<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La Fiat e il debito morale con gli italiani | Il Forum di Quattroruote

La Fiat e il debito morale con gli italiani

Il problema non è che c'è chi ancora difende la Fiat, ma chi ancora chiacchiera sulla questione degli aiuti di Stato nel corso della storia.
E' una questione veramente idiota perchè se ci mettiamo a pesare quanto l'Italia ha dato a Fiat e quanto Fiat ha dato all'Italia non se ne uscirebbe più e nessuno ci guadagnerebbe. Sarebbero solo chiacchiere e con queste non si risolve niente.

Secondo l'autore dell'articolo linkato Fiat dovrebbe tenere aperto lo stabilimento di Termini Imerese unicamente per dovere morale dopo tutti gli aiuti ricevuti dall'Italia. Ma a parte che, come già detto, Fiat potrebbe controbbattere che è vero anche il contrario (Marchionne l'ha fatto benissimo durante l'incontro con Governi e sindacati prima di Natale e nessuno l'ha accusao di falsità) e soprattutto che senso ha? Il dovere morale copre un'inefficienza? Fiat è un ente benefico? Ma perchè invece lo Stato anzichè dare incentivi non ha costruito il porto e la ferrovia necessari? Se lo avesse fatto sì che sarebbe nato un vero polo produttivo e non la cattedrale nel deserto che c'è ora. Chi andrebbe a produrre nel deserto? Solo chi riceve una compensazione per i disagi. Ma è efficiente una cosa del genere? No. Infatti sappiamo bene la storia di questo stabilimento: la Politica prendeva i voti e la Fiat i soldi. E' come se dei separati in casa facessero un figlio per tentare di trovare l'amore. Assurdo e disumano. Nel corso della storia Fiat e Stato non hanno mai cooperato per il bene comune, ma Fiat all'estero con i governi locali c'è sempre riuscita. Ecco perchè mettere meriti e aiuti sulla bilancia ha poco senso. Ma si è sempre in tempo a cambiare, sempre sotto lo stesso tetto abitano.

P.S: tornando a Temini Imerese, ma a questo punto, visto che in due anni non si costruiscono infrastrutture adeguate, non è meglio comportarsi da persone mature? Fiat andasse dove gli conviene e Stato e sindacati cercassero di aiutare veramente i lavoratori. Le occasioni di lavoro in Sicilia, se volessero, si creerebbero, non devono per forza fare gli operai.

P.P.S.: già mi immagino i monostella...
 
iCastm ha scritto:
Il problema non è che c'è chi ancora difende la Fiat, ma chi ancora chiacchiera sulla questione degli aiuti di Stato nel corso della storia.
E' una questione veramente idiota perchè se ci mettiamo a pesare quanto l'Italia ha dato a Fiat e quanto Fiat ha dato all'Italia non se ne uscirebbe più e nessuno ci guadagnerebbe. Sarebbero solo chiacchiere e con queste non si risolve niente.

Secondo l'autore dell'articolo linkato Fiat dovrebbe tenere aperto lo stabilimento di Termini Imerese unicamente per dovere morale dopo tutti gli aiuti ricevuti dall'Italia. Ma a parte che, come già detto, Fiat potrebbe controbbattere che è vero anche il contrario (Marchionne l'ha fatto benissimo durante l'incontro con Governi e sindacati prima di Natale e nessuno l'ha accusao di falsità) e soprattutto che senso ha? Il dovere morale copre un'inefficienza? Fiat è un ente benefico? Ma perchè invece lo Stato anzichè dare incentivi non ha costruito il porto e la ferrovia necessari? Se lo avesse fatto sì che sarebbe nato un vero polo produttivo e non la cattedrale nel deserto che c'è ora. Chi andrebbe a produrre nel deserto? Solo chi riceve una compensazione per i disagi. Ma è efficiente una cosa del genere? No. Infatti sappiamo bene la storia di questo stabilimento: la Politica prendeva i voti e la Fiat i soldi. E' come se dei separati in casa facessero un figlio per tentare di trovare l'amore. Assurdo e disumano. Nel corso della storia Fiat e Stato non hanno mai cooperato per il bene comune, ma Fiat all'estero con i governi locali c'è sempre riuscita. Ecco perchè mettere meriti e aiuti sulla bilancia ha poco senso. Ma si è sempre in tempo a cambiare, sempre sotto lo stesso tetto abitano.

