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husqvarna

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Stefano_68
 
Io sapevo che la Husqvarna era svedese (almeno in origine).
KTM ha colto l'opportunità di far fuori un concorrente (e che concorrente) incorporandolo.
Cosa successa anche in Italia in campo automobilistico.
 
Kren2 ha scritto:
Io sapevo che la Husqvarna era svedese (almeno in origine).
KTM ha colto l'opportunità di far fuori un concorrente (e che concorrente) incorporandolo. Cosa successa anche in Italia in campo automobilistico.
In origine lo era, ma poi è passata in mani CAGIVA - f.lli Castiglioni - poi BMW e infine KTM.
In questi passaggi, era rimasto lo stabilimento in Italia (presumo retaggio dell'era Cagiva), dove lavora(va) l'autore della lettera.
 
stefano_68 ha scritto:
Kren2 ha scritto:
Io sapevo che la Husqvarna era svedese (almeno in origine).
KTM ha colto l'opportunità di far fuori un concorrente (e che concorrente) incorporandolo. Cosa successa anche in Italia in campo automobilistico.
In origine lo era, ma poi è passata in mani CAGIVA - f.lli Castiglioni - poi BMW e infine KTM.
In questi passaggi, era rimasto lo stabilimento in Italia (presumo retaggio dell'era Cagiva), dove lavora(va) l'autore della lettera.

esatto, purtroppo il caso husqvarna è l'esempio classico di come riuscire a demolire un marchio infierenoci nel tempo......
permettetemi di raccontarvi 2 "piccoli" problemucci da me subiti nel periodo in cui ero loro cliente che rendono l'idea di cos'era l'husqvarna nei primi anni 2000...
Il primo problemuccio era la reperibilità dei ricambi.....si andava dai 3 ai 6 mesi di attesa per qualsiasi straccio di ricambio per una moto fatta in italia non ad alfa centauri (per confronto il tempo di attesa massimo per un ricambio ktm è stato 1 settimana).Vi dico solo che parlando faccia a faccia col meccanico del tempo ammise che ogni volta che voleva dei ricambi urgenti era prassi portarsi qualche bottiglia di vino dietro per "accelerare" il lavoro dei magazzinieri :cry: :cry:, cosa confermatami anche da un altro concessionario che poi mollò il marchio.
ma la mazzata definitiva arrivò nel 2002.
cambio concessionario, lascio in permuta il 610 e ordino l'smr400 che mi aveva fatto innamorare al salone di milano.
Ora i più attenti di voi in campo motociclistico si staranno chiedendo ma chi diavolo l'ha mai vista l'smr400?Avete ragione perchè pur essendo stata regolarmente messa in listino la 400 causa crisi del tempo NON E' MAI STATA PRODOTTA :evil: :evil:.
così dopo 6 mesi di inutile attesa rescissi il contratto e passai a ktm (la migliore scelta motociclistica della mia vita)
Alla fine della fiera CHI ha distrutto husqvarna?in primis i fratelli castiglioni con la loro gestione scellerata, poi la piaggio che nel 2002 si era praticamente accordata per l'acquisto ma fece saltare tutto all'ultimo secondo, poi una parte delle maestranze dell'epoca che facevano i "furbi" come dimostra il caos ricambi, infine BMW che ha messo la ciliegina sulla torta entrando con molta presunzione e sbagliando la gamma rinnovata.
Per quello che riguarda conoscendo Ktm ho come l'impressione che si sia presa una bella fregatura da parte di bmw e appena si è resa conto di quello che aveva veramente in mano per non perderci valanghe di euro ha chiuso l'ossigeno al paziente condannando anche gli operai che però il loro lavoro l'avevano sempre fatto.....che pasticcio infinito :rolleyes: :rolleyes:
 
claudioval.carb ha scritto:
e ora la land rover non è chiusa.....fortunatamente....
Il discorso era sinonimo del fatto che BMW prende aziende con motivazioni talvolta diverse da quelle commercialmente 'standard'. Nel caso degli Inglesi, fu per il know-how LR (non a caso prese solo LR e Rover fini' in fallimento), e per rilanciare la Mini come piccola a TA che non fosse una pura BMW e quindi contestata dai puristi.
Ma la 'teutonizzazione' dell'azienda e' molto simile a quanto descritto nella lettera.
 
esatto...e intanto perdiamo tutte le conoscenze, che vengono usate da altri in maniera profittevole.....
ma com'è che non riusciamo a guadagnare con le nostre idee???
 
