<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Made in Italy agreste.... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Made in Italy agreste....

Corazon Habanero ha scritto:
G5 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
zero c. ha scritto:
G5 ha scritto:
zero c. ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
In questi giorni ho per le mani un trattore da frutteto da sottoporre ad alcune prove in pista (handling, consumi, vibrazioni, rumorosità e cose simili). Si tratta di un mezzo interamente made in Italy, di un costruttore che non nomino ma che è abbastanza noto nel settore dei piccoli trattori. Beh, posso dire che per fare un trattore peggio di così bisogna far ubriacare un team di cinesi astemi . Motore (VM) bolso e rumoroso in maniera oscena (96 dB all'orecchio del conducente!!!!!), comandi in cabina che sembrano messi per dispetto, assemblaggio fatto letteralmente col culo...roba che la scritta "made in Italy" sul cofano sarebbe da nascondere per carità di patria. E tutti, dico tutti i mezzi italici che ho provato sono su quella tacca. Ma possibile che con tutti gli ingegneri che ci sono in giro non se ne trovi uno, dico uno che abbia la minima idea di come va messo insieme un trattore? E poi dice che gli agricoli comprano Fendt e John Deere....

http://www.kubota.com/

Eccezionale qualità :D :thumbup:

Posso prendermi la licenza di Kubotarti? :D

DAL FORUM DI 4CINGOLI

confermo, ero presente pure io alla chiaccherata con il venditore, i kubota grandi se mantengono ciò che hanno seminato con i modelli piccoli promettono molto bene, hanno tecnologie molto futuristiche e promettenti, basti ricordare che per primi sono riusciti a dieselizzare motori molto piccoli di cilindrata con un loro particolare brevetto della loro particolare testata e sistema di stratificazione dell'iniezione, il tutto parecchi anni prima dell'avvento del comon rail, erano riusciti ad ottenere risultati molto simili solo con sistemi di iniezione tradizionali.La longevità di funzionamento dei piccoli kubota montati su microcar gruppi frigoriferi veicolari è una testimonianza circolante della onestà dei loro prodotti.
Conquistare una buona fetta di mercato per i jappi non sarebbe poi così difficile perchè, almeno dalle mie parti, molti agricoli utilizzano pick up Mitsubishi, Nissan e Toyota.

Su piccole attrezzature sono già leader grazie ai motori Honda che equipaggiano pressoché ogni attrezzo.
Sul discorso mezzi agricoli il problema non è tanto la qualità dei prodotti ad essere dubitata quanto il fatto che non ci sono venditori disposti a scommettere seriamente sui prodotti Jap medio grandi. Se vi guardate in giro vedrete che la maggior parte offrono i prodotti che qui abbiamo citato.
D'altra parte si parla di mezzi di lavoro che se devi acquistarli cosa fai ..... vai alla rivendita e cosa trovi? In negozio i soliti modelli, poi da catalogo te ne possono proporre altri. Quale acquisti? Quello in vendita (magari già disponibile e scontato) o quello da ordinare e a prezzo pieno?
Si è vero. Quello che li penalizza ancora è la scarsa offerta di trattori (ho dato un occhiata al sito e mi pare che ci siano 3 modelli) soprattutto sopra i 100 CV. Difficilmente i venditori già sul mercato sono disponibili a puntare su un marchio che non ha molto da offrire a breve termine.
Ormai quassù si vendono moltissimi trattori sopra i 100 cavalli (penso il 70% del mercato).
E su quel segmento credo si facciano i guadagni più grossi.
Comunque, almeno presso il mercato cui mi riferisco, le aziende hanno trovato grosse soddisfazioni anche con mezzi di minor potenza (sui 70 cv). E' anche vero che non possedendo grosse estensioni pianeggianti è difficile optare per trattori troppo grossi .... perfino i boscaioli devono "accontentarsi".
 
