Per gli amanti dei classici.
Oggi avevo tempo libero (una volta tanto) e mi son riletto dei brani qua e la'.
Il tema che vi propongo e':
Achille ed Ettore, chi era l'eroe?
Achille era certamente un "eroe" nel senso epico del termine. Semidio, invulnerabile e abilissimo nell'uso delle armi.
Ma gia' l'incipit del poema ci pone in guardia:
Cantami o diva del Pelide Achille
l'Ira funesta che infiniti addusse
lutti agli Achei...
La sua collera porta sventura ai compagni.
Ma andando oltre, c'e' una considerazione da fare, che a mio parere e' sostanziale.
Achille era un "eroe epico", certo. Ma era un Eroe?
Ci vuol poco a fare una strage di nemici quando si e' invulnerabili.
Achille e' una creatura fredda, distante, terribile, non dissimile da una forza della natura, che mostra una traccia di sentimento solo quando il suo compagno Patroclo viene ucciso. Ma anche qui, e' un sentimento funesto, appunto, e terribile, non dissimile dalle collere celestiali dei numi d'Olimpo.
Ettore per contro non e' che un uomo, e tale umanita' viene piu' e piu' volte rimarcata nel corso dell'epica. Un uomo fallibile, mortale, abile con le armi ma non diverso dagli altri, con una moglie, un figlio. E per senso del dovere, e amore per la sua citta', non esita a sfidare l'invincibile Achille, pur sapendo di non avere virtualmente speranza.
Un Achille che, dopo averlo vinto, non esita a fare scempio del suo corpo sotto gli occhi dei suoi parenti.
Ecco, per me e' Ettore l'Eroe dell'Iliade. E ritengo anche Omero la penssasse cosi'. Non a caso il poema si chiude con la sua morte. Come a dire che, morto lui, tutto il resto e' scontato.
Oggi avevo tempo libero (una volta tanto) e mi son riletto dei brani qua e la'.
Il tema che vi propongo e':
Achille ed Ettore, chi era l'eroe?
Achille era certamente un "eroe" nel senso epico del termine. Semidio, invulnerabile e abilissimo nell'uso delle armi.
Ma gia' l'incipit del poema ci pone in guardia:
Cantami o diva del Pelide Achille
l'Ira funesta che infiniti addusse
lutti agli Achei...
La sua collera porta sventura ai compagni.
Ma andando oltre, c'e' una considerazione da fare, che a mio parere e' sostanziale.
Achille era un "eroe epico", certo. Ma era un Eroe?
Ci vuol poco a fare una strage di nemici quando si e' invulnerabili.
Achille e' una creatura fredda, distante, terribile, non dissimile da una forza della natura, che mostra una traccia di sentimento solo quando il suo compagno Patroclo viene ucciso. Ma anche qui, e' un sentimento funesto, appunto, e terribile, non dissimile dalle collere celestiali dei numi d'Olimpo.
Ettore per contro non e' che un uomo, e tale umanita' viene piu' e piu' volte rimarcata nel corso dell'epica. Un uomo fallibile, mortale, abile con le armi ma non diverso dagli altri, con una moglie, un figlio. E per senso del dovere, e amore per la sua citta', non esita a sfidare l'invincibile Achille, pur sapendo di non avere virtualmente speranza.
Un Achille che, dopo averlo vinto, non esita a fare scempio del suo corpo sotto gli occhi dei suoi parenti.
Ecco, per me e' Ettore l'Eroe dell'Iliade. E ritengo anche Omero la penssasse cosi'. Non a caso il poema si chiude con la sua morte. Come a dire che, morto lui, tutto il resto e' scontato.