<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> I piccoli borghi...... | Il Forum di Quattroruote

I piccoli borghi......

Approfittando del giorno festivo, sto seguendo Geo su Rai 3; ancora una volta protagonista è un piccolo, bellissimo, borgo: Bovino, sito fra Puglia e Campania.
Quando questo capita non posso che chiedermi sempre che destino hanno o avranno queste piccole grandi realtà, che poi, nelle loro diversità, rappresentano sicuramente una delle principali ricchezze del nostro Paese; e non nascondo che mi piglia un misto di tristezza e preoccupazione per la sorte cui questi mondi, infratempi, immobili e quasi sepolti nel passare degli anni, sembrano irrimediabilmente andare incontro.
Cosa si potrebbe fare: ripopolarli, magari grazie alla diffusione dello smart working, promuoverli in maniera più consistente dal punto di vista turistico, ritornare (cosa in parte già in atto....) a un'economia più legata al territorio, mettere insomma in atto tutti quei meccanismi che possano limitare e poi magari invertire, la fuga dei nostri giovani da questi piccoli paradisi, lontani però dalle loro necessità lavorative, sociali e comunicative?
Non ci si può rassegnare a una deriva costantemente negativa, le attrattive per richiamare investimenti e interesse in favore di questo nostro atout possono essere molteplici, basta volerlo, soprattutto ovviamente dal punto di vista politico, sono le peculiarità a determinare il successo, in ogni campo, non certo l'omologazione totale a modelli esistenziali e lavorativi globali, spesso in attrito con le piccole realtà..
Saluti cordiali
 
Io se non avessi la preoccupazione di dover lavorare ci andrei a vivere di corsa,anche se non saranno belli come li fanno sembrare in televisione.
Non sarebbe male nemmeno aprire un piccolo emporio,sperando che la popolazione del borgo sia sufficiente come clientela per andare avanti.
 
Completamente d'accordo Zinza, ovviamente io ci andrei in pensione...
La figura del medico condotto sembrava tramontata, ora, di fatto, non più!
 
Qui per combattere lo spopolamento in alcuni borghi davano addirittura le case a 1 euro (a patto di ristrutturarle però) e un contributo (mi pare 10000 o 20000 euro) a chi ci apre un'attività.
Per chi gode di buona salute e non ha particolari esigenze potrebbe non essere una vita così difficile.
Ormai non serve nemmeno più la linea fissa o la fibra per avere una connessione decente,a patto di non andare a stare proprio in mezzo ai lupi.
 
Ormai non serve nemmeno più la linea fissa o la fibra per avere una connessione decente,a patto di non andare a stare proprio in mezzo ai lupi.
Serve, serve.... eccome se serve. Le connessioni con la SIM sono una maledizione, non vedo l'ora che chi deve dare i permessi sblocchi la mia pratica per avere finalmente la fibra... e non sto in mezzo ai lupi.
 
Io ho detto addio alla linea fissa da tempo e mi trovo bene.
Non rimpiangerei gran che delle comodità di vivere in città se andassi a stare in un piccolo borgo.
 
Una delle più belle caratteristiche e relativo fascino che trasuda dal Bel Paese sono anche questi pittoreschi borghi ed a maggior ragione per il paesaggio nei quali sono ubicati (ricordiamo che questa è la nazione con la maggiore biodiversità d'Europa tanto per dire...)!
Personalmente, quando mi capita di vederli/scoprirli anche tramite documentari mi si riempie davvero il cuore con tanto di voglia di visitare oltre che fantasticare come a mio modo di vedere potrebbero rappresentare una risorsa turistica previo visite/gite o addirittura fare in modo che si possano adibire in strutture ricettive del tipo bed and breakfast/case vacanza/villaggi turistici...

Tuttavia mi metto nei panni di un turista, e specie straniero (americani, cinesi, coreani, giapponesi...), e francamente la cosa non mi spiacerebbe affatto...
 
Cosa si potrebbe fare: ripopolarli, magari grazie alla diffusione dello smart working, promuoverli in maniera più consistente dal punto di vista turistico, ritornare (cosa in parte già in atto....) a un'economia più legata al territorio, mettere insomma in atto tutti quei meccanismi che possano limitare e poi magari invertire, la fuga dei nostri giovani da questi piccoli paradisi, lontani però dalle loro necessità lavorative, sociali e comunicative?
In realtà forse c'è anche un po' di incrocio fra l'esigenza di chi vi è nato di fuggire e di chi invece vuol fuggire dalla città, dal lavoro 9-18.