G5 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
G5 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
zero c. ha scritto:
G5 ha scritto:
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a_gricolo ha scritto:
In questi giorni ho per le mani un trattore da frutteto da sottoporre ad alcune prove in pista (handling, consumi, vibrazioni, rumorosità e cose simili). Si tratta di un mezzo interamente made in Italy, di un costruttore che non nomino ma che è abbastanza noto nel settore dei piccoli trattori. Beh, posso dire che per fare un trattore peggio di così bisogna far ubriacare un team di cinesi astemi . Motore (VM) bolso e rumoroso in maniera oscena (96 dB all'orecchio del conducente!!!!!), comandi in cabina che sembrano messi per dispetto, assemblaggio fatto letteralmente col culo...roba che la scritta "made in Italy" sul cofano sarebbe da nascondere per carità di patria. E tutti, dico tutti i mezzi italici che ho provato sono su quella tacca. Ma possibile che con tutti gli ingegneri che ci sono in giro non se ne trovi uno, dico uno che abbia la minima idea di come va messo insieme un trattore? E poi dice che gli agricoli comprano Fendt e John Deere....

http://www.kubota.com/

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confermo, ero presente pure io alla chiaccherata con il venditore, i kubota grandi se mantengono ciò che hanno seminato con i modelli piccoli promettono molto bene, hanno tecnologie molto futuristiche e promettenti, basti ricordare che per primi sono riusciti a dieselizzare motori molto piccoli di cilindrata con un loro particolare brevetto della loro particolare testata e sistema di stratificazione dell'iniezione, il tutto parecchi anni prima dell'avvento del comon rail, erano riusciti ad ottenere risultati molto simili solo con sistemi di iniezione tradizionali.La longevità di funzionamento dei piccoli kubota montati su microcar gruppi frigoriferi veicolari è una testimonianza circolante della onestà dei loro prodotti.
Conquistare una buona fetta di mercato per i jappi non sarebbe poi così difficile perchè, almeno dalle mie parti, molti agricoli utilizzano pick up Mitsubishi, Nissan e Toyota.

Su piccole attrezzature sono già leader grazie ai motori Honda che equipaggiano pressoché ogni attrezzo.
Sul discorso mezzi agricoli il problema non è tanto la qualità dei prodotti ad essere dubitata quanto il fatto che non ci sono venditori disposti a scommettere seriamente sui prodotti Jap medio grandi. Se vi guardate in giro vedrete che la maggior parte offrono i prodotti che qui abbiamo citato.
D'altra parte si parla di mezzi di lavoro che se devi acquistarli cosa fai ..... vai alla rivendita e cosa trovi? In negozio i soliti modelli, poi da catalogo te ne possono proporre altri. Quale acquisti? Quello in vendita (magari già disponibile e scontato) o quello da ordinare e a prezzo pieno?
Si è vero. Quello che li penalizza ancora è la scarsa offerta di trattori (ho dato un occhiata al sito e mi pare che ci siano 3 modelli) soprattutto sopra i 100 CV. Difficilmente i venditori già sul mercato sono disponibili a puntare su un marchio che non ha molto da offrire a breve termine.
Ormai quassù si vendono moltissimi trattori sopra i 100 cavalli (penso il 70% del mercato).
E su quel segmento credo si facciano i guadagni più grossi.
Comunque, almeno presso il mercato cui mi riferisco, le aziende hanno trovato grosse soddisfazioni anche con mezzi di minor potenza (sui 70 cv). E' anche vero che non possedendo grosse estensioni pianeggianti è difficile optare per trattori troppo grossi .... perfino i boscaioli devono "accontentarsi".

poveri jap costruiscono cose che gli altri si sognano di notte e - destino cinico e baro - morire se riescono a venderle... :rolleyes:
per un motivo o per l'altro..o è lo yen o è lo tsunami o manca la rete commeciale o la nave è andata a fondo rimangon sempre là
 
