<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mò va a caghèr!.. | Il Forum di Quattroruote

Mò va a caghèr!..

Il titolo di questo thread è quello che ho pensato quando ho letto questo articolo:

http://www.autoblog.it/post/25168/general-motors-secondo-bob-lutz-gli-stipendi-dei-nostri-manager-sono-troppo-bassi
 
La prima reazione è quella, sacrosanta, di Tourillo.
Ma bisogna inquadrare tutto in un contesto. Negli Usa la remunerazione dei manager è spesso legata ai risultati ottenuti: più l'azienda va bene, più i dirigenti guadagnano. Ma la remunerazione è anche legata idealmente al valore del manager. Se guadagna poco, non vuol dire che è virtuoso, vuol dire che è scarso.
In un Paese dove il proprio reddito è da esibire, non da nascondere, come da noi, il fatto di avere un certo livello di emolumenti per un manager è strettamente legato al riconoscimento del proprio valore. Come per le squadre di calcio, se hai un giocatore che è un campione, arriverà un team concorrente ad offrirgli di più, e la tua squadra rimarrà coi giocatori meno forti. Purtroppo non sempre quei giocatori dimostrano di essere all'altezza della propria fama (= stipendio), per cui ecco la disfatta di Gm e Chrysler.
 
renexx ha scritto:
La prima reazione è quella, sacrosanta, di Tourillo.
Ma bisogna inquadrare tutto in un contesto. Negli Usa la remunerazione dei manager è spesso legata ai risultati ottenuti: più l'azienda va bene, più i dirigenti guadagnano. Ma la remunerazione è anche legata idealmente al valore del manager. Se guadagna poco, non vuol dire che è virtuoso, vuol dire che è scarso.
In un Paese dove il proprio reddito è da esibire, non da nascondere, come da noi, il fatto di avere un certo livello di emolumenti per un manager è strettamente legato al riconoscimento del proprio valore. Come per le squadre di calcio, se hai un giocatore che è un campione, arriverà un team concorrente ad offrirgli di più, e la tua squadra rimarrà coi giocatori meno forti. Purtroppo non sempre quei giocatori dimostrano di essere all'altezza della propria fama (= stipendio), per cui ecco la disfatta di Gm e Chrysler.
Potrei essere d'accordo se i manager, povere piccole bistrattate creature, si assumessero davvero la responsabilità dell'andamento di una società : ma trovami un esempio REALE del genere, se ne sei capace.... implicherebbe che, se i guadagni sono almeno in parte divisi coi signori manager, lo siano almeno in parte anche le perdite, se e quando ci sono.

Non troverai un esempio del genere, si sa... troverebbero mille scuse per giustificare le perdite (la situazione economica globale, la concorrenza, l'esposizione bancaria, i rinnovi dei contratti dipendenti, il costo aumentato delle materie prime, quello dell'energia... ecc. ecc. ecc.).

Ma, allo stesso modo, si potrebbe allora sostenere che una società è andata bene ed ha guadagnato per una somma di circostanze a favore : e non tanto per i meriti dei manager. O no...? :lol:

I signori manager del gruppo GM sono rimasti seduti sugli allori per anni e anni : ed invece avrebbero dovuto capire che rinnovarsi era basilare anche per una GM, e che con le prospettive future - e di un futuro molto prossimo - sul petrolio non sarebbe stato possibile andare avanti, come niente fosse, a produrre i Suv ed i pick-up assetati come spugne - ancorchè magari anche lenti - per l'uso quotidiano degli yankees.

Il sistema gli è crollato addosso, ed è giusto e sacrosanto che paghino in prima persona le conseguenze delle loro scelte miopi (o delle loro non-scelte) con la riduzione - mi auguro secca - dei loro stipendi dorati, o con la disoccupazione, anche : e che imparino a ridurre il loro tenore di vita, come ha dovuto, deve e dovrà fare tanta gente comune, anche se non ha mai avuto se non le briciole delle loro entrate ed anche senza aver mai deciso nulla.

