<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Lancia e Marchionne | Il Forum di Quattroruote

Lancia e Marchionne

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Fermo restando il rispetto umano e le condoglianze per la famiglia, mi sento di fare alcune considerazioni sull'aspetto pubblico di Marchionne e sull'eredità in fatto di prodotto.

Evidentemente nulla da ridire sulle qualità finanziarie e negoziali: era tra i migliori e nessuno ha fatto meglio per l'azionista.

Ma non essendo proprietario della FCA ed essendo italiano, non posso dimenticare il grande dolore provocato tra gli appassionati per la brutalità del trattamento riservato alla LANCIA, a cui ha fatto toccare il punto più basso ed umiliante della sua centenaria storia. Non si possono fare modelli come la nuova thema e la spider flavia e poi dire che il marchio non ha appeal, giustificandone ex post la chiusura.

L'approccio era da spietato manager americano: tutto va sacrificato se di intralcio per il proprio piano oppure esaltato se lo favorisce, senza remore, scrupoli morali o pietismi.

All'inizio, con il nuovo stile diretto ed apparentemente sincero, quando parlava di fabbrica Italia e cosi via, mi aveva favorevolmente impressionato. Ma quando sono emerse le ipocrisie e le vere intenzioni tutto si è palesato.

I ricatti sul contratto di lavoro, la chiusura di Termini, il trasferimento della sede all'estero tra l'indifferenza incapace dei nostri patetici politicanti da Berlusconi a Monti e via dicendo, la cacciata di Montezemolo con la scusa che Ferrari non vinceva il mondiale in F1 ma in realtà perché si opponeva ai suoi magheggi finanziari (ai festeggiamenti c'era Lauda - capo mercedes - ma non c'era Montezemolo, vero autore del rilancio Ferrari: che assenza di stile!) ed infine la LANCIA azzerata.

Certo, Giulia e Stelvio sono ottime, ma è forse l'unico lato positivo lasciato sul prodotto in quanto coincidente con la sua idea del brand di lusso in America.

Troppo poco. Tutto andava sacrificato all'altare dell'indebitamento.

Si legge del suo presunto orgoglio di essere italiano: francamente non se ne sono viste le conseguenze pratiche. Anche il fatto di risiedere in Svizzera mi sembra poco etico per uno che guida una azienda con sede (in parte) in Italia; contribuire come i propri dipendenti al benessere nazionale sarebbe stato un esempio. O forse in questo era un vero italiano …

Ma non paragoniamolo all'Avvocato o addirittura a Ferrari.
 
La Lancia "Thema 300" e la "Flavia-Chrysler" sono state certamente i suoi "errori terribili" (poi a posteriori riconosciuti come tali anche da lui), con la Flavia flop totale, comprata solo da qualche attempato signore che voleva viaggiare comodo con un'anonima e americaneggiante cabrio un po' vintage (lunga 5 metri...).

Ma per Lancia, come si è scritto spesso anche qui (e un topic analogo a questo c'era già), il "De Profundis" era già stato oggettivamente scritto prima del suo avvento. E' vero che durante la sua gestione (nel 2008) è stata presentata anche la Lancia "Delta", ma non l'ha disegnata lui ed era davvero bruttina (almeno per me). Non poteva che essere un flop, anche perchè nata in piena crisi economica.

D'altra parte all'epoca i soldi per progettare ex novo una vera "New Thema" e qualcos'altro non c'erano proprio, quindi è stato operato quel maldestro tentativo.
 
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Bel pezzo.
Concordo e aggiungo che l'azzeramento di Lancia equivale all'azzeramento di una tradizione, ossia quel patrimonio di testimonianze e memorie che si trasmettono di generazione in generazione, creando coscienza e amore per il proprio paese.
Lancia è stata qualcosa che ci ha resi fieri di essere italiani,
fieri di appiccicare dietro al bel culetto di una Fulvia uno stemma tricolore.
 
Mi associo. Per parte mia continuo ad usare con orgoglio la mia Lancia Thesis 2.4 Emblema che può essere considerata, almeno per quanto riguarda l'esclusività del progetto,come l'ultima vera automobile Lancia prodotta. Vettura a suo modo innovativa, mai capita e forse troppo presto abbandonata al suo destino. Peraltro con caratteristiche che non avevano assolutamente niente da invidiare alle tanto blasonate "tedesche" e che, se opportunamente sviluppate, avrebbero, forse, consentito al marchio di rimanere in vita.....
 
marchionne ha decretato la fine della lancia quando ha deciso di investire una paccata di soldi sulla Giulia. Per quel progetto sono stati sacrificati un sacco di altri modelli. Penso non solo alla Ypsilon o ad altri modelli Lancia, ma anche a Gpunto, Qubo, Giulietta stessa.

Con risultati deludenti sotto gli occhi di tutti.
No, io questa cosa non rieswco a perdonargliela. Tenendo conto che a quanto so, seppur timidamente più manager avevano cercato di arginare il ciclone Marchionne-Giulia
 
Tutti i socials e tutti i forum chiedevano un'Alfa Romeo segmento D che fosse all'altezza dei capolavori del passato.
Lui, evidentemente sensibile anche a ciò, ci ha accontentati. Purtroppo scalfire il dominio della trade tedesca si è rivelato impossibile, e il successo dei Suv ha fatto il resto, per quanto riguarda la Giulia (la Stelvio vende benino ma anche lì rispetto alla concorrenza tedesca....).

Figuriamoci se avesse fatto una Lancia segmento D o E. Si sarebbe venduta col contagocce.
 
Forse lui non ha tenuto conto del fatto che chi scrive sui forum è solo la punta di un iceberg. Qui siamo tutti a magnificare le doti della Giulia, ma la maggioranza delle persone se ne frega dell'Alfa Giulia e continua a comprare tedesco.
Oggi su Quattroruote di Agosto ho visto le vendite di Giulia a giugno: 595. Le Audi A4 sono state 1.174. Va bene che c'è la SW, ma sono il doppio....

Imho le Lancia sarebbero andate peggio.
 
Senza la Giulia (leggasi pianale Giorgio) sarebbe morto non solo Lancia ma anche Alfa Romeo questa è la verità.
Lancia è morta anni fa per tutti gli errori commessi a partire dagli anni 90. E' rimorta quando ha venduto macchine americane rimarchiate ed è sepolta quando la dirigenza ha deciso di puntare all'annullamento del debito anziché puntare alle quote di mercato.
Quest'ultimo fatto a mio parere è stato pensato per favorire la crescita sui mercati finanziari e favorire l'interesse di un eventuale acquirente esterno.
 
Forse lui non ha tenuto conto del fatto che chi scrive sui forum è solo la punta di un iceberg. Qui siamo tutti a magnificare le doti della Giulia, ma la maggioranza delle persone se ne frega dell'Alfa Giulia e continua a comprare tedesco.
Oggi su Quattroruote di Agosto ho visto le vendite di Giulia a giugno: 595. Le Audi A4 sono state 1.174. Va bene che c'è la SW, ma sono il doppio....

Imho le Lancia sarebbero andate peggio.

Sono d'accordo col tuo sconforto...ad ogni modo l'A4 è venduta vicino al 90% come sw, la serie 3 e la C un po' meno.
 
La Lancia "Thema 300" e la "Flavia-Chrysler" sono state certamente i suoi "errori terribili" (poi a posteriori riconosciuti come tali anche da lui), con la Flavia flop totale, comprata solo da qualche attempato signore che voleva viaggiare comodo con un'anonima e americaneggiante cabrio un po' vintage (lunga 5 metri...).

Ma per Lancia, come si è scritto spesso anche qui (e un topic analogo a questo c'era già), il "De Profundis" era già stato oggettivamente scritto prima del suo avvento. E' vero che durante la sua gestione (nel 2008) è stata presentata anche la Lancia "Delta", ma non l'ha disegnata lui ed era davvero bruttina (almeno per me). Non poteva che essere un flop, anche perchè nata in piena crisi economica.

D'altra parte all'epoca i soldi per progettare ex novo una vera "New Thema" e qualcos'altro non c'erano proprio, quindi è stato operato quel maldestro tentativo.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Purtroppo la realtà è ancora peggiore di un goffo tentativo.
Era evidente a chiunque che proporre quei 2 terrificanti modelli con il marchio LANCIA sarebbe stato un disastro sia di vendite che di immagine. Lo sforzo in termini di investimenti e marketing è stato infatti minimo per la thema e nullo per la flavia.
Marchionne però non ha esitato ad infangare la LANCIA per un semplice e molto prosaico motivo: doveva smarcare una milestone contrattuale del patto con Obama i termini di auto USA proposte all'estero.
Ecco che l'evento si manifesta in tutta la sua crudezza, facendo apparire le parole di Marchione sullo scarso appeal del marchio come ancora più subdole: sapeva benissimo che pugnalava la Lancia, lo ha fatto lo stesso, attribuendo poi la responsabilità del tracollo alla vittima.
Pensavo a questo quando ho visto pochi giorni fa in tv lo spot di una trasmissione sull'Italia dove la protagonista girava su un bel lungomare a bordo nientemeno che di una Flavia Vignale cabrio grigia metallizzata: che classe!
 
Purtroppo la realtà è ancora peggiore di un goffo tentativo.
Era evidente a chiunque che proporre quei 2 terrificanti modelli con il marchio LANCIA sarebbe stato un disastro sia di vendite che di immagine. Lo sforzo in termini di investimenti e marketing è stato infatti minimo per la thema e nullo per la flavia.
Marchionne però non ha esitato ad infangare la LANCIA per un semplice e molto prosaico motivo: doveva smarcare una milestone contrattuale del patto con Obama i termini di auto USA proposte all'estero.
Ecco che l'evento si manifesta in tutta la sua crudezza, facendo apparire le parole di Marchione sullo scarso appeal del marchio come ancora più subdole: sapeva benissimo che pugnalava la Lancia, lo ha fatto lo stesso, attribuendo poi la responsabilità del tracollo alla vittima.
Pensavo a questo quando ho visto pochi giorni fa in tv lo spot di una trasmissione sull'Italia dove la protagonista girava su un bel lungomare a bordo nientemeno che di una Flavia Vignale cabrio grigia metallizzata: che classe!
Erano tutti accecati dal “fascino delle improponibili auto americane”Che poi, per me ,non è che abbiano fatto un gran lavoro con Giulia.Un pò meglio con Stelvio anche se troppo somigliante a Maserati Levante.Ma la concorrenza è sempre avanti e più tecnologica.
 
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Figuriamoci se avesse fatto una Lancia segmento D o E. Si sarebbe venduta col contagocce.

Vero.
Però nessuno mi toglie dalla testa che una nuova Lancia Fulvia Coupé
fatta come Dio comanda avrebbe spaccato il mondo.
La macchina di tutti e per tutti gli appassionati italiani, l'unica auto capace di mettere d'accordo tutti, giovani anziani uomini e donne.
Bella elegante grintosa e trendy da matti.
 
Vero.
Però nessuno mi toglie dalla testa che una nuova Lancia Fulvia Coupé
fatta come Dio comanda avrebbe spaccato il mondo.
La macchina di tutti e per tutti gli appassionati italiani, l'unica auto capace di mettere d'accordo tutti, giovani anziani uomini e donne.
Bella elegante grintosa e trendy da matti.
Bella ma forse troppo di nicchia come tutte le coupé due porte...
Penserei piuttosto a una nuova Delta Turbo Integrale che si sarebbe mangiata le Golf GTI a colazione
Peccato invece, diciamo le cose come stanno, che la seconda serie 1993-1999 fosse brutta, e la terza serie 2008-2014 fosse inguardabile
 
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