P.S: tornando a Temini Imerese, ma a questo punto, visto che in due anni non si costruiscono infrastrutture adeguate, non è meglio comportarsi da persone mature? Fiat andasse dove gli conviene e Stato e sindacati cercassero di aiutare veramente i lavoratori. Le occasioni di lavoro in Sicilia, se volessero, si creerebbero, non devono per forza fare gli operai.

P.P.S.: già mi immagino i monostella...
5 stelle. non fa una piega!
 
iCastm ha scritto:
Il problema non è che c'è chi ancora difende la Fiat, ma chi ancora chiacchiera sulla questione degli aiuti di Stato nel corso della storia.
E' una questione veramente idiota perchè se ci mettiamo a pesare quanto l'Italia ha dato a Fiat e quanto Fiat ha dato all'Italia non se ne uscirebbe più e nessuno ci guadagnerebbe. Sarebbero solo chiacchiere e con queste non si risolve niente.

Secondo l'autore dell'articolo linkato Fiat dovrebbe tenere aperto lo stabilimento di Termini Imerese unicamente per dovere morale dopo tutti gli aiuti ricevuti dall'Italia. Ma a parte che, come già detto, Fiat potrebbe controbbattere che è vero anche il contrario (Marchionne l'ha fatto benissimo durante l'incontro con Governi e sindacati prima di Natale e nessuno l'ha accusao di falsità) e soprattutto che senso ha? Il dovere morale copre un'inefficienza? Fiat è un ente benefico? Ma perchè invece lo Stato anzichè dare incentivi non ha costruito il porto e la ferrovia necessari? Se lo avesse fatto sì che sarebbe nato un vero polo produttivo e non la cattedrale nel deserto che c'è ora. Chi andrebbe a produrre nel deserto? Solo chi riceve una compensazione per i disagi. Ma è efficiente una cosa del genere? No. Infatti sappiamo bene la storia di questo stabilimento: la Politica prendeva i voti e la Fiat i soldi. E' come se dei separati in casa facessero un figlio per tentare di trovare l'amore. Assurdo e disumano. Nel corso della storia Fiat e Stato non hanno mai cooperato per il bene comune, ma Fiat all'estero con i governi locali c'è sempre riuscita. Ecco perchè mettere meriti e aiuti sulla bilancia ha poco senso. Ma si è sempre in tempo a cambiare, sempre sotto lo stesso tetto abitano.

P.S: tornando a Temini Imerese, ma a questo punto, visto che in due anni non si costruiscono infrastrutture adeguate, non è meglio comportarsi da persone mature? Fiat andasse dove gli conviene e Stato e sindacati cercassero di aiutare veramente i lavoratori. Le occasioni di lavoro in Sicilia, se volessero, si creerebbero, non devono per forza fare gli operai.

P.P.S.: già mi immagino i monostella...

il solo fatto di aver costruito una fabbrica in Sicilia sarebbe da esecuzione ( ma lenta e dolorosa...) è una regione bellissima che ha la possibilità di vivere tutto l'anno di turismo, altro che seychelle o roba del genere....che si facesse una politica seria di turismo (senza fare palazzoni obrobriosi però....) c'è il mare, la storia, il vulcano....sembra wii resort :shock: (in wii resort c'è già anche il ponte.... :lol: )
 
Premesso che io sono terribilmente desolato per la perdita di posti di loavoro in Italia (tante famiglie buttate sul lastrico), La produzione va terzializzandosi. QUest e' un fenomeno che conosciamo da sempre, da quando il mondo dell' "economia globale" e' saltato alla luce degli occhi di tutti. In Paesi avanzati come l'Italia c'e' da considerare che sia "la mente che rimancga in questi paesi. E nulla vieta comunque di costruire un engineering distrubuito. Ad alto livello l'engineering rimane nei Paesi ricchi (si fa per dire) a basso livello per l'industrializzazione dei prodotti concepiti nei Paesi ricchi questo si afferma nei Paesi in via di industrializzazione (cioe' di sviluppo). La mano d'opera va terzializzandosi, e sulla scena internazionale non e' apparsa ancora l'Africa, ma quando questa apparira' si sentira' tutta la sua potenza.
L'unico modo per sostenere un'economia fortemente manifatturiera (o di trasformazione dellematerie prime) in Paesi come l'Italia consiste nella continua innovazione dei prodotti. Quindi leggasi Ricerca e Sviluppo molto ma molto avanzati nei Paesi come il nostro. Ed e' meglio che non si parli di come sono tenutoi da conto la ricerca e lo sviluppo in un Paese come l'Italia.

