<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ma quale Saviano... Aveva gia' detto tutto lui... | Il Forum di Quattroruote

Ma quale Saviano... Aveva gia' detto tutto lui...

Io mi chiamo Pasquale Cafiero
e son brigadiere del carcere oinè
io mi chiamo Cafiero Pasquale
sto a Poggio Reale dal ?53

e al centesimo catenaccio
alla sera mi sento uno straccio
per fortuna che al braccio speciale
c?è un uomo geniale che parla co? me

Tutto il giorno con quattro infamoni
briganti, papponi, cornuti e lacchè
tutte l?ore cò ?sta fetenzia
che sputa minaccia e s?à piglia cò me

ma alla fine m?assetto papale
mi sbottono e mi leggo ?o giornale
mi consiglio con don Raffae?
mi spiega che penso e bevimm?ò cafè

A che bell?ò cafè
pure in carcere ?o sanno fa
co? à ricetta ch?à Ciccirinella
compagno di cella
ci ha dato mammà

Prima pagina venti notizie
ventuno ingiustizie e lo Stato che fa
si costerna, s?indigna, s?impegna
poi getta la spugna con gran dignità
mi scervello e mi asciugo la fronte
per fortuna c?è chi mi risponde
a quell?uomo sceltissimo immenso
io chiedo consenso a don Raffaè

Un galantuomo che tiene sei figli
ha chiesto una casa e ci danno consigli
mentre ?o assessore che Dio lo perdoni
?ndrento a ?e roullotte ci tiene i visoni
voi vi basta una mossa una voce
c?ha ?sto Cristo ci levano ?a croce
con rispetto s?è fatto le tre
volite ?a spremuta o volite ?o cafè

A che bell?ò cafè
pure in carcere ?o sanno fa
co? à ricetta ch?à Ciccirinella
compagno di cella
ci ha dato mammà

A che bell?ò cafè
pure in carcere ?o sanno fa
co? à ricetta ch?à Ciccirinella
compagno di cella
ci ha dato mammà

Qui ci stà l?inflazione, la svalutazione
e la borsa ce l?ha chi ce l?ha
io non tengo compendio che chillo stipendio
e un ambo se sogno ?a papà
aggiungete mia figlia Innocenza
vuo? marito non tiene pazienza
non chiedo la grazia pe? me
vi faccio la barba o la fate da sé

Voi tenete un cappotto cammello
che al maxi processo eravate ?o chiù bello
un vestito gessato marrone
così ci è sembrato alla televisione
pe? ?ste nozze vi prego Eccellenza
mi prestasse pe? fare presenza
io già tengo le scarpe e ?o gillè
gradite ?o Campari o volite ?o cafè

A che bell?ò cafè
pure in carcere ?o sanno fa
co? à ricetta ch?à Ciccirinella
compagno di cella
ci ha dato mammà

A che bell?ò cafè
pure in carcere ?o sanno fa
co? à ricetta ch?à Ciccirinella
compagno di cella
ci ha dato mammà

Qui non c?è più decoro le carceri d?oro
ma chi l?ha mi viste chissà
chiste so? fatiscienti pe? chisto i fetienti
se tengono l?immunità

don Raffaè voi politicamente
io ve lo giuro sarebbe ?no santo
ma ?ca dinto voi state a pagà
e fora chiss?atre se stanno a spassà

A proposito tengo ?no frate
che da quindici anni sta disoccupato
chill?ha fatto quaranta concorsi
novanta domande e duecento ricorsi
voi che date conforto e lavoro
Eminenza vi bacio v?imploro
chillo duorme co? mamma e co? me
che crema d?Arabia ch?è chisto cafè


Solo che lui non strombazzava per un partito e quindi non faceva clamore...
Anche perche' sapeva bene che


certo bisogna farne di strada
Da una ginnastica d'obbedienza
Fino ad un gesto molto piu' umano,
Che ti dia il senso della violenza
Pero' bisogna farne altrettanta
Per diventare cosi' coglioni
Da non riuscire piu' a capire
Che non ci sono poteri buoni

 
Quando ci si pone di fronte ad una questione penso che solo un invasato può scartarla o accettarla in base che a chi la pone. Mi piace guardare la questione e non chi la espone. Le persone passano ma le questioni restano.
 