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G5 ha scritto:
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In questi giorni ho per le mani un trattore da frutteto da sottoporre ad alcune prove in pista (handling, consumi, vibrazioni, rumorosità e cose simili). Si tratta di un mezzo interamente made in Italy, di un costruttore che non nomino ma che è abbastanza noto nel settore dei piccoli trattori. Beh, posso dire che per fare un trattore peggio di così bisogna far ubriacare un team di cinesi astemi . Motore (VM) bolso e rumoroso in maniera oscena (96 dB all'orecchio del conducente!!!!!), comandi in cabina che sembrano messi per dispetto, assemblaggio fatto letteralmente col culo...roba che la scritta "made in Italy" sul cofano sarebbe da nascondere per carità di patria. E tutti, dico tutti i mezzi italici che ho provato sono su quella tacca. Ma possibile che con tutti gli ingegneri che ci sono in giro non se ne trovi uno, dico uno che abbia la minima idea di come va messo insieme un trattore? E poi dice che gli agricoli comprano Fendt e John Deere....

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confermo, ero presente pure io alla chiaccherata con il venditore, i kubota grandi se mantengono ciò che hanno seminato con i modelli piccoli promettono molto bene, hanno tecnologie molto futuristiche e promettenti, basti ricordare che per primi sono riusciti a dieselizzare motori molto piccoli di cilindrata con un loro particolare brevetto della loro particolare testata e sistema di stratificazione dell'iniezione, il tutto parecchi anni prima dell'avvento del comon rail, erano riusciti ad ottenere risultati molto simili solo con sistemi di iniezione tradizionali.La longevità di funzionamento dei piccoli kubota montati su microcar gruppi frigoriferi veicolari è una testimonianza circolante della onestà dei loro prodotti.
Conquistare una buona fetta di mercato per i jappi non sarebbe poi così difficile perchè, almeno dalle mie parti, molti agricoli utilizzano pick up Mitsubishi, Nissan e Toyota.

Su piccole attrezzature sono già leader grazie ai motori Honda che equipaggiano pressoché ogni attrezzo.
Sul discorso mezzi agricoli il problema non è tanto la qualità dei prodotti ad essere dubitata quanto il fatto che non ci sono venditori disposti a scommettere seriamente sui prodotti Jap medio grandi. Se vi guardate in giro vedrete che la maggior parte offrono i prodotti che qui abbiamo citato.
D'altra parte si parla di mezzi di lavoro che se devi acquistarli cosa fai ..... vai alla rivendita e cosa trovi? In negozio i soliti modelli, poi da catalogo te ne possono proporre altri. Quale acquisti? Quello in vendita (magari già disponibile e scontato) o quello da ordinare e a prezzo pieno?
Si è vero. Quello che li penalizza ancora è la scarsa offerta di trattori (ho dato un occhiata al sito e mi pare che ci siano 3 modelli) soprattutto sopra i 100 CV. Difficilmente i venditori già sul mercato sono disponibili a puntare su un marchio che non ha molto da offrire a breve termine.
Ormai quassù si vendono moltissimi trattori sopra i 100 cavalli (penso il 70% del mercato).
E su quel segmento credo si facciano i guadagni più grossi.
Comunque, almeno presso il mercato cui mi riferisco, le aziende hanno trovato grosse soddisfazioni anche con mezzi di minor potenza (sui 70 cv). E' anche vero che non possedendo grosse estensioni pianeggianti è difficile optare per trattori troppo grossi .... perfino i boscaioli devono "accontentarsi".

poveri jap costruiscono cose che gli altri si sognano di notte e - destino cinico e baro - morire se riescono a venderle... :rolleyes:
per un motivo o per l'altro..o è lo yen o è lo tsunami o manca la rete commeciale o la nave è andata a fondo rimangon sempre là

Vero, ma in quello c'è anche po' di loro responsabilità quando decidono che i loro prodotti devono vendersi da soli e non tramite marketing asfissiante.
La regola è la medesima delle macchine. Quel che diceva l'Avvocato era proprio questo ... sono i prodotti migliori ma fan di tutto per non venderle e, aggiungo io, per nnon venderle sono comunque leader mondiali in molti settori.
 
