<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il garage fai da te...! | Il Forum di Quattroruote

Il garage fai da te...!

Secondo voi può funzionare in Italia ?
A me sembra una buona idea (fai da te, controllo diagnostica,ecc)!

http://selfservegarage.com/
 
ilopan ha scritto:
Secondo voi può funzionare in Italia ?
A me sembra una buona idea (fai da te, controllo diagnostica,ecc)!

http://selfservegarage.com/

L'idea non è brutta ma in Italia è inapplicabile per motivi di sicurezza sul lavoro e di tutela ambientale.
Le norme in vigore in materia di sicurezza stabiliscono che per fare certe attività che comportano rischi per la salute di chi le compie (e l'autoriparazione ci rientra a pieno titolo) è necessaria una formazione professionale adeguata sia sulle attività che per l'uso delle apparecchiature specifiche (ponte, utensili vari), delle sostanze pericolose che si usano (olii, grassi, additivi chimici spesso tossici) e tutta una serie di autorizzazioni e tutele assicurative impossibili da avere per un privato.
E' questo il motivo per il quale nelle officine, in teoria, il cliente può accedere solo alle sale d'attesa ed a zone ove non si lavora ma non può andare dove ci sono lavorazioni in corso. So bene che nella maggior parte delle officine se ne strafregano ma la legge questo dice.
Le norme in materia ambientale invece classificano i rifiuti prodotti dalle attività di autoriparazione come rifiuti speciali, la cui manipolazione è anche qui riservata a personale appositamente formato ed addestrato e deve essere svolta con determinate precauzioni (registro rifiuti, stoccaggio particolare eccetera).

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
ilopan ha scritto:
Secondo voi può funzionare in Italia ?
A me sembra una buona idea (fai da te, controllo diagnostica,ecc)!

http://selfservegarage.com/

L'idea non è brutta ma in Italia è inapplicabile per motivi di sicurezza sul lavoro e di tutela ambientale.
Le norme in vigore in materia di sicurezza stabiliscono che per fare certe attività che comportano rischi per la salute di chi le compie (e l'autoriparazione ci rientra a pieno titolo) è necessaria una formazione professionale adeguata sia sulle attività che per l'uso delle apparecchiature specifiche (ponte, utensili vari), delle sostanze pericolose che si usano (olii, grassi, additivi chimici spesso tossici) e tutta una serie di autorizzazioni e tutele assicurative impossibili da avere per un privato.
E' questo il motivo per il quale nelle officine, in teoria, il cliente può accedere solo alle sale d'attesa ed a zone ove non si lavora ma non può andare dove ci sono lavorazioni in corso. So bene che nella maggior parte delle officine se ne strafregano ma la legge questo dice.
Le norme in materia ambientale invece classificano i rifiuti prodotti dalle attività di autoriparazione come rifiuti speciali, la cui manipolazione è anche qui riservata a personale appositamente formato ed addestrato e deve essere svolta con determinate precauzioni (registro rifiuti, stoccaggio particolare eccetera).

Saluti
IO ho pensato la stessa cosa; ma (come quando succede per un cambio lavoro o un lavoratore in prestito) se eroghi una adeguata formazione con liberatoria, le informazioni sulla raccolta differenziata (SGA) e sullo smaltimento..ecc,ecc...puoi far girare la cosa?
Io dico di no lo stesso.

La nostra legge non accetta deroghe sulla sicurezza e vuole il "datore di lavoro ed il preposto" che in questo caso...non ci sarebbero.

Però, e qui la domandona?
Ma se oggi se uno si fa male all'autolavaggio self service (in Italia stanno aumentando) oppure al rifornimento self service (si spezza un dito nella pistola erogatrice) non è più o meno una stessa situazione?

Io vedo certe manovre ai lavaggi self service (lancie, idropulitrici, prodotti chimici, e DPI zero) che mi lasciano da pensare!
 
ilopan ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
ilopan ha scritto:
Secondo voi può funzionare in Italia ?
A me sembra una buona idea (fai da te, controllo diagnostica,ecc)!

http://selfservegarage.com/

L'idea non è brutta ma in Italia è inapplicabile per motivi di sicurezza sul lavoro e di tutela ambientale.
Le norme in vigore in materia di sicurezza stabiliscono che per fare certe attività che comportano rischi per la salute di chi le compie (e l'autoriparazione ci rientra a pieno titolo) è necessaria una formazione professionale adeguata sia sulle attività che per l'uso delle apparecchiature specifiche (ponte, utensili vari), delle sostanze pericolose che si usano (olii, grassi, additivi chimici spesso tossici) e tutta una serie di autorizzazioni e tutele assicurative impossibili da avere per un privato.
E' questo il motivo per il quale nelle officine, in teoria, il cliente può accedere solo alle sale d'attesa ed a zone ove non si lavora ma non può andare dove ci sono lavorazioni in corso. So bene che nella maggior parte delle officine se ne strafregano ma la legge questo dice.
Le norme in materia ambientale invece classificano i rifiuti prodotti dalle attività di autoriparazione come rifiuti speciali, la cui manipolazione è anche qui riservata a personale appositamente formato ed addestrato e deve essere svolta con determinate precauzioni (registro rifiuti, stoccaggio particolare eccetera).

Saluti
IO ho pensato la stessa cosa; ma (come quando succede per un cambio lavoro o un lavoratore in prestito) se eroghi una adeguata formazione con liberatoria, le informazioni sulla raccolta differenziata (SGA) e sullo smaltimento..ecc,ecc...puoi far girare la cosa?
Io dico di no lo stesso.

La nostra legge non accetta deroghe sulla sicurezza e vuole il "datore di lavoro ed il preposto" che in questo caso...non ci sarebbero.

Però, e qui la domandona?
Ma se oggi se uno si fa male all'autolavaggio self service (in Italia stanno aumentando) oppure al rifornimento self service (si spezza un dito nella pistola erogatrice) non è più o meno una stessa situazione?

Io vedo certe manovre ai lavaggi self service (lancie, idropulitrici, prodotti chimici, e DPI zero) che mi lasciano da pensare!

Vedo che conosci il DL 81/2008 e s.m.i........
In teoria se tu erogassi la formazione a chiunque voglia utilizzare il tuo garage ad ore forse si potrebbe anche trovare la forma giuridica di "contratto di lavoro a tempo" per il numero di ore necessario all'intervento manutentivo. Forse. E il problema comunque sarebbe che per un intervento di 2 ore (ipotesi) il cliente dovrebbe sorbirsi (e pagarti) un numero di ore di formazione pari a 4 o 5 volte tanto.

Per quanto riguarda il lavaggio non rientra tra le attività definite rischiose, i prodotti che si usano (e nota che te li devono dare loro e sono gli stessi che puoi acquistare sul libero mercato ed usare senza precauzioni, non puoi portare prodotti industriali) non sono pericolosi e non necessitano di DPI.

Saluti
 
Eppure caro Fabio, visto che siamo in tema 81/08, quando si legge la "scheda di sicurezza" (i famosi 16 punti) di uno shampoo per auto, è citato al punto 8 (Controllo dell'esposizione/protezione individuale) la protezione degli occhi.
Rischio R - rischio grave di lesioni oculari.
DPI da utilizzare: occhiali di protezione con schermi laterali.

Ma come sempre c'è chi lo cita e chi no; c'è chi lo cita "durante il travaso", chi "durante l'uso", chi "anche se diluito"...ecc.

Nel DVR va citato, in caso di manipolazione di prodotti chimici, l'uso degli occhiali protettivi.

5 secondi di safety...! ;)
 
arizona77 ha scritto:
Mi immginavo gia' con cappellino di carta, secchio e cazzuola :D

Certo che se uno ci pensa bene (oltre gli adempimenti di legge) è bello avere un'officina tutta per se alla "bisogna".
Attrezzi, ponti elevatori, computer, aggiornamenti, ecc.
Ma quanto sarebbe da pagare?
40? all'ora?
30..60...!

Ad impiantare un officina ( o garage) ci vogliono una barca di soldi.

E poi se uno lancia l'idea qui in Italia, va a finire che molti meccanici mettono a disposizione la loro struttura per di meno, e quindi...!
 
ilopan ha scritto:
arizona77 ha scritto:
Mi immginavo gia' con cappellino di carta, secchio e cazzuola :D

Certo che se uno ci pensa bene (oltre gli adempimenti di legge) è bello avere un'officina tutta per se alla "bisogna".
Attrezzi, ponti elevatori, computer, aggiornamenti, ecc.
Ma quanto sarebbe da pagare?
40? all'ora?
30..60...!

Ad impiantare un officina ( o garage) ci vogliono una barca di soldi.

E poi se uno lancia l'idea qui in Italia, va a finire che molti meccanici mettono a disposizione la loro struttura per di meno, e quindi...!

non saprei, io penso alla parte muraria ;)
 
Eppure, dalle mie parti fino ad un paio di anni fa c'era un'officina con ponte, attrezzature varie e apparecchi di diagnostica affittabile ad ore, si chiamava Pit Stop...non ho mai saputo la tariffa, ne ci sono mai entrato dentro, ma c'era...ora ha chiuso (come tantissime altre attività)
 
deadmanwalking ha scritto:
per solo dovere di cronaca ( per la serie: so solo che esistono ):

www.self-control.net

qualcuno ci prova, forse non è poi così complicato.

Per il momento quello è solo un marchio offerto in franchising, non esiste nemmeno una officina di quel tipo con quel marchio.
Per la mia conoscenza della materia "sicurezza sul lavoro" (sono un RSPP anche se c'è sempre da imparare) al momento una cosa del genere è impensabile che possa rispettare le leggi. Un ponte di sollevamento (prendo un esempio che viene citato nella pagina pubblicitaria del franchising di prima) è un'attrezzatura che richiede verifiche periodiche ASL e soprattutto deve essere usato SOLO da personale addestrato per farlo. Non lo potrà mai utilizzare un privato cittadino solo perchè paga X euro all'ora.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
deadmanwalking ha scritto:
per solo dovere di cronaca ( per la serie: so solo che esistono ):

www.self-control.net

qualcuno ci prova, forse non è poi così complicato.

Per il momento quello è solo un marchio offerto in franchising, non esiste nemmeno una officina di quel tipo con quel marchio.
Per la mia conoscenza della materia "sicurezza sul lavoro" (sono un RSPP anche se c'è sempre da imparare) al momento una cosa del genere è impensabile che possa rispettare le leggi. Un ponte di sollevamento (prendo un esempio che viene citato nella pagina pubblicitaria del franchising di prima) è un'attrezzatura che richiede verifiche periodiche ASL e soprattutto deve essere usato SOLO da personale addestrato per farlo. Non lo potrà mai utilizzare un privato cittadino solo perchè paga X euro all'ora.

Saluti
Io vivo di sicurezza ed alimento di "nuove idee" il mio RSPP!
Ho un talento particolare per questa materia...direi quasi naturale.
Ovviamente abile nell' interpretarla e alla applicazione in pratica di un qualcosa... di tanto teorico. ;)
 
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