Persino manager di ben altra capacità e visione, come il famoso e strapagato W. Wiedeking gran capo della Porsche fino a poco tempo fa, possono alla fine rivelarsi di discutibile utilità, per l'azienda : costui aveva fatto guadagnare così tanto, alla Porsche, da mettersi in testa nientemeno che l'idea di controllare il gruppo VW-Audi.. un'idea di cui, mi chiedo, qualcuno degli azionisti Porsche sentiva tutto questo gran bisogno ? non era meglio distribuire robusti dividendi agli azionisti e riinvestire, caso mai, buona parte degli utili nella ricerca tecnologica, rafforzando così il prestigio della Porsche in questo campo e ponendo le basi per affrontare preparati le grandi sfide tecniche che il futuro ci metterà di fronte : auto ibride, petrolio ed energia in genere da centellinare, emissioni zero o quasi, riciclaggio ed ambiente ? no, a quanto pare era più utile e necessario dar la scalata ad un colosso come il Gruppo VAG... o forse, più verosimilmente, era più adatto a soddisfare le ambizioni folli di un uomo.

Il risultato è noto : la Porsche, pur vitale, produttiva e redditizia come mai prima, s'è trovata indebitata fino al collo e.... controllata dal gruppo di cui voleva assumere il controllo.

La cosa non ha conseguenze pesanti a causa degli antichi legami tra Porsche e Gruppo VW che hanno cooperato da sempre, ma a me viene proprio da pensare : "Wiedeking, vaff.....o".

Altro che pagarlo 70.000.000 ? l'anno.... :evil:
Lucio
 
L'Italia (e l'Europa) sono piene di manager o pseudotali con le pezze al culo.. bravi nel maneggiare soldi che non sono capitali propri ma pubblici, che controllano e spolpano importanti aziende italiane possedendone una ridicola quota (Tronchetti Provera dirige ed ha distrutto Telecom avendo lo 0.2% della proprietà).. o magari concessionari di opere pubbliche sulle quali son solo buoni ad incassare perennemente ma non ad investire per migliorarle (vedi Benetton con Autostrade per l'Italia).

Su Quattroruote di Febbraio (eh si, l'ho comprato perchè nel viaggio di ritorno da Bologna volevo leggere qualcosa :D ) c'è un interessante articolo su come l'incapacità e la testardaggine di manager stupidi ha impoverito e distrutto una cittadina come Pontiac, omonima della stessa auto, a pochi km da Detroit.. patria della GM la quale ultimamente si è distinta per aver fatto quasi fallire Saab, perso Chrysler Dodge e Jeep ed aver quasi perso Opel.

Poverini questi manager dagli stipendi d'oro, ci manca poco che debbano rinunciare alla manicure.. sopravviveranno a stento. :evil:
 
Mastertanto ha scritto:
renexx ha scritto:
La prima reazione è quella, sacrosanta, di Tourillo.
Ma bisogna inquadrare tutto in un contesto. Negli Usa la remunerazione dei manager è spesso legata ai risultati ottenuti: più l'azienda va bene, più i dirigenti guadagnano. Ma la remunerazione è anche legata idealmente al valore del manager. Se guadagna poco, non vuol dire che è virtuoso, vuol dire che è scarso.
In un Paese dove il proprio reddito è da esibire, non da nascondere, come da noi, il fatto di avere un certo livello di emolumenti per un manager è strettamente legato al riconoscimento del proprio valore. Come per le squadre di calcio, se hai un giocatore che è un campione, arriverà un team concorrente ad offrirgli di più, e la tua squadra rimarrà coi giocatori meno forti. Purtroppo non sempre quei giocatori dimostrano di essere all'altezza della propria fama (= stipendio), per cui ecco la disfatta di Gm e Chrysler.
Potrei essere d'accordo se i manager, povere piccole bistrattate creature, si assumessero davvero la responsabilità dell'andamento di una società : ma trovami un esempio REALE del genere, se ne sei capace.... implicherebbe che, se i guadagni sono almeno in parte divisi coi signori manager, lo siano almeno in parte anche le perdite, se e quando ci sono.

Non troverai un esempio del genere, si sa... troverebbero mille scuse per giustificare le perdite (la situazione economica globale, la concorrenza, l'esposizione bancaria, i rinnovi dei contratti dipendenti, il costo aumentato delle materie prime, quello dell'energia... ecc. ecc. ecc.).

Ma, allo stesso modo, si potrebbe allora sostenere che una società è andata bene ed ha guadagnato per una somma di circostanze a favore : e non tanto per i meriti dei manager. O no...? :lol:

I signori manager del gruppo GM sono rimasti seduti sugli allori per anni e anni : ed invece avrebbero dovuto capire che rinnovarsi era basilare anche per una GM, e che con le prospettive future - e di un futuro molto prossimo - sul petrolio non sarebbe stato possibile andare avanti, come niente fosse, a produrre i Suv ed i pick-up assetati come spugne - ancorchè magari anche lenti - per l'uso quotidiano degli yankees.