Premesso che non sono io il "punitore"...quello che da la stellina, mi chiedo come si possa confrontare Fabrizio De Andre e Roberto Saviano? L'opera immortale di Fabrizio De Andrè è la vita di un genio che ha saputo formidabilmente raccontare ogni tipica debolezza umana, l'amore sacro e l'amor profano e tanti altri aspetti della vita, come nessun altro. Roberto Saviano è lo scrittore che ha svelato qual è la realtà economica, politica e della malavita organizzata della sua terra, anche in base alla sua personale esperienza. Vive sotto scorta perchè condannato a morte. Non basta?
Allora come puoi paragonarli?
 
G5 ha scritto:
Quando ci si pone di fronte ad una questione penso che solo un invasato può scartarla o accettarla in base che a chi la pone. Mi piace guardare la questione e non chi la espone. Le persone passano ma le questioni restano.

Tu parli di scartare o accettare. Non io.
Io ho fatto una considerazione, citando due pezzi di poesia che vogliono invitare a riflettere, senza necessariamente condizionare il discorso con il mio punto di vista che volevo tenere da parte per un po'.
Se uno vuole riflettere, riflettera'. Se uno vuole fermarsi superficialmente alla lettera del testo, o ridurre tutto come al solito a un assolutistico bianco e nero da "se non sei con noi sei contro di noi", anche quello e' un modo di pensare e un modo di esprimere il proprio punto di vista.

Uno degli aspetti della riflessione, o almeno del mio punto di vista in merito (ne parlo gia' che hai citato gli invasati) riguarda proprio l'"invasamento" (anche se sarebbe piu' corretto dire "condizionamento") di chi balza su a gran levata di scudi per riflesso condizionato ogni volta che si cita Saviano non dico criticandolo, ma anche solo senza associarlo a peana di lode sperticata.
E si' che, se sicuramente Saviano ha detto e fatto diverse cose buone (MOLTO buone) e giuste, c'e' anche molto di criticabile a riguardo, specie ultimamente.
 
darunia ha scritto:
Premesso che non sono io il "punitore"...quello che da la stellina, mi chiedo come si possa confrontare Fabrizio De Andre e Roberto Saviano? L'opera immortale di Fabrizio De Andrè è la vita di un genio che ha saputo formidabilmente raccontare ogni tipica debolezza umana, l'amore sacro e l'amor profano e tanti altri aspetti della vita, come nessun altro. Roberto Saviano è lo scrittore che ha svelato qual è la realtà economica, politica e della malavita organizzata della sua terra, anche in base alla sua personale esperienza. Vive sotto scorta perchè condannato a morte. Non basta?
Allora come puoi paragonarli?

Si puo' eccome. E con diversi perche'. Ma purtroppo questi post evidenziano come sia impossibile discutere in modo obiettivo e civile della questione, dato che c'e' appunto una sindrome da "invasati" che fa si' che chiunque sollevi anche il minimo dubbio o il piu' pacato dei "pero'" viene trattato alla stregua di un eretico da bruciare sul rogo.
 
99octane ha scritto:
G5 ha scritto:
Quando ci si pone di fronte ad una questione penso che solo un invasato può scartarla o accettarla in base che a chi la pone. Mi piace guardare la questione e non chi la espone. Le persone passano ma le questioni restano.

Tu parli di scartare o accettare. Non io.
Io ho fatto una considerazione, citando due pezzi di poesia che vogliono invitare a riflettere, senza necessariamente condizionare il discorso con il mio punto di vista che volevo tenere da parte per un po'.
Se uno vuole riflettere, riflettera'. Se uno vuole fermarsi superficialmente alla lettera del testo, o ridurre tutto come al solito a un assolutistico bianco e nero da "se non sei con noi sei contro di noi", anche quello e' un modo di pensare e un modo di esprimere il proprio punto di vista.

