<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il rispetto e l'amore........ | Il Forum di Quattroruote

Il rispetto e l'amore........

Papà ha 84 anni; è diventato piccolissimo, smunto, ormai sempre su una sedia a rotelle; vorrebbe comunicare, ma nonno Halzheimer, che gli fa compagnia permanente da oltre 3 anni, ormai glielo impedisce quasi del tutto.
E lui va lentamente spegnendosi, con una rassegnazione che ferisce in un uomo perennemente iperattivo, incapace un tempo di dedicarsi a ozio o semplicemente vacanze rigeneranti, fin troppo preso da lavoro e scadenze varie.
Eppure, posso giurarlo, il vederlo in queste condizioni, il sapere, da medico oltre che da figlio, che a queste patologie (la sperimentazione sul famoso vaccino è partita, ma siamo in fase precocissima x un'eventuale uso terapeutico...) non c'è di fatto rimedio, mi fa paradossalmente sentire ancora più vicino a lui.
Certo il tempo che posso dedicargli è inversamente proporzionale all' affetto e alla tenerezza che suscita in me, però di una cosa sono certo: i nostri vecchi non meritano l'abbandono, non meritano l'intolleranza, non meritano quella disperata solitudine, cui giudizi e spesso inadeguatezza, Li relegano.
Avete ancora qualche dubbio?
Bene: immaginate di essere ancora pensanti, ma impossibilitati ad esperimervi, persino mimicamente, a causa della malattia e, peggio ancora, maledettamente soli......!
Saluti a tutti.
 
io ho sempre pensato che con questa malattia "non si connette"; che il malato non si renda conto di ciò che gli succede; sbaglio?
cmq, come dici tu, è brutta la solitudine a cui molti vecchi sono costretti per l'impoosibilità di avere accanto qualcuno visto che i figli devono lavorare. È un fatto che mi spaventa
 
procida ha scritto:
Papà ha 84 anni; è diventato piccolissimo, smunto, ormai sempre su una sedia a rotelle; vorrebbe comunicare, ma nonno Halzheimer, che gli fa compagnia permanente da oltre 3 anni, ormai glielo impedisce quasi del tutto.
E lui va lentamente spegnendosi, con una rassegnazione che ferisce in un uomo perennemente iperattivo, incapace un tempo di dedicarsi a ozio o semplicemente vacanze rigeneranti, fin troppo preso da lavoro e scadenze varie.
Eppure, posso giurarlo, il vederlo in queste condizioni, il sapere, da medico oltre che da figlio, che a queste patologie (la sperimentazione sul famoso vaccino è partita, ma siamo in fase precocissima x un'eventuale uso terapeutico...) non c'è di fatto rimedio, mi fa paradossalmente sentire ancora più vicino a lui.
Certo il tempo che posso dedicargli è inversamente proporzionale all' affetto e alla tenerezza che suscita in me, però di una cosa sono certo: i nostri vecchi non meritano l'abbandono, non meritano l'intolleranza, non meritano quella disperata solitudine, cui giudizi e spesso inadeguatezza, Li relegano.
Avete ancora qualche dubbio?
Bene: immaginate di essere ancora pensanti, ma impossibilitati ad esperimervi, persino mimicamente, a causa della malattia e, peggio ancora, maledettamente soli......!
Saluti a tutti.

Ti capisco e mi dispiace davvero per la situazione di tuo padre (che si riversa su di te).
Vorrei potere dire qualcosa per sollevarti il morale, ma evito, perchè rischierei di dire banalità...
 
stratoszero ha scritto:
procida ha scritto:
Papà ha 84 anni; è diventato piccolissimo, smunto, ormai sempre su una sedia a rotelle; vorrebbe comunicare, ma nonno Halzheimer, che gli fa compagnia permanente da oltre 3 anni, ormai glielo impedisce quasi del tutto.
E lui va lentamente spegnendosi, con una rassegnazione che ferisce in un uomo perennemente iperattivo, incapace un tempo di dedicarsi a ozio o semplicemente vacanze rigeneranti, fin troppo preso da lavoro e scadenze varie.
Eppure, posso giurarlo, il vederlo in queste condizioni, il sapere, da medico oltre che da figlio, che a queste patologie (la sperimentazione sul famoso vaccino è partita, ma siamo in fase precocissima x un'eventuale uso terapeutico...) non c'è di fatto rimedio, mi fa paradossalmente sentire ancora più vicino a lui.
Certo il tempo che posso dedicargli è inversamente proporzionale all' affetto e alla tenerezza che suscita in me, però di una cosa sono certo: i nostri vecchi non meritano l'abbandono, non meritano l'intolleranza, non meritano quella disperata solitudine, cui giudizi e spesso inadeguatezza, Li relegano.
Avete ancora qualche dubbio?
Bene: immaginate di essere ancora pensanti, ma impossibilitati ad esperimervi, persino mimicamente, a causa della malattia e, peggio ancora, maledettamente soli......!
Saluti a tutti.

Ti capisco e mi dispiace davvero per la situazione di tuo padre (che si riversa su di te).
Vorrei potere dire qualcosa per sollevarti il morale, ma evito, perchè rischierei di dire banalità...

Quoto in pieno.
...e Ve lo dice uno che ha due genitori di 90 e 87 anni....tutto sommato ancora in condizioni discrete....
Quello che vorrei aggiungere e' che, mentre mia madre accetta tranquilla mente la sua condizione, mio padre ogni giorno si " contorce " mentalmente su quelle cose che ogni giorno che passa non riesce piu' a fare, sul fatto che ogni giorno puo' essere l' ultimo, sul fatto che quest ' anno non potra' per la prima volta andare in montagna al fresco per i soliti 2 mesi....
Insomma una anima inquieta....
Chissa', forse nessuno ha la verita' di cosa e' meglio e cosa no....
Ciao
 

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