<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ma come fanno gli americani.... | Il Forum di Quattroruote

Ma come fanno gli americani....

Come avrà fatto l'America di Obama a salvare la Crysler , senza rimetterci un dollaro e rimanere liberista però :?:

Non si potrebbe pensare ad un intervento simile per salvare gli stabilimenti Fiat in Italia ?

O sono le rigide normative europee sulla libera concorrenza a impedirlo tecnicamente ?

Oppure il fiscal compact non consente e non consentirà per 20 anni , in nome di un liberismo ingessato , qualsiasi intervento dello stato in economia che non sia la riduzione delle prestazioni erogate dall'ormai logoro -e sempre corrotto- welfare ?

E infine , non aumenterebbe invece il gettito fiscale e quindi il benessere del bilancio , mantenendo in vita e in salute la più grande industria della nazione ?

http://www.tuuti.com/result.php?Keywords=salvataggio%20crysler&Keywords-it=salvataggio%20crysler&sa=Buscar&l=it
 
Obama ha fatto un prestito ma marchionne lo ha estinto prima possibile richedendo un prestito ad un istituto di credito privato con un tasso più basso,mentre gm e ford continuano a pagare le rate statali. È come se io chiedessi un prestito alla crias ma poi ne richiedo uno alla banca con un tasso piú basso e 60 di scadenza anzichè 20. Il problema non è il finanziamento alle industrie ma il non consumo,mancano i clienti,mancano i soldi per comprare qualsiasi cosa.
 
ottovalvole ha scritto:
Obama ha fatto un prestito ma marchionne lo ha estinto prima possibile richedendo un prestito ad un istituto di credito privato con un tasso più basso,mentre gm e ford continuano a pagare le rate statali. È come se io chiedessi un prestito alla crias ma poi ne richiedo uno alla banca con un tasso piú basso e 60 di scadenza anzichè 20. Il problema non è il finanziamento alle industrie ma il non consumo,mancano i clienti,mancano i soldi per comprare qualsiasi cosa.

Certo il mercato dell'auto in Europa e ancor di più nell'Italia degli iper-recessivi compiti a casa è in crisi perchè saturo e perchè come di ci tu giustamente :mancano i soldi per comprare qualsiasi cosa" io aggiungerei che quand'anche quei soldi ancora ci siano non vengono tirati fuori per varie paure che qui sarebbe troppo lungo esaminare..."

Tuttavia nel mondo si continuano a vendere milioni di automobili e quindi qualcuna di queste può continuare ad essere prodotta anche nel Bel Paese.Il numero di quest'ultime potrebbe essere incrementato con mirati interventi tipo quello americano con Crysler , o no ?

Ho l'impressione che l'Europa , pur nata dopo e potendo basarsi sull'esperienza di altre federazioni, abbia adottato regole meno flessibili in campo economico che , lungi dal rendere le aree nazionali che la costituiscono, più competitive nell'arena della feroce competizione globale, finiscano per ingessare l'economia , almeno delle aree meno forti del continente , a immediato vantaggio di quelle più forti e più nordiche , ma alla lunga a scapito di tutta l'Unione.

Per ora la ossessiva preoccupazione di adeguare l'Italia agli altri capitalismi europei , ha accentuato infatti l'avvitamento nella recessione , e no avviato virtuosamente quel miglioramento di bilancio che dovrebbe esserne lo scopo.
 
In america sono tutti americani, ed hanno tutti lo stesso interesse.

L'Europa non esiste: siamo mezzi italiani, mezzi tedeschi e mezzi francesi, e le regole che ci governano sono state fatte per poterci infilare tutti nello stesso sacco senza che ci mordessimo troppo.

Ma da qui a riuscire a tutelare un unico interesse comune, con l'efficacia di una federazione come gli Usa, ci va il mare. E' una fase che arriverà forse fra 200 anni. O forse mai. Nel frattempo, mentre stiamo qui a litigare con la Merkulona e Hollande per chi é più fallito, ci fa il culo a strisce anche l'Isola di Pasqua.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
In america sono tutti americani, ed hanno tutti lo stesso interesse.

