro- che controlla tutte le funzioni di lavoro di uno stabilimento dal Personale alla Qualità, dalla Dirigenza alla Manutenzione e via dicendo per finire alla Logistica.
Misura -se riferito alle persone- la capacità di coinvolgimento, di presenze al lavoro, di partecipazione mediante segnalazioni scritte e modifiche apportate; misura le capacità di flessibilità a ruotare sulle postaizoni di lavoro e... tanto di più. (crescita professionale,ecc,ecc!)

La Sicurezza sul lavoro, il rispetto per l'Ambiente e l'Ecologia.

Oro nel WCM significa fatti .con le persone- non parole...quindi o sto qui a dire che POMIGLIANO è the best of the world.
E se lo merita, non è facile la storia e l'evoluzione che ha avuto...insomma è stata dura.
Lo so, sono molto ferrato in materia, credimi

Alla fine sta scaturendo una discussione buona e intelligente.
Credo che i ragazzi di Pomigliano siano contenti di questi elogi che gli stiamo facendo...il che non fa mai male.
 
reFORESTERation ha scritto:
ilopan ha scritto:
crank ha scritto:
ilopan ha scritto:
reFORESTERation ha scritto:
Che tristezza leggere di tuo cognato e tuo nipote, benché valga poco, tutta la mia solidarietà.
Bisogna focalizzarsi però si una questione.
Operai e sindacati Fiat, pur di non far chiudere altri stabilimenti, pomigliano era uno di questi, sono stati costretti a cedere una fetta di quei diritt acquisiti in 40 anni di "lotte", pur di lavorare. Non è poco
Ma per reecuperare competitività devi pe forza fare così;
Qui il costo della manodopera è elevato; a Fiat e ai datori di lavoro, un dipendente gli costa 30.000 euro all'anno che poi si traducono in 1600 netti perchè lo Stato se ne prende la rimanenza in tasse!
Che possono farci gli industriali?
Mi costi tanto e altrove costa di meno...e forse lavorano meglio e con meno casini!

Oggi non bisogna, non si può guardare al passato...è passato appunto.
Le altre nazioni ci stanno sbranando!
Offrono leggi, terre, sconti, finanziamenti e opportunità.

Scusate la crudeltà; ma se Volvo o Renault o Ford chiama un dipendente Fiat e gli offre 5000 euro al mese, questo lascia l'azienda senza neppure il preavviso; idem un impiegato di banca, di ministerio o chiunque trovi offerte migliori altrove.
Perchè non possono farlo gli industriali?
Che vincoli (e che aiuti) hanno?

Non è cinismo il mio, e neppure un'offesa...ma è un nuovo punto di vista....ani è il punto di vista
Se ragioniamo così, parte la competitività

Se il mio datore di lavoro mi chiama e mi dice ; Sto per chiudere se mi fate 200 euro di sconto cadauno al mese mantengo viva lìazienda ed il lavoro...io accetto.
Le guerre le ho fatte prima coi direttori di banca e coi protesti dei titoli, quando non lavoravo e quando tutti stavano bene e io non c'avevo una lira...quindi chi parla vuol dire che è sempre stato "coperto" economicamente da 19-20 anni a morire...!
Io ho trovato lavoro a 29 anni...dopo anni e anni di identità parallele e carriere e lavori costruiti su piedistalli di cartone ;) ...per capirci stavo senza soldi.
Non è vero e Pomigliano ne è una prova.
A Pomigliano i sindacati hanno dovuto fare un passo indietro ma NON sui diritti acquisiti ma sui loro privilegi politici.
Il "Contratto Pomigliano" non ha nulla di negativo per il singolo operaio nè per gli operai come gruppo, è solo la manifestazione concreta del fallimento dei sindacati che distratti dai loro obiettivi politici non hanno tirato fuori un accordo comune con "il padrone" 10 anni prima!

Detto questo è INDUBBIO che in Italia la manodopera costi troppo alle aziende e si riduca ad una miseria una volta diventata stipendio: il cuneo fiscale è ENORME, fatta la somma in tasse se ne va 1 - 1,5 volte lo stipendio!
Va riconosciuta la "fortuna" di un minor costo, in Italia, della manodopera qualificata, che è una risorsa su cui puntare.
Ed a questo occorre sommare il costo folle dell'energia, il costo elevato del capitale, le normative INUTILMENTE stringenti e la burocrazia rapida come un bradipo in coma.