La storia continua, male. :evil:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_maggio_21/moto-husqvarna-varese-austria-2221245883883.shtml
 
ma infatti io non capisco come siano possibili queste cose....a me sembra quasi illegale.....però evidentemente non lo è, non capisco solo come questi possano chiedere la cassa qui e spostare la produzione là...se la produzione è in italia ci deve rimanere, se no chiudi e liquidi, come ha fatto malaguti, non chiedi la CI....

e soprattutto non capisco come lo stato non intervenga, basterebbe metterci dei giovani universitari appassionati che il marchio risorgerebbe.....
 
claudioval.carb ha scritto:
non capisco solo come questi possano chiedere la cassa qui e spostare la produzione là...se la produzione è in italia ci deve rimanere, se no chiudi e liquidi, come ha fatto malaguti, non chiedi la CI....
Diciamo che in casi come questi la C.I. serve in primo luogo per tutelare i lavoratori. L'azienda di per se' non ci guadagna nulla, ma si evitano bagni di sangue con nuovi disoccupati.
Concordo però sul fatto che la legislazione dovrebbe allinearsi alla ormai tristemente nota globalizzazione.
Perchè mentre gil stabilimenti si possono trasferire, gli esseri umani non possono adeguarsi ai flussi della produzione mondiale seguendo le aziende in giro per il mondo!
 
La storia si conclude, Husqvarna Italia chiude.
:?
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_novembre_06/husqvarna-addio-l-ultima-moto-uscita-fabbrica-biandronno-ec8cc160-46ca-11e3-a177-8913f7fc280b.shtml
 
Che tristezza.
E per le potature stagionali come la mettiamo ? :cry:

Scherzi a parte.

Le moto husqvarna, per me, sono sempre state ricche di un particolare appeal (ampiamente assecondato dalle prestazioni) da "fin quando mi ricordo".
Ebbi l'occasione, di cui scioccamente non approfittai, di acquistare di seconda mano un modello in ottime condizioni.
Sono passati tantissimi anni da allora, ma ancora ci ripenso, alle volte.

Peccato, peccato, peccato.

Attached files /attachments/1703946=30980-husqvarna.jpg
 
dukeiiktm ha scritto:
Il primo problemuccio era la reperibilità dei ricambi.....si andava dai 3 ai 6 mesi di attesa per qualsiasi straccio di ricambio per una moto fatta in italia non ad alfa centauri

beh io ebbi la stessa brutta avventura con il paracolpi della cagiva canyon.... 6 mesi di disperata ricerca per un pezzo di plastica arrivato crepato già dalla fabbrica....

moto venduta quasi subito (il mio meccanico disperato abbandonò il marchio) per passare alle giapponesi (transalp fatta ancora in italia ma tutta un'altra storia).
 
claudioval.carb ha scritto:
...
e soprattutto non capisco come lo stato non intervenga, basterebbe metterci dei giovani universitari appassionati che il marchio risorgerebbe.....
Beh, sebbene condivida in parte il tuo sfogo, laaciami dire che mi sembra abbastanza utopistico.
Se tu fossi un giovane universitario e ti dicessero "vai a fare esperienza in un'azienda che sta chiudendo in fallimento": in piena sincerità, ci andresti ?
Del resto non é che "lo stato" possa prendere la gente per un orecchio e trascinarla a lavorare (o a fare esperienza...) in un posto Xyx, non ti pare ?

Siamo mica in URSS coi suoi famosi piani quinquennali.
 
maddeche! ha scritto:
claudioval.carb ha scritto:
...
e soprattutto non capisco come lo stato non intervenga, basterebbe metterci dei giovani universitari appassionati che il marchio risorgerebbe.....
Beh, sebbene condivida in parte il tuo sfogo, laaciami dire che mi sembra abbastanza utopistico.
Se tu fossi un giovane universitario e ti dicessero "vai a fare esperienza in un'azienda che sta chiudendo in fallimento": in piena sincerità, ci andresti ?
Del resto non é che "lo stato" possa prendere la gente per un orecchio e trascinarla a lavorare (o a fare esperienza...) in un posto Xyx, non ti pare ?

Siamo mica in URSS coi suoi famosi piani quinquennali.

solo per un motore occorrerebbero qualche milioni di euro in investimenti....
ed il mercato e' quello che e'...
se pensiomo a quanto modelli fa la fantic per restare nel nostro paese...
 
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