99octane ha scritto:
Il ritorno di opere pubbliche come la TAV o il ponte non si misura con i conti della serva, perche' ha un impatto sulla societa' e l'economia della nazione che va ben oltre la semplice valutazione del suo costo/rendimento. E' un catalizzatore economico, che non deve necessariamente rendere "di per se'", nella misura in cui produce progresso e miglioramenti.
Quanto e' costata la TAV? Chiedilo a chi ha continuamente bloccato i lavori.
Sai cosa costa UN GIORNO di ritardo in un'opera simile? Si parla di centinaia di migliaia di euro, e i ritardi ormai assommano ad ANNI.
La TAV e' un'opera indispensabile senza la quale l'Italia restera' tagliata fuori dall'Europa. Ma tanto, come dicevo, gia' quasi lo siamo.
Tutte le opere pubbliche si devono fare con i conti della serva perché i soldi sono di tutti. Se i soldi fossero solo tuoi hai tutto il diritto di farne quello che ti pare e piace, ma siccome non è così e visto che le risorse non sono infinite ogni opera deve avere una giustificazione.
Quella del catalizzatore economico è una scusa da ridere: fai uno studio di quanto agisce il famoso catalizzatore economico e poi si scopre che serve molto ma molto di più organizzare la manutenzione delle opere in atto che il fare opere faraoniche nuove.
E sui costi del TAV, stiamo parlando, se non ricordo male, di 30 milioni di euro a km per i tratti già costruiti (non stiamo parlando di to-lione, ma roma-napoli, to-mi, mi-ro) a fronte dei 10 di francia, spagna e giappone.
Se siamo fuori dall'europa non è per il tav ma per una burocrazia ridicola, una voglia di fregare e fare i furbi e, purtroppo, una classe politica specchio di un paese in decadenza...