Chiedo perdono ai mod per il contenuto politico ma è su questo che dovrebbe lavorare il governo, qualunque governo, non sulle fesserie che si sentono quotidianamente ai TG.

Mi dici che "hai trovato lavoro a 29 anni...dopo anni e anni di identità parallele e carriere e lavori costruiti su piedistalli di cartone ;) ...per capirci stavi senza soldi", io sto ripercorrendo la tua strada e spero di trovare lavoro a 29 anni. :) Ho fatto un sacco di lavori e lavoretti ed ho visto ragazzi che si davano da fare più del dovuto e altri che passavano la giornata seduti. Cambia il lavoro ma il comportamento è il medesimo, sarà lo stesso anche a Pomigliano ma una cosa va detta: se lo stabilimento è diventato così è colpa (anche) della dirigenza. Tant'è vero che cambiando dirigenza...

Sono d'accordo, tanto è vero che i sindacati stanno rivalutando (eccetto la FIOM-CGIL) tutto l'approccio politico verso il mondo del lavoro.
Però la grandezza di questi contratti è che poi alla fine la gente segue...quindi c'è maturità da ambo le parti.

Dirigenti, impiegati o operai non cambia la musica, la gente non si qualifica per titoli o mansioni, parliamo di inefficienze che c'erano e che non ci sono più.

La "vecchia" pomigliano ha dato vita alla nuova Pomigliano, ma ci hanno creduto prma l'azienda ( a Fiat merzzo mondo gli offre terreni e contratti d'area comodi, energie ed infrastrutture e nessun sindacato) pero Fiat ha scelto l'ITALIA...è ammirabile?
Secondo me si!
La gente che lavora a Pomigliano ha saputo riqualificarsi nei comportamenti e nell'approccio verso l'azienda ed il lavoro.

C'è' stata un'ottima sinergia tra azienda e popolazione lavorativa...questo sto dicendo.

29 anni nel 2013 non sono come i 29 anni del 1989!
E' dura lo so, ho un figlio di 22 anni.

:oops:
Poi ci sono tam-tam (trasmissioni e pagine di giornali) sui diritti negati...ma perchè in questa caxxo di ITALIA si affrontano solo se di fronte c'è FIAT?

Nessuno si indigna a portare in tribunale camorra e malaffare e si contrasta solamente qualcosa che ha le basi di buon senso e di lavoro...una fabbrica appunto.
Di questo, io sclero, perchè vedo gente che reagisce e distrugge cose sane e si lascia inerme di fronte a cose insane e prevaricatrici.

Poi non credo che Marchionne debba diventare un politico per dire che ha le scatole piene delle inefficienze italiane o dei tribuanli attivi qua e la "armati" dalla Fiom-Cgil....; non ce l'ho con quest'ultimi ma è un dato di fatto purtroppo; può non piacervi ma è co
sì.
Però è anche vero che poco è stato fatto per tenere la fiom dentro, gli hanno servito la minestra già preparata tra azienda e cisl uil fismic e quadri Fiat. O questa minestra o fuori dalla finestra. Dimenticando però che la fiom rappresenta almeno il 60% della forza lavoro.
Detto da uno che è tutt'altro di sinistra o della CGIL

Io non sono iscritto a nessun sindacato e non ho preferenze politiche, sono uno istintivo e voto chi mi piace al momento.
Lo so non è una bella cosa, ma in cinquant'anni mi hanno fatto disamorare alla politica ed agli ideali.
Si vede che ero un peperino, oggi sono un inerte cittadino di fronte a queste opinioni.

In un momento di grandi difficoltà economiche come queste, io trovo esagerato che bisogna pretendere tanto e izzare le masse dei lavoratori contro un sistema che non può dare di più.

Bisogna accontentarsi e sopravvivere..anzi vivere si può con un lavoro che magari nion è il massimo della redditività personale, ma manco da miseria.
Diamine, diamo un senso a queste storie.
Inutile paragonarsi ad altre realtà, bisogna fare i conti con la propria realtà.
 
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