E' chiaro che la "sopravvivenza" sarà inevitabilmente legata al turismo ed alla tecnologia che permette anche a piccole attività tradizionali di essere reinventate e riproposte ad un pubblico più vasto.

In ogni caso, molti borghi dell'Italia centrale se li sono già "accattati" e da decenni, inglesi, tedeschi e belgi. ;)
 
In realtà forse c'è anche un po' di incrocio fra l'esigenza di chi vi è nato di fuggire e di chi invece vuol fuggire dalla città, dal lavoro 9-18.

E' chiaro che la "sopravvivenza" sarà inevitabilmente legata al turismo ed alla tecnologia che permette anche a piccole attività tradizionali di essere reinventate e riproposte ad un pubblico più vasto.

In ogni caso, molti borghi dell'Italia centrale se li sono già "accattati" e da decenni, inglesi, tedeschi e belgi. ;)

Che forse e' quasi meglio....
 
Io francamente non ci vivrei mai. Mi piace andarci, visitarli. Ma viverci no. Si è vincolati alla macchina per qualsiasi necessità, tutto è scomodo, le piccole comunità spesso diventano luoghi di frizioni...e poi se mi viene un coccolone, adesso ho un ospedale a 4 minuti...nel borgo sperduto????
 
secondo me se uno è abituato ad un tipo di vita, che può essere quella urbana non è facile cambiare in toto per trasferirsi in un piccolo borgo. Un mio amico l'ha fatto ma dopo un anno se ne tornerà a Roma, era tornato a vivere al paese di origine della famiglia, lui conosceva il posto per i periodi di vacanza che ci trascorreva ma si è reso conto che un fatto è starci in quel contesto ed un discorso starci quando anche la popolazione è più bassa e si è impegnati con le attività lavorative.
E comunque non è che tutti i borghi sono cosi pronti ad accogliere gente che viene da fuori, come la maggior parte dei romani anche la mia di famiglia proviene dalla provincia, circa 60 km , è un paese anche carino ma gli abitanti non hanno alcun interesse ad avere estranei che ci vanno a vivere. Qualche anno fa , prima del covid, una famiglia estranea al borgo si trasferì li , lavoravano gia in smart working, dopo un paio di anni se ne sono andati, non sono stai mai integrati ed anzi erano visti un poco male perchè considerati 'strani', però diciamo che le zone di cui parlo non sono famose per l'ospitalità, probabilmente ce ne sono altre più aperte.
 
secondo me se uno è abituato ad un tipo di vita, che può essere quella urbana non è facile cambiare in toto per trasferirsi in un piccolo borgo. Un mio amico l'ha fatto ma dopo un anno se ne tornerà a Roma, era tornato a vivere al paese di origine della famiglia, lui conosceva il posto per i periodi di vacanza che ci trascorreva ma si è reso conto che un fatto è starci in quel contesto ed un discorso starci quando anche la popolazione è più bassa e si è impegnati con le attività lavorative.
E comunque non è che tutti i borghi sono cosi pronti ad accogliere gente che viene da fuori, come la maggior parte dei romani anche la mia di famiglia proviene dalla provincia, circa 60 km , è un paese anche carino ma gli abitanti non hanno alcun interesse ad avere estranei che ci vanno a vivere. Qualche anno fa , prima del covid, una famiglia estranea al borgo si trasferì li , lavoravano gia in smart working, dopo un paio di anni se ne sono andati, non sono stai mai integrati ed anzi erano visti un poco male perchè considerati 'strani', però diciamo che le zone di cui parlo non sono famose per l'ospitalità, probabilmente ce ne sono altre più aperte.
Io in effetti sono nato e cresciuto in città. In un quartiere semicentrale. Quando sono andato a vivere da solo mi sono trasferito in pieno centro, ho cambiato casa, spostandomi di 900m, e non cambierei mai neppure la zona.
 
Io francamente non ci vivrei mai. Mi piace andarci, visitarli. Ma viverci no. Si è vincolati alla macchina per qualsiasi necessità, tutto è scomodo, le piccole comunità spesso diventano luoghi di frizioni...e poi se mi viene un coccolone, adesso ho un ospedale a 4 minuti...nel borgo sperduto????

( lontani da....)
Tutto per quello....
Pero' hanno un loro fascino, specie per gli stranieri
benestanti
 
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