Il risultato è noto : la Porsche, pur vitale, produttiva e redditizia come mai prima, s'è trovata indebitata fino al collo e.... controllata dal gruppo di cui voleva assumere il controllo.

La cosa non ha conseguenze pesanti a causa degli antichi legami tra Porsche e Gruppo VW che hanno cooperato da sempre, ma a me viene proprio da pensare : "Wiedeking, vaff.....o".

Altro che pagarlo 70.000.000 ? l'anno.... :evil:
Lucio

Tutto quello che dici, io lo condivido, come pure l'intervento di Lancista.
La mia era un'analisi sulle differenze di mentalità.
Mardoff ha preso 150 anni di galera, Tanzi, invece no. In Cina, alcuni responsabili del famoso latte alla melammina sono stati giustiziati.
I potenti, in tutto il mondo, non pagheranno mai come la gente comune; ma vale veramente in tutto il Globo, con alcune differenze.
A noi suona strano che un manager della GM, che, come avete detto voi, ha avuto una delle peggiori dirigenze della storia, reclami per le decurtazioni dello stipendio.
Ma è la mentalità legata strettamente alla meritocrazia. Effettivamente i manager d'oltreoceano, spesso pagati con le azioni della propria società, legano il proprio successo a quello dell'azienda, al contrario di quello che avviene da noi.
Per loro, il successo che riescono ad ottenere nel lavoro dev'essere strettamente legato agli emolumenti, che vengono ad assumere il ruolo di "certificato" della propria posizione sociale. Nell'etica (chiamiamola così) del loro mondo, i manager della GM che hanno sbagliato devono essere rimossi, ma i nuovi devono essere dei "cavalli" vincenti, nutriti con la biada migliore. Il fieno si riserva ai brocchi, coi quali non si vincono le corse.
Questo a livello di concezione, che la realtà poi non sia così cristallina... fa parte dell' umana vicenda.
 
renexx ha scritto:
Tutto quello che dici, io lo condivido, come pure l'intervento di Lancista.
La mia era un'analisi sulle differenze di mentalità.
Mardoff ha preso 150 anni di galera, Tanzi, invece no. In Cina, alcuni responsabili del famoso latte alla melammina sono stati giustiziati.
Lasciamo stare i cinesi : è meglio....

Quanto ai 150 anni di galera a Mardoff, ok, ma io ci terrei di più, in questi casi, che pagassero con la confisca del loro intero patrimonio personale : fino a copertura dei danni, o - se non è possibile, come credo certamente sia nel caso di questa gente.... ma non solo loro : troppo facile e comodo prendersela soltanto con i N.1.. eh no, tutti i funzionari ed amministratori intermedi forniti di poteri di procuratore e simili dovrebbero pagare IN PRIMA PERSONA : NON PUO' MAI ESSERE SOLO COLPA DEI GRANDI CAPI, le responsabilità (di chi le ha, ovviamente) devono essere personali - con la confisca di TUTTO il loro patrimonio : in modo che ci si debba pensare bene prima di architettare frodi finnziarie.

Questa gente ha 75 anni... ma, fosse pure più giovane, preferirei che restassero senza un soldo, piuttosto che in galera ma ricchi, con grandi patrimoni che altri si godranno : è questo che non sopporto.

La galera si può anche riservare per gli autori di crimini violenti e simili, riservando invece la legge del taglione, in versione moderna ovviamente riveduta e corretta, agli autori di frodi pecuniarie che impoveriscono il prossimo e che si troverebbero loro stessi impoveriti, oltre che radiati a vita da ogni e qualsiasi carica pubblica.

Questa sarebbe la legge di Lucio : e funzionerebbe meglio, farebbe più paura della sola galera.
Lucio
 
Mastertanto ha scritto:
renexx ha scritto:
Tutto quello che dici, io lo condivido, come pure l'intervento di Lancista.
La mia era un'analisi sulle differenze di mentalità.
Mardoff ha preso 150 anni di galera, Tanzi, invece no. In Cina, alcuni responsabili del famoso latte alla melammina sono stati giustiziati.
Lasciamo stare i cinesi : è meglio....

