<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il Direttore su Mito e Giulietta | Il Forum di Quattroruote

Il Direttore su Mito e Giulietta

Riporto dal blog del Direttore di 4R...

Mi chiede un?opinione su Mito e Giulietta? le giudico nella media delle vetture della loro categoria e qui ciascuno può dare la sua interpretazione sul bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Nascono entrambe in un momento in cui in cassa a Torino non c?era un Euro ed è quindi già un miracolo che non siano nate molto peggio. Certo, uno si aspettterebbe sempre di più, ma senza soldi è difficile per chiunque mettere in piedi dei capisaldi tecnologici se non proprio dei capolavori. Credo in tutta onestà che i progettisti abbiano fatto le capriole per non arrivare a delle Arna di infausta memoria. Questo avete e con questo dovete fare, è stato detto loro, e loro si sono ingegnati. Di sicuro hanno disposto di molti meno quattrini di quando era stata pensata la 159 (senza andare molto più indietro nel tempo).
Mi chiede anche del piano quinquennale? Mi pare un miraggio, e posso soltanto augurarmi che il mio scetticismo venga smentito. Perché se non sarà così, se tutto l?ardito castello messo in piedi da Marchionne crollerà, per noi italiani saranno dolori. Debbo anche dirle, con franchezza, che non scommettevo nemmeno una lira ormai fuori corso che il salvataggio della Fiat sarebbe riuscito stante la drammatica situazione di sei anni fa. Sono stato smentito e ne ho molto gioito. Non fosse che per quello, incrocio le dita. E in attesa delle Alfa Romeo di mezzo secolo fa, sarei già felice se il marchio tornassein tempi ragionevoli in attivo. Sarebbe il primo passo per poter poi tornare a sognare.
 
Fancar_ ha scritto:
Si sa il motivo perc cui Carlo Tedeschini si è dimesso ?

Mauro Tedeschini, ma non si è dimesso seduta stante. Semplicemente, come succede per tutti i giornali, c'è un periodico cambio al vertice.

Cavicchi già da qualche mese era condirettore ed era stato chiamato proprio da Tedeschini.
 
Se Mito e Giulietta sono frutto di un miracolo - data la scarsità di risorse disponibili a Torino - e ciò nonostante stanno nella media con auto per le quali le risorse sono state impiegate, non mi sembra che il direttore abbia sparato ad altezza d'uomo (o di amministratore delegato).
Posto che Alfa per sopravvivere deve riuscire a sviluppare una gamma degna di tal nome, volendo ragionare nell'ottica del bicchiere mezzo pieno, c'è l'apprezzamento alle qualità dei tecnici, sottilineata dal direttore e questo è un buon punto di partenza.
Nell'ottica del bicchiere mezzo vuoto, ci si può chiedere se le risorse (se e quando saranno disponibili), verranno indirizzate nella direzione giusta.
Il punto è questo, a mio avviso: se Mito e Giulietta vanno bene così, i nuovi modelli che dovranno completare la gamma, si rivolgeranno ad un target di cliente che vuole di più ed in quell'ambito non è consentito fallire l'obiettivo.
 
quadrif ha scritto:
Se Mito e Giulietta sono frutto di un miracolo - data la scarsità di risorse disponibili a Torino - e ciò nonostante stanno nella media con auto per le quali le risorse sono state impiegate, non mi sembra che il direttore abbia sparato ad altezza d'uomo (o di amministratore delegato).
Posto che Alfa per sopravvivere deve riuscire a sviluppare una gamma degna di tal nome, volendo ragionare nell'ottica del bicchiere mezzo pieno, c'è l'apprezzamento alle qualità dei tecnici, sottilineata dal direttore e questo è un buon punto di partenza.
Nell'ottica del bicchiere mezzo vuoto, ci si può chiedere se le risorse (se e quando saranno disponibili), verranno indirizzate nella direzione giusta.
Il punto è questo, a mio avviso: se Mito e Giulietta vanno bene così, i nuovi modelli che dovranno completare la gamma, si rivolgeranno ad un target di cliente che vuole di più ed in quell'ambito non è consentito fallire l'obiettivo.