Uno degli aspetti della riflessione, o almeno del mio punto di vista in merito (ne parlo gia' che hai citato gli invasati) riguarda proprio l'"invasamento" (anche se sarebbe piu' corretto dire "condizionamento") di chi balza su a gran levata di scudi per riflesso condizionato ogni volta che si cita Saviano non dico criticandolo, ma anche solo senza associarlo a peana di lode sperticata.
E si' che, se sicuramente Saviano ha detto e fatto diverse cose buone (MOLTO buone) e giuste, c'e' anche molto di criticabile a riguardo, specie ultimamente.

Chi ha scritto questa considerazione?

"Solo che lui non strombazzava per un partito e quindi non faceva clamore..."

Ecco alla luce di questo come devo interpretare il tuo scritto?

A me Saviano piace poco, penso che la verità dei fatti non debba essere spettacolarizzata ma debba restare entro perimetri ben riconoscibili. MI sta' bene la denuncia ma dopo i fatti devono essere giudicati da chi di dovere.
 
99octane ha scritto:
darunia ha scritto:
Premesso che non sono io il "punitore"...quello che da la stellina, mi chiedo come si possa confrontare Fabrizio De Andre e Roberto Saviano? L'opera immortale di Fabrizio De Andrè è la vita di un genio che ha saputo formidabilmente raccontare ogni tipica debolezza umana, l'amore sacro e l'amor profano e tanti altri aspetti della vita, come nessun altro. Roberto Saviano è lo scrittore che ha svelato qual è la realtà economica, politica e della malavita organizzata della sua terra, anche in base alla sua personale esperienza. Vive sotto scorta perchè condannato a morte. Non basta?
Allora come puoi paragonarli?

Si puo' eccome. E con diversi perche'. Ma purtroppo questi post evidenziano come sia impossibile discutere in modo obiettivo e civile della questione, dato che c'e' appunto una sindrome da "invasati" che fa si' che chiunque sollevi anche il minimo dubbio o il piu' pacato dei "pero'" viene trattato alla stregua di un eretico da bruciare sul rogo.

Se non avessi cercato il confronto con Saviano (a tuo dire politicizzato) il tuo ragionamento sarebbe anche stato valido. Siccome però metti in luce De André per sminuire Saviano (quindi non per commentare gli italici comportamenti) per me la tua è una impostazione da invasato.
Rispetto alla questione che hai però voluto mettere sullo sfondo e trasformarla in secondaria non posso che concordare.
 
G5 ha scritto:
99octane ha scritto:
G5 ha scritto:
Quando ci si pone di fronte ad una questione penso che solo un invasato può scartarla o accettarla in base che a chi la pone. Mi piace guardare la questione e non chi la espone. Le persone passano ma le questioni restano.

Tu parli di scartare o accettare. Non io.
Io ho fatto una considerazione, citando due pezzi di poesia che vogliono invitare a riflettere, senza necessariamente condizionare il discorso con il mio punto di vista che volevo tenere da parte per un po'.
Se uno vuole riflettere, riflettera'. Se uno vuole fermarsi superficialmente alla lettera del testo, o ridurre tutto come al solito a un assolutistico bianco e nero da "se non sei con noi sei contro di noi", anche quello e' un modo di pensare e un modo di esprimere il proprio punto di vista.

Uno degli aspetti della riflessione, o almeno del mio punto di vista in merito (ne parlo gia' che hai citato gli invasati) riguarda proprio l'"invasamento" (anche se sarebbe piu' corretto dire "condizionamento") di chi balza su a gran levata di scudi per riflesso condizionato ogni volta che si cita Saviano non dico criticandolo, ma anche solo senza associarlo a peana di lode sperticata.
E si' che, se sicuramente Saviano ha detto e fatto diverse cose buone (MOLTO buone) e giuste, c'e' anche molto di criticabile a riguardo, specie ultimamente.

Chi ha scritto questa considerazione?

"Solo che lui non strombazzava per un partito e quindi non faceva clamore..."

Ecco alla luce di questo come devo interpretare il tuo scritto?

Come ti pare. Ma invece di domandarti cosa implico io, perche' non domandarsi cosa vuol dire questo fatto nel contesto generale?

