Oltre a servire per condurre uno stile di vita sano,per creare interazioni sociali,per sviluppare abilità artigianali etc etc pare che siano indispensabili anche per trovare lavoro.
Infatti ai colloqui di lavoro i selezionatori attribuiscono preferenze ai candidati che oltre alla propensione al lavoro mostrano di avere interessi e hobby di altro tipo.
Ci sarà sicuramente una logica ma onestamente a me sembra un criterio alquanto discutibile per selezionare una persona che alla fine sul posto di lavoro dovrà lavorare e non fare altro.
Indubbiamente gli hobbies influiscono sull'umore di una persona rendendola più appagata,ma tolgono anche tempo e energie.
Se un dipendente avesse l'hobby del calcetto la mattina dopo aver giocato potrebbe essere stanco e non rendere sul lavoro,o ancora peggio farsi male e non poter lavorare proprio.
E poi se i candidati avessero tutti degli interessi extralavorativi?
Cosa faranno i selezionatori valuteranno anche gli interessi e decideranno quali sono quelli positivi e quali sono quelli negativi?
Il giardinaggio sarà pro o contro?
E la caccia?
Secondo me non viene tenuto conto del fatto che i candidati potrebbero non sentirsi a proprio agio a parlare dei propri interessi durante un colloquio di lavoro,e magari potrebbero fingere di non averne.
Anche perchè non tutti gli interessi sono socialmente accettati.
Se ad esempio un candidato fosse appassionato di sport estremi o nel tempo libero facesse il mangiafuoco potrebbe temere che questi suoi interessi lo penalizzino,e potrebbe mentire durante il colloquio.
Anche se io trovo che sia difficile mentire quando ti viene posta una domanda che non ti aspettavi,per giunta durante un colloquio in cui c'è già l'ansia di non commettere errori a tenere occupato il cervello.
A me non pare che valutare cosa fa una persona fuori dal lavoro sia un criterio valido per stabilire se una persona sarà affidabile e produttiva sul lavoro.
Una persona potrebbe non avere altri interessi e anzi addirittura vivere per il proprio lavoro ed essere bravissimo,potrebbe una volta finito di lavorare andare a casa e riposarsi davanti alla tv e il giorno dopo essere puntuale,efficiente e sereno.
E forse non avendo altri impegni improrogabili settimanali,tipo la partita di calcetto,potrebbe anche essere più disponibile a effettuare straordinari o a scambiare i turni con un collega.
Cose che non fanno mai male.
Infatti ai colloqui di lavoro i selezionatori attribuiscono preferenze ai candidati che oltre alla propensione al lavoro mostrano di avere interessi e hobby di altro tipo.
Ci sarà sicuramente una logica ma onestamente a me sembra un criterio alquanto discutibile per selezionare una persona che alla fine sul posto di lavoro dovrà lavorare e non fare altro.
Indubbiamente gli hobbies influiscono sull'umore di una persona rendendola più appagata,ma tolgono anche tempo e energie.
Se un dipendente avesse l'hobby del calcetto la mattina dopo aver giocato potrebbe essere stanco e non rendere sul lavoro,o ancora peggio farsi male e non poter lavorare proprio.
E poi se i candidati avessero tutti degli interessi extralavorativi?
Cosa faranno i selezionatori valuteranno anche gli interessi e decideranno quali sono quelli positivi e quali sono quelli negativi?
Il giardinaggio sarà pro o contro?
E la caccia?
Secondo me non viene tenuto conto del fatto che i candidati potrebbero non sentirsi a proprio agio a parlare dei propri interessi durante un colloquio di lavoro,e magari potrebbero fingere di non averne.
Anche perchè non tutti gli interessi sono socialmente accettati.
Se ad esempio un candidato fosse appassionato di sport estremi o nel tempo libero facesse il mangiafuoco potrebbe temere che questi suoi interessi lo penalizzino,e potrebbe mentire durante il colloquio.
Anche se io trovo che sia difficile mentire quando ti viene posta una domanda che non ti aspettavi,per giunta durante un colloquio in cui c'è già l'ansia di non commettere errori a tenere occupato il cervello.
A me non pare che valutare cosa fa una persona fuori dal lavoro sia un criterio valido per stabilire se una persona sarà affidabile e produttiva sul lavoro.
Una persona potrebbe non avere altri interessi e anzi addirittura vivere per il proprio lavoro ed essere bravissimo,potrebbe una volta finito di lavorare andare a casa e riposarsi davanti alla tv e il giorno dopo essere puntuale,efficiente e sereno.
E forse non avendo altri impegni improrogabili settimanali,tipo la partita di calcetto,potrebbe anche essere più disponibile a effettuare straordinari o a scambiare i turni con un collega.
Cose che non fanno mai male.