L'Europa non esiste: siamo mezzi italiani, mezzi tedeschi e mezzi francesi, e le regole che ci governano sono state fatte per poterci infilare tutti nello stesso sacco senza che ci mordessimo troppo.

Ma da qui a riuscire a tutelare un unico interesse comune, con l'efficacia di una federazione come gli Usa, ci va il mare. E' una fase che arriverà forse fra 200 anni. O forse mai. Nel frattempo, mentre stiamo qui a litigare con la Merkulona e Hollande per chi é più fallito, ci fa il culo a strisce anche l'Isola di Pasqua.

Effettivamente già un processo di unificazione e cooperazione di nazioni e capitalismi tanto diversi fra loro come quelli europei, è difficile di per sè , come dici giustamente. Gli Usa sono nati da una rivoluzione e guerre per raggiungere l'indipendenza dalle nazioni colonizzatrici d'origine , in Europa invece le guerre sono sempre state -sino a 70 anni fa- fra una nazione e l'altra per il predominio prima politico e poi economico di una sull'altra. La Germania nel secolo scorso ha tentato per ben due volte di sottomettere gli altri paesi europei.

In ogni caso regole rigide , come sono state ideate dai tecno.burocrati di Bruxelles negli ultimi 20 anni , lungi dallo stimolare un maggior allineamento alle esigenze del capitalismo contemporaneo, hanno avuto l'unico effeto di stimolare l'euroscetticismo nelle masse e di deprimere le economie più deboli e mediterranee dell'unione. Tanto è vero che non siamo qui a parlare di Stati Uniti d'Europa , ma di UE e se le parole hanno ancora un significato e un suono....
 
BelliCapelli3 ha scritto:
In america sono tutti americani, ed hanno tutti lo stesso interesse.

L'Europa non esiste: siamo mezzi italiani, mezzi tedeschi e mezzi francesi, e le regole che ci governano sono state fatte per poterci infilare tutti nello stesso sacco senza che ci mordessimo troppo.

Ma da qui a riuscire a tutelare un unico interesse comune, con l'efficacia di una federazione come gli Usa, ci va il mare. E' una fase che arriverà forse fra 200 anni. O forse mai. Nel frattempo, mentre stiamo qui a litigare con la Merkulona e Hollande per chi é più fallito, ci fa il culo a strisce anche l'Isola di Pasqua.
Ed aggiungo anche che gli USA hanno la sovranità monetaria... cosa che i paesi che hanno aderito all'euro hanno perso e sono costretti a vivere nei debiti chiedendo moneta alla BCE che non da soldi, li vende. Io tornerei alla situazione politica europea degli anni 90. Credo che alla fine di quegli anni la nostra società sia arrivata al culmine del miglioramento (seppur con diversi problemi ancora da risolvere) poi, un lento declino dovuto a globalizzazione (ossia impoverire i poveri ricchi per sfruttare i poverissimi), l'aumento di 3 volte del prezzo del petrolio (prima delle varie guerre costava 27/28 dollari al barile) e l'arrivo in europa dell'euro e di assurdi vincoli che di fatto obbligano un paese ad andare in una certa direzione per forza perché lo chiede l'europa...
Chi ha possibilità (esempio fiat) va dove più gli conviene... chi non ce l'ha si dovrà adattare a vivere in modo sempre più incerto e povero... ... conquiste della società moderna :?
 
ottovalvole ha scritto:
ma marchionne lo ha estinto prima possibile richedendo un prestito ad un istituto di credito privato con un tasso più basso,mentre gm e ford continuano a pagare le rate statali.
Ford non ha chiesto niente allo Stato (unica tra le americane)!
Per la precisione...
 
