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LODE A SERGIO

Ragazzi, come facevo a non rendevi partecipi ???? :D

Ecco qua, trovato in rete, pienamente soddisfatto, incollo e attendo commenti:

Commenti

le pillole della crisi
Fiat-Chrysler, due lezioni da Marchionne
Piero Formica

L'avvenuto matrimonio tra Fiat e Chrysler è stato un raggio di sole sul cielo della crisi. La Fiat-Chrysler potrà sperare di partire in pole position al via del campionato che verosimilmente stravolgerà la classifica mondiale dei costruttori d'auto.
L'artefice della superba prestazione è Sergio Marchionne, amministratore delegato della casa torinese. Cuor di Leone, come l'ha soprannominato Alessandro Profumo di Unicredit, non è un veterano dell'industria automobilistica. Vi ha fatto il suo ingresso nel 2004. Un outsider, dunque, e non un feudatario asserragliato nella fortezza medievale, Marchionne ha potuto estendere il suo sguardo ben oltre il territorio del feudo Fiat. Essendo poi un cittadino di entrambe le sponde dell'Atlantico, che dal nativo Abruzzo ha attraversato a 16 anni per stabilirsi in Canada e acquistarne la cittadinanza, Marchionne ha potuto con naturalezza entrare in sintonia con l'interlocutore americano muovendo la manopola della sua diversità culturale e versatilità linguistica rispetto all'establishment imprenditoriale italiano. Il quale ne dovrebbe trarre almeno due lezioni.
Per la prima, in tempi cadenzati da innovazioni che abbattono i confini di un'industria, il pensiero estroverso dell'outsider e la sua capacità, accompagnata dal rigore intellettuale, di fare scoperte importanti ed impreviste in modo casuale hanno la meglio sulle radicate convinzioni dell'esperto maturate in decenni di permanenza nel proprio orto industriale. In fondo, per conoscere il futuro, l'80 per cento di ciò che si deve apprendere lo si estrae al di fuori del settore d'appartenenza.
Per la seconda lezione, l'internazionalizzazione delle aziende passa attraverso quella dei loro capi. Aver fatto esperienze in giro per il mondo, essere globetrotter e cittadini onorari di tanti paesi è il giusto viatico per la creazione di alleanze aziendali diffuse, articolate e dense di opportunità. " con queste doti che il pioniere Marchionne apre una lunga serie di alleanze tra case automobilistiche, comprese quelle possibili tra i produttori in Europa.
Le stesse doti sono un antidoto al compiacimento che nasce dal successo del risultato raggiunto. La Fiat-Chrysler è sì in pole position, ma il via alla corsa non è stato ancora dato. Non sentirsi mai appagati, come dicono alla Toyota, e ritenere che il mondo appartenga agli scontenti, come pensano alla Coca Cola, sono paranoie salutari. Con Marchionne al volante, ci sono tutti i presupposti per arrivare tra i primi al traguardo con prodotti innovativi e apprezzati dai consumatori, mettendo a frutto le eccellenze umane, tecnologiche e organizzative della dote proveniente dal matrimonio italo-americano.

del 04-07-2009 num. 129
 
MultiJet150 ha scritto:
Ragazzi, come facevo a non rendevi partecipi ???? :D

Ecco qua, trovato in rete, pienamente soddisfatto, incollo e attendo commenti:

