Stessa identica prassi adottata da Lexus: sono state vendute per anni in Giappone col marchio Toyota, e solo nella seconda metà degli anni 2000 è stato introdotto in madrepatria il marchio Lexus.
La spiegazione è semplice: in Giappone da sempre i costruttori locali hanno commercializzato vetture alto di gamma (berline di rappresentanza, sportive) col loro marchio: questi tipo di prodotti era ben conosciuto dal pubblico, ed era inutile e probabilmente controproducente (rottura di continuità) creare nuovi marchi "premium" invece di portare avanti le linee di modelli ben conosciuti dagli automobilisti locali.
In USA, mercato per il quale i marchi Lexus, Acura e Infiniti furono creati negli anni '80, per poi essere esportati (anche molto più tardi come da noi) nel resto del mondo, invece c'era bisogno di distinguere, sotto il profilo commerciale e anche della rete di assistenza, i prodotti di lusso dalla produzione di veicoli relativamente economici per i quali i marchi giapponesi sono soprattutto conosciuti all'estero dalla massa.
La politica ha pagato in USA, visto che per esempio Lexus è stato per anni al primo posto nelle vendite di veicoli di classe superiore oltreoceano.
L'articolo di Quattroruote contiene delle inesattezze, perché non è vero che i modelli infiniti non sono stati mai proposti: alcuni modelli sono semplicemente marchiati Nissan. Esempio:
http://www2.nissan.co.jp/SKYLINECOUPE/?rstid=20110209rst000000232