Corazon Habanero ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
ma marchionne lo ha estinto prima possibile richedendo un prestito ad un istituto di credito privato con un tasso più basso,mentre gm e ford continuano a pagare le rate statali.
Ford non ha chiesto niente allo Stato (unica tra le americane)!
Per la precisione...

per essere precisi Fiat se li è fatti prestare da IntesaSanPaolo, storicamente assai vicino a CorsoMarconi, tutto sta a vedere se per i piccoli azionisti questo abbia creato o distrutto valore
 
ottovalvole ha scritto:
Obama ha fatto un prestito ma marchionne lo ha estinto prima possibile richedendo un prestito ad un istituto di credito privato con un tasso più basso,mentre gm e ford continuano a pagare le rate statali.
Obama ha anche chiuso un bel pò di fabbriche, mandando a casa diverso personale prima impiegato, confezionando un bel pacchetto regalo da consegnare a chi voleva continuare a gestire le società. Senza contare le agevolazioni economiche... e il fatto che gli assunti "dopo" precepiscano uno stipendio notevolmente ridotto rispetto a chi era stato assunto "prima"..
 
Questa è la conferma che marchionne quando si parla di soldi è molto furbo e non si ferma alla prima soluzione che trova x strada. Ricordate anche l'accordo con gm? Com'è andato a finire? Penso che un italiano non sarebbe riuscito a ricavare 1 euro da quell'accordo e probabilmente rigiravano anche il coltello! Eccavolo non capirá niente di macchine ma sa come far fruttare la moneta. Monti è un economista eppure mi pare che dalla riunione di ieri non ha sbattuto i pugni,evidentemente è cosciente della situazione economica e della situazione industriale disastrosa....probabilmente sapeva che di fronte a sergio aveva solo da perdere. Ragazzi miei fatevene una ragione,meglio poco che niente,senza il canadese la fiat sarebbe fallita,magari con una gamma articolata di prodotti mache nessuno avrebbe cpmprato. Quello che sta succedendo a psa e a opel.
 
modus72 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
Obama ha fatto un prestito ma marchionne lo ha estinto prima possibile richedendo un prestito ad un istituto di credito privato con un tasso più basso,mentre gm e ford continuano a pagare le rate statali.
Obama ha anche chiuso un bel pò di fabbriche, mandando a casa diverso personale prima impiegato, confezionando un bel pacchetto regalo da consegnare a chi voleva continuare a gestire le società. Senza contare le agevolazioni economiche... e il fatto che gli assunti "dopo" precepiscano uno stipendio notevolmente ridotto rispetto a chi era stato assunto "prima"..

Lungi da me l'incensamento di Obama , il quale dal canto suo errori ne avrà pure fatti e fabriche chiuse e roba del genere.
Mi colpisce soltanto come abbia fatto l'America del primo presidente di colore a salvare Crysler senza rimetterci un dollaro e senza venir meno alla logica di mercato.
Non si può negare che sia stato un piccolo capolavoro.
Mi chiedo inoltre come mai da noi, per contro, si lascino passivamente chiudere fabbriche e allontanare investimenti in nome di politiche che tutto sono fuorchè di supporto al benessere dell'industria e di conseguenza dell'economia e del bilancio dello stato.La risposta , non è solo opinione mia , ma di quasi tutti i forumisti sin qui interventuti, sta in gran parte nella fragile rigidità di norme e divieti con i quali è costruita l'impalcatura europea , dove l'unione monetaria non pare poggiare su una solida base , nè politica , nè economica , nè bancaria .
 
key-one ha scritto:
modus72 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
Obama ha fatto un prestito ma marchionne lo ha estinto prima possibile richedendo un prestito ad un istituto di credito privato con un tasso più basso,mentre gm e ford continuano a pagare le rate statali.
Obama ha anche chiuso un bel pò di fabbriche, mandando a casa diverso personale prima impiegato, confezionando un bel pacchetto regalo da consegnare a chi voleva continuare a gestire le società. Senza contare le agevolazioni economiche... e il fatto che gli assunti "dopo" precepiscano uno stipendio notevolmente ridotto rispetto a chi era stato assunto "prima"..

