AndrewTheItalianBoss ha scritto:
E' un po' che mi verrebbe voglia di cambiare auto.
E fino a tre mesi fa vedevo, specie nei siti dei concessionari ma anche da autoscout24, un proliferare di Km0 più o meno.
Intere pagine di km0.
Adesso mi sembra che il fenomeno si sia molto sgonfiato.
Praticamente solo vecchie 185CV, pochissime 205CV
Smargia, mi confermi questa inversione di tendenza?
Felice di essere passato a Mac eh?
Sul Mac, neanche un pentimento.
Sulle KM 0 la tua impressione è confermata.
Di fatto approfittando del riposizionamento effettuato con l'uscita delle Polar e di qualche azione a sostegno da parte di Volvo Italia ora la situazione è rientrata in un ambito "Fisiologico". Si trova qualche esemplare di V50/C30 non Polar e qualche V70/XC70, soprattutto col 185 CV.
Che poi qualche concessionario abbia ancora un buon numero di esemplari può pure essere, ma di fatto la musica è cambiata.
Occhio che alcune delle auto che si vedono nei siti di molti grossi concessionari Volvo (soprattutto in terra leghista) non sono Km 0 vere e proprie, ma piuttosto usati provenienti dalla flotta utilizzata da Volvo Italia, o dal remarketing delle società di noleggio a breve termine.
Le Km 0 sono un frutto dell'eccesso di capacitàproduttiva: le case nei confronti delle concessionarie hanno il coltello dalla parte del manico e piuttosto che ridurre la produzione e attirarsi l'ira dell'opinione pubblica e dei governi utilizzano gli importatori nazionali e la rete di concessionari come valvola di sfogo, scaricando su di loro l'onere dello stock e i relativi oneri finanziari di gestione.
Ne conseguono vendite poco remunerative, concessionari in sofferenza (o addirittura costretti a chiudere perché non ce la fanno proprio a sopravvvivere) decadimento dell'immagine del marchio e via discorrendo. Ovviamente dal punto di vista del consumatore la situazione è l'opposto, permettendogli sconti superiori al 20%.
Ora, finalmente pare che più o meno tutte le case si stiano rendendo conto che è meglio vendere le 100 auto che il mercato è disposto ad assorbire naturalmente, guadagnandoci sopra e facendoci guadagnare i concessionari, piuttosto che venderne 120 riuscendo a malapena a pareggiare i conti.
Ovviamente il processo è lungo e non può essere attuato dall'oggi al domani, ma un pò tutti si stanno muovendo in questa direzione: Volvo, che oggettivamente era arrivata da questo punto di vista ad una situazione insostenibile si è mossa per prima e ora sta raccogliendone i frutti, chi è partito dopo, stimolato più che dal peso dello stock da smaltire a tutti i costi (Volvo) dal calo di vendite frutto dalla crisi (BMW) sta ora in mezzo al guado, chi invece ancora non si è posto il problema (Audi) per quel poco che ho imparato facendo questo mestiere da 10 anni dovrà prima o poi fronteggiare una situazione che rischia di diiventare davvero pesante.
Questo magari non può essere percepito dall'esterno, dal punto di vista dell'acquirente che usufruisce di prezzi buoni o dell'appassionato che uarda le statistiche mensili (relative comunque alle sole immatricolazioni, quindi con già dentro le KM 0), ma se si è al dentro dei meccanismi si riesce a percepire anche queste sfumature e le cose appaiono sotto una luce diversa.
L'UNRAE, tra i tantissimi dati che divulga ogni mese, ne diffonde uno utilissimo ma stranamente mai utilizzato da nessun organo di stampa, quello relativo alle immatricolazioni negli ultimi 3 giorni di ogni mese.
In Italia, stranamente, il 35% delle vendite viene fatto negli ultimi 3 giorni di ogni mese e se si restringe l'analisi alle vetture vendute ad aziende (dove finiscono le immatricolazioni dei KM 0 fatte dai concessionari) e a società di noleggio (dove finiscono invece le KM 0 immatricolate direttamente dalle case) la percentuale sale a sfiorare il 50%.
Volvo stava sempre nella parte alta della classifica, da un anno a questa parte, invece si trova sempre ampiamente sotto la media e ai piani alti ci sono BMW, Honda e soprattutto tutti i marchi del gruppo Fiat, con percentuali che riferite al marchi Alfa Romeo sono sconvolgenti: il biscione, complessivamente targa circa la metà delle sue vetture negli ultimi 3 giorni del mese e, se si analizzano le vendite ad aziende e noleggi la percentuale supera il 75%.