zero c. ha scritto:
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In questi giorni ho per le mani un trattore da frutteto da sottoporre ad alcune prove in pista (handling, consumi, vibrazioni, rumorosità e cose simili). Si tratta di un mezzo interamente made in Italy, di un costruttore che non nomino ma che è abbastanza noto nel settore dei piccoli trattori. Beh, posso dire che per fare un trattore peggio di così bisogna far ubriacare un team di cinesi astemi . Motore (VM) bolso e rumoroso in maniera oscena (96 dB all'orecchio del conducente!!!!!), comandi in cabina che sembrano messi per dispetto, assemblaggio fatto letteralmente col culo...roba che la scritta "made in Italy" sul cofano sarebbe da nascondere per carità di patria. E tutti, dico tutti i mezzi italici che ho provato sono su quella tacca. Ma possibile che con tutti gli ingegneri che ci sono in giro non se ne trovi uno, dico uno che abbia la minima idea di come va messo insieme un trattore? E poi dice che gli agricoli comprano Fendt e John Deere....

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confermo, ero presente pure io alla chiaccherata con il venditore, i kubota grandi se mantengono ciò che hanno seminato con i modelli piccoli promettono molto bene, hanno tecnologie molto futuristiche e promettenti, basti ricordare che per primi sono riusciti a dieselizzare motori molto piccoli di cilindrata con un loro particolare brevetto della loro particolare testata e sistema di stratificazione dell'iniezione, il tutto parecchi anni prima dell'avvento del comon rail, erano riusciti ad ottenere risultati molto simili solo con sistemi di iniezione tradizionali.La longevità di funzionamento dei piccoli kubota montati su microcar gruppi frigoriferi veicolari è una testimonianza circolante della onestà dei loro prodotti.
Conquistare una buona fetta di mercato per i jappi non sarebbe poi così difficile perchè, almeno dalle mie parti, molti agricoli utilizzano pick up Mitsubishi, Nissan e Toyota.

Su piccole attrezzature sono già leader grazie ai motori Honda che equipaggiano pressoché ogni attrezzo.
Sul discorso mezzi agricoli il problema non è tanto la qualità dei prodotti ad essere dubitata quanto il fatto che non ci sono venditori disposti a scommettere seriamente sui prodotti Jap medio grandi. Se vi guardate in giro vedrete che la maggior parte offrono i prodotti che qui abbiamo citato.
D'altra parte si parla di mezzi di lavoro che se devi acquistarli cosa fai ..... vai alla rivendita e cosa trovi? In negozio i soliti modelli, poi da catalogo te ne possono proporre altri. Quale acquisti? Quello in vendita (magari già disponibile e scontato) o quello da ordinare e a prezzo pieno?
Si è vero. Quello che li penalizza ancora è la scarsa offerta di trattori (ho dato un occhiata al sito e mi pare che ci siano 3 modelli) soprattutto sopra i 100 CV. Difficilmente i venditori già sul mercato sono disponibili a puntare su un marchio che non ha molto da offrire a breve termine.
Ormai quassù si vendono moltissimi trattori sopra i 100 cavalli (penso il 70% del mercato).
E su quel segmento credo si facciano i guadagni più grossi.
Comunque, almeno presso il mercato cui mi riferisco, le aziende hanno trovato grosse soddisfazioni anche con mezzi di minor potenza (sui 70 cv). E' anche vero che non possedendo grosse estensioni pianeggianti è difficile optare per trattori troppo grossi .... perfino i boscaioli devono "accontentarsi".

poveri jap costruiscono cose che gli altri si sognano di notte e - destino cinico e baro - morire se riescono a venderle... :rolleyes:
per un motivo o per l'altro..o è lo yen o è lo tsunami o manca la rete commeciale o la nave è andata a fondo rimangon sempre là
Oddio poveri....nel settore agricoltura e giardinaggio se non sono i primi poco ci manca.
Su mezzi per agricoltura estensiva latitano ma credo che dipenda molto dalla struttura del loro mercato interno.
Anche gli italiani per molti anni hanno avuto difficolta e le hanno tuttora nel settore dei trattori ad alta potenza.
Gli americani erano e sono molto più avanti. Oggi ci sono pure gli anglo/scandinavo/teutoni (gruppo Agco) che producono delle macchine davvero eccellenti.
 
