Scrivo per segnalare la non efficienza ed il non servizio dell'ente GEC, preposto dalla Regione Piemonte alla riscossione del Bollo Auto; in data 20 agosto ricevo un avviso di accertamento riguardante il bollo auto del 2010, che secondo loro non avrei pagato.
Verifico e controllo i pagamenti e scopro che l'ho versato ma in ritardo, errore mio, e spedisco i documenti richiesti; il 26 novembre ricevo una nuova comunicazione, in cui mi viene scritto che la mia risposta non è esaustiva e che, in caso di mancato pagamento, procederanno alla riscossione coattiva.
Con due telefonate al call-center scopro che il pagamento non è stato registrato correttamente per un errore di compilazione; risultavano due pagamenti per la scadenza del 2009 e nessuno per quella del 2010; ho fatto presente la mia buona fede e l'evidente errore, ma mi è stato risposto che in ogni caso spetta a me l'onere della prova; ho rispedito,questa volta via e-mail, i dati richiesti.
Mi sembra impossibile che, nel 2013, un sistema elettronico non possa eseguire un accertamento incrociato sui pagamenti precedenti e successivi, evitando così le spese per la raccomandata, la busta preaffrancata di ritorno ed una seconda notifica; quest'ultima, inoltre, è pervenuta via posta normale, mentre un atto del genere dovrebbe essere spedito per raccomandata.
Io ho ammesso da subito il mio errore, rendendomi disponibile a saldare l'eventuale mora, ma trovo questo modo di procedere estremamente farraginoso e dispendioso per il cittadino, i costi delle comunicazioni ridondanti ricadono su noi tutti, senza parlare del tempo perso tra andare in posta, cercare i documenti eccetera eccetera..
Verifico e controllo i pagamenti e scopro che l'ho versato ma in ritardo, errore mio, e spedisco i documenti richiesti; il 26 novembre ricevo una nuova comunicazione, in cui mi viene scritto che la mia risposta non è esaustiva e che, in caso di mancato pagamento, procederanno alla riscossione coattiva.
Con due telefonate al call-center scopro che il pagamento non è stato registrato correttamente per un errore di compilazione; risultavano due pagamenti per la scadenza del 2009 e nessuno per quella del 2010; ho fatto presente la mia buona fede e l'evidente errore, ma mi è stato risposto che in ogni caso spetta a me l'onere della prova; ho rispedito,questa volta via e-mail, i dati richiesti.
Mi sembra impossibile che, nel 2013, un sistema elettronico non possa eseguire un accertamento incrociato sui pagamenti precedenti e successivi, evitando così le spese per la raccomandata, la busta preaffrancata di ritorno ed una seconda notifica; quest'ultima, inoltre, è pervenuta via posta normale, mentre un atto del genere dovrebbe essere spedito per raccomandata.
Io ho ammesso da subito il mio errore, rendendomi disponibile a saldare l'eventuale mora, ma trovo questo modo di procedere estremamente farraginoso e dispendioso per il cittadino, i costi delle comunicazioni ridondanti ricadono su noi tutti, senza parlare del tempo perso tra andare in posta, cercare i documenti eccetera eccetera..