Gianni Mion, ex ad della holding dei Benetton Edizione ed ex consigliere di amministrazione di Aspi e della sua ex controllante, Atlantia, rilascia dichiarazioni scottanti al processo per il crollo del Ponte Morandi, del 14 agosto 2018 (43 morti). “Emerse che il Ponte aveva un difetto originario di progettazione e che era a rischio crollo. Chiesi se ci fosse qualcuno che certificasse la sicurezza e Riccardo Mollo (direttore generale di Aspi, ndr) mi rispose ‘Ce la autocertifichiamo’. Quella risposta mi terrorizzò... Castellucci (Giovanni, ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia), era presente e non disse nulla... Era un accentratore forsennato, si occupava di ogni dettaglio. Non dissi nulla. Era semplice: o si chiudeva o te lo certificava un esterno. Non ho fatto nulla, ed è il mio grande rammarico”.
Ammissione di responsabilità un po' tardiva...
ormai ottantenne non rischia più il carcere, Sarà stato sorteggiato dalla direzione?
A pensare male si fa peccato, ma ...
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