Salve a tutti.
Mi trovo a scrivervi per una di quelle "questioni di principio" la cui pedissecua violazione caratterizano negativamente il nostro Paese.
Quello che leggerete potrebbe sintetizzarsi con il "gabbato dalle regole".
Giorni fa mi trovo a dover partire in piena notte per lavoro. Faccio il pieno pagando con la mia carta di credito e sempre con la stessa mi reco presso un bancomat di Unicredit che, quando il diavolo mette la coda, ha tutta la rete in manutenzione ed è quindi impossibile prelevare contanti.
Mi metto comunque in viaggio da Palermo in direzione di Messina per guidare su quella che qualcuno ha ancora il coraggio di chiamare autostrada.
Giunto a casello di Messina mi incolonno sull'uscita <<pagamento con carte>> ed è così che scopro (ma lo sapevo già perchè mi è successo mille altre volte) che la "macchinetta" non legge la mia carta. La stessa cosa mi era già successa al casello di Buonfornello (PA) altre volte ma avendo contanti con me non fu un problema.
Resto quindi fermo lì, dopo diversi tentativi, fin quando richiedo assistenza con il "pulsante rosso". La gentilissima signora all'interfono mi chiede se voglio che emetta il <<mancato pagamento>>. Ritirato il ticket del mancato pagamento riprendo il mio viaggio senza incontrare mai più nessun problema con la mia carta di credito: traghetto, altro rifornimento, altro casello autostradale, colazione autogrill, albergo, pranzo, cena.
Al mio rientro sull'isola, dopo avere guidato ed apprezzato la nuova Salerno-Reggio Calabria che un tempo era il simbolo della inefficienza ed oggi invece è forse il miglior tratto autostradale d'Itala, ripago il carburante, il traghetto e ritirato il mio ticket guido di nuovo su quella che non è nemmeno paragonabile ad una strada statale dell'Albania anni '70 (mi perdonino gli amici albanesi).
Giunto al casello di Buonfornello (PA) presento in pagamento il ticket ritirato insieme a quel mancato pagamento.
Per il ticket attuale nessun problema ma per il mancato pagamento, dopo ben 3 tentativi da parte dell'operatore, mi viene restituito per asseriti <<problemi alla linea>>.
Si tratta di 10,10 Euro... una vera inezia, tuttosommato, che però non giustifica nemmeno una decina di metri percorsi su quella strada. La vera beffa è ancora una volta altro.
Il cortese operatore, su mia richiesta, mi informa che per il mancato pagamento ho diverse opzioni.
La prima vuole che io ritorni da Palermo a Buonfornello pagandolo nel Punto Blu (32 km ad andare e 32 a tornare). Le altre opzioni prevedono il pagamento con Bonifico (con maggiorazione di 2.50 euro più spese di bonifici), pagamento presso ricevitoria autorizzata c/o tabacchi etc (maggiorazione etc), più altre soluzioni di pagamento tutte maggiorate di 2.50 euro più spese.
Ecco! Ditemi voi se sono devo sentirmi <<GABBATO>>!
Lunedì contatterò una associazione di tutela dei consumatori. Mi direte che sono esagerato e che in fin dei conti per poco più di 2.50 euro non ne vale la pena.
Ecco! E' proprio quel <<non ne vale la pena>> che suscita in me la reazione di ribellione.
Per costringere chi ha doveri a fare il suo lavoro NE VALE SEMPRE LA PENA!!!
Mi trovo a scrivervi per una di quelle "questioni di principio" la cui pedissecua violazione caratterizano negativamente il nostro Paese.
Quello che leggerete potrebbe sintetizzarsi con il "gabbato dalle regole".
Giorni fa mi trovo a dover partire in piena notte per lavoro. Faccio il pieno pagando con la mia carta di credito e sempre con la stessa mi reco presso un bancomat di Unicredit che, quando il diavolo mette la coda, ha tutta la rete in manutenzione ed è quindi impossibile prelevare contanti.
Mi metto comunque in viaggio da Palermo in direzione di Messina per guidare su quella che qualcuno ha ancora il coraggio di chiamare autostrada.
Giunto a casello di Messina mi incolonno sull'uscita <<pagamento con carte>> ed è così che scopro (ma lo sapevo già perchè mi è successo mille altre volte) che la "macchinetta" non legge la mia carta. La stessa cosa mi era già successa al casello di Buonfornello (PA) altre volte ma avendo contanti con me non fu un problema.
Resto quindi fermo lì, dopo diversi tentativi, fin quando richiedo assistenza con il "pulsante rosso". La gentilissima signora all'interfono mi chiede se voglio che emetta il <<mancato pagamento>>. Ritirato il ticket del mancato pagamento riprendo il mio viaggio senza incontrare mai più nessun problema con la mia carta di credito: traghetto, altro rifornimento, altro casello autostradale, colazione autogrill, albergo, pranzo, cena.
Al mio rientro sull'isola, dopo avere guidato ed apprezzato la nuova Salerno-Reggio Calabria che un tempo era il simbolo della inefficienza ed oggi invece è forse il miglior tratto autostradale d'Itala, ripago il carburante, il traghetto e ritirato il mio ticket guido di nuovo su quella che non è nemmeno paragonabile ad una strada statale dell'Albania anni '70 (mi perdonino gli amici albanesi).
Giunto al casello di Buonfornello (PA) presento in pagamento il ticket ritirato insieme a quel mancato pagamento.
Per il ticket attuale nessun problema ma per il mancato pagamento, dopo ben 3 tentativi da parte dell'operatore, mi viene restituito per asseriti <<problemi alla linea>>.
Si tratta di 10,10 Euro... una vera inezia, tuttosommato, che però non giustifica nemmeno una decina di metri percorsi su quella strada. La vera beffa è ancora una volta altro.
Il cortese operatore, su mia richiesta, mi informa che per il mancato pagamento ho diverse opzioni.
La prima vuole che io ritorni da Palermo a Buonfornello pagandolo nel Punto Blu (32 km ad andare e 32 a tornare). Le altre opzioni prevedono il pagamento con Bonifico (con maggiorazione di 2.50 euro più spese di bonifici), pagamento presso ricevitoria autorizzata c/o tabacchi etc (maggiorazione etc), più altre soluzioni di pagamento tutte maggiorate di 2.50 euro più spese.
Ecco! Ditemi voi se sono devo sentirmi <<GABBATO>>!
Lunedì contatterò una associazione di tutela dei consumatori. Mi direte che sono esagerato e che in fin dei conti per poco più di 2.50 euro non ne vale la pena.
Ecco! E' proprio quel <<non ne vale la pena>> che suscita in me la reazione di ribellione.
Per costringere chi ha doveri a fare il suo lavoro NE VALE SEMPRE LA PENA!!!