Se in Italia si sviluppano capolavori come le Ferrari/Maserati, le 8C e le Lambo, è chiaro che le capacità dei tecnici sono elevatissime...su questo non c'è dubbio...il problema, a mio avviso è un altro...Fiat è, come azienda, incapace di concepire il significato della parola "premium", quindi di declinare macchine che vadano a lanciare la sfida nell'Olimpo, dove attualmente stanno i costruttori tedeschi...eppure Alfa è uno dei pochi marchi che ha nome tale da poterlo fare...non ce la fa Volvo, non ce la fà Saab, non ce la fanno gli americani, non ci riescono completamente nemmeno i giapponesi...Marchionne, che non è stupido, credo conosca bene i limiti della "sua" azienda, un'azienda che appena oltre il segmento B mostra tutte le sue inefficienze, disorganizzazioni, irrazionalità, etc...rilanciare Alfa, a dispetto di alcune eccellenze tecniche presenti, è troppo per il "sistema Fiat"...inoltre, ora, la sua priorità assoluta è curare il bambino Chrysler...
 
D'accordo con il direttore. Ottima analisi e obiettiva. Ci fossero in molti quotidiani dei giornalisti disposti ad analizzare la situazione scevri dal tifo per l'una o l'altra parte.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Estikazzi. Saporito il nuovo direttore. Come si chiama?

Beh, mi sembra che Cavicchi sia stato per molti anni direttore di Autosprint, quindi si è occupato per molto tempo di F 1. Sempre se non ricordo male (e adesso non dire che sono vecchio! :evil: ), all'epoca di Villeneuve padre Autosprint era una rivista molto autorevole, poi ci fu qualche problema tra il direttore, Marcello Sabbatini, e l'editore, quindi Sabbatini lasciò il giornale e ne fondò un altro che si chiamava Rombo. Se non erro, Cavicchi sostituì Sabbatini....

Per quanto riguarda ciò che ha scritto, sono d'accordo con lui. Nelle infinite discussioni tra i c.d. vecchi e nuovi alfisti, quello che i vecchi non vogliono comprendere è che le condizioni per ricreare le auto con la tecnica di allora, non ci sono in questi anni. Che poi Fiat abbia fatto in modo di disperdere progressivamente il patrimonio tecnico dell'AR, è un altro discorso........
 
Menech ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Estikazzi. Saporito il nuovo direttore. Come si chiama?

Beh, mi sembra che Cavicchi sia stato per molti anni direttore di Autosprint, quindi si è occupato per molto tempo di F 1. Sempre se non ricordo male (e adesso non dire che sono vecchio! :evil: ), all'epoca di Villeneuve padre Autosprint era una rivista molto autorevole, poi ci fu qualche problema tra il direttore, Marcello Sabbatini, e l'editore, quindi Sabbatini lasciò il giornale e ne fondò un altro che si chiamava Rombo. Se non erro, Cavicchi sostituì Sabbatini....

Per quanto riguarda ciò che ha scritto, sono d'accordo con lui. Nelle infinite discussioni tra i c.d. vecchi e nuovi alfisti, quello che i vecchi non vogliono comprendere è che le condizioni per ricreare le auto con la tecnica di allora, non ci sono in questi anni. Che poi Fiat abbia fatto in modo di disperdere progressivamente il patrimonio tecnico dell'AR, è un altro discorso........

Si...diciamo che sul prodotto parla piuttosto chiaro, mentre sulla strategia rimane un po' più in superficie. Nel senso che sposa la famosa tesi "non ci sono soldi" ( vero ), e lì si ferma.

Ad esempio, dice che la 159 è stata progettata con risorse ben superiori a quelle disponibili ( in proporzione ) per Giulietta. Ma poi si ferma lì...attento a non affondare la lama.

Mettendo insieme le due considerazioni, ne poteva uscire un tipico ritratto ( o luogo comune ) dell'Italia. Quando stiamo con l'acqua alla gola tiriamo fuori le unghie e sbagliamo meno che quando abbiamo tutto l'agio per fare le cose fatte per bene.