A me Saviano piace poco, penso che la verità dei fatti non debba essere spettacolarizzata ma debba restare entro perimetri ben riconoscibili. MI sta' bene la denuncia ma dopo i fatti devono essere giudicati da chi di dovere.

Che e' una delle cose che intendevo (anche se ci sono dicerse chiavi di lettura).
Elaborando un attimo il discorso e andando un passo piu' in la', Saviano ha scelto, dopo esserrsi schierato apertamente contro la camorra (lodevole) di schierarsi apertamente da una certa parte politica (che non citero' non perche' non sappiamo tutti benissimo quale sia, ma perche' e' irrilevante): molto meno lodevole.
Perche'?
Perche' cosi' un discorso che dovrebbe essere assolutamente super partes e che avrebbe finalmente potuto rimanere tale e' stato ricondotto a quel teatrino di strumentalizzazioni che da sempre maschera le collusioni tra crimine organizzato d'alto livello e politica.
De Andre' per contro, con il suo pezzo si "limito'" a dare uno spaccato esatto e veritiero della stessa cosa senza volerne fare una questione di parti politiche ma lasciando ciascuno, di destra, centro o sinistra che fosse, a riflettere.

Ora: avrei potuto benissimo titolare il thread "Saviano, De Andre' e la mafia", titolo molto piu' "tranquillo". Troppo, perche' invece volevo provocare e dimostrare come certe figure in Italia vengano rese intoccabili da un'aura di santira' artefatta, e tanto piu' sono politicamente coinvolte tanto piu' e' vero.

E le risposte al thread sono la miglior dimostrazione di questo fatto.
 
G5 ha scritto:
99octane ha scritto:
darunia ha scritto:
Premesso che non sono io il "punitore"...quello che da la stellina, mi chiedo come si possa confrontare Fabrizio De Andre e Roberto Saviano? L'opera immortale di Fabrizio De Andrè è la vita di un genio che ha saputo formidabilmente raccontare ogni tipica debolezza umana, l'amore sacro e l'amor profano e tanti altri aspetti della vita, come nessun altro. Roberto Saviano è lo scrittore che ha svelato qual è la realtà economica, politica e della malavita organizzata della sua terra, anche in base alla sua personale esperienza. Vive sotto scorta perchè condannato a morte. Non basta?
Allora come puoi paragonarli?

Si puo' eccome. E con diversi perche'. Ma purtroppo questi post evidenziano come sia impossibile discutere in modo obiettivo e civile della questione, dato che c'e' appunto una sindrome da "invasati" che fa si' che chiunque sollevi anche il minimo dubbio o il piu' pacato dei "pero'" viene trattato alla stregua di un eretico da bruciare sul rogo.

Se non avessi cercato il confronto con Saviano (a tuo dire politicizzato) il tuo ragionamento sarebbe anche stato valido. Siccome però metti in luce De André per sminuire Saviano (quindi non per commentare gli italici comportamenti) per me la tua è una impostazione da invasato.
Rispetto alla questione che hai però voluto mettere sullo sfondo e trasformarla in secondaria non posso che concordare.

Non "a mio dire". A SUO dire, perche' certe cose le ha dette lui, non certo io. Certe prese di posizione politiche nette e senza mezzi termini le ha prese lui.

Lo "sminuire" e' una tua interpretazione. La mia e' una critica, basata su fatti ben specifici. Se ritieni che la cosa sminuisca Saviano, io non ne ho alcuna responsabilita'. Personalmente non trovo che "sminuisca" Saviano, ma solo che evidenzi quello che e' a mio parere stato un grosso passo falso.
Se poi intendi che, dicendo che Saviano non dovrebbe essere messo su un piedistallo d'avorio e venerato, lo voglio sminuire, allora si', mi dichiaro colpevolissimo.
 
Questo lo puo' sapere solo lui.
Io al massimo posso fare solo delle congetture.
E, a scanso di equivoci, se intendi dire che lo ha fatto perche' a sinistra sono onesti e si oppongono alle collusioni mafiose di Berlusconi... bhe, io ho una torre da vendere, a Pisa, e lui sarebbe davvero un bel frescone (cosa che non credo).

