<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ma come fanno gli americani.... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Ma come fanno gli americani....

Luperto65 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
Monti è un economista eppure mi pare che dalla riunione di ieri non ha sbattuto i pugni,evidentemente è cosciente della situazione economica e della situazione industriale disastrosa.....
Probailmente consapevole che il suo governo ha perseguito la più becera tassazione sull'auto, come anche altri governi del passato. Un po' difficile fare lo spremitore di limoni e poi chiere al produttore di limoni perchè va a produrre altrove.
Un incontro inutile, di pura facciata, dal quale non è uscito un solo impegno concreto di nessuna delle parti.

Riguardo a Obama, il salvataggio dell'auto non è stato gratis per nulla, nel caso di Chrysler lo stato americano si è caricato i debiti e le eccedenze per due miliardi di dollari. Un fac-simile dell'operazione Alitalia (la fabbrica "nera" a carico dello stato). Poi c'è stato il finanziamento agevolato per il rilacio della parte "buona" di Chrysler che Marchionne ha raccolto e restituito anche prima del tempo perchè diventato più costoso dei tassi di mercato.
ESATTO
 
adesso il governo s'è preso carico di trovare una soluzione per favorire l'esportazione delle macchine,ma lo vedete che non hanno la minima intenzione di tenersi stretta la Fiat? non hanno contrattato degli aiuti economici per far riprendere le vendite delle macchine in Italia ma cercano di agevolare la Fiat a produrre qui le macchine da vendere in america,e noi italiani? continueremo a guardare le macchine nuove degli americani e a pagare tasse e accise salatissime.
 
Secondo me sei tu che non capisci me. Il problema della crisi italiana esiste, non é in discussione. Ma Fiat ha dato solo il colpo di grazia.

Ripeto la domanda: PERCHÉ Fiat riesce ad esportare le Ferrari in tutto il mondo, e le Fiat e le Alfa non le vogliono più nemmeno i quattro italiani del Canton Ticino, da ben prima della crisi attuale?

É vero che Monti, dopo aver spremuto il limone, non ha la faccia per chiedere a Marchionne come mai se ne va.

Ma gira anche la domanda: se avesse la coscienza più pulita, e quindi la credibilità per chiedere maggiori impegni, cosa potrebbe chiedere ad un incapace che non riesce a vendere un tubo nemmeno a chi, all' estero, é molto meno in crisi di noi?

C'é un'imprenditoria italiana che ancora sooravvive: é quella che riesce ad esportare. E Fiat non ne fa più parte da mo', e per demerito proprio.

A uno così daresti triliardi di soldi pubblici ( che non hai )? Punteresti i tuoi soldi su un cavallo morto? E cosa pensi ci faccia, ci si compra una corona di fiori?
 
ottovalvole ha scritto:
Come mai Fiat vende poco nel resto dell'europa? ma me lo spiegate qual'è il mercato europeo che ha il segno più nelle statistiche di vendita? ma li avete mai letti i numeri?
Però la situazione di Fiat in Europa, aggravata ovviamente dalla crisi, non era tanto rosea nemmeno quando i mercati andavano bene prima della crisi. Il gruppo Fiat ha sempre avuto grosse difficoltà a trovare appeal con i suoi prodotti a livello europeo, qualche motivo ci sarà no? Negli anni '80 Fiat aveva una quota europea di circa il 20%, ma dentro ci stava la quota italiana che era quasi al 60%. Oggi siamo al 30% in Italia e a poco più del 6% in Europa. Ergo, fuori dall'Italia Fiat ha avuto storicamente una scarsa capacità di penetrazione, e passano gli anni, cambia il management ma le debolezze restano. Purtroppo ora abbiamo anche perso una bella fetta di quota di mercato domestica, e quindi le rogne crescono. Aggiungiamoci la crisi... Ma, attenzione, il contesto crisi ha solo aggravato i problemi che già c'erano prima. Se non hai appeal in Europa il prblema resta il prodotto e le strategie di vendita.
 