Quanto ai 150 anni di galera a Mardoff, ok, ma io ci terrei di più, in questi casi, che pagassero con la confisca del loro intero patrimonio personale : fino a copertura dei danni, o - se non è possibile, come credo certamente sia nel caso di questa gente.... ma non solo loro : troppo facile e comodo prendersela soltanto con i N.1.. eh no, tutti i funzionari ed amministratori intermedi forniti di poteri di procuratore e simili dovrebbero pagare IN PRIMA PERSONA : NON PUO' MAI ESSERE SOLO COLPA DEI GRANDI CAPI, le responsabilità (di chi le ha, ovviamente) devono essere personali - con la confisca di TUTTO il loro patrimonio : in modo che ci si debba pensare bene prima di architettare frodi finnziarie.

Questa gente ha 75 anni... ma, fosse pure più giovane, preferirei che restassero senza un soldo, piuttosto che in galera ma ricchi, con grandi patrimoni che altri si godranno : è questo che non sopporto.

La galera si può anche riservare per gli autori di crimini violenti e simili, riservando invece la legge del taglione, in versione moderna ovviamente riveduta e corretta, agli autori di frodi pecuniarie che impoveriscono il prossimo e che si troverebbero loro stessi impoveriti, oltre che radiati a vita da ogni e qualsiasi carica pubblica.

Questa sarebbe la legge di Lucio : e funzionerebbe meglio, farebbe più paura della sola galera.
Lucio

Diciamo che in linea di massima concordo, difatti preferirei anche io che, magari anche a fronte di una riduzione di pena, prima risarcissero tutte le vittime della loro incapacità manageriale o delle loro manovre truffaldine celate dietro il velo della suddetta.

Almeno da loro a "Merdoff" l'hanno pur sempre condannato, ma qui da noi che si fa: si permette ad un ladro e truffatore di migliaia di famiglie come Tanzi di farsi i domiciliari in una megavilla, di non vedersi confiscati dipinti dal valore inestimabile o quasi che ha pure cercato di rivendersi (e meno male che il tesoro di Tanzi non esisteva).

E non è tutto, perchè ci dobbiamo sempre distiguere, che altro si fa per salvare i poveri banchieri e manager truffaldini di Parmalat, Cirio, ai chirurghi macellai della Santa Rita e compagnia bella?? Semplice, si fa una bella leggina che in contemporanea salva le chiappe a loro ed al Premier, con retroattività (mai vista in una legge in materia giuridica, altrimenti poi non serve a nulla) e che vedrebbe morire la quasi totalità dei processi se entro TOT anni non arrivano a giudizio definitivo. E questa cosa mi fa incazzare ancora di più perchè potrebbe comprendere anche il processo nel quale è coinvolta la persona che ha provocato la morte di mio padre.

Scusate lo sfogo ma quando si tocca questo tasto non capisco più nulla.

Francesco.
 
lancista1986 ha scritto:
Mastertanto ha scritto:
renexx ha scritto:
Tutto quello che dici, io lo condivido, come pure l'intervento di Lancista.
La mia era un'analisi sulle differenze di mentalità.
Mardoff ha preso 150 anni di galera, Tanzi, invece no. In Cina, alcuni responsabili del famoso latte alla melammina sono stati giustiziati.
Lasciamo stare i cinesi : è meglio....

Quanto ai 150 anni di galera a Mardoff, ok, ma io ci terrei di più, in questi casi, che pagassero con la confisca del loro intero patrimonio personale : fino a copertura dei danni, o - se non è possibile, come credo certamente sia nel caso di questa gente.... ma non solo loro : troppo facile e comodo prendersela soltanto con i N.1.. eh no, tutti i funzionari ed amministratori intermedi forniti di poteri di procuratore e simili dovrebbero pagare IN PRIMA PERSONA : NON PUO' MAI ESSERE SOLO COLPA DEI GRANDI CAPI, le responsabilità (di chi le ha, ovviamente) devono essere personali - con la confisca di TUTTO il loro patrimonio : in modo che ci si debba pensare bene prima di architettare frodi finnziarie.

Questa gente ha 75 anni... ma, fosse pure più giovane, preferirei che restassero senza un soldo, piuttosto che in galera ma ricchi, con grandi patrimoni che altri si godranno : è questo che non sopporto.

