Mi scuso con tutti i forumisti ma mi tocca di nuovo fare la pappardella...
Il noto caso del 1.2 Puretech di Stellantis non è isolato: diversi motori hanno accusato problemi alla distribuzione.(cinghia/catena), Vediamo quali...
Anche Ford, Volkswagen/Audi, Honda, Toyota, Renault, Nissan, Fiat ecc. hanno dovuto affrontare questo problema...
Ford aveva introdotto la tecnologia della cinghia dentata a bagno d’olio, installata all’interno del motore anziché in un alloggiamento su un lato del monoblocco, ancor prima dell’arrivo dell’EcoBoost.
Una tecnologia adottata anche dal
Gruppo Volkswagen, nei motori diesel, tra cui il tre cilindri 1.6 TDI. In tutti i casi, l’obiettivo della cinghia di distribuzione a bagno d’olio era ridurre l’attrito e aumentarne sensibilmente la durata.
Tutto sulla carta molto bello ma poi
Ford iniziò ad avere problemi ma la casa dell’ovale blu non si fece problemi e sostituì la cinghia con una catena nei motori
EcoBoost a tre cilindri con disattivazione dei cilindri.
Anche
Volkswagen ha avuto problemi con questa scelta tecnica, persino sul
2.0 TDI, ma in misura minore dato che la sua cinghia di distribuzione a bagno d’olio non azionava gli alberi a camme, ma solo la pompa dell’olio.
I problemi segnalati sui motori
Honda VTEC da
1.0 litri riguardano principalmente il sistema di distribuzione, che in alcune vetture del 2017 ha mostrato disallineamenti delle pulegge con possibile danno a pistoni, valvole e alberi a camme, e consumi di olio eccessivi, problemi all'iniezione, surriscaldamento dovuto a perdite nel sistema di raffreddamento, e malfunzionamenti del turbocompressore.
Problemi frequenti sui motori 1.0 VTEC Honda:
- Sistema di distribuzione:
Nelle auto di alcune serie (specie del 2017), si sono riscontrati disallineamenti delle pulegge, che possono allentare la cinghia di distribuzione, causando potenziali danni a pistoni, valvole e alberi a camme.
- Consumo di olio eccessivo:
Alcuni proprietari hanno segnalato un elevato consumo di olio motore, che può portare a problemi di lubrificazione e danneggiare il motore nel lungo periodo.
- Sistema di iniezione:
Malfunzionamenti al sistema di iniezione possono causare difficoltà di avviamento e prestazioni ridotte del motore.
Cosa fare se si riscontrano questi problemi:
- Verifica la cinghia di distribuzione:
Se il problema si verifica su un veicolo del 2017, è fondamentale far controllare il sistema di distribuzione da un meccanico qualificato.
- Monitora il livello dell'olio:
Controlla regolarmente il livello dell'olio motore per identificare precocemente un consumo anomalo.
- Il motore di Stellantis non è l’unico ad avere adottato la sciagurata soluzione di cui sopra: è il caso della prima generazione del 3 cilindri 1.0 EcoBoost della Ford: anche in quel caso la cinghia è stata poi sostituita da una catena.
- Tuttavia, per quanto più robusta e durevole, la catena non risolve tutti i problemi perché anche con questo sistema sono numerosi i casi di noie causate proprio dalla distribuzione, segno che si tratta di uno dei punti più deboli di un motore. Vediamo i casi più importanti di affidabilità.
JAGUAR LAND ROVER - La casa inglese ha avuto problemi con la distribuzione del motore
diesel Ingenium di 2 litri, che utilizza due catene di distribuzione e raddoppia di fatto il rischio di guasti. Particolarmente colpiti sono i modelli prodotti tra il 2015 e il 2019, per esempio la Range Rover Evoque.
MAZDA - Sui motori
diesel MZR-CD R2 di 2,2 litri (da 150 e 175 CV) della Mazda, prodotti tra il 2008 e il 2013, c’è il problema di un allentamento della catena di distribuzione, segnalato soprattutto sulla Mazda 6. Fortunatamente la vettura rileva il guasto e lo segnala in tempo: si può così procedere alla riparazione prima che si verifichi un ben più grave danno al motore.
RENAULT/NISSAN - I problemi per il
1.2 a benzina TCe/DIG-T H5F da 100 o 130 CV sono causati da una diminuzione del livello dell’olio, che provoca lo spostamento e la rottura della catena di distribuzione. Tali difetti interessano vetture prodotte dal 2012 al 2019 dalla Renault e dalla Nissan (ma anche dalla Mercedes, che usava il “milledue” sulla Citan).
OPEL - Sul
1.2 Twinsport Ecotech da 85 CV, prodotto dal 2006 al 2015 e utilizzato nella Opel Corsa, la catena di distribuzione poteva allentarsi prematuramente. Difetti sono stati riscontrati anche sui motori diesel CDTi B16DTU e B16DTE di 1,6 litri da 110 CV: quelli prodotti tra il 2015 e il 2018 soffrono di un guidacatena difettoso, la cui rottura può danneggiare il motore.
FCA - Anche il
diesel Multijet non è esente da problemi alla distribuzione: l’SDE di 1,3 litri da 70 e 95 CV, utilizzato dal 2008 al 2014 su diversi modelli, è piuttosto soggetto a rotture della catena.
TOYOTA - Problemi simili anche per la Toyota, famosa per la sua affidabilità. Il
1.3 VVT-i 2NZ da 87 CV, che ha equipaggiato la Yaris tra il 2005 e il 2011, ha riscontrato vari casi di rottura della catena di distribuzione.
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Con 15 euro puoi salvare il tuo motore 1.2 PureTech: ecco come
Si tratta poi di un propulsore dotato di soluzioni tecniche all’avanguardia, come l’iniezione diretta su tutte le sue versioni, l’adozione di turbine a geometria variabile e l’utilizzo di un contralbero di equilibratura volto a ridurre le vibrazioni endemiche di un motore a tre cilindri. Sebbene quindi sia un motore apprezzato per le sue caratteristiche tecniche,
ha il suo tallone d’Achille nell’affidabilità, soprattutto per quanto riguarda la famigerata cinghia a bagno d’olio.
Ci sono infatti alcuni accorgimenti che si possono prendere per allungare la vita della propria cinghia e, quindi, del motore. Il primo è
effettuare il cambio dell’olio con più frequenza, non lesinando sulla qualità del lubrificante. Sebbene possa sembrare un intervento di poco conto, questo è fondamentale per permettere alla cinghia di “vivere” nelle condizioni migliori possibili.
Negli ultimi tempi, poi, è diventata di dominio pubblico
una procedura che, con un esborso di 15 euro, può salvare il tuo motore. Per capire se una cinghia gommata è in buono o cattivo stato, uno dei modi più facili per farlo senza aprire il motore è
ispezionare la cinghia attraverso il foro per il rabbocco dell’olio motore. Quest’ultimo è infatti posizionato direttamente sopra la cinghia dentata, permettendo di vederla chiaramente..
Tra i motori di moderna produzione, il 1.2 PureTech è forse uno dei più noti, ma non solo per le
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