E così "Mister brum brum" bb82 sarà contento ! 
Uno studio americano dà piena fiducia ai motori tradizionali, guardando al GPL
Sembra che il motore a combustione interna avrà un futuro garantito nell'industria automobilistica almeno fino al 2050: è quanto emerge da uno studio commissionato dal Department of Energy statunitense, e condotto dal National Petroleum Council, costituito non soltanto da industrie petrolifere, ma da una commissione che comprende anche rappresentanti di governo e dell'università. Secondo la ricerca, sarebbero i maggiori costi e gli ostacoli nello sviluppo a frenare le nuove tecnologie, rappresentate da motori elettrici "puri" o a idrogeno con fuel cell.
Il governo statunitense ha posto fiducia alle tecnologie differenti dal motore a combustione interna per ridurre le emissioni inquinanti, ma lo studio suggerisce che la pianificazione dovrebbe tener conto anche delle dinamiche di mercato, senza privilegiare una tecnologia piuttosto che un'altra: secondo Linda Capuano, coautrice della ricerca, è troppo presto per una scelta definitiva, anche perché interventi come la riduzione di peso o l'impiego di tecnologie ibride potrebbero migliorare l'efficienza dei motori a combustione interna di un ulteriore 90%. Guardando il mercato americano, la Chevrolet Volt, vettura elettrica che impiega anche un motore termico come range extender o come supporto diretto alla trazione, ha più clienti della totalmente elettrica Nissan Leaf; la ricerca, inoltre, evidenzia come l'uso del più pulito GPL potrebbe avere negli Stati Uniti buone prospettive di superare l'impiego della benzina.
Uno studio americano dà piena fiducia ai motori tradizionali, guardando al GPL
Sembra che il motore a combustione interna avrà un futuro garantito nell'industria automobilistica almeno fino al 2050: è quanto emerge da uno studio commissionato dal Department of Energy statunitense, e condotto dal National Petroleum Council, costituito non soltanto da industrie petrolifere, ma da una commissione che comprende anche rappresentanti di governo e dell'università. Secondo la ricerca, sarebbero i maggiori costi e gli ostacoli nello sviluppo a frenare le nuove tecnologie, rappresentate da motori elettrici "puri" o a idrogeno con fuel cell.
Il governo statunitense ha posto fiducia alle tecnologie differenti dal motore a combustione interna per ridurre le emissioni inquinanti, ma lo studio suggerisce che la pianificazione dovrebbe tener conto anche delle dinamiche di mercato, senza privilegiare una tecnologia piuttosto che un'altra: secondo Linda Capuano, coautrice della ricerca, è troppo presto per una scelta definitiva, anche perché interventi come la riduzione di peso o l'impiego di tecnologie ibride potrebbero migliorare l'efficienza dei motori a combustione interna di un ulteriore 90%. Guardando il mercato americano, la Chevrolet Volt, vettura elettrica che impiega anche un motore termico come range extender o come supporto diretto alla trazione, ha più clienti della totalmente elettrica Nissan Leaf; la ricerca, inoltre, evidenzia come l'uso del più pulito GPL potrebbe avere negli Stati Uniti buone prospettive di superare l'impiego della benzina.