La galera si può anche riservare per gli autori di crimini violenti e simili, riservando invece la legge del taglione, in versione moderna ovviamente riveduta e corretta, agli autori di frodi pecuniarie che impoveriscono il prossimo e che si troverebbero loro stessi impoveriti, oltre che radiati a vita da ogni e qualsiasi carica pubblica.

Questa sarebbe la legge di Lucio : e funzionerebbe meglio, farebbe più paura della sola galera.
Lucio

Diciamo che in linea di massima concordo, difatti preferirei anche io che, magari anche a fronte di una riduzione di pena, prima risarcissero tutte le vittime della loro incapacità manageriale o delle loro manovre truffaldine celate dietro il velo della suddetta.

Almeno da loro a "Merdoff" l'hanno pur sempre condannato, ma qui da noi che si fa: si permette ad un ladro e truffatore di migliaia di famiglie come Tanzi di farsi i domiciliari in una megavilla, di non vedersi confiscati dipinti dal valore inestimabile o quasi che ha pure cercato di rivendersi (e meno male che il tesoro di Tanzi non esisteva).

E non è tutto, perchè ci dobbiamo sempre distiguere, che altro si fa per salvare i poveri banchieri e manager truffaldini di Parmalat, Cirio, ai chirurghi macellai della Santa Rita e compagnia bella?? Semplice, si fa una bella leggina che in contemporanea salva le chiappe a loro ed al Premier, con retroattività (mai vista in una legge in materia giuridica, altrimenti poi non serve a nulla) e che vedrebbe morire la quasi totalità dei processi se entro TOT anni non arrivano a giudizio definitivo. E questa cosa mi fa incazzare ancora di più perchè potrebbe comprendere anche il processo nel quale è coinvolta la persona che ha provocato la morte di mio padre.

Scusate lo sfogo ma quando si tocca questo tasto non capisco più nulla.

Francesco.

Mi dispiace per la tua tragedia personale. Da noi il legame tra potere politico, economico e magistratura è decisamente negativo.
Per questo, sotto alcuni aspetti, mi sembrano un pelino più seri gli americani.
 
lancista1986 ha scritto:
......... Semplice, si fa una bella leggina che in contemporanea salva le chiappe a loro ed al Premier, con retroattività (mai vista in una legge in materia giuridica, altrimenti poi non serve a nulla) e che vedrebbe morire la quasi totalità dei processi se entro TOT anni non arrivano a giudizio definitivo. E questa cosa mi fa incazzare ancora di più perchè potrebbe comprendere anche il processo nel quale è coinvolta la persona che ha provocato la morte di mio padre.

Francesco.
Il dramma dell'Italia è che nessuno (insomma, non proprio nessuno... ma la massa, ahimè, no) "sente" queste cose come un dramma, per cui magari chi le fa non è mica detto (anzi) che la volta prossima perda le elezioni..... noi siamo così, ed hai voglia a cambiare la mentalità di un popolo... :(

E, naturalmente, questo non vale solo per l'attuale LUI, il nostro ayatollah e guida suprema :lol: ma vale, da sempre, per una sfilza di personaggi della "cosa pubblica" che di solito si facevano notare molto meno, ma ne combinavano, ti assicuro, di tutti i colori, specialmente con il pubblico denaro; ma, anche quando i loro misfatti venivano indagati, analizzati, pubblicati (anche nei libri) raramente perdevano popolarità, raramente erano chiamati a risponderne, raramente perdevano drasticamente voti alle elezioni.

E quando poi qualcuno di loro era chiamato a risponderne in giudizio (ricordo ad es. lo scandalo Lockheed degli anni '70, che pure partiva da basi serie ma che divenne poi un'occasione di infimo scontro tra politici, del tutto fuori dalle reali responsabilità dei corrotti) il tutto sembrava più una vetrina per dare, ogni tanto, qualche colpevole e cattivone in pasto alla pubblica opinione che una reale volontà di far pulizia dei corrotti.... non scherziamo!

Noi siamo così : ci scandalizziamo che è un piacere (specie a comando, se le cose vengono sbattute in prima pagina dai media) ma poi, se magari c'è da votare per un qualcosa che potrebbe aver effetti sensibili, ma a lungo termine, sulla vita di tutti.... eh, no, noi allora ce ne andiamo al mare ! mica abbiamo tempo da perdere con i soliti, noiosi riti della politica, noi : noi siamo più furbi !

Lucio
 

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