<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ISCHIA: Il 2009 non ci ha insegnato niente | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

ISCHIA: Il 2009 non ci ha insegnato niente

Si fosse iniziato 40 anni fa a fare piccoli e grandi passi, nella prevenzione sismica, nelle mitigazione del rischio idrogeologico, nella lotta all'abusivismo, ... oggi la situazione sarebbe controllabile.

Se iniziamo oggi a fare così, nel giro di una ventina d'anni si vedrebbe qualche effetto, e dopo altri 20-30 anni la situazione sarebbe gestibile.

Se non inizieremo mai, come purtroppo temo, fra 10 anni saremo ancora su qualche forum a piangere qualche tragedia ...
 
Il fatto è che in Italia le emergenze da affrontare sono sempre altre.
Avete mai sentito nei programmi delle campagne elettorali dei principali partiti politici il dissesto idrogeologico del territorio italiano come principale emergenza da affrontare? Oppure la lotta contro l'abusivismo edilizio?
No, e perché?
Perché cose del genere non porterebbero voti nelle urne (anzi, probabilmente ne farebbero perdere). Non sono problemi sentiti dalla gente... tranne subito dopo che è successo il disastro.
 
Ultima modifica:
Vedi....

Forse l' eta'
forse l' esperienza derivata.
MA....
....Non sempre c'e' una soluzione ad un problema,*
se non sperare che non succeda,
almeno nella generazione in corso al momento in cui si presentasse

* Almeno fin quando non si scoprira' come, o meglio quanto tempo prima
( TIPO ):si potra' sapere con almeno 2 giorni di anticipo,
al fine di evacuare,
di terremoti ed eruzioni.

il problema Ariziona è che ci sono zone dove non esiste il concetto di prevenzione, non esisterà alcun sistema per cui con un allarme avvisi i cittadini, sono semplicemente zone dove non si doveva costruire e questo non è che vale solo ad Ischia ma vale in tante zone d'Italia.
La soluzione è affrontare la questione, evitando una nuova edilizia indiscriminata e dall'altro intervenire li dove le case ci sono e sono una fonte di pericolo ma non è una cosa facile perchè da una parte vai a cozzare con i residenti che se non hanno una percezione del rischio non accettano cambiamenti, dall'altra probabilmente i cambiamenti li accettano ma se sono a carico del bene comune , in pratica vorrebbe dire spendere decine di miliardi , ma veramente tanti e non è che tutti sono d'accordo a farlo.
 
Comunque in una rassegna stampa ho letto un titolo di un giornale che sostiene che il 94% del territorio italiano (o percentuale simile, non ricordo esattamente) è a rischio di dissesto idrogeologico.
Non c'è mica solo Ischia...
 
Comunque in una rassegna stampa ho letto un titolo di un giornale che sostiene che il 94% del territorio italiano (o percentuale simile, non ricordo esattamente) è a rischio di dissesto idrogeologico.
Non c'è mica solo Ischia...

giustamente come dici tu ora sembra tutto concentrarsi su ISchia e soprattutto sembra quindi deviare il problema su problemi culturali derivati dalle zone geografiche , ci sono tanti geologi che da anni si incavolano anche e ribadiscono che in molte zone del nostro paese si doveva costruire con criterio, ed in alcune non costruire proprio, ma poi va tutto nel dimenticatoio.
 
Io sono per l'osservanza delle norme, non alla tedesca, alla svizzera. Però su tutto. Invece noto che agli italiani piace applicare le regole agli altri o secondo convenienza o con margini di tolleranza, ma mai agli altri. Per cui l'abuso abominevole è sempre quello altrui.
Forse in un forum di edilizia se la prendono coi malcostumi automobilistici.
 
Sucsa te mi permetto di essere tranchant.

Finchè non ci sarà una classe politica abbastanza forte e credibile in grado di finirla co sti condoni da un lato e in grado di radere al suolo case costruite dove non dovrebbero essere costruite, drammi e tragedie simili continueranno a ripetersi.

