Ho letto un po' di questo thread, e mi permetto di dire la mia. Intanto sono dell'idea che non sia affatto giusto mettere a ferro e fuoco una città, per qualsivoglia motivo. Però le manifestazioni di protesta sono un diritto sacrosanto, soprattutto per i giovani, che stanno andando incontro ad un futuro incerto e non propriamente roseo. L'età pensionabile aumenta sempre di più, i posti di lavoro di contro sono pochi, e la magggior parte di giovani lavora (se lavora) con contratti a termini che non garantiscono la costruzione di un futuro, di una famiglia, vivono di progetti a breve termine. E chi comanda, da ogni parte, e non sono in Italia, sta arroccato nei palazzi senza dare alcuna possibilità di dialogo e, soprattutto, non muove un dito in merito, dando la priorità alla propria poltrona, alle proprie pensioni e alle proprie beghe legali. Quindi, non approvo i metodi poco ortodossi, ma se non violenti li approvo. La questione della polizia è colpa non tanto degli genti, quanto dello Stato, che non fornisce in dotazioni armi non letali, come il taser, che forse qualche morto l'hanno provocato, ma sicuramente sono molto meno offensivi rispetto ad una 92. Ora come ora l'agente è messo in una poco invidiabile posizione che per potersi difendere deve rischiare di uccdere: purtroppo nelle manifestazioni, spesso si inseriscono soggetti che ne approfittano par andare a delinquere in giro, ma non bisogna fare di tutta l'erba un fascio; ed è anche innegabile che alcuni agenti si lasciano prendere la mano, ma secondo me proprio non sono in una situazione felice, perchè l'equipaggiamento in dotazione permette praticamente solo il "bianco" o il "nero", senza sfumature di grigio in mezzo: o si incassa, o si spara.
Capitolo ridistribuzione della ricchezza: secondo me va fatta ed è sacrosanta, ma non tartassando chi ha guadagnato legalmente i propri soldi: ci sono molte persone che hanno guadagnato nell'illegalità, con affari loschi o con l'evasione, quelli sono i beni da ridistribuire, beni che lo stato dovrebbe confiscare, vendere all'asta, e utilizzare i soldi ottenuti per diminuire la pressione fiscale (col conseguente aumento del potere d'acquisto) delle fasce più disagiate. Basti pensare ai beni mobili ed immobili della malavita organizzata. Inoltre, la ridistribuzione della ricchezza si dovrebbe fare calmierando e defiscalizzando i prezzi dei generi di prima necessità (alimentari derivati dal grano, carne, latte, uova e verdure), non grandi cose ma è pur sempre un 4% in meno, e aumentare di un punto percentuale l'iva sui generi voluttuari sopra un certo valore, (auto di lusso, imbarcazioni da diporto, aeromobili da diporto, arredi per la casa ecc...).
