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Il presidente brasiliano Lula ha deciso: Cesare Battisti non sarà estradato. Dopo che l'avvocatura generale del Paese sudamericano aveva presentato il suo parere contrario alla concessione dell'estradizione, anche Lula ha detto il suo no. Ma adesso si annuncia battaglia con il governo italiano, che negli ultimi giorni aveva già fatto sapere che una decisione di questo tipo non sarebbe stata accettabile.
Intanto, dal Brasile non si è fatto attendere il pesante giudizio contro la nota diffusa dal governo italiano sul caso Battisti. Il ministro degli Esteri Celso Amorim ha valutato quella comunicazione 'impertinente, in particolare nel riferimento personale a Lula'.
L'accusa del governo brasiliano nei confronti del nostro esecutivo è stata riportata dal quotidiano Globo online, in cui si dice che la decisione di Lula non rappresenta un affronto verso un altro Paese 'nel momento in cui si creano situazioni particolari che possono generare rischi per la persona, nonostante il carattere democratico dei due Stati'. Nella nota il governo brasiliano esprime quindi il suo 'stupore' per la reazione italiana.
In un comunicato diffuso dal governo brasiliano, che spiega la decisione del presidente uscente, si sottolinea che la scelta si è basata sul parere dell'Avvocatura Generale. Parere secondo cui la scelta di Lula non rappresenta un affronto a un altro Stato ma si limita alla presa d'atto che 'alla luce della particolare situazione (di Battisti, l'estradizione) avrebbe potuto causare rischi per Battisti malgrado la natura democratica di entrambi gli Stati'.
Ultimo aggiornamento ore 15:28
Intanto, dal Brasile non si è fatto attendere il pesante giudizio contro la nota diffusa dal governo italiano sul caso Battisti. Il ministro degli Esteri Celso Amorim ha valutato quella comunicazione 'impertinente, in particolare nel riferimento personale a Lula'.
L'accusa del governo brasiliano nei confronti del nostro esecutivo è stata riportata dal quotidiano Globo online, in cui si dice che la decisione di Lula non rappresenta un affronto verso un altro Paese 'nel momento in cui si creano situazioni particolari che possono generare rischi per la persona, nonostante il carattere democratico dei due Stati'. Nella nota il governo brasiliano esprime quindi il suo 'stupore' per la reazione italiana.
In un comunicato diffuso dal governo brasiliano, che spiega la decisione del presidente uscente, si sottolinea che la scelta si è basata sul parere dell'Avvocatura Generale. Parere secondo cui la scelta di Lula non rappresenta un affronto a un altro Stato ma si limita alla presa d'atto che 'alla luce della particolare situazione (di Battisti, l'estradizione) avrebbe potuto causare rischi per Battisti malgrado la natura democratica di entrambi gli Stati'.
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