Una cosa sicura e' che in Italia chiunque raggiunga un certo livello di visibilita' e autorevolezza viene automaticamente cooptato dal sistema politico.
Poi, quale lato sia ha relativamente poca importanza.
Soprattutto perche' non esistono "lati", ma solo un'oligarchia al potere che trova utile dividere la popolazione con la pantomima di Dx vs Sx.
E se c'e' un pregio di Berlusconi (si', anche lui ne ha) e' che finalmente la maschera e' calata e il distacco di Fini ha reso chiaro come a qualsiasi nostro politico interessi solo il proprio potere, e come l'oligarchia si sia di fatto schierata uniformemente contro il "primus inter pares" (dove i pari sono loro, non certo noi miseri sudditi) che da troppo tempo si allarga troppo alla mangiatoia, minacciando di privarli sempre piu' della loro parte del banchetto che noi paghiamo.
Ma qui si divaga di brutto.

Tornando a Saviano, poco importa perche' si sia schierato, e perche' di qui e non di la'.
Anzi, non importa assolutamente niente, perche' il vero punto nodale, l'unica cosa che conta e' che la questione e' troppo importante per ridurla a una parte politica, cosa che poi presta il fianco (come ha fatto) alle solite pantomime di bisticcio inscenate per far finire in nulla tutto cio' che potrebbe cambiare le cose.
Saviano era riuscito a portare alla luce la questione e a rendere chiaro come fosse un problema di TUTTI gli italiani, a nord come a sud, a destra come a sinistra. A far risaltare l'importanza dell'universalita' del problema.
E aveva la possibilita' e l'influenza per mantenerla in risalto e al centro dell'attenzione indivisa e non soggetta a "distrazioni" degli italiani.
Invece cosi', poco importa perche' o percome, ha rovinato tutto, e si e' tornati al solito gioco delle tre tavolette della destra contro la sinistra e dei "buoni" contro i "cattivi", dove nessuno ha mai alcuna colpa, colpe che stan sempre tutte agli altri.
Ma intanto si mangia gomito a gomito.
:rolleyes:
 
99octane ha scritto:
Questo lo puo' sapere solo lui.
Io al massimo posso fare solo delle congetture.
E, a scanso di equivoci, se intendi dire che lo ha fatto perche' a sinistra sono onesti e si oppongono alle collusioni mafiose di Berlusconi... bhe, io ho una torre da vendere, a Pisa, e lui sarebbe davvero un bel frescone (cosa che non credo).

Una cosa sicura e' che in Italia chiunque raggiunga un certo livello di visibilita' e autorevolezza viene automaticamente cooptato dal sistema politico.
Poi, quale lato sia ha relativamente poca importanza.
Soprattutto perche' non esistono "lati", ma solo un'oligarchia al potere che trova utile dividere la popolazione con la pantomima di Dx vs Sx.
E se c'e' un pregio di Berlusconi (si', anche lui ne ha) e' che finalmente la maschera e' calata e il distacco di Fini ha reso chiaro come a qualsiasi nostro politico interessi solo il proprio potere, e come l'oligarchia si sia di fatto schierata uniformemente contro il "primus inter pares" (dove i pari sono loro, non certo noi miseri sudditi) che da troppo tempo si allarga troppo alla mangiatoia, minacciando di privarli sempre piu' della loro parte del banchetto che noi paghiamo.
Ma qui si divaga di brutto.

