albelilly ha scritto:
Jambana ha scritto:
.....Scusatemi l'OT, al solito, fra l'altro facciamo sempre gli stessi discorsi...
si, appunto, non proseguo il discorso
"comprare con il cuore piuttosto che con la ragione" perché ci troviamo su piani diametralmente opposti perciò non ne caveremo mai un ragno dal buco... invece per quanto riguarda il commercio dell'usato - e qui ti parlo con cognizione di causa perché me ne sto occupando da qualche anno in modo amatoriale ma che talvolta rasenta il professionale e non solo in Svizzera - ti devo contraddire fermamente poiché, probabilmente da semplice osservatore non sei molto
addentro la questione: per marche poco diffuse, tra i prezzi che vedi esposti e quelli realizzabili c'è un concreto divario di almeno il 25-30%; parlando di Honda so di esemplari poco commerciabili ( Accord sia berlina che Tourer, Cr-v a benzina, Cr-z...) che sono state piazzate anche alla metà del loro prezzo esposto ! Anche auto NUOVE ufficiali (non parallele) vendute sottocosto per limitare i danni.
Prova, da commerciante, a mettere in vendita una vettura che vende poco anche da nuova, vedrai che ti rimarrà sul piazzale mesi e mesi e mese dopo mese si svaluta e si deteriora diventando sempre più dura da piazzare; è come stendere sull'asfalto in balìa delle intemperie un bel tappeto di banconote!
Altro discorso quando ci si trova tra le mani l'usato di un modello
best seller: anche in questo caso se si vuole vendere in fretta (data anche l'abbondanza di offerta) per evitare che l'acquirente si rivolga altrove, bisogna andare incontro al cliente ma in modo molto più relativo di quando ci si trova tra le mani un
mattone che da invenduto genera costi diretti e indiretti.
Quello che incontra poco gradimento da nuovo ne incontra ancor meno da usato, non mi pare ci voglia un titolo accademico per capirne il concetto, è una semplice regola del commercio di prodotti di consumo, non stiamo parlando di Sassicaia che è ricercato dagli intenditori e che oltretutto invecchiano acquista valore.
Sul discorso del cuore e della ragione sarebbe interessante, invece, continuare: mi pare di aver dato argomentazioni abbastanza solide dal punto di vista "ragione", mi piacerebbe sapere il tuo punto di vista, quali sono per esempio le ragioni "irrazionali" che porterebbero qualcuno a comprare una Jazz o una CR-V...il marchio sul volante mi pare un po' poco, sinceramente...
Per quanto riguarda le quotazioni, io ragiono da privato e non da commerciante; la questione è ben diversa, non si tratta di gestire stock, piazzali e concessionarie, di far numeri e di fare business, ma semplicemente di vendere un usato, magari da privato a privato, a prezzo congruo.
E per la prospettiva, marginale (giustamente) di un privato, confermo quanto scritto sopra. Mercato, appunto, marginale, ma prodotto di qualità e offerta bassa fanno sì che le quotazioni non siano per niente "assurde".
Aggiungo anche che, IMHO, vendere un'auto a concessionaria sarà sì comodo, ma fa guadagnare (giustamente) la concessionaria, ma rimettere sia a chi cede la vettura, sia a chi l'acquisterà dopo.
Comunque, sono straconvinto del fatto che a vendere dopo oggi una qualsiasi tedesca (tanto qui si va a parare) magari carica di optional, confrontando il prezzo di listino pagato con quanto realizzato, si possono avere amare sorprese
Di Sassicaia ne ho in cantina una bottiglia del 1978!

Sai che qualche esperto di vino dice che come supertuscan sia un po' sopravvalutato rispetto alla fama che ha: lo conosce anche chi non capisce niente di vino. D'altra parte anche lì parliamo, eminentemente, di simboli, di marketing, o meglio di marchi di enorme successo, direi universale. Il nome va oltre tutto, anche oltre le stesse valide qualità del prodotto: il Sassicaia, la Golf, il Rolex, la Montblanc...