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IL BENESSERE

Suvvia siamo seri. Ditemi se non fa parte del benessere star qui a non produrre o vivere in funzione dei passatempi. Più c'è crisi e meno ci adoperiamo affinché l'ingegno escogiti alternative. Manca il lavoro però le maniche non ce le rimbocchiamo e guai a far lavori che sporcano le mani. Potrei andare avanti per giorni.
 
G5 ha scritto:
Suvvia siamo seri. Ditemi se non fa parte del benessere star qui a non produrre o vivere in funzione dei passatempi. Più c'è crisi e meno ci adoperiamo affinché l'ingegno escogiti alternative. Manca il lavoro però le maniche non ce le rimbocchiamo e guai a far lavori che sporcano le mani. Potrei andare avanti per giorni.

L'operosità costa.

Poter scegliere il proprio futuro per molti è un lusso ed investire in un'attività richiede scelte di vita che con l'economìa di oggi possono diventare fatali.

La soglia di benessere si è alzata notevolmente.

L'impatto sociale maggiore, forse, lo ha subito proprio la classe media, pilastro dell'economia del boom negli anni in cui si vedeva il terziario e la laurea come il punto d'arrivo. E per decenni lo è stato.
Essa ha visto diminuire drasticamente il suo ruolo sociale da quando, con lo sfaldamento del welfare imposto dal Mercato Globale, è diventata inutile, ed ha prodotto soggetti (i laureati bamboccioni) totalmente fuori mercato e disadattati rispetto alla cruda realtà (che paga però i vari Corona 15.000 euro a serata), viziati da uno stile di vita decoroso che li ha accompagnati sin dall'infanzia ed ormai insostenibile.

Riallacciandomi al topic sull'operosità, chiudo affermando che le scelte coraggiose del passato (tipo mettersi in proprio) oggi sono appannaggio di pochi arditi che possono accedere al credito o dei soliti figli d'arte.

Non è un caso se molti giovani preferiscono aggrapparsi ad un posto passivizzandosi.

Sono cretini?
 
gratacü ha scritto:
vorrei prima provarlo sto benessere
prima di dire la mia opinione :D :D
il benessere lo provi quando giochi a tennis nonchè davanti ad un bel piatto di spaghetti
 
il benessere lo provi quando giochi a tennis nonchè davanti ad un bel piatto di spaghetti

Beh, dipende, se giochi contro Federer ti senti povero... :rolleyes:

...meglio un bel piatto di spaghetti al cartoccio da Ciccio ad Amalfi... :p :p :p
 
Realisticamente sai indicarmi una motivazione per cui la maggior parte delle persone sono annoiate e stressate al tempo stesso? Sai per caso dirmi il motivo per cui la popolazione di internet (me compreso) è in continua crescita e le maggiori connessioni avvengono in orario lavorativo? Inizia a trovare delle valide motivazioni a queste domande poi proseguiamo con le altre.

Ps. non è un post politico. Cerco soltanto di comprendere il perché delle differenze tra chi lavora producendo utilità e chi lavora movimentando fogli (se va bene) e chi non lavora perché non esiste un lavoro adeguato. La realtà è che la maggior parte di noi (almeno chi non rischia in proprio) di fronte allo stipendio ed al lavoro si pone come un sfruttato e quindi fa bene a far poco e niente.
 
Prima bisognerebbe definire il benessere, poi l'operosita', e infine chiarire come secondo te il "sentirsi sfruttati" autorizzerebbe a fare nulla. :shock:
 
99octane ha scritto:
Prima bisognerebbe definire il benessere, poi l'operosita', e infine chiarire come secondo te il "sentirsi sfruttati" autorizzerebbe a fare nulla. :shock:

sentilo quà il freud de noantri....
se non invoca il pulpito con le sue citazioni
da poveruomo....
 

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