Commenti

le pillole della crisi
Fiat-Chrysler, due lezioni da Marchionne
Piero Formica

L'avvenuto matrimonio tra Fiat e Chrysler è stato un raggio di sole sul cielo della crisi. La Fiat-Chrysler potrà sperare di partire in pole position al via del campionato che verosimilmente stravolgerà la classifica mondiale dei costruttori d'auto.
L'artefice della superba prestazione è Sergio Marchionne, amministratore delegato della casa torinese. Cuor di Leone, come l'ha soprannominato Alessandro Profumo di Unicredit, non è un veterano dell'industria automobilistica. Vi ha fatto il suo ingresso nel 2004. Un outsider, dunque, e non un feudatario asserragliato nella fortezza medievale, Marchionne ha potuto estendere il suo sguardo ben oltre il territorio del feudo Fiat. Essendo poi un cittadino di entrambe le sponde dell'Atlantico, che dal nativo Abruzzo ha attraversato a 16 anni per stabilirsi in Canada e acquistarne la cittadinanza, Marchionne ha potuto con naturalezza entrare in sintonia con l'interlocutore americano muovendo la manopola della sua diversità culturale e versatilità linguistica rispetto all'establishment imprenditoriale italiano. Il quale ne dovrebbe trarre almeno due lezioni.
Per la prima, in tempi cadenzati da innovazioni che abbattono i confini di un'industria, il pensiero estroverso dell'outsider e la sua capacità, accompagnata dal rigore intellettuale, di fare scoperte importanti ed impreviste in modo casuale hanno la meglio sulle radicate convinzioni dell'esperto maturate in decenni di permanenza nel proprio orto industriale. In fondo, per conoscere il futuro, l'80 per cento di ciò che si deve apprendere lo si estrae al di fuori del settore d'appartenenza.
Per la seconda lezione, l'internazionalizzazione delle aziende passa attraverso quella dei loro capi. Aver fatto esperienze in giro per il mondo, essere globetrotter e cittadini onorari di tanti paesi è il giusto viatico per la creazione di alleanze aziendali diffuse, articolate e dense di opportunità. " con queste doti che il pioniere Marchionne apre una lunga serie di alleanze tra case automobilistiche, comprese quelle possibili tra i produttori in Europa.
Le stesse doti sono un antidoto al compiacimento che nasce dal successo del risultato raggiunto. La Fiat-Chrysler è sì in pole position, ma il via alla corsa non è stato ancora dato. Non sentirsi mai appagati, come dicono alla Toyota, e ritenere che il mondo appartenga agli scontenti, come pensano alla Coca Cola, sono paranoie salutari. Con Marchionne al volante, ci sono tutti i presupposti per arrivare tra i primi al traguardo con prodotti innovativi e apprezzati dai consumatori, mettendo a frutto le eccellenze umane, tecnologiche e organizzative della dote proveniente dal matrimonio italo-americano.

del 04-07-2009 num. 129

....per forza....Piero Formica è suo zio.....dovevi precisare....
 
Poi non ti pare normale che non si scatenino le osservazioni contrarie alla tua tesi ..... ma per forza!
 
sitorno ha scritto:
modus72 ha scritto:
sitorno ha scritto:
....per forza....Piero Formica è suo zio.....dovevi precisare....
Sul serio o scherzi?

....vado per deduzioni...un peana così non può averlo scritto che suo zio....
-
devo farti i complimenti, hai sparato una c.azzata e hai riscosso subito il successo di quelli pronti a quotarla............
-
metterti in politica? se riscuoti lo stesso successo potresti diventare il nuovo presidente del consiglio........
 
tvrgb ha scritto:
sitorno ha scritto:
modus72 ha scritto:
sitorno ha scritto:
....per forza....Piero Formica è suo zio.....dovevi precisare....
Sul serio o scherzi?

....vado per deduzioni...un peana così non può averlo scritto che suo zio....
-
devo farti i complimenti, hai sparato una c.azzata e hai riscosso subito il successo di quelli pronti a quotarla............
-
metterti in politica? se riscuoti lo stesso successo potresti diventare il nuovo presidente del consiglio........

....forse non è suo zio, non avrebbe potuto arrivare a tanto....che ci sia sotto ungi e stecca ?.....
 
E se la smettessimo di creare flame e tornassimo al topic??!!! :evil:
 
Admin ha scritto:
E se la smettessimo di creare flame e tornassimo al topic??!!! :evil:

....condivido.....torniamo al tema : "lode a Sergio".....
....una chicca: ha fatto acquistare n. 38.568.458 "azioni proprie" per un controvalore di 656,6/Milioni (dati Bilancio Fiat Group) ad un prezzo medio quindi di 17 euro.....ora l'azione Fiat vale, a fatica, 7 euro.....sempre sia lodato Sergio.....
 

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