per conto mio è una questione di opinioni, parlando di consumi il dire "
trevirgolaseilitripercento" piuttosto che "
trevirgolaseilitripercentochilometri" non crea né incomprensioni, né problemi al punto di diminuire l'interesse verso il nuovo prodotto. :lol:
Al momento di predere in esame l'acquisto di una nuova auto tutti s'informano, non è certo il discorso di un personaggio che, probabilmente preso in momento particolare nell'ambito di un'intervista di pochi minuti da dimenticato un "...
percentochilometri", che allontana l'interesse verso un prodotto.
Basta prendere in mano un depliant o una rivista specializzata per leggere le caratteristiche tecniche (tutti lo fanno prima di acquistare una nuova auto) o chiedere semplicemente al venditore per fugare ogni dubbio.

Se si è interessati si va a fondo nell'informarsi, non certo come comprare un chilo di pane.
Quanto al mercato svizzero da sempre domînato dalle auto tedesche, le Honda, le Toyota e le giapponesi in genere si sono sempre vendute bene, da qualche anno purtoppo anche qui c'è stato, soprattutto per Honda, un vistoso declino. Declino dovuto non tanto alla scarsità di modelli nuovi ma alla dinamicità di case come Hyundai che ha messo in pratica soluzioni promozionali quali supervalutazioni dell'usato, sconti elevatissimi, eurobonus e quant'altro i quali, uniti ad una marea di modelli nuovi lanciati a ripetizione, hanno spostato l'interesse del potenziale cliente dalla ben più nota casa giapponese con la "H" all'altra, sempre con la
"H" sicuramente meno blasonata ma molto più dinamica casa coreana.
Notoriamente qui in Svizzera, non esistendoci produzione nazionale, non ci sono mai stati contingenti o protezionismi di sorta per questo qui era facile scorgere modelli "strani" che in Italia erano praticamente sconosciuti.
Pur vivendo qui dal 1984 anch'io sono di Milano e come te ricordo la curiosità che provavo tanti anni fa nel vedere le americane lunghe 6 metri come pure modelli speciali di Fiat (127, 128, 131) realizzati appositamente per il mercato svizzero che erano denominati
"Special Suisse" o la 126 che qui si chiamava
"Bambino", tutte apparivano meglio rifinite e accessoriate delle corrispondenti
"italiane"