Non credo.SasaDoku ha scritto:No. Tu hai detto "ciccione non è giusto. Giusto che paghi doppio.... anche triplo, a volte."krukko ha scritto:Io parlavo di sovrappeso, non di obesità.
La differenza tra sovrappeso e obesità sta nel valore più o meno elevato di indice di massa corporea in relazione all'altezza di un individuo, ed essendo l'Italia non esattamente la patria dei watussi è molto facile che una persona all'apparenza in semplice sovrappeso sia in realtà ben oltre la soglia dell'obesità.
Detto questo rimane il fatto che sicuramente non compete al personale del check-in aeroportuale disquisire sulle condizioni fisiche dei passeggeri, né tanto meno sanzionarle in qualsivoglia maniera, almeno fino a quando l'argomento non sarà chiaramente contemplato nei regolamenti di imbarco (anche perché sfido chiunque a citare un caso in cui sia stata, chessò, rimborsata parte del biglietto ad un viaggiatore in evidente SOTTOpeso...).
Tralascio infine volutamente le implicazioni razziste di un simile episodio, accordando al personale aeroportuale, e a chiunque approvi tale comportamento, il beneficio del dubbio.
Pienamente d'accordo. Ma la signora era andata in aeroporto, non nel gabinetto di un nutrizionista, e gli addetti al check-in non le hanno dato dei consigli (peraltro non richiesti) su come migliorare la propria alimentazione e il proprio stile di vita, ma le hanno dato della cicciona e hanno cercato di truffarle il doppio del prezzo già pagato.E l'ignoranza non è neppure una malattia, ma permette di rovinare sè stessi ed i propri figli, con una alimentazione ed una condotta di vita sbagliata. Molti di quelli che dicono di "non poterci fare nulla", in realtà sono assolutamente pigri ed indisciplinati...
Suona sbagliato solo a me?
Io sono stato volutamente provocatorio ("anche triplo... a volte"). Il mio discorso si distacca da quello della signora in oggetto, è più generale. Io sostengo che sbagli, volendo farci credere che tutti i ciccioni sono malati. Non è così, la maggioranza di loro potrebbe essere di peso normale, se lo volesse, se ne fosse capace.
La signora ha subito un'ingiustizia, è palese (l'ho negato? no, bensì ignorato...), ma non è comunque da difendere, lo sa fare da sola. Poi, con i soldi del risarcimento, potrà mangiare quello che vuole...
Ripeto, come si condanano le modelle e le persone anoressiche o che preferiscono mangiar poco, allo stesso modo sono da condannare coloro che mangiano troppo. Ma non c'è la crisi? Dove li trovano tutti quei soldi?