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l'ho sempre detto io

arizona77 ha scritto:
gli americani sono indebitati in prima persona, noi siamo indebitati come stato...
Vuoi dire che tutte le notizie circa aziende piene di debiti (che nemmeno sono proprietarie dei capannoni e dei macchinari), famiglie piene di debiti che "non arrivano a fine mese" perché non sanno più come pagare le rate di questo e di quello, amministrazioni locali piene di debiti e via dicendo sono false?
 
marimasse ha scritto:
arizona77 ha scritto:
gli americani sono indebitati in prima persona, noi siamo indebitati come stato...
Vuoi dire che tutte le notizie circa aziende piene di debiti (che nemmeno sono proprietarie dei capannoni e dei macchinari), famiglie piene di debiti che "non arrivano a fine mese" perché non sanno più come pagare le rate di questo e di quello, amministrazioni locali piene di debiti e via dicendo sono false?

il fatto che ci siano X aziende indebitate non vuol dire che ci siano 60 mln di indebitati,
se vai in Sicilia ci sono un sacco di persone con gli occhi azzurri,
incredibile,
per questo pero', non si puo' dire che i Siciliani per caratteristica hanno gli occhi azzurri
 
bellafobia ha scritto:
marimasse ha scritto:
Io spero tanto di sbagliarmi pesantemente, ma continuo a pensare che la "crescita infinita", ossia il mitico scenario in cui ogni azienda di ogni nazione incrementa continuamente la produzione, il fatturato, i posti di lavoro ecc. ecc., sia un controsenso, una cosa di pura fantasia, assolutamente incompatibile con la logica più elementare.

La crescita infinita, anche detta (credo) "boom economico", può verificarsi per un certo periodo in un certo luogo, a patto ovviamente che nello stesso periodo e in un altro luogo succeda il contrario. Non a caso, ad esempio, negli anni in cui noi vivevamo la nostra "crescita", in paesi come cina e india le cose andavano assai diversamente.

Il sistema globale è inevitabilmente chiuso, dal momento che il pianeta è uno solo e le risorse sono quelle che sono: se io mangio la torta, gli altri non possono più mangiarla e viceversa.

Prima cominceremo a prendere atto di questa ovvietà, di cui a quanto pare quasi nessuno sembra... accorgersi, meglio sarà.
ti do ragione solo in parte perchè c'è una bella notizia: la torta di cui parli può crescere grazie alla tecnologia ;)

Fino ad un certo punto.

Per costruire beni servono delle risorse che, vivendo in un sistema chiuso sono limitate.

Chi diventa relativamente più ricco, ne può acquisire di più, chi diventa relativamente più povero, come ci sta succedendo ormai da qualche decennio ne può acquisire sempre meno.
 
arizona77 ha scritto:
il fatto che ci siano X aziende indebitate non vuol dire che ci siano 60 mln di indebitati...
Non mi pare proprio di aver detto questo.
Ho detto piuttosto (e lo ribadisco) che oggi, a differenza di una trentina di anni fa, la leggenda dello "Stato" pieno di debiti e dei cittadini pieni di soldi è molto, ma molto meno aderente alla realtà.

Senza dimenticare, poi, un... piccolissimo dettaglio, magari poco piacevole ma indiscutibilmente concreto e reale, come dimostrano ampiamente (se mai ce ne fosse bisogno) gli avvenimenti che stiamo assaporando in questo periodo: i debiti "dello stato" NON sono una cosa estranea, che non ci riguarda come persone. Certo, pensare in questi termini può essere confortante, ma non cambia di una virgola la realtà delle cose; se camminando verso una scarpata voltiamo la testa e continuando a camminare pensiamo con grande intensità che la scarpata non ci sia, potremo forse rimanere più sereni, ma questo NON ci eviterà di cadere.
Molto più sensato sarebbe prendere atto della presenza della scarpata e fermarsi o cambiare direzione.

Che ci piaccia o meno, che lo ammettiamo o meno, che ce ne rendiamo conto o meno, che ci raccontiamo le più fantasiose storielle o meno, lo "stato" altro non è che l'insieme di tutte le persone: nessun altro, se non tali persone, sarà chiamato a pagare i "debiti dello stato".
O vogliamo davvero pensare che possa esserci qualcuno disposto a farlo, magari perché gli stiamo tanto simpatici?
Chi mai potrebbe essere questo qualcuno? Gli stranieri? Gli extraterrestri?
 
marimasse ha scritto:
arizona77 ha scritto:
il fatto che ci siano X aziende indebitate non vuol dire che ci siano 60 mln di indebitati...
Non mi pare proprio di aver detto questo.
Ho detto piuttosto (e lo ribadisco) che oggi, a differenza di una trentina di anni fa, la leggenda dello "Stato" pieno di debiti e dei cittadini pieni di soldi è molto, ma molto meno aderente alla realtà.

Senza dimenticare, poi, un... piccolissimo dettaglio, magari poco piacevole ma indiscutibilmente concreto e reale, come dimostrano ampiamente (se mai ce ne fosse bisogno) gli avvenimenti che stiamo assaporando in questo periodo: i debiti "dello stato" NON sono una cosa estranea, che non ci riguarda come persone. Certo, pensare in questi termini può essere confortante, ma non cambia di una virgola la realtà delle cose; se camminando verso una scarpata voltiamo la testa e continuando a camminare pensiamo con grande intensità che la scarpata non ci sia, potremo forse rimanere più sereni, ma questo NON ci eviterà di cadere.
Molto più sensato sarebbe prendere atto della presenza della scarpata e fermarsi o cambiare direzione.

Che ci piaccia o meno, che lo ammettiamo o meno, che ce ne rendiamo conto o meno, che ci raccontiamo le più fantasiose storielle o meno, lo "stato" altro non è che l'insieme di tutte le persone: nessun altro, se non tali persone, sarà chiamato a pagare i "debiti dello stato".
O vogliamo davvero pensare che possa esserci qualcuno disposto a farlo, magari perché gli stiamo tanto simpatici?
Chi mai potrebbe essere questo qualcuno? Gli stranieri? Gli extraterrestri?

la seconda parte del ragionamento e' innegabile,
ma non sposta la sostanza della prima:
il singolo cittadino Italiano e' meno indebitato del singolo cittadino Americano.
Anzi, insieme al Giapponese, aveva la piu' alta liquidita' bancaria del mondo,
dico aveva perche' la sta consumando per tenere, durante questo momentaccio, il piu' possibile il tenore di vita solito
 
arizona77 ha scritto:
...la seconda parte del ragionamento è innegabile, ma non sposta la sostanza della prima: il singolo cittadino Italiano è meno indebitato del singolo cittadino Americano...
Oltre a essere innegabile (ma quanti, in pubblico e in privato, si prendono la briga di farlo presente e di sottolinearlo con la dovuta intensità?), quella "seconda parte" è anche la più importante e pericolosa. Non a caso è proprio da quella (o, per meglio dire, dalla ipocrisia e dai giochetti di parole con cui essa viene da molti aggirata) che deriva la gravità della situazione in cui attualmente versiamo.

Il singolo cittadino italiano sarà anche meno indebitato del singolo cittadino anglosassone, ma ciò a ben poco gli gioverà fino a quando continuerà a raccontare a sé stesso la storiella secondo cui i debiti "dello stato" nulla abbiano a che fare con le sue finanze personali e familiari. Anzi, così facendo corre il serio rischio che il suo potenziale vantaggio si trasformi in un plateale autogol.

Quel singolo cittadino italiano (con tutti i limiti delle statistiche) dovrebbe confrontarsi con il collega anglosassone non soltanto sul fronte dell'indebitamento personale (peraltro sicuramente aumentato non poco negli ultimi dieci anni) ma anche, appunto, sul fronte dell'indebitamento pubblico e sul fronte dei servizi sociali, della qualità delle strade, della pressione fiscale e così via. O no?
 
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