G5 ha scritto:
zero c. ha scritto:
G5 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
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In questi giorni ho per le mani un trattore da frutteto da sottoporre ad alcune prove in pista (handling, consumi, vibrazioni, rumorosità e cose simili). Si tratta di un mezzo interamente made in Italy, di un costruttore che non nomino ma che è abbastanza noto nel settore dei piccoli trattori. Beh, posso dire che per fare un trattore peggio di così bisogna far ubriacare un team di cinesi astemi . Motore (VM) bolso e rumoroso in maniera oscena (96 dB all'orecchio del conducente!!!!!), comandi in cabina che sembrano messi per dispetto, assemblaggio fatto letteralmente col culo...roba che la scritta "made in Italy" sul cofano sarebbe da nascondere per carità di patria. E tutti, dico tutti i mezzi italici che ho provato sono su quella tacca. Ma possibile che con tutti gli ingegneri che ci sono in giro non se ne trovi uno, dico uno che abbia la minima idea di come va messo insieme un trattore? E poi dice che gli agricoli comprano Fendt e John Deere....

http://www.kubota.com/

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Posso prendermi la licenza di Kubotarti? :D

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confermo, ero presente pure io alla chiaccherata con il venditore, i kubota grandi se mantengono ciò che hanno seminato con i modelli piccoli promettono molto bene, hanno tecnologie molto futuristiche e promettenti, basti ricordare che per primi sono riusciti a dieselizzare motori molto piccoli di cilindrata con un loro particolare brevetto della loro particolare testata e sistema di stratificazione dell'iniezione, il tutto parecchi anni prima dell'avvento del comon rail, erano riusciti ad ottenere risultati molto simili solo con sistemi di iniezione tradizionali.La longevità di funzionamento dei piccoli kubota montati su microcar gruppi frigoriferi veicolari è una testimonianza circolante della onestà dei loro prodotti.
Conquistare una buona fetta di mercato per i jappi non sarebbe poi così difficile perchè, almeno dalle mie parti, molti agricoli utilizzano pick up Mitsubishi, Nissan e Toyota.

Su piccole attrezzature sono già leader grazie ai motori Honda che equipaggiano pressoché ogni attrezzo.
Sul discorso mezzi agricoli il problema non è tanto la qualità dei prodotti ad essere dubitata quanto il fatto che non ci sono venditori disposti a scommettere seriamente sui prodotti Jap medio grandi. Se vi guardate in giro vedrete che la maggior parte offrono i prodotti che qui abbiamo citato.
D'altra parte si parla di mezzi di lavoro che se devi acquistarli cosa fai ..... vai alla rivendita e cosa trovi? In negozio i soliti modelli, poi da catalogo te ne possono proporre altri. Quale acquisti? Quello in vendita (magari già disponibile e scontato) o quello da ordinare e a prezzo pieno?
Si è vero. Quello che li penalizza ancora è la scarsa offerta di trattori (ho dato un occhiata al sito e mi pare che ci siano 3 modelli) soprattutto sopra i 100 CV. Difficilmente i venditori già sul mercato sono disponibili a puntare su un marchio che non ha molto da offrire a breve termine.
Ormai quassù si vendono moltissimi trattori sopra i 100 cavalli (penso il 70% del mercato).
E su quel segmento credo si facciano i guadagni più grossi.
Comunque, almeno presso il mercato cui mi riferisco, le aziende hanno trovato grosse soddisfazioni anche con mezzi di minor potenza (sui 70 cv). E' anche vero che non possedendo grosse estensioni pianeggianti è difficile optare per trattori troppo grossi .... perfino i boscaioli devono "accontentarsi".

poveri jap costruiscono cose che gli altri si sognano di notte e - destino cinico e baro - morire se riescono a venderle... :rolleyes:
per un motivo o per l'altro..o è lo yen o è lo tsunami o manca la rete commeciale o la nave è andata a fondo rimangon sempre là

Vero, ma in quello c'è anche po' di loro responsabilità quando decidono che i loro prodotti devono vendersi da soli e non tramite marketing asfissiante.
La regola è la medesima delle macchine. Quel che diceva l'Avvocato era proprio questo ... sono i prodotti migliori ma fan di tutto per non venderle e, aggiungo io, per nnon venderle sono comunque leader mondiali in molti settori.

