<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Le case occidentali non riescono più a vendere in Cina. | Il Forum di Quattroruote

Le case occidentali non riescono più a vendere in Cina.

Ormai il 50% del mercato è fatto da BEV e PHEV.
hanno delle infrastrutture nettamente superiori alla nostre ed in grado di sostenere le auto a batteria.
Da noi pensare ad un mercato composto dal 50% di bev e phev è completamente irrealistico.

Le quote di mercato si restringono e i bilanci vanno in rosso.
penso le ragioni siano molteplici:
da un sostegno statale allo sviluppo tecnologico dell'elettrico (mi riferisco all'accesso alle materie prime) al fatto che per i gruppi cinesi l'elettrico è il core business ed unico centro di investimento. Al contrario gli occidentali devono gestire una transizione mantenendo 2 tecnologie contemporaneamente per un tempo indefinito e senza beneficiare di un supporto statale alle infrastrutture (dalle colonnine ai punti di ricarica)
 
...Al contrario gli occidentali devono gestire una transizione mantenendo 2 tecnologie contemporaneamente per un tempo indefinito e senza beneficiare di un supporto statale alle infrastrutture (dalle colonnine ai punti di ricarica)
.
Generalmente d'accordo, ma su quest'ultimo punto segnalerei che vi sono massicci investimenti europei e i conti si faranno man mano: è una maratona (o al limite una corsa campestre) e non un 110 ostacoli a mio avviso.
 
Ma,

io,

saro' un fantasioso credulone....

Visto che la Cina ci vende gia' adesso ben piu' di quel che ci compra....( Occidentali in genere )

Non possiamo ripagarla e non comprare piu' nulla
??
Poi vediamo dove li spedisce da Shangai & C.
quei milioni di containers con cui ci annega da anni
??
 
Ultima modifica:
Non possiamo ripagarla e non comprare piu' nulla

Hai visto durante la pandemia manco le mascherine riuscivamo a farci da soli.
Smettere di comprare da loro dopo avergli dato in mano la produzione di un sacco di prodotti (una volta era la robaccia che ci serviva che costasse poco ma ormai producono tutto comprese le auto e tecnologie complesse) significa rimanere con una mano davanti e una dietro come abbiamo visto durante l'emergenza.
Io temo che ormai togliere la testa dal cappio dopo avercela infilata non sia più possibile.
 
Mi pare che fino a questo momento la road map di conquista sia rispettata. Il primo mercato a capitolare di quelli in mano oggi a Europei /Tesla/Jap era ovviamente quello cinese , dove le autorita' spingono per bev e plugin perche' e' un tipo di alimentazione dove sono competitivi a livello tecnologico e con prezzi molto piu' bassi grazie ai pesanti sussidi del governo alle aziende e relativa filiera.
Gli avidi azionisti dell' automotive europeo che per 20 anni ha fatto i maggiori guadagni delocalizzando e decidendo di inseguire quel mercato ,perche' ritenuto il piu' importante, ora sono gli stessi che corrono dai cinesi per fare alleanze li' .
Spettacolo triste.
Il mercato cinese se lo pappera' quasi interamente il governo cinese e' solo questione di tempo. Poi sara' da vedere che succede agli altri mercati , quando suonera' la sveglia per chiudere i boccaporti e non far entrare prodotti cinesi e salvaguardare l'industria europea.
 
Sarà anche peggio, perché quando fra qualche anno avranno fatto per primi la transizione, non dovranno più spendere per acquistare carbone, petrolio e gas. Al peggio spenderanno molto poco.
Anche perché possono finanziarsi [senza tante opposizioni] gli investimenti in produzioni rinnovabili.
Non so se è un caso che abbia visto ingenti spedizioni di apparati verso la Cina, per parchi eolici, e zero verso l'Europa.

A quel punto oltre a risolvere il problema dell'inquinamento nelle loro megalopoli diventeranno indipendenti dai ricatti dei produttori di idrocarburi mentre noi continueremo a pregare che nel bailame mediorientale a nessuno venga mente di strozzarci via Suez.

Per i gasdotti trans mediterranei, beh se bastan tre sommozzatori (forse uno) ["ubriachi"] per azzerare decenni di lavoro, pensate quanto ci vorrà a qualcuno che lo volesse fare sul serio.
 
Hai visto durante la pandemia manco le mascherine riuscivamo a farci da soli.
Smettere di comprare da loro dopo avergli dato in mano la produzione di un sacco di prodotti (una volta era la robaccia che ci serviva che costasse poco ma ormai producono tutto comprese le auto e tecnologie complesse) significa rimanere con una mano davanti e una dietro come abbiamo visto durante l'emergenza.
Io temo che ormai togliere la testa dal cappio dopo avercela infilata non sia più possibile.


Non e' che non riuscivamo....
Da liberisti, facevamo fare i lavori poveri agli altri.

Penso che dovremmo rivedere questa scelta.
Farci di nuovo gli apribottiglia, le tovaglie di plastica, e le svegliette elettriche....
....Rinunciando a qualche " cipster ", e al tablet da 1200 euri....
Mica si potra' avere tutto facile come prima: adesso bisognera' lottare.

E poi facciamo i Cinesi a nostra volta;
aspettiamo, in un mondo di " poveri ", a chi venderanno tutte le loro produzioni di seconda, terza, e quarta scelta.

In sostanza....Ci sediamo NOI sulle sponde del PO e attendiamo....

https://www.eunews.it/2024/03/04/ue-deficit-commerciale-cina-automobili/

....A chi venderanno 291 mld
Quello che e' il loro attivo commerciale verso la UE
 
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Dimenticate una cosa il libero arbitrio. Due lustri fa abbondanti una famosa casa atomobilistica diventava il primo produttore al mondo e i cinesi stufi di rimanere a piedi per i cambiacci automatici dissero basta....

Adesso dicono semplicemente basta a macchine che rispetto alle loro non valgono il costo e dicono basta a far pagare le loro da noi come le nostre ma che valgono meno ma costerebbero meno se non ci fossero le accise....
 
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