<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> L'elettrico secondo Bmw | Il Forum di Quattroruote

L'elettrico secondo Bmw

A quanto pare senza complessi di inferiorità nemmeno di fronte ai mostri sacri

Anteprima esclusiva 4R - Galleria fotografica i3

L'occasione era oggettivamente rara. Non capita tutti i giorni di guidare un muletto di pre-serie, né è tanto più frequente avere a che fare con un'auto dai contenuti radicalmente diversi da quelle che girano sulle nostre strade tutti i giorni. Ecco: il nostro primo incontro dinamico con la BMW i3, che si è svolto in anteprima su un circuito di prova privato della Casa bavarese, ha avuto tutti i contorni dell'eccezionalità.

i3: qualche coordinata. La i3 è un oggetto nuovo, da cima a fondo, nella tecnica e nel design, nella strategia commerciale e nella guida. A guardarla ? e toccarla ? così, dal vivo, fa un'impressione insolita. Inutile sforzarsi di ricercare paralleli nell'attuale produzione della BMW, tanto si finisce presto per capire che è un rompicapo senza soluzione: è di carbonio, ma non è sportiva, è compatta, ma lasciate stare la Serie 1, che è proprio un'altra roba. È elettrica, ma non è noiosa. E il punto da cui partire per scoprirne la natura più intima, forse, è proprio questo.

La MegaCity ha preso forma. Per distinguersi all'interno della moltitudine di modelli a zero emissioni, la BMW ha deciso di attingere alla propria tradizione, mettendo insieme un prodotto che fosse prima di tutto gradevole da guidare. E così, partendo da questa sorta di primo comandamento, la vettura - frutto concreto del progetto MegaCity, partito nel lontano 2007 -, ha iniziato a prendere forma e carattere.

Prime sensazioni. Eccoci qui allora, davanti alla nostra i3 ancora mezza "nastrata", che ci aspetta a bordo pista. Una volta dentro, dove possiamo scansare le camuffature e vedere il futuristico abitacolo definitivo ? senza però scattare fotografie ?, veniamo accolti da un sedile dal profilo volutamente esile e dalla seduta molto alta, simile a quella di una piccola crossover, e favorevole per visibilità e percezione degli ingombri. La curiosità ci spinge per un momento anche sulla panchetta posteriore: dietro, un paio di persone trovano molto più spazio di quanto non ce ne sia su modelli dalle dimensioni paragonabili, soprattutto nel senso dell'altezza.

Quattro modalità di guida. Durante il primo giro abbiamo modo di guardarci attorno e ambientarci a bordo: tra i dettagli che notiamo, il sistema di selezione delle modalità di guida, che sono quattro: Sport, Comfort, Eco Pro ed Eco Pro+. L'ultima, in particolare, riduce la potenza erogata e spegne la climatizzazione, in caso di autonomia vicina allo zero.

Tutto, subito. Man mano che il ritmo cresce, la natura della i3 viene fuori con maggiore chiarezza. Il primo aspetto che colpisce è frutto di quello che accade sotto il piede destro: il motore della i3 ha 170 CV e 250 Nm, che per giunta sono disponibili da subito. La spinta, quando si affonda in partenza, è forte e molto corposa, e si mantiene costante fin quasi alla velocità massima, limitata ai 150 km/h.

"One-pedal feeling". Altrettanto sorprendente è quello che accade in rilascio, quando si ottiene un rallentamento molto sensibile, pari a 1,6 m/s, secondo gli ingegneri della Casa. Più che di "rilascio" e "rallentamento", sarebbe dunque corretto parlare di vera e propria frenata, tanto che quando si toglie il piede dal gas si accendono anche gli stop, per una precisa scelta progettuale. In BMW utilizzano l'espressione "one-pedal feeling", indicando così la possibilità teorica di guidare utilizzando solo il pedale destro e ottenere così i maggiori benefici in termini di efficienza del veicolo e ricarica delle batterie. Ciò non toglie che per ridurre rapidamente la velocità dalle alte andature in prossimità di una curva, o effettuare una frenata d'emergenza, il ricorso al pedale del freno rimanga necessario.

Quelle gommine strette strette... Complessivamente, la i3 non ha sfigurato in pista: complice il contributo generoso del motore e la corretta calibrazione dei comandi, la vettura se l'è cavata bene. Buona in fase di impostazione, l'elettrica tedesca ? in questo aiutata dall'elettronica ? riesce ad avere reazioni controllate anche nei cambi di direzione più bruschi, nonostante la notevole altezza complessiva. Il limite più evidente, semmai, è quello che emerge dall'asse anteriore: le gomme, che hanno una sezione da 155 ? una roba che non si vedeva da anni, ma qui la riduzione dell'attrito ha dettato legge -, fanno quello che possono per contenere il comportamento evidentemente sottosterzante della vettura, ma non riescono certo ad andare oltre le leggi della fisica.

Sterzo da BMW. A prescindere da considerazioni sull'assorbimento delle sospensioni, quantomeno ardite sul liscio asfalto della pista, vale la pena di soffermarsi invece sulle caratteristiche dello sterzo che, in un modo o nell'altro, riesce a ricordare quello di una BMW tradizionale: pronto, preciso e reattivo. Bello da usare e dosare, insomma. Qui, però, c'è dell'altro.

Gira in un fazzoletto. Grazie alla peculiare disposizione degli organi meccanici, con motore e trasmissione monomarcia al posteriore, il comando è stato liberato da fenomeni di "torque steer" (con 250 Nm da zero giri?) e soprattutto da ingombri che avrebbero compromesso la ragguardevole agilità della vettura. Pensata per la guida urbana, la i3 ha proprio nel diametro di sterzata uno dei suoi maggiori punti di forza. Dalle manovre in spazi strettissimi che abbiamo effettuato, ne è arrivata la conferma: dove una Serie 1 o una Mini devono mettere la retro e reimpostare, l'elettrica sguscia senza fatica. Con buona pace di chi resta indietro a guardare.

Fabio Sciarra
 
Le correnti ibrido ed elettrico sono ben distinte.

L'auto elettrica è un concetto molto diverso da auto ibrida, li tutto nasce per andare a "corrente" a partire dalla "meccanica".

Tesla Motors ha reinterpretato in elettrico l'auto sportiva con tutti i suoi pregi e difetti.

E' sicuramente una delle prospettive future di mobilità ma bisogna ancora sviluppare il comparto più critico, le batterie e forse anche i motori. ;)
 
Per il momento mi sembra più un esercizio di tecnica che la risposta ad una reale esigenza del mercato (di sicuro italiano). Sarei comunque curioso di provarla.
Da guidare tutti i giorni deve essere comodissima. Prestazioni sostenute, silenzio, fluidità ed economia coniugate insieme (tra l'altro c'é già un mezzo simile, si chiama treno).
 
arizona77 ha scritto:
qualcuno sa cosa e' costato il
progetto idrogeno
in cui BMW ha operato per anni e anni......e anni :?:

Non esageratamente ,visto che anziché andare a bagno bmw e ' ancora più solida ;)
 
abarbolini ha scritto:
Ni. Il prezzo conta, ma se l'autonomia è sui 100 km (dichiarano 130 per cui il reale sarà più o meno 100 in città) per quanto mi riguarda è incomprabile.
La Smart elettrica, avesse avuto un costo più accettabile, l'avrei presa (e la prenderei) subito. Ho modo di installare una presa di ricarica, e 100 km sono il doppio di quanto possa percorrere in una giornata urbana "selvaggia". Sarà però da vedere se questa i3 non abbia anche una piccola unità termica ausiliaria per ricaricare le batterie in caso di necessità.
 
Mauro 65 ha scritto:
chiaro_scuro ha scritto:
Un'altra auto inutile.
Ciao.
penso dipenda dai prezzi, o no?
E' una BMW, è elettrica, è pensata da zero: il prezzo sarà alto.
Comunque trovo molto limitante anche l'autonomia (per un auto pensata da zero....) e le ricariche luuuunghe.
Per me avrebbe dovuto fare un'ibrida "seria" pensata da zero, come fece a suo tempo Toyota. Al massimo invece di fare un elettrica con RE poteva fare un ibrida plug-in ben dotata.

Ciao.
 
chiaro_scuro ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
chiaro_scuro ha scritto:
Un'altra auto inutile.
Ciao.
penso dipenda dai prezzi, o no?
E' una BMW, è elettrica, è pensata da zero: il prezzo sarà alto.
Comunque trovo molto limitante anche l'autonomia (per un auto pensata da zero....) e le ricariche luuuunghe.
Per me avrebbe dovuto fare un'ibrida "seria" pensata da zero, come fece a suo tempo Toyota. Al massimo invece di fare un elettrica con RE poteva fare un ibrida plug-in ben dotata.

Ciao.

sara' carissima....
oltre che per il marchio.....
tutto carbonio e alluminio
 
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