Comunque anche Tedeschini mi pare avesse parlato ben chiaro, in più d'un'occasione. Pur senza infierire, e stando attenti a dare un colpetto qua ed uno là.
 
wilderness ha scritto:
Riporto dal blog del Direttore di 4R...

Mi chiede un?opinione su Mito e Giulietta? le giudico nella media delle vetture della loro categoria e qui ciascuno può dare la sua interpretazione sul bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Nascono entrambe in un momento in cui in cassa a Torino non c?era un Euro ed è quindi già un miracolo che non siano nate molto peggio. Certo, uno si aspettterebbe sempre di più, ma senza soldi è difficile per chiunque mettere in piedi dei capisaldi tecnologici se non proprio dei capolavori. Credo in tutta onestà che i progettisti abbiano fatto le capriole per non arrivare a delle Arna di infausta memoria. Questo avete e con questo dovete fare, è stato detto loro, e loro si sono ingegnati. Di sicuro hanno disposto di molti meno quattrini di quando era stata pensata la 159 (senza andare molto più indietro nel tempo).
Mi chiede anche del piano quinquennale? Mi pare un miraggio, e posso soltanto augurarmi che il mio scetticismo venga smentito. Perché se non sarà così, se tutto l?ardito castello messo in piedi da Marchionne crollerà, per noi italiani saranno dolori. Debbo anche dirle, con franchezza, che non scommettevo nemmeno una lira ormai fuori corso che il salvataggio della Fiat sarebbe riuscito stante la drammatica situazione di sei anni fa. Sono stato smentito e ne ho molto gioito. Non fosse che per quello, incrocio le dita. E in attesa delle Alfa Romeo di mezzo secolo fa, sarei già felice se il marchio tornassein tempi ragionevoli in attivo. Sarebbe il primo passo per poter poi tornare a sognare.

direi che sono opinioni in parte condivisibili e in parte no. Se consideriamo Mito e Giulietta sono ottime auto con qualche pecca nelle rifiniture e nell'utilizzo dei materiali degli interni, ciò vale più per la Mito e meno per la Giulietta, per il resto c'è da dire che utilizzano motori leader cioè i 1.3 e 1.6 M-Jet e il 1.4 e 1.8 benzina, con l'auspicio che si dimostri leader anche il nuovo cambio doppia frizione e sopraggiunga prima o poi la TI. E' vero che sono auto progettate nella consapevolezza di non aver una lira in tasca ma proprio per questo direi che sono auto ottime. La 159 invece, e mi dispiace dove dissentire con Direttore, è stata realizzata sì con qualche lira in tasca ma non poteva certo fregiarsi dei propulsori Multiari e MultiJet2 arrivati solo in un secondo momento e questo l'ha penalizzata non poco, perchè se una 159 fosse uscita fin da subito con il 2.0 M-Jet 170 cv, il 1.9 150-190 cv e il 2.4 210 cv accompagnati dai 1.4 TBi 170 cv e 1.8 TBi 200 e 235 cv tutti belli, coppiosi, silenziosi e dai consumi contenuti tante cose sarebbero cambiate. La 159 è figlia di un'altro tempo, è un ottima auto che si è trovata a scontrarsi con le rivali tedesche senza disporre di motori, cambi, trazioni, interni e finiture all'altezza delle concorrenti... solo ora può difendersi degnamente ma fino a un anno fa lottava disarmata contro la concorrenza, tanto che per me è un miracolo che comunque sia riuscita a rimanere sul mercato.

Per il resto il Direttore parla del castello di Marchionne, bah io credo che bisognerebbe avere un po più di rispetto per uno che il miracolo l'ha già fatto una volta e i vari Sig. Sotuttoio che si aggirano qui e nelle direzioni dei vari periodici con un po più di umilità forse riuscirebbero a valutare meglio le cose o anche solo a vederle, già sarebbe un buon punto di partenza
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Menech ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Estikazzi. Saporito il nuovo direttore. Come si chiama?