il governo non ha capito che il settore auto non è solo la fabbrica Fiat ma tutto quello che ruota attorno alle auto,dai centri di stokkaggio alle concessionarie agli autoricambi ai centri assistenza ufficiali ai riparatori generici agli autoricambi fino agli autodemolitori,non ha capito che la fabbrica Fiat è solo una minima parte di tutto il mercato dell'auto e che questo mercato garantisce posti di lavoro ma anche un rientro in tasse. Quanta gente non riesce più a pagare il bollo? e tutte le concessionarie che chiudono? e tutta la benzina che si vende di meno? non sono tutti soldi in meno che entrano in cassa? e tutta sta gente licenziata che fa? dove va? come spende? NON SPENDE!!! e loro che fanno? dopo tutto questo blocco chiedono alla Fiat perchè non si vendono le macchine? magari gli aggiungono qualche altra tassa? e qualse soluzione scelgono? aiutare la Fiat a produrre in italia le macchine da vendere all'estero. E gli italiani che fanno? le concessionarie? continuano a vendere 4 scatole di latta che sono più tassate dello yacht? continuano a vendere quelle scatole che vanno a benzina o gasolio che costa più del vino? ecco perchè la gente si ubriaca sempre di più! perchè il vino costa meno del gasolio!!! e i camionisti come lavorano? e le assicurazioni? perchè non si danno loro una bella regolata visto che aumenta a dismisurala percentuale dei NON assicurati? Ma lo volete capire che la Fiat è una multinazionale che di suo gode di buona salute? ma lo volete capire che è il governo che non vuole che gli italiani comprano le macchine?
 
key-one ha scritto:
Come avrà fatto l'America di Obama a salvare la Crysler , senza rimetterci un dollaro e rimanere liberista però :?:

Non si potrebbe pensare ad un intervento simile per salvare gli stabilimenti Fiat in Italia ?

1) Aveva soldi da spendere: il rapporto deficit/Pil negli USA prima della crisi era attorno al 60%; attualmente dovrebbe (non ho dati aggiornati) essere attorno al 100% (che tradotto in valore assoluto è una cifra da spavento, considerato quanto è più grande il Pil degli USA rispetto a quello di tutti gli altri Paesi, Cina compresa). Quel che è stato aggiunto è stato speso per salvare banche e gruppi industriali.

2) Non si potrebbe, perchè non ci sono i soldi. E i soldi non ci sono perchè non si possono più stampare e perchè chi era disposto a prestarteli non lo è più (se non a tassi non sostenibili).

Tieni poi conto che la "ricetta americana" non è stata indolore per i lavoratori e da noi sarebbe culturalmente improponibile. Anche solo a parlarne scoppierebbe mezza rivoluzione.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
C'é un'imprenditoria italiana che ancora sooravvive: é quella che riesce ad esportare. E Fiat non ne fa più parte da mo', e per demerito proprio.

Non è vero che Fiat non riesce ad esportare: esporta la Freemont dal Messico; esporta la 500 e la Y dalla Polonia (e dal Messico); esporta il Doblò dalla Turchia (vabbè, non dico che esporta anche la Thema, il Voyager e la Flavia dal Canada perchè sarebbe troppo ;-)).
Fiat esporta eccome, solo che non esporta dall'Italia, salvo qualche Maserati e Ferrari.

:D
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Secondo me sei tu che non capisci me. Il problema della crisi italiana esiste, non é in discussione. Ma Fiat ha dato solo il colpo di grazia.

Ripeto la domanda: PERCHÉ Fiat riesce ad esportare le Ferrari in tutto il mondo, e le Fiat e le Alfa non le vogliono più nemmeno i quattro italiani del Canton Ticino, da ben prima della crisi attuale?

É vero che Monti, dopo aver spremuto il limone, non ha la faccia per chiedere a Marchionne come mai se ne va.

Ma gira anche la domanda: se avesse la coscienza più pulita, e quindi la credibilità per chiedere maggiori impegni, cosa potrebbe chiedere ad un incapace che non riesce a vendere un tubo nemmeno a chi, all' estero, é molto meno in crisi di noi?

C'é un'imprenditoria italiana che ancora sooravvive: é quella che riesce ad esportare. E Fiat non ne fa più parte da mo', e per demerito proprio.

A uno così daresti triliardi di soldi pubblici ( che non hai )? Punteresti i tuoi soldi su un cavallo morto? E cosa pensi ci faccia, ci si compra una corona di fiori?

Perchè da un lato abbiamo il più grande esempio di industria nazionale incapace di fare oggi impresa competitiva (prodotti validi in mercati di sostituzione, aggressività sui nuovi mercati emergenti) foraggiata da mezzo secolo, dall'altro lato chi ha foraggiato, uno Stato inefficiente e altrettanto incapace.... :evil:
 
ottovalvole ha scritto:
Obama ha fatto un prestito ma marchionne lo ha estinto prima possibile richedendo un prestito ad un istituto di credito privato con un tasso più basso,mentre gm e ford continuano a pagare le rate statali. È come se io chiedessi un prestito alla crias ma poi ne richiedo uno alla banca con un tasso piú basso e 60 di scadenza anzichè 20. Il problema non è il finanziamento alle industrie ma il non consumo,mancano i clienti,mancano i soldi per comprare qualsiasi cosa.