molto bene. è il Bushido :D
un giorno che le teste von Marzipan sono dal meccanico affrontiamo l'argomento...che ne dici? :D
e anche del perchè i coreani hanno un'ottica molto piu levantina ma che con gente come gli italiani funziona meglio
 
Corazon Habanero ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
In questi giorni ho per le mani un trattore da frutteto da sottoporre ad alcune prove in pista (handling, consumi, vibrazioni, rumorosità e cose simili). Si tratta di un mezzo interamente made in Italy, di un costruttore che non nomino ma che è abbastanza noto nel settore dei piccoli trattori. Beh, posso dire che per fare un trattore peggio di così bisogna far ubriacare un team di cinesi astemi . Motore (VM) bolso e rumoroso in maniera oscena (96 dB all'orecchio del conducente!!!!!), comandi in cabina che sembrano messi per dispetto, assemblaggio fatto letteralmente col culo...roba che la scritta "made in Italy" sul cofano sarebbe da nascondere per carità di patria. E tutti, dico tutti i mezzi italici che ho provato sono su quella tacca. Ma possibile che con tutti gli ingegneri che ci sono in giro non se ne trovi uno, dico uno che abbia la minima idea di come va messo insieme un trattore? E poi dice che gli agricoli comprano Fendt e John Deere....
CNH e Same vanno ancora per la maggiore tra i medio piccoli. Sui grandi, beh, non c'è storia. Il gruppo AGCO è due spanne sopra gli altri IMHO.
JD aveva grossi problemi con il sollevatore che, a detta di un mio amico produttore di aratri, era fatto letteralmente con le terga. Vedo molti Claas sui quali però sento opinioni contrastanti.
Se prendiamo i gruppi italiani CNH adotta anche nel settore macchine agricole la metodologia tanto cara al ramo auto: investimenti al minimo ed eventualmente qualche acquisizione (Steyr su tutte) per rimettersi in linea con la concorrenza. Alla lunga rischi di rimanere indietro.
SAME con l'acquisizione degli altri crucchi verdi penso abbia potuto migliorare ma non so perchè di trattori di Treviglio dalle mie parti se ne vendono pochini.
Poi c'è la Landini....che se non sbaglio fa parte di un gruppo più grande.
Insomma, nonostante CNH sia il secondo o terzo gruppo al mondo, a livello qualitativo deve rincorrere.
Kubota, dalle mie parti, si sta affacciando adesso ma ancora non se ne vedono.
Scusami Agri se mi sono dilungato ma ho una certa conoscenza del settore pure io :D
same deutz fahr ha in listino trattori da oltre 300 cv, se non erro, e va oltre i "medi", come anche cnh che col quadtrac 600 ep attiva a 607, steyr ha una buona esperienza sui cvt da portare a corredo di cnh. Caso mai kubota, nel nostro paese, non va oltre un 108 ed un 130 cv, oltre a non avere isodiametrici e trasmissioni continue. Anche shibaura ed iseki sono a livello di giardinaggio professionale.
 
a_gricolo ha scritto:
In questi giorni ho per le mani un trattore da frutteto da sottoporre ad alcune prove in pista (handling, consumi, vibrazioni, rumorosità e cose simili). Si tratta di un mezzo interamente made in Italy, di un costruttore che non nomino ma che è abbastanza noto nel settore dei piccoli trattori. Beh, posso dire che per fare un trattore peggio di così bisogna far ubriacare un team di cinesi astemi . Motore (VM) bolso e rumoroso in maniera oscena (96 dB all'orecchio del conducente!!!!!), comandi in cabina che sembrano messi per dispetto, assemblaggio fatto letteralmente col culo...roba che la scritta "made in Italy" sul cofano sarebbe da nascondere per carità di patria. E tutti, dico tutti i mezzi italici che ho provato sono su quella tacca. Ma possibile che con tutti gli ingegneri che ci sono in giro non se ne trovi uno, dico uno che abbia la minima idea di come va messo insieme un trattore? E poi dice che gli agricoli comprano Fendt e John Deere....
fino a qualche tempo fa (non so se le cose siano cambiate) i JD più piccoli non venivano prodotti dalla Carraro?
qualche anno addietro tanto di parlava bene dei modelli più grandi, tanto si parlava male di quelli piccoli.. che infatti non avevano un gran mercato in Italia
 