Dopo è tutto risulta sempre più stucchevole. Anche perchè ahimè, eventi straordinari, stanno diventando sempre più ordinari.
 
Finchè non ci sarà una classe politica abbastanza forte e credibile in grado di finirla co sti condoni da un lato e in grado di radere al suolo case costruite dove non dovrebbero essere costruite, drammi e tragedie simili continueranno a ripetersi.

Come ho già osservato, una classe politica tale non andrebbe mai al governo in Italia, semplicemente perché non raccoglierebbe sufficienti voti dagli italiani.
Andrebbe contro troppi interessi particolari.
Scusate il pessimismo, eh...
 
P.s. pensate quanto può essere inc*zzato uno che ha sempre pagato tutte le tasse, e pure assai profumatamente, a sentir parlare di condoni...
Viene proprio voglia di non pagare più niente, tanto prima o poi ci sarà un condono.
 
gira e rigira e' sempre colpa della politica? io non penso
1 chi costruisce sa benissimo che non c'e' il permesso di costruire e quindi non dovrebbero costruire
2 basterebbe che non venga concessa elettricita',acqua e gas e poi vorrei vedere chi ci andrebbe ad abitare.
3 come si inizia a vedere una gru mandare un controllo e se non vi e' permesso di costruire si sequestra il cantiere.
 
Sucsa te mi permetto di essere tranchant.

Finchè non ci sarà una classe politica abbastanza forte e credibile in grado di finirla co sti condoni da un lato e in grado di radere al suolo case costruite dove non dovrebbero essere costruite, drammi e tragedie simili continueranno a ripetersi.

Dopo è tutto risulta sempre più stucchevole. Anche perchè ahimè, eventi straordinari, stanno diventando sempre più ordinari.

francamente a mio modesto avviso se si continua a pensare che la classe politica è il problema di tutto si continuerà sempre ad avere queste situazioni, la classe politica è emanazione delle società e su questa si forma e a questa risponde
 
francamente a mio modesto avviso se si continua a pensare che la classe politica è il problema di tutto si continuerà sempre ad avere queste situazioni, la classe politica è emanazione delle società e su questa si forma e a questa risponde
Ottimo. Tutto vero. Perchè si ragiona sul breve termine, si parla alla pancia delle persone, non si possono mettere a terra scelte impopolari come "togliere la casa a chi con tanti sacrifici se l'è tirata su"...bene, ma se è così, non lamentiamoci poi che "lo stato ci ha abbandonati" che " prima o poi doveva succedere".

Aspettiamo il prossimo disastro a questo punto. Anche perchè sappiamo ci sarà. Vedremo dove e speriamo non faccia troppi danni.

Abbiamo per decenni distrutto interi territori, e questi sono i risultati.
 
gira e rigira e' sempre colpa della politica? io non penso
1 chi costruisce sa benissimo che non c'e' il permesso di costruire e quindi non dovrebbero costruire
2 basterebbe che non venga concessa elettricita',acqua e gas e poi vorrei vedere chi ci andrebbe ad abitare.
3 come si inizia a vedere una gru mandare un controllo e se non vi e' permesso di costruire si sequestra il cantiere.
Si ma tu usi l'impersonale.

Chi deve decidere se concedere o meno l'allaccio alla luce? Chi deve mandare i controlli e sequestrare il cantiere ( o per essere più precisi, mettere in piedi una normal che consenta di fare tutto ciò?)
 
Finchè non ci sarà una classe politica
Come più volte rimarcato la politica è off limits. Per cortesia, mi astengo dal censurare, come dal commentare ma chiedo di evitare discorsi analoghi.
L'esame di coscienza parta in primis da una riflessione allo specchio di noi tutti. Del resto siamo noi che ci siamo scelti la classe dirigente pubblica e anche privata.
 
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