I Mercati Finanziari sono in preda ad una crisi isterica che hanno contribuito a costruire da soli, perchè non vedono più una valente guida politica, che sia in grado di indicare la via per uscire da una crisi economica, che colpisce principalmente le economie Occidentali (Europa e Nord America).
Le economie emergenti, che godono di uno stato di salute migliore, hanno paura di un contagio che li porti in recessione.
In pratica la paura si alimenta della propria paura generando panico isterico nei mercati.
Di tutta questa isteria finanziaria traggono beneficio i beni rifugio antichi, i metalli preziosi.
L'eccesso di informazione economica, finanziaria e politica,invece di calmierare lo stato d'animo collettivo, anche dei trader esperti, alimenta il panico.
Per uscire dal panico serve indicare una strada che appaia a tutti percorribile e che sia da tutti comprensibile ed accettata.
Ciò che manca è la capacità di guardare oltre la contingenza presente, limitata all'arco temporale massimo di una settimana quando va bene.
Non si può correre continuamente dietro alle notizie economiche, che sono rilanciate dalle varie agenzie di informazione, senza avere una visione prospettica strategica.
Le varie notizie economiche che si inseguono nei monitor hanno tutte un corto respiro sono fatte per essere superate e smentite nel bene come nel male nel giro di una settimana al massimo.
L'eccesso di indicatori economici e finanziari, invece di aiutare ad avere una visione prospettica di ampio respiro, limitano tutti al trading affannoso, con una prospettiva che a volte non va oltre l'Intraday.
In queste condizioni nasce un sentimento diffuso di sfiducia, anche negli operatori più esperti, che portano i mercati Finanziari a spaccarsi la testa prima di averla rotta.
Molto spesso, i vari indicatori finanziari, che vengono presentati in una stessa giornata, dicono l'uno il contrario dell'altro, questo fatto genera panico in chi non è in grado di leggerli e comprenderli in una visione prospettica che non si limiti al momento tattico del giorno che vivono.
Il modo più erroneo di svolgere attività finanziaria è quello alla giornata, perchè porta in prospettiva a deprimere il valore invece di accrescerlo.
Tutti quindi si rivolgono verso quegli investimenti che sono considerati inattaccabili dal deprezzamento del tempo, gli antichi metalli preziosi.
Come se ne esce?
Se ne esce solo se si riprende una visione prospettica di ampio respiro che coinvolga contestualmente Economia, Politica e finanza, nell'ordine.
La sfiducia che pervade l'Occidente è generata a volte in modo artificiale.
Questa artificiosità deprime i mercati finanziari ed i valori in essi espressi.
Sembra una corsa verso l'autodistruzione, in cui nessuno comprende che non ci saranno vincitori ma solo vinti, perdenti.
Questo è come la vedo io.
Le economie emergenti, che godono di uno stato di salute migliore, hanno paura di un contagio che li porti in recessione.
In pratica la paura si alimenta della propria paura generando panico isterico nei mercati.
Di tutta questa isteria finanziaria traggono beneficio i beni rifugio antichi, i metalli preziosi.
L'eccesso di informazione economica, finanziaria e politica,invece di calmierare lo stato d'animo collettivo, anche dei trader esperti, alimenta il panico.
Per uscire dal panico serve indicare una strada che appaia a tutti percorribile e che sia da tutti comprensibile ed accettata.
Ciò che manca è la capacità di guardare oltre la contingenza presente, limitata all'arco temporale massimo di una settimana quando va bene.
Non si può correre continuamente dietro alle notizie economiche, che sono rilanciate dalle varie agenzie di informazione, senza avere una visione prospettica strategica.
Le varie notizie economiche che si inseguono nei monitor hanno tutte un corto respiro sono fatte per essere superate e smentite nel bene come nel male nel giro di una settimana al massimo.
L'eccesso di indicatori economici e finanziari, invece di aiutare ad avere una visione prospettica di ampio respiro, limitano tutti al trading affannoso, con una prospettiva che a volte non va oltre l'Intraday.
In queste condizioni nasce un sentimento diffuso di sfiducia, anche negli operatori più esperti, che portano i mercati Finanziari a spaccarsi la testa prima di averla rotta.
Molto spesso, i vari indicatori finanziari, che vengono presentati in una stessa giornata, dicono l'uno il contrario dell'altro, questo fatto genera panico in chi non è in grado di leggerli e comprenderli in una visione prospettica che non si limiti al momento tattico del giorno che vivono.
Il modo più erroneo di svolgere attività finanziaria è quello alla giornata, perchè porta in prospettiva a deprimere il valore invece di accrescerlo.
Tutti quindi si rivolgono verso quegli investimenti che sono considerati inattaccabili dal deprezzamento del tempo, gli antichi metalli preziosi.
Come se ne esce?
Se ne esce solo se si riprende una visione prospettica di ampio respiro che coinvolga contestualmente Economia, Politica e finanza, nell'ordine.
La sfiducia che pervade l'Occidente è generata a volte in modo artificiale.
Questa artificiosità deprime i mercati finanziari ed i valori in essi espressi.
Sembra una corsa verso l'autodistruzione, in cui nessuno comprende che non ci saranno vincitori ma solo vinti, perdenti.
Questo è come la vedo io.