Regards,
The frog
 
rivogliamo i soldi dalla fiat.......

per anni quando i conti eran in rosso

abbiam pagato con le nostre tasse,

quando si distribuivan utili al posto

di accantonarli alle riserve cicciarculo
 
cicciobenzina ha scritto:
rivogliamo i soldi dalla fiat.......

per anni quando i conti eran in rosso

abbiam pagato con le nostre tasse,

quando si distribuivan utili al posto

di accantonarli alle riserve cicciarculo

Ma cossa gheto sempre da brontolar, ciò ?
 
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Per l"la serie" patti chiari e amicizia lunga :D,probabilmente si sarebbe dovuto ottenere dalla Fiat l'impegno di mantenere un numero preciso di posti di lavoro e produzione in Italia ,prima di concedere gli incentivi. Oggi è tardi. E ora la Fiat rivendica giustamente la sua autonomia decisionale nel dove e come produrre automobili. Lo Stato avrebbe dovuto imporsi prima e chiedere un maggior ritorno dei suoi investimenti. Ma anche Obama qualche problema di "riconoscenza" dalle banche a cui ha elargito ingentissimi fondi pare l'abbia anche lui........per "la serie" tutto il mondo (capitalista) è paese :D

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Infatti sono semprestato del parere di non comprare Fiat per spirito patriottico. Se ben ci fai caso, da svariati anni alcuni modelli sono quasi interamente assemblati in Polonia ed altre nazioni.
 
84Christian ha scritto:
Infatti sono semprestato del parere di non comprare Fiat per spirito patriottico. Se ben ci fai caso, da svariati anni alcuni modelli sono quasi interamente assemblati in Polonia ed altre nazioni.

Sì, come se bastasse il luogo dell'assemblaggio a darne la nazionalità...

Quando 600, Panda e 500 saranno ideate, progettate ed ingegnerizzate in Polonia da persone polacche allora inizierò a dire che quelle vetture non sono italiane.

Per il momento non acquisto alcun prodotto per il semplice fatto che sia italiano. Se è buono bene, altrimenti non lo compro.
 
iCastm ha scritto:
84Christian ha scritto:
Infatti sono semprestato del parere di non comprare Fiat per spirito patriottico. Se ben ci fai caso, da svariati anni alcuni modelli sono quasi interamente assemblati in Polonia ed altre nazioni.

Sì, come se bastasse il luogo dell'assemblaggio a darne la nazionalità...

Quando 600, Panda e 500 saranno ideate, progettate ed ingegnerizzate in Polonia da persone polacche allora inizierò a dire che quelle vetture non sono italiane.

Per il momento non acquisto alcun prodotto per il semplice fatto che sia italiano. Se è buono bene, altrimenti non lo compro.
. Acquistando Fiat più che far del bene agli operai italiani ho impressione di far del bene alla famiglia Agnelli
 
84Christian ha scritto:
iCastm ha scritto:
84Christian ha scritto:
Infatti sono semprestato del parere di non comprare Fiat per spirito patriottico. Se ben ci fai caso, da svariati anni alcuni modelli sono quasi interamente assemblati in Polonia ed altre nazioni.

Sì, come se bastasse il luogo dell'assemblaggio a darne la nazionalità...

Quando 600, Panda e 500 saranno ideate, progettate ed ingegnerizzate in Polonia da persone polacche allora inizierò a dire che quelle vetture non sono italiane.

Per il momento non acquisto alcun prodotto per il semplice fatto che sia italiano. Se è buono bene, altrimenti non lo compro.

. Acquistando Fiat più che far del bene agli operai italiani ho impressione di far del bene alla famiglia Agnelli

A parte che quello che dici non c'entra niente con quello che ti ho detto io...

Comunque la tua impressione è giusta, ma c'è poco da far polemica, succede con qualsiasi prodotto, fossero auto, fossero lavatrici, fossero...

Aiuti l'imprenditore, poi forse anche i dipendenti.
 

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