G5 ha scritto:
Non credo sia un problema di ingegneri che non sanno mettere assieme un trattore. Credo sia un problema di risorse che le aziende investono nel settore agricolo. .

Io invece credo che sia proprio così. Perchè la stessa leva di innesto della PTO, metterla in mezzo ai coglioni o farla passare venti centimetri più in là, in sede di progettazione è la stessa cosa, è solo questione di saper prevedere che se la metti in quella posizione ti ammacca il ginocchio. Come pure mettere la batteria sotto un coperchio imbullonato che bisogna togliere per accedere al filtro del gasolio, o ancora mettere i distributori idraulici centrali addossati al cofano e sotto un cassellotto in plastica che impedisce fisicamente di innestare le testine. Qui non si tratta di risorse, si tratta solo di progettisti che non sanno cosa stanno progettando.

PS: sì, è Goldoni. Ma poteva essere anche BCS o Carraro, sono fatti (da culo) allo stesso modo.
 
moogpsycho ha scritto:
]
fino a qualche tempo fa (non so se le cose siano cambiate) i JD più piccoli non venivano prodotti dalla Carraro?
qualche anno addietro tanto di parlava bene dei modelli più grandi, tanto si parlava male di quelli piccoli.. che infatti non avevano un gran mercato in Italia

E' ancora così, infatti di JD hanno solo il colore
 
a_gricolo ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
]
fino a qualche tempo fa (non so se le cose siano cambiate) i JD più piccoli non venivano prodotti dalla Carraro?
qualche anno addietro tanto di parlava bene dei modelli più grandi, tanto si parlava male di quelli piccoli.. che infatti non avevano un gran mercato in Italia

E' ancora così, infatti di JD hanno solo il colore
da carraro agritalia, che non è la antonio carraro che produce il tigrone.
 
wartsila ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
In questi giorni ho per le mani un trattore da frutteto da sottoporre ad alcune prove in pista (handling, consumi, vibrazioni, rumorosità e cose simili). Si tratta di un mezzo interamente made in Italy, di un costruttore che non nomino ma che è abbastanza noto nel settore dei piccoli trattori. Beh, posso dire che per fare un trattore peggio di così bisogna far ubriacare un team di cinesi astemi . Motore (VM) bolso e rumoroso in maniera oscena (96 dB all'orecchio del conducente!!!!!), comandi in cabina che sembrano messi per dispetto, assemblaggio fatto letteralmente col culo...roba che la scritta "made in Italy" sul cofano sarebbe da nascondere per carità di patria. E tutti, dico tutti i mezzi italici che ho provato sono su quella tacca. Ma possibile che con tutti gli ingegneri che ci sono in giro non se ne trovi uno, dico uno che abbia la minima idea di come va messo insieme un trattore? E poi dice che gli agricoli comprano Fendt e John Deere....
CNH e Same vanno ancora per la maggiore tra i medio piccoli. Sui grandi, beh, non c'è storia. Il gruppo AGCO è due spanne sopra gli altri IMHO.
JD aveva grossi problemi con il sollevatore che, a detta di un mio amico produttore di aratri, era fatto letteralmente con le terga. Vedo molti Claas sui quali però sento opinioni contrastanti.
Se prendiamo i gruppi italiani CNH adotta anche nel settore macchine agricole la metodologia tanto cara al ramo auto: investimenti al minimo ed eventualmente qualche acquisizione (Steyr su tutte) per rimettersi in linea con la concorrenza. Alla lunga rischi di rimanere indietro.
SAME con l'acquisizione degli altri crucchi verdi penso abbia potuto migliorare ma non so perchè di trattori di Treviglio dalle mie parti se ne vendono pochini.
Poi c'è la Landini....che se non sbaglio fa parte di un gruppo più grande.
Insomma, nonostante CNH sia il secondo o terzo gruppo al mondo, a livello qualitativo deve rincorrere.
Kubota, dalle mie parti, si sta affacciando adesso ma ancora non se ne vedono.
Scusami Agri se mi sono dilungato ma ho una certa conoscenza del settore pure io :D
same deutz fahr ha in listino trattori da oltre 300 cv, se non erro, e va oltre i "medi", come anche cnh che col quadtrac 600 ep attiva a 607, steyr ha una buona esperienza sui cvt da portare a corredo di cnh. Caso mai kubota, nel nostro paese, non va oltre un 108 ed un 130 cv, oltre a non avere isodiametrici e trasmissioni continue. Anche shibaura ed iseki sono a livello di giardinaggio professionale.
Io parlavo di vendite.
Sui trattori oltre i 180 cv è di gran lunga prima la Fendt, seguita da JD. Poi c'è un modello Case ed uno NH.
Nei segmenti inferiori, invece, gli italiani dominano.
 
a_gricolo ha scritto:
G5 ha scritto:
Non credo sia un problema di ingegneri che non sanno mettere assieme un trattore. Credo sia un problema di risorse che le aziende investono nel settore agricolo. .

Io invece credo che sia proprio così. Perchè la stessa leva di innesto della PTO, metterla in mezzo ai coglioni o farla passare venti centimetri più in là, in sede di progettazione è la stessa cosa, è solo questione di saper prevedere che se la metti in quella posizione ti ammacca il ginocchio. Come pure mettere la batteria sotto un coperchio imbullonato che bisogna togliere per accedere al filtro del gasolio, o ancora mettere i distributori idraulici centrali addossati al cofano e sotto un cassellotto in plastica che impedisce fisicamente di innestare le testine. Qui non si tratta di risorse, si tratta solo di progettisti che non sanno cosa stanno progettando.

PS: sì, è Goldoni. Ma poteva essere anche BCS o Carraro, sono fatti (da culo) allo stesso modo.
. . . spero che non sia il nuovo ronin!
 
Corazon Habanero ha scritto:
CNH e Same vanno ancora per la maggiore tra i medio piccoli. Sui grandi, beh, non c'è storia. Il gruppo AGCO è due spanne sopra gli altri IMHO.
JD aveva grossi problemi con il sollevatore che, a detta di un mio amico produttore di aratri, era fatto letteralmente con le terga. Vedo molti Claas sui quali però sento opinioni contrastanti.
Se prendiamo i gruppi italiani CNH adotta anche nel settore macchine agricole la metodologia tanto cara al ramo auto: investimenti al minimo ed eventualmente qualche acquisizione (Steyr su tutte) per rimettersi in linea con la concorrenza. Alla lunga rischi di rimanere indietro.
SAME con l'acquisizione degli altri crucchi verdi penso abbia potuto migliorare ma non so perchè di trattori di Treviglio dalle mie parti se ne vendono pochini.
Poi c'è la Landini....che se non sbaglio fa parte di un gruppo più grande.
Insomma, nonostante CNH sia il secondo o terzo gruppo al mondo, a livello qualitativo deve rincorrere.
Kubota, dalle mie parti, si sta affacciando adesso ma ancora non se ne vedono.
Scusami Agri se mi sono dilungato ma ho una certa conoscenza del settore pure io :D

Vedo e apprezzo ;)
Giusta analisi. Aggiungo che IMHO John Deere è una buona macchina, migliore di altre ma non la migliore (che è e rimane verde, ma più chiaro.... )
Same e consociate bianche e verdi è tutto sommato discreta, ma siamo lontani dai vertici.
Landini è meglio che non ne parliamo, credo che un cinese ubriaco lo farebbe meglio.
Kubota.....poca roba. Si cominciano a vedere mezzi coreani (Kioti). Li devo ancora vedere da vicino, ma parlavo ieri con un collega e mi diceva che per quel tipo di target sono validi.
 
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