Lungi da me l'incensamento di Obama , il quale dal canto suo errori ne avrà pure fatti e fabriche chiuse e roba del genere.
Mi colpisce soltanto come abbia fatto l'America del primo presidente di colore a salvare Crysler senza rimetterci un dollaro e senza venir meno alla logica di mercato.
Non si può negare che sia stato un piccolo capolavoro.
Mi chiedo inoltre come mai da noi, per contro, si lascino passivamente chiudere fabbriche e allontanare investimenti in nome di politiche che tutto sono fuorchè di supporto al benessere dell'industria e di conseguenza dell'economia e del bilancio dello stato.La risposta , non è solo opinione mia , ma di quasi tutti i forumisti sin qui interventuti, sta in gran parte nella fragile rigidità di norme e divieti con i quali è costruita l'impalcatura europea , dove l'unione monetaria non pare poggiare su una solida base , nè politica , nè economica , nè bancaria .
Quoto,ma l'impresa deve fare l'impresa,lo stato deve fare lo stato. Mettetevi nei panni di chi produce il bene forse piú tassato e gli si chiede perchè riduce la produzione. Ma se me l tassi pesantemente il cliente non lo compra piú anzi quasi quasi se ne ha una in piú la vende. Fin quando non si abbassano le tasse sulla macchina e si adeguano le tariffe assicurative e si abbassano le accise sulla benzina si venderanno sempre meno macchine, ma queste cose si devono chiedere allo stato mon a marchionne, e ne trarranno beneficio tutti i costruttori e tutte le aziende che ruotano attorno all'automobile.
 
ottovalvole ha scritto:
key-one ha scritto:
modus72 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
Obama ha fatto un prestito ma marchionne lo ha estinto prima possibile richedendo un prestito ad un istituto di credito privato con un tasso più basso,mentre gm e ford continuano a pagare le rate statali.
Obama ha anche chiuso un bel pò di fabbriche, mandando a casa diverso personale prima impiegato, confezionando un bel pacchetto regalo da consegnare a chi voleva continuare a gestire le società. Senza contare le agevolazioni economiche... e il fatto che gli assunti "dopo" precepiscano uno stipendio notevolmente ridotto rispetto a chi era stato assunto "prima"..

Lungi da me l'incensamento di Obama , il quale dal canto suo errori ne avrà pure fatti e fabriche chiuse e roba del genere.
Mi colpisce soltanto come abbia fatto l'America del primo presidente di colore a salvare Crysler senza rimetterci un dollaro e senza venir meno alla logica di mercato.
Non si può negare che sia stato un piccolo capolavoro.
Mi chiedo inoltre come mai da noi, per contro, si lascino passivamente chiudere fabbriche e allontanare investimenti in nome di politiche che tutto sono fuorchè di supporto al benessere dell'industria e di conseguenza dell'economia e del bilancio dello stato.La risposta , non è solo opinione mia , ma di quasi tutti i forumisti sin qui interventuti, sta in gran parte nella fragile rigidità di norme e divieti con i quali è costruita l'impalcatura europea , dove l'unione monetaria non pare poggiare su una solida base , nè politica , nè economica , nè bancaria .
Quoto,ma l'impresa deve fare l'impresa,lo stato deve fare lo stato. Mettetevi nei panni di chi produce il bene forse piú tassato e gli si chiede perchè riduce la produzione. Ma se me l tassi pesantemente il cliente non lo compra piú anzi quasi quasi se ne ha una in piú la vende. Fin quando non si abbassano le tasse sulla macchina e si adeguano le tariffe assicurative e si abbassano le accise sulla benzina si venderanno sempre meno macchine, ma queste cose si devono chiedere allo stato mon a marchionne, e ne trarranno beneficio tutti i costruttori e tutte le aziende che ruotano attorno all'automobile.

Chiedi a Marchionne come mai non vende un tubo nemmeno in Francia o Germania, dove la benzina e l'Rcauto costano meno.

Ferrari e Maserati ne vende, e tante. Eppure ciucciano benzina e costano un casino da assicurare.

Fiat, Lancia ed Alfa, no.

Mistero.....
:shock:
 
ottovalvole ha scritto:
Monti è un economista eppure mi pare che dalla riunione di ieri non ha sbattuto i pugni,evidentemente è cosciente della situazione economica e della situazione industriale disastrosa.....
Probailmente consapevole che il suo governo ha perseguito la più becera tassazione sull'auto, come anche altri governi del passato. Un po' difficile fare lo spremitore di limoni e poi chiere al produttore di limoni perchè va a produrre altrove.
Un incontro inutile, di pura facciata, dal quale non è uscito un solo impegno concreto di nessuna delle parti.

Riguardo a Obama, il salvataggio dell'auto non è stato gratis per nulla, nel caso di Chrysler lo stato americano si è caricato i debiti e le eccedenze per due miliardi di dollari. Un fac-simile dell'operazione Alitalia (la fabbrica "nera" a carico dello stato). Poi c'è stato il finanziamento agevolato per il rilacio della parte "buona" di Chrysler che Marchionne ha raccolto e restituito anche prima del tempo perchè diventato più costoso dei tassi di mercato.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
key-one ha scritto:
modus72 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
Obama ha fatto un prestito ma marchionne lo ha estinto prima possibile richedendo un prestito ad un istituto di credito privato con un tasso più basso,mentre gm e ford continuano a pagare le rate statali.
Obama ha anche chiuso un bel pò di fabbriche, mandando a casa diverso personale prima impiegato, confezionando un bel pacchetto regalo da consegnare a chi voleva continuare a gestire le società. Senza contare le agevolazioni economiche... e il fatto che gli assunti "dopo" precepiscano uno stipendio notevolmente ridotto rispetto a chi era stato assunto "prima"..

Lungi da me l'incensamento di Obama , il quale dal canto suo errori ne avrà pure fatti e fabriche chiuse e roba del genere.
Mi colpisce soltanto come abbia fatto l'America del primo presidente di colore a salvare Crysler senza rimetterci un dollaro e senza venir meno alla logica di mercato.
Non si può negare che sia stato un piccolo capolavoro.
Mi chiedo inoltre come mai da noi, per contro, si lascino passivamente chiudere fabbriche e allontanare investimenti in nome di politiche che tutto sono fuorchè di supporto al benessere dell'industria e di conseguenza dell'economia e del bilancio dello stato.La risposta , non è solo opinione mia , ma di quasi tutti i forumisti sin qui interventuti, sta in gran parte nella fragile rigidità di norme e divieti con i quali è costruita l'impalcatura europea , dove l'unione monetaria non pare poggiare su una solida base , nè politica , nè economica , nè bancaria .
Quoto,ma l'impresa deve fare l'impresa,lo stato deve fare lo stato. Mettetevi nei panni di chi produce il bene forse piú tassato e gli si chiede perchè riduce la produzione. Ma se me l tassi pesantemente il cliente non lo compra piú anzi quasi quasi se ne ha una in piú la vende. Fin quando non si abbassano le tasse sulla macchina e si adeguano le tariffe assicurative e si abbassano le accise sulla benzina si venderanno sempre meno macchine, ma queste cose si devono chiedere allo stato mon a marchionne, e ne trarranno beneficio tutti i costruttori e tutte le aziende che ruotano attorno all'automobile.

Chiedi a Marchionne come mai non vende un tubo nemmeno in Francia o Germania, dove la benzina e l'Rcauto costano meno.

Ferrari e Maserati ne vende, e tante. Eppure ciucciano benzina e costano un casino da assicurare.

Fiat, Lancia ed Alfa, no.

Mistero.....
:shock:
quante ferrari si vendono in italia o in europa rispetto al resto del mondo? facciamo 1 ferrari in italia ogni 30 nel resto del mondo? ma così è per tutte le vetture di lusso e adesso anche per la nautica e l'aeronautica privata,per l'edilizia e tutto quello che ruota attorno al lusso. Certe volte (quasi sempre) pare di parlare coi marziani. Come mai Fiat vende poco nel resto dell'europa? ma me lo spiegate qual'è il mercato europeo che ha il segno più nelle statistiche di vendita? ma li avete mai letti i numeri? ogni mese qualcuno posta i dati di vendita di tutti i paesi e di tutte le vetture e ancora continuate a non capire?
 
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