Tornando a Saviano, poco importa perche' si sia schierato, e perche' di qui e non di la'.
Anzi, non importa assolutamente niente, perche' il vero punto nodale, l'unica cosa che conta e' che la questione e' troppo importante per ridurla a una parte politica, cosa che poi presta il fianco (come ha fatto) alle solite pantomime di bisticcio inscenate per far finire in nulla tutto cio' che potrebbe cambiare le cose.
Saviano era riuscito a portare alla luce la questione e a rendere chiaro come fosse un problema di TUTTI gli italiani, a nord come a sud, a destra come a sinistra. A far risaltare l'importanza dell'universalita' del problema.
E aveva la possibilita' e l'influenza per mantenerla in risalto e al centro dell'attenzione indivisa e non soggetta a "distrazioni" degli italiani.
Invece cosi', poco importa perche' o percome, ha rovinato tutto, e si e' tornati al solito gioco delle tre tavolette della destra contro la sinistra e dei "buoni" contro i "cattivi", dove nessuno ha mai alcuna colpa, colpe che stan sempre tutte agli altri.
Ma intanto si mangia gomito a gomito.
:rolleyes:
Io penso che Berlusconi è semplicemnte odioso e non per la sua vita privata per cui lo posso pure biasimare (nei limiti della legalità, s'intende) ma per l'arroganza nell'usare il suo potere e la sua innata furbizia per sottomettere un po' tutti...e non sai quanto mi dia fastidio vedere i suoi seguaci urlare a squarciagola, sistematicamente, in ogni dove con la bava alla bocca per poter leccare il loro padrone prodigo di ricompense. E' evidente che quella parte politica ha seguito corsi approfonditi per seguire rigide norme di comportamento avendo come unico fine quello del lustro del prorpio padrone. Una specie di setta. Una macchina molto complessa e costosa. E guai a chi sgarra.
L'altra parte politica da questo punto di vista (solo questo) mi sembra ancora pervasa dalla pura ingenuità.
Mi illudo che Saviano stia facendo quello che fa anche per questi motivi.
Tuttavia sono d'accordo con quello che scrivi.
 
Io sono pienamente d'accordo con 99Octane. Intanto lo ringrazio per aver aperto un post che, anche se non era questa la sua principale intenzione, ha reso omaggio e ricordato quello che forse era il più grande cantautore-poeta italiano. Appena letta la prima riga del post ho acceso l'ipod e ho ascoltato questa canzone, che, nonostante sia bellissima, forse è offuscata dalle varie "bocca di rosa" e "il pescatore". Poi, è giusta anche l'osservazione che c'è una questione di cui si deve parlare, che è super partes e che non è giusto politicizzare perchè coinvolge, direttamente o indirettamente, tutti i cittadini. Due sono le cose che non condivido, però, con 99Octane. In primis, De Andrè, al contrario di quanto si dica, era schierato, eccome: in diverse intervise si è autodefinito anarchico;ciò non significasemplicementel non appoggiare una fazione piuttosto che l'altra, bensì ripudiare l'una e l'altra parte o, nel caso del cantautore, dissociarsi dal perbenismo che dilagava all'epoca, dai falsi costumi morali (come, magari, il deputato che vota per la chiusura delle case di tolleranza e poi di nascosto ne usufruisce o quello che vive nel peccato e poi la domenica fa la Comunione). In secundis, non sono d'accordo sul fatto ceh la cazone non fece scalpore: in realtà, tutte le canzoni di De Andrè lo facevano: egli (riagganciandomi al post scherzoso di 99Octane) non faceva come, ad esempio Battisti, le solite lagne d'amore, bensì parlava dei cosiddetti emarginati: briganti, prostitute, peccatori, tutti temi che all'epoca facevano scalpore, temi inusuali, un affronto ad una sorta di tabù. In particolare, Dan Raffaè alludeva esplicitamente al boss della camorra Raffaele Cutolo, il quale mandò al cantautore genovese una lettera di complimenti. La cosa critica è che la canzone è stata scritta 20 anni fa, e che ancora purtroppo, è di un'atutalità spaventosa: mentre la Canzone del Sole, ormai, è un, quasi ridicolo, ricordo dei tempi che furono (chi, oggi come oggi, si scandalizza davanti ad una ragazza che dice "sono una donna ormai"?), Don Raffaè potrebbe essere, cambiando il nome, scritta da chiunque anche adesso (sempre che ci sia qualcuno in grado di fare i tersti come quelli di De andrè...): camorra, disoccupazione, carceri d'oro per alcuni privilegiati, raccomandazioni...tutto di un'attualità incredibile. Purtroppo.
 

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