Questo non è vero in assoluto: non si può dire che mancano i soldi per comprare auto, se solo in Italia si vendono 1,4mln di pezzi.
E' facile dire che il quadro attuale non incoraggia gli investimenti, e questo spiega perchè l'azionista di riferimento di fiat non investe in nuovi prodotti.
Non si può però far finta di dimenticare che l'azionista di riferimento aveva già progettato di disimpegnarsi da fiat 10 anni fa, con l'accordo di cessione a GM, (poi naufragato), cioè ben prima della recente recessione.
Il sospetto che la gestione di fiat dimostri in realtà uno scarso interesse dell'azionista di riferimento al core business della fiat, al di là della congiuntura negativa, è fondato.
 
SZ. ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
Obama ha fatto un prestito ma marchionne lo ha estinto prima possibile richedendo un prestito ad un istituto di credito privato con un tasso più basso,mentre gm e ford continuano a pagare le rate statali. È come se io chiedessi un prestito alla crias ma poi ne richiedo uno alla banca con un tasso piú basso e 60 di scadenza anzichè 20. Il problema non è il finanziamento alle industrie ma il non consumo,mancano i clienti,mancano i soldi per comprare qualsiasi cosa.

Questo non è vero in assoluto: non si può dire che mancano i soldi per comprare auto, se solo in Italia si vendono 1,4mln di pezzi.
E' facile dire che il quadro attuale non incoraggia gli investimenti, e questo spiega perchè l'azionista di riferimento di fiat non investe in nuovi prodotti.
Non si può però far finta di dimenticare che l'azionista di riferimento aveva già progettato di disimpegnarsi da fiat 10 anni fa, con l'accordo di cessione a GM, (poi naufragato), cioè ben prima della recente recessione.
Il sospetto che la gestione di fiat dimostri in realtà uno scarso interesse dell'azionista di riferimento al core business della fiat, al di là della congiuntura negativa, è fondato.

Mah, guarda: dieci anni fa le cose stavano esattamente così. Ora invece c'è mica tanto da disimpegnarsi, non so quanto altro gli resta della galassia di partecipazioni dell'era Romiti. Più che di disimpegnarsi dal settore auto mi pare che abbiano deciso di impegnarsi altrove, dove rende di più.
 
sebaco ha scritto:
SZ. ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
Obama ha fatto un prestito ma marchionne lo ha estinto prima possibile richedendo un prestito ad un istituto di credito privato con un tasso più basso,mentre gm e ford continuano a pagare le rate statali. È come se io chiedessi un prestito alla crias ma poi ne richiedo uno alla banca con un tasso piú basso e 60 di scadenza anzichè 20. Il problema non è il finanziamento alle industrie ma il non consumo,mancano i clienti,mancano i soldi per comprare qualsiasi cosa.

Questo non è vero in assoluto: non si può dire che mancano i soldi per comprare auto, se solo in Italia si vendono 1,4mln di pezzi.
E' facile dire che il quadro attuale non incoraggia gli investimenti, e questo spiega perchè l'azionista di riferimento di fiat non investe in nuovi prodotti.
Non si può però far finta di dimenticare che l'azionista di riferimento aveva già progettato di disimpegnarsi da fiat 10 anni fa, con l'accordo di cessione a GM, (poi naufragato), cioè ben prima della recente recessione.
Il sospetto che la gestione di fiat dimostri in realtà uno scarso interesse dell'azionista di riferimento al core business della fiat, al di là della congiuntura negativa, è fondato.

Mah, guarda: dieci anni fa le cose stavano esattamente così. Ora invece c'è mica tanto da disimpegnarsi, non so quanto altro gli resta della galassia di partecipazioni dell'era Romiti. Più che di disimpegnarsi dal settore auto mi pare che abbiano deciso di impegnarsi altrove, dove rende di più.

Beh, ma il fatto che con Chrysler stanno ritentando il colpo mancato con GM, non ti dà l'idea che "la famiglia" sia interessata principalmente ai risultati e marginalmente ai prodotti?
 
SZ. ha scritto:
sebaco ha scritto:
SZ. ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
Obama ha fatto un prestito ma marchionne lo ha estinto prima possibile richedendo un prestito ad un istituto di credito privato con un tasso più basso,mentre gm e ford continuano a pagare le rate statali. È come se io chiedessi un prestito alla crias ma poi ne richiedo uno alla banca con un tasso piú basso e 60 di scadenza anzichè 20. Il problema non è il finanziamento alle industrie ma il non consumo,mancano i clienti,mancano i soldi per comprare qualsiasi cosa.

Questo non è vero in assoluto: non si può dire che mancano i soldi per comprare auto, se solo in Italia si vendono 1,4mln di pezzi.
E' facile dire che il quadro attuale non incoraggia gli investimenti, e questo spiega perchè l'azionista di riferimento di fiat non investe in nuovi prodotti.
Non si può però far finta di dimenticare che l'azionista di riferimento aveva già progettato di disimpegnarsi da fiat 10 anni fa, con l'accordo di cessione a GM, (poi naufragato), cioè ben prima della recente recessione.
Il sospetto che la gestione di fiat dimostri in realtà uno scarso interesse dell'azionista di riferimento al core business della fiat, al di là della congiuntura negativa, è fondato.

Mah, guarda: dieci anni fa le cose stavano esattamente così. Ora invece c'è mica tanto da disimpegnarsi, non so quanto altro gli resta della galassia di partecipazioni dell'era Romiti. Più che di disimpegnarsi dal settore auto mi pare che abbiano deciso di impegnarsi altrove, dove rende di più.

Beh, ma il fatto che con Chrysler stanno ritentando il colpo mancato con GM, non ti dà l'idea che "la famiglia" sia interessata principalmente ai risultati e marginalmente ai prodotti?
comanda la famiglia Agnelli o meglio i fratelli Elkann,comandano gli azionisti e Marchionne cerca di far più utili possibili. Gli Elkann sono americani,Marchonne italo canadese....fate voi. Quando i proprietari sono americani è ovvio che non sono così attaccati alla nazione. E' come se mia nonna che sta a 100km da me morisse e mi lascia la sua merceria,non me ne può fregar de meno! o la lascio lì o se vedo che dove sto io potrebbe rendere qualcosa di più la sposto,non sarò mai attaccato al paesello di mia nonna e nemmeno ai clienti storici.
 
key-one ha scritto:
Come avrà fatto l'America di Obama a salvare la Crysler , senza rimetterci un dollaro e rimanere liberista però :?:

Non si potrebbe pensare ad un intervento simile per salvare gli stabilimenti Fiat in Italia ?

O sono le rigide normative europee sulla libera concorrenza a impedirlo tecnicamente ?

Oppure il fiscal compact non consente e non consentirà per 20 anni , in nome di un liberismo ingessato , qualsiasi intervento dello stato in economia che non sia la riduzione delle prestazioni erogate dall'ormai logoro -e sempre corrotto- welfare ?

E infine , non aumenterebbe invece il gettito fiscale e quindi il benessere del bilancio , mantenendo in vita e in salute la più grande industria della nazione ?

http://www.tuuti.com/result.php?Keywords=salvataggio%20crysler&Keywords-it=salvataggio%20crysler&sa=Buscar&l=it

Analisi intelligente.
Molte risposte giuste peraltro credo te le sei gia date xò...
Ciao
 
BelliCapelli3 ha scritto:
A uno così daresti triliardi di soldi pubblici ( che non hai )? Punteresti i tuoi soldi su un cavallo morto? E cosa pensi ci faccia, ci si compra una corona di fiori?
ma figurati, la corono sfiorisce, caso mai fanno trade in borsa :D .....che piacere rileggere ancora i vecchi combattenti del forum , cassandre per altro non ascoltate
Una riflessione; pensa che paese ridicolo che è il nostro : per anni tanti hanno indicato impietosamente i mali della fiat , il tutto nel silenzio assordante della politica e dei giornali (vabbe sappiamo il perchè) , dopo di che si sveglia un distinto signore che è solo un privato cittadino, inizia a picchiare duro ed il governo si premura di convocare i vertici fiat, oppure facendo finta di convocare....
A me sembra una pagliacciata spaventosa, un segno del degrado , adesso siamo alla politica che si muove "on demand" su richiesta di un vip , semplicemente penoso, del tutto degno dei penosi vertici fiat
 
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