Beh, mi sembra che Cavicchi sia stato per molti anni direttore di Autosprint, quindi si è occupato per molto tempo di F 1. Sempre se non ricordo male (e adesso non dire che sono vecchio! :evil: ), all'epoca di Villeneuve padre Autosprint era una rivista molto autorevole, poi ci fu qualche problema tra il direttore, Marcello Sabbatini, e l'editore, quindi Sabbatini lasciò il giornale e ne fondò un altro che si chiamava Rombo. Se non erro, Cavicchi sostituì Sabbatini....

Per quanto riguarda ciò che ha scritto, sono d'accordo con lui. Nelle infinite discussioni tra i c.d. vecchi e nuovi alfisti, quello che i vecchi non vogliono comprendere è che le condizioni per ricreare le auto con la tecnica di allora, non ci sono in questi anni. Che poi Fiat abbia fatto in modo di disperdere progressivamente il patrimonio tecnico dell'AR, è un altro discorso........

Si...diciamo che sul prodotto parla piuttosto chiaro, mentre sulla strategia rimane un po' più in superficie. Nel senso che sposa la famosa tesi "non ci sono soldi" ( vero ), e lì si ferma.

Ad esempio, dice che la 159 è stata progettata con risorse ben superiori a quelle disponibili ( in proporzione ) per Giulietta. Ma poi si ferma lì...attento a non affondare la lama.

Mettendo insieme le due considerazioni, ne poteva uscire un tipico ritratto ( o luogo comune ) dell'Italia. Quando stiamo con l'acqua alla gola tiriamo fuori le unghie e sbagliamo meno che quando abbiamo tutto l'agio per fare le cose fatte per bene.

Comunque anche Tedeschini mi pare avesse parlato ben chiaro, in più d'un'occasione. Pur senza infierire, e stando attenti a dare un colpetto qua ed uno là.

E' vero parla e poi si ferma ma omette anche un po di cosette di importanza direi non trascurabile: mentre Marchionne salvava la Fiat è stato capace anche di farle sviluppare qualche motore per esempio i M-Jet 1.3, 1.6, 2.0, e oggi il 3.0 V6 che di originale credo manterrà solo il basamento e forse poco altro e poi i benzina 0.9, 1.4, 1,8 e 3.6 che pure lui di originale manterrà il solo basamento, le tecnologie Multiair (unica al mondo) e MultiJet2, il cambio automatico a doppia frizione che è annunciato per settembre. Ha portato Fiat ad essere leader assoluta nella produzione di motori a basse emissioni e le ha fatto rilevare il Gruppo Chrysler (di cui oggi detiene il 20% di capitale azionario che entro qualche anno passerà dapprima al 25% e poi al 35%) che in soli 12 mesi ha riportato agli utili e alla prima riduzione di indebitamento. Tutto ciò, sarebbe bene tenerlo a mente, mentre non c'era una lira in tasca e si danzava allegramente sull'orlo del disastro economico e finanziario.

Oggi Cavicchi dà un colpetto di là e un colpetto di là mentre non si accorge che Marchionne sta cambiando l'assetto delle relazioni sociali e sindacali del paese, forse potremmo dire che sta cambiando il Paese. Mentre il Direttore e tanti altri non si accorgono di quello che succede, del resto come potrebbero impegnati a controllare i tempi in pista delle auto da corsa, il Gruppo Fiat Chrysler continua a stare sul mercato e senza neanche avere soldi in tasca...
 
BufaloBic ha scritto:
E' vero parla e poi si ferma ma omette anche un po di cosette di importanza direi non trascurabile: mentre Marchionne salvava la Fiat è stato capace anche di farle sviluppare qualche motore per esempio i M-Jet 1.3, 1.6, 2.0, e oggi il 3.0 V6 che di originale credo manterrà solo il basamento e forse poco altro e poi i benzina 0.9, 1.4, 1,8 e 3.6 che pure lui di originale manterrà il solo basamento, le tecnologie Multiair (unica al mondo) e MultiJet2, il cambio automatico a doppia frizione che è annunciato per settembre. Ha portato Fiat ad essere leader assoluta nella produzione di motori a basse emissioni e le ha fatto rilevare il Gruppo Chrysler (di cui oggi detiene il 20% di capitale azionario che entro qualche anno passerà dapprima al 25% e poi al 35%) che in soli 12 mesi ha riportato agli utili e alla prima riduzione di indebitamento. Tutto ciò, sarebbe bene tenerlo a mente, mentre non c'era una lira in tasca e si danzava allegramente sull'orlo del disastro economico e finanziario.

Oggi Cavicchi dà un colpetto di là e un colpetto di là mentre non si accorge che Marchionne sta cambiando l'assetto delle relazioni sociali e sindacali del paese, forse potremmo dire che sta cambiando il Paese. Mentre il Direttore e tanti altri non si accorgono di quello che succede, del resto come potrebbero impegnati a controllare i tempi in pista delle auto da corsa, il Gruppo Fiat Chrysler continua a stare sul mercato e senza neanche avere soldi in tasca...

Bufalo...ora mi metti in imbarazzo.... perchè non vorrei causarti un coito interrotto con Marchionne...ma il nuovo direttore ha risposto su una precisa domanda su Giulietta e su Mito, non sulla Fiat tutta.

Quindi, prima di sbrodolarmi sul maglioncino e sulla gloria della Fiat tutta ( sul quale sbrodolamento pure ci sarebbe da intervenire ) dovresti anche riconoscere che che Alfa tuttavia ha fatto la fine del sorcio.

Rendiamoci conto che mentre Fiat, che Alfa la possiede, non riesce a darle uno straccio di gamma, oltralpe c'è chi invece non la possiede ( ancora ) ed invece ha già investito soldi per progettare una gamma - ombra. Di un marchio che ancora non possiede. Son cose da dare le dimissioni.
 
BufaloBic ha scritto:
La 159 è figlia di un'altro tempo, è un ottima auto che si è trovata a scontrarsi con le rivali tedesche senza disporre di motori, cambi, trazioni, interni e finiture all'altezza delle concorrenti

Pero' eveva degli eccellenti tergicristalli :lol:

BufaloBic ha scritto:
Per il resto il Direttore parla del castello di Marchionne, bah io credo che bisognerebbe avere un po più di rispetto per uno che il miracolo l'ha già fatto una volta e i vari Sig. Sotuttoio che si aggirano qui e nelle direzioni dei vari periodici con un po più di umilità forse riuscirebbero a valutare meglio le cose o anche solo a vederle, già sarebbe un buon punto di partenza

Queste le principali tappe del miracolo di Marchionne

1) ha incassato un regalo 1,5 miliardi di Euro da GM
2) ha beneficiato di incentivi governativi praticamente sempre (appena sono finiti s'è vista la differenza)
3) ha il costo del lavoro piu' basso dell'Europa occidentale in Italia, dove per altro produce pochissimo. E ancor più basso nei paesi emergenti.
4) ha "preso" il Jolly della crescita esponenziale del mercato Brasiliano.
5) ha venduto i motori CR (tecnologia sviluppata in precedenza) a mezzo mondo.
6) ha venduto agli italiani la 500 made in poland, con guadagni consistentissimi.
7) gli hanno regalato la Chrysler ed anche i soldi per farla andare avanti.

E adesso cosa ha fallito:

1) mercato Cinese: Fiat è l'unica big del settore praticamente assente dal primo mercato mondiale.
2) mercato russo: stesso fallimento sul 1°-2° mercato europeo.
3) rilancio Alfa: inutile aggiungere dettagli
4) marchi dormienti inutilizzati per auto low-cost (autobianchi ed innocenti)
5) grave crisi del design: a parte la Brera e la 500, il design delle auto made in Fiat è mediocre. Era il nostro vero punto di forza.Il frontale della Punto Evo fa ribrezzo.

Non è che chi critica è un "Sig. Sotuttoio". E' che non sai niente tu.
 

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