Lo riferisce l'agenzia di stampa governativa degli Emirati Arabi UnitI
L'esplosione sulla petroliera nel Golfo «È stato un attacco terroristico»
Il 28 luglio una nave giapponese danneggiata nelle acque di Hormuz.
La prima versione: «È stata onda anomala»
DUBAI - La superpetroliera giapponese della M. Star danneggiata da una esplosione il 28 luglio scorso, nello stretto di Hormuz, è stata l'obiettivo di un attacco terroristico. Lo riferisce l'agenzia di stampa governativa degli Emirati Arabi Uniti. Gli investigatori hanno trovato resti di esplosivi artigianali sullo scafo e la guardia costiera ritiene che probabilmente l'attacco è stato condotto da una imbarcazione imbottita di esplosivo, precisa l'agenzia. La prima versione ufficiale, fino a questo momento, era quella fornita da un funzionario dell'autorità portuale degli Emirati che aveva parlato di una onda anomala.
RIVENDICAZIONE - «L?inchiesta e gli esami effettuati da squadre specializzate hanno dimostrato che la petroliera ha subito un attacco con esplosivi artigianali, piazzati su una barca che si è avvicinata alla nave», ha spiegato invece il portavoce della Guardia Costiera. Al momento dell'esplosione, che ha causato il ferimento di un uomo, la petroliera era in navigazione nelle acque fra Oman e Iran, in una lingua di mare strategica per il trasporto del petrolio. Non ci sono stati versamenti di petrolio in mare. La compagnia di trasporti giapponese Mitsui Osk, cui appartiene la M.Star, 160.292 tonnellate di stazza, aveva subito parlato di un attacco terroristico, ma poi l'ipotesi più accreditata era stata quella dell'onda anomala. Due giorni fa un gruppo legato ad Al Qaida, le Brigate di Abdullah Azzam, avevano detto che un loro kamikaze, identificato in Ayyub al-Taisha, si era fatto saltare a bordo della petroliera.
http://www.corriere.it/esteri/10_agosto_06/emirati-petroliera-golfo-obiettivo-giapponese_41c1a404-a127-11df-9bff-00144f02aabe.shtml
L'esplosione sulla petroliera nel Golfo «È stato un attacco terroristico»
Il 28 luglio una nave giapponese danneggiata nelle acque di Hormuz.
La prima versione: «È stata onda anomala»
DUBAI - La superpetroliera giapponese della M. Star danneggiata da una esplosione il 28 luglio scorso, nello stretto di Hormuz, è stata l'obiettivo di un attacco terroristico. Lo riferisce l'agenzia di stampa governativa degli Emirati Arabi Uniti. Gli investigatori hanno trovato resti di esplosivi artigianali sullo scafo e la guardia costiera ritiene che probabilmente l'attacco è stato condotto da una imbarcazione imbottita di esplosivo, precisa l'agenzia. La prima versione ufficiale, fino a questo momento, era quella fornita da un funzionario dell'autorità portuale degli Emirati che aveva parlato di una onda anomala.
RIVENDICAZIONE - «L?inchiesta e gli esami effettuati da squadre specializzate hanno dimostrato che la petroliera ha subito un attacco con esplosivi artigianali, piazzati su una barca che si è avvicinata alla nave», ha spiegato invece il portavoce della Guardia Costiera. Al momento dell'esplosione, che ha causato il ferimento di un uomo, la petroliera era in navigazione nelle acque fra Oman e Iran, in una lingua di mare strategica per il trasporto del petrolio. Non ci sono stati versamenti di petrolio in mare. La compagnia di trasporti giapponese Mitsui Osk, cui appartiene la M.Star, 160.292 tonnellate di stazza, aveva subito parlato di un attacco terroristico, ma poi l'ipotesi più accreditata era stata quella dell'onda anomala. Due giorni fa un gruppo legato ad Al Qaida, le Brigate di Abdullah Azzam, avevano detto che un loro kamikaze, identificato in Ayyub al-Taisha, si era fatto saltare a bordo della petroliera.
http://www.corriere.it/esteri/10_agosto_06/emirati-petroliera-golfo-obiettivo-giapponese_41c1a404-a127-11df-9bff-00144f02aabe.shtml