Papà ha 84 anni; è diventato piccolissimo, smunto, ormai sempre su una sedia a rotelle; vorrebbe comunicare, ma nonno Halzheimer, che gli fa compagnia permanente da oltre 3 anni, ormai glielo impedisce quasi del tutto.
E lui va lentamente spegnendosi, con una rassegnazione che ferisce in un uomo perennemente iperattivo, incapace un tempo di dedicarsi a ozio o semplicemente vacanze rigeneranti, fin troppo preso da lavoro e scadenze varie.
Eppure, posso giurarlo, il vederlo in queste condizioni, il sapere, da medico oltre che da figlio, che a queste patologie (la sperimentazione sul famoso vaccino è partita, ma siamo in fase precocissima x un'eventuale uso terapeutico...) non c'è di fatto rimedio, mi fa paradossalmente sentire ancora più vicino a lui.
Certo il tempo che posso dedicargli è inversamente proporzionale all' affetto e alla tenerezza che suscita in me, però di una cosa sono certo: i nostri vecchi non meritano l'abbandono, non meritano l'intolleranza, non meritano quella disperata solitudine, cui giudizi e spesso inadeguatezza, Li relegano.
Avete ancora qualche dubbio?
Bene: immaginate di essere ancora pensanti, ma impossibilitati ad esperimervi, persino mimicamente, a causa della malattia e, peggio ancora, maledettamente soli......!
Saluti a tutti.
E lui va lentamente spegnendosi, con una rassegnazione che ferisce in un uomo perennemente iperattivo, incapace un tempo di dedicarsi a ozio o semplicemente vacanze rigeneranti, fin troppo preso da lavoro e scadenze varie.
Eppure, posso giurarlo, il vederlo in queste condizioni, il sapere, da medico oltre che da figlio, che a queste patologie (la sperimentazione sul famoso vaccino è partita, ma siamo in fase precocissima x un'eventuale uso terapeutico...) non c'è di fatto rimedio, mi fa paradossalmente sentire ancora più vicino a lui.
Certo il tempo che posso dedicargli è inversamente proporzionale all' affetto e alla tenerezza che suscita in me, però di una cosa sono certo: i nostri vecchi non meritano l'abbandono, non meritano l'intolleranza, non meritano quella disperata solitudine, cui giudizi e spesso inadeguatezza, Li relegano.
Avete ancora qualche dubbio?
Bene: immaginate di essere ancora pensanti, ma impossibilitati ad esperimervi, persino mimicamente, a causa della malattia e, peggio ancora, maledettamente soli......!
Saluti a tutti.