Osservando come si muovono i gusti della gente al giorno d'oggi mi sono reso conto che i veri appassionati dell'automobile oggi nell'anno di grazia 2012 si sono ridotti al lumicino. Per la maggior parte della gente oggi l'auto deve essere solo un mezzo di trasporto pratico, economico, poco costoso e "trendy" (se no non si spiegherebbe per esempio il successo di vetture come la Nissan Juke.........). Solo per pochi rimane un oggetto del desiderio, un "giocattolo per adulti".
Un esempio di ciò lo vedo anche nelle corse. Ormai quasi tutti seguono solo la F.1, mentre tanti anni fa la RAI trasmetteva in TV anche le gare dei prototipi e persino alcune gare in salita, oggi queste gare interessano a pochi aficionados oltre che agli "addetti ai lavori".
Anche l'AD Fiat Marchionne sembra dare poca importanza alle gare non di F.1, tanto che è stata progressivamente sospesa l'attività corsaiola di Alfa Romeo, Abarth e ora sembra anche Maserati (Trofeo a parte), pur dopo oltre 50 titoli vinti dalle sole case citate nel primo decennio del secolo. Dato l'andazzo generale, che privilegia solo la F.1, non gli si possono dare tutti i torti.
Io credo di avere avuto la fortuna (o la sfortuna visto i soldi che ho speso per tutto ciò che ruota attorno all'automobile), di nascere in un periodo in cui l'automobile era ancora un culto, un'icona dell'immaginario maschile. Parlo degli anni '50. Non che oggi non lo sia per nessuno, vedasi per esempio alcuni giovani che frequentano questo forum, però indubbiamente il numero di persone che ancora considerano l'automobile alla stregua di come la considerano molti miei coetanei, si è ridotto notevolmente a causa dei tempi, che hanno creato altri miti..................
Che ne pensate?
Un esempio di ciò lo vedo anche nelle corse. Ormai quasi tutti seguono solo la F.1, mentre tanti anni fa la RAI trasmetteva in TV anche le gare dei prototipi e persino alcune gare in salita, oggi queste gare interessano a pochi aficionados oltre che agli "addetti ai lavori".
Anche l'AD Fiat Marchionne sembra dare poca importanza alle gare non di F.1, tanto che è stata progressivamente sospesa l'attività corsaiola di Alfa Romeo, Abarth e ora sembra anche Maserati (Trofeo a parte), pur dopo oltre 50 titoli vinti dalle sole case citate nel primo decennio del secolo. Dato l'andazzo generale, che privilegia solo la F.1, non gli si possono dare tutti i torti.
Io credo di avere avuto la fortuna (o la sfortuna visto i soldi che ho speso per tutto ciò che ruota attorno all'automobile), di nascere in un periodo in cui l'automobile era ancora un culto, un'icona dell'immaginario maschile. Parlo degli anni '50. Non che oggi non lo sia per nessuno, vedasi per esempio alcuni giovani che frequentano questo forum, però indubbiamente il numero di persone che ancora considerano l'automobile alla stregua di come la considerano molti miei coetanei, si è ridotto notevolmente a causa dei tempi, che hanno creato altri miti..................
Che ne pensate?