eta*beta
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senza contare quando bloccavamo i passanti di via nizza mettendoci ad indicare i cornicioni e gesticolando e parlando concitati come se ci fosse un pericolo imminente, il tutto senza interagire con altri, oppure quando uno entrava in un negozio, e l'altro dietro e poi litigavamo su chi doveva essere servito prima, o su chi aveva parcheggiato male (non avevamo auto) o uno pagave e lì'altro fregava il sacchetto di pane e il primo urlava "al ladro" e gli correva dietro coadiuvato dagli astanti, tutte cose in orari di punta, alla sera dopo le lezioni, spesso dopo aver partecipato alla vespertina...LUISELLA1972 ha scritto:AAHAHAHAHAHAHAHA, che elementi!!!pi_greco ha scritto:da studente vissi pochi mesi in un appartamento sgarrupato, con un amico, simulavamo amplessi rumorosi e folkloristici, i vicini dissero ad una nostra amica che erano preoccupati per noi...
una notte avevamo tirato tardi studiando, fumati e caffeinati, insomma non ci andava di dormire, uscimmo scalzi sul pianerottolo per non far rumore
abitavamo al primo piano, salimmo all'ultimo e suonammo due campanelli a testa (erano quattro) scendemmo al penultimo e di nuovo e via discorrendo sino al pian terreno
rientrammo in casa senza sbattere la porta ci appostammo per sentire le prime reazioni, chi è?, chi è?
allora anche noi chi cacchio é? uscimmo incacchiati sul pianerottolo a vedere di persona, allora uscirono altri condomini, e noi a rincarare la dose, ma chi disturba, noi dobbiamo andare a lezione domattina chi ci ha svegliato?, e lì l'unico problema era non scoppiare a ridere, che delinquenti...![]()
devo risentirlo, il vecchio