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Foxconn, la multinazionale cino-taiwanese che assemblea gli Ipad della Apple, fornisce schede madri a Dell e Hewlett-Packard, realizza i componenti in plastica di Nintendo e Nokia, è un campo di lavoro: gli operai fanno turni da 14 ore al giorno, guadagnano poco e subiscono maltrattamenti fisici.
Di tanto in tanto qualcuno non regge e si toglie la vita. La denuncia è arrivata per posta, l'11 ottobre, con una lettera aperta firmata dai ricercatori di 20 università di Hong Kong e Taiwan e indirizzata a Terry Gou, l?industriale taiwanese proprietario dell?azienda. Gli studiosi, che nei mesi scorsi sono riusciti a entrare in 12 fabbriche della compagnia e a intervistare 1800 dipendenti, hanno infatti invitato Gou a «rispettare i diritti dei lavoratori e assumersi le responsabilità sociali dell'azienda».
17 tentativi di suicidio nel 2010
La multinazionale che dà lavoro a 1,3 milioni di persone e fattura 27 miliardi di dollari, è diventata tristemente famosa per il numero di suicidi tra i dipendenti. Da inizio anno, 17 persone hanno tentato di ammazzarsi, 13 ci sono riuscite (l'ultima si è tolta la vita il 5 agosto scorso), alcune delle quali gettandosi direttamente dai piani alti degli edifici della compagnia. A maggio scorso i vertici di Foxconn avevano addirittura fatto montare delle reti elastiche per impedire agli operai di morire nell?impatto al suolo e chiamato alcuni monaci buddisti per sollevare l'umore in azienda.
Dalle rilevazioni dei ricercatori è emerso che i dipendenti sono costretti a straordinari tra le 80 e le 100 ore al mese, specialmente la notte. Gli aumenti tanto pubblicizzati dalla multinazionale corrispondono a un aumento del 9% in busta paga e alla perdita dei benefici e bonus. Alcuni operai intervistati hanno lamentato intrusioni nella privacy da parte dei manager, e il 16% sarebbe stato maltrattato fisicamente. Infine l?azienda non ha sottoposto i dipendenti che hanno a che fare con materiali chimici potenzialmente tossici ai periodici controlli sanitari.
In azienda continuano i soprusi
Dove si produce uno degli oggetti icona del 21esimo secolo, l'Ipad, continuano quindi i reati. Nonostante le denunce degli osservatori internazionali e i tentativi da parte dei vertici dell'azienda di abbassare i toni delle polemiche attraverso una serie di iniziative per «sollevare il morale» dei dipendenti.
Il 18 agosto scorso, qualche giorno dopo il 13esimo suicidio del 2010, è stata organizzata un mega festa anti-suicidio in diverse filiali del gruppo nella Repubblica popolare cinese e a Hong Kong, a cui hanno partecipato 800 mila dipendenti. In quell'occasione gli operai si sono presentati indossando pantaloni e magliette rosa confetto con scritto: "Amiamo Foxconn", tenendo tra le mani un cuscino a forma di cuore rosso. Altri operai sono arrivati all'evento con cartelli che recitavano: "Amo me, amo te, amo Terry", ovvero Terry Gou. Il capo.
Di tanto in tanto qualcuno non regge e si toglie la vita. La denuncia è arrivata per posta, l'11 ottobre, con una lettera aperta firmata dai ricercatori di 20 università di Hong Kong e Taiwan e indirizzata a Terry Gou, l?industriale taiwanese proprietario dell?azienda. Gli studiosi, che nei mesi scorsi sono riusciti a entrare in 12 fabbriche della compagnia e a intervistare 1800 dipendenti, hanno infatti invitato Gou a «rispettare i diritti dei lavoratori e assumersi le responsabilità sociali dell'azienda».
17 tentativi di suicidio nel 2010
La multinazionale che dà lavoro a 1,3 milioni di persone e fattura 27 miliardi di dollari, è diventata tristemente famosa per il numero di suicidi tra i dipendenti. Da inizio anno, 17 persone hanno tentato di ammazzarsi, 13 ci sono riuscite (l'ultima si è tolta la vita il 5 agosto scorso), alcune delle quali gettandosi direttamente dai piani alti degli edifici della compagnia. A maggio scorso i vertici di Foxconn avevano addirittura fatto montare delle reti elastiche per impedire agli operai di morire nell?impatto al suolo e chiamato alcuni monaci buddisti per sollevare l'umore in azienda.
Dalle rilevazioni dei ricercatori è emerso che i dipendenti sono costretti a straordinari tra le 80 e le 100 ore al mese, specialmente la notte. Gli aumenti tanto pubblicizzati dalla multinazionale corrispondono a un aumento del 9% in busta paga e alla perdita dei benefici e bonus. Alcuni operai intervistati hanno lamentato intrusioni nella privacy da parte dei manager, e il 16% sarebbe stato maltrattato fisicamente. Infine l?azienda non ha sottoposto i dipendenti che hanno a che fare con materiali chimici potenzialmente tossici ai periodici controlli sanitari.
In azienda continuano i soprusi
Dove si produce uno degli oggetti icona del 21esimo secolo, l'Ipad, continuano quindi i reati. Nonostante le denunce degli osservatori internazionali e i tentativi da parte dei vertici dell'azienda di abbassare i toni delle polemiche attraverso una serie di iniziative per «sollevare il morale» dei dipendenti.
Il 18 agosto scorso, qualche giorno dopo il 13esimo suicidio del 2010, è stata organizzata un mega festa anti-suicidio in diverse filiali del gruppo nella Repubblica popolare cinese e a Hong Kong, a cui hanno partecipato 800 mila dipendenti. In quell'occasione gli operai si sono presentati indossando pantaloni e magliette rosa confetto con scritto: "Amiamo Foxconn", tenendo tra le mani un cuscino a forma di cuore rosso. Altri operai sono arrivati all'evento con cartelli che recitavano: "Amo me, amo te, amo